
Il campionato d’agosto è già finito con un bilancio un po’ così, perché tre punti in due partite in casa è un bilancio un po’ così. Tecnicamente, il dato – molto parziale – è questo: siamo implacabili con squadre che fanno cagare, lo siamo un po’ meno con squadre fisiche che se la giocano. Siamo sfortunati (il fuorigioco di Thuram e il rigore di Dumfries sono roba di millimetri), ma ci mettiamo molto del nostro: al quarto angolo tirato alla cazzo (sembrava l’Inter di Mazzarri) ho avuto l’insano pensiero di disdire Dazn, Sky, Prime ma anche l’Enel, per non ricadere in tentazione di accendere i device. I sorrisi di Inter-Torino si sono trasformati nei bronci di Inter-Udinese. In sei giorni. E io che maledicevo l’assurda pausa delle nazionali dopo due giornate adesso sono qui che guardo il soffitto e dico: meno male che adesso c’è la pausa. Sono anch’io un po’ in confusione, come l’Inter.
Il campionato d’agosto ha i suoi rischi, tipo trovare l’Udinese e non venirne a capo. Il massimo che potevamo fare, senza farci troppe domande, era vincere le due partite (come hanno fatto Napoli, Juve, Roma e rumore di tuoni Cremonese) (noi oltretutto le avevamo entrambe in casa) e invece no. Vinci 5-0 con il Torino e ti sembra che sia già tutto a posto. Perdi 1-2 con l’Udinese e ti sembra che ci manchi questo, quello e quell’altro. Vinci 5-0 con il Torino e ti sembra che la squadra sia già in grande spolvero. Perdi 1-2 con l’Udinese e ti sembra che la squadra stia già arrancando, pagando subito il pegno a una preparazione che – nel caso stasera – sarà stata minimo 15 giorni più breve di quella degli avversari.
Avendo rinviato il momento delle disdette, mi sono indivanato nell’attesa di Chivu. Che ha detto, con chiarezza, una cosa dirompente: questa squadra è abituata a giocare in un modo che non è quello che voglio io, è dura far cambiare le abitudini di quattro anni. E quindi? Ora che succede? Finisce il mercato e abbiamo pochi difensori, pochi attaccanti (stasera hanno giocato tutti e quattro insieme) e molti centrocampisti. “Con quelli che siamo”, ha sottolineato Chivu. La leziosità gli sta sui maroni, il gioco non è proprio quello che vuole lui, e lo deve inseguire “con quelli che siamo”. E io che anelavo alla tranquillità dell’animo. Forse era meglio che mi guardavo Squid Game.
Amen
È una stagione di merda, come non immaginiamo.
Abbiamo ricominciato da dove avevamo lasciato l’anno scorso. Sia nel senso del gioco, che come sottolineato da nostro padrone di casa è sostanzialmente rimasto quello dell’anno scorso, e sia nel senso delle direzioni arbitrali. Il gioco non può cambiare perché non sono cambiati i giocatori; lo ha detto anche Chivu, che si è preso colpe che non ha. Abbiamo difensori lenti, centrocampisti che fanno poco filtro e nessuno che salta l’uomo e crea superiorità numerica: dura cambiare gioco in queste condizioni. Io poi, della verticalità di cui si sbandiera tanto, non è che ne abbia vista molta, ma magari sono io che capisco poco e non me ne sono accorto. Sul (non) mercato operato dalla Società mi sono già espresso ampiamente. La direzione arbitrale invece no: quella la capisco benissimo. Concedere un rigore come quello contro Dumfries significa essere in palese malafede o arbitrare non capendo un cacchio di calcio. Si era detto: “Mai più rigori come quello di Darmian in Inter-Fiorentina”. Beh questo è esattamente uguale, se non peggio, perché la distanza tra i giocatori è minore e perché Dumfries salta all’indietro, ma non fa niente di sbagliato, di non congruo,di scorretto o di imprudente: semplicemente salta, e la palla gli sbatte sul braccio da 25 cm. Ma dove se le doveva mettere le braccia, scusate ? Dietro ? Saltare indietro con le braccia dietro ? E’ contro le leggi della meccanica umana. Non è che un arbitro che viene chiamato al VAR deve per forza dare il rigore: valutate le immagini può anche decidere di non darlo. Infatti in presa diretta non l’aveva certo fischiato. Ma vado oltre. Abbiamo avuto il 68% di possesso palla, 12 angoli contro 1 degli avversari, giocato per un tempo quasi esclusivamente a una porta e all’Inter sono stati fischiati 17 falli, all’Udinese 5. Vi sembra possibile ? Ogni volta che uno dei loro si accorgeva che stava perdendo il pallone si buttava per terra e gli veniva regolarmente fischiato il fallo a favore. Tant’è vero che Lautaro a un certo punto si è incazzato e si è preso il cartellino. Non parliamo poi delle perdite di tempo del portiere, nuova regola che non sta applicando praticamente nessuno. Poi, certo, è ovvio che l’Inter ce ne abbia messo parecchio del suo e che non sia stata per niente fortunata; ma quella del rigore ridicolo è la classica situazione che ti spariglia le carte e che ha consentito a quella squadra di granatieri di impostare la partita che volevano. Sarebbe anche ora di cominciare a non venire regolarmente puniti oltre i nostri demeriti. Non mi soffermo sui singoli, perché non ha senso più di tanto. Solo su uno: avete potuto vedere la differenza fra Solet e Bisseck ? Uno costa 25 mln. e l’abbiamo lasciato lì; per l’altro ce ne avevano offerti 32/35 ma abbiamo fatto gli schizzinosi: “Ne vogliamo 40”. Ma andate a cagare !
Mi sento di condividere pienamente la sua ultima osservazione.
rube, bbilan e napoli stanno spendendo più in questa ultima settimana che in tutto quanto il mercato e noi, col magico “percorso” e il fatturato record, se non fosse per i soldi spesi a caso per diouf, siamo rimasti a bonny, preso a luglio, durante il mondiale per club. dopo aver dato questa rosa in mano al povero chivu, un esordiente mandato allo sbaraglio e che sarà il loro comodo parafulmine.
per trovare un acquisto da più di 23mln bisogna tornare a pavard (30), col “pezzente” zhang che “non metteva i soldi” e intanto aveva pure il bond capestro. lascio stare gli altri acquisti di frattesi (42), hakimi (45), barella (45), eriksen (27), nainggolan (38), bastoni (30), lukaku (65+8) solo per non smascherare la proprietà e una dirigenza che per quieto vivere si adegua all’andazzo e tira a campare, e a maggio si riempiva la bocca col “percorso”. senza “percorso” le altre spendono più e meglio di noi.
si vergognino. una squadra vicecampione d’europa, prima in italia per fatturato, terza nel ranking uefa ridotta al livello della fiorentina e con un allenatore inesperto, vittima di un mercato mediocre e in balia dell’arbitro di giornata e della tv faziosa di turno. il ciclo di inzaghi era comunque finito, ma bene ha fatto l’ex allenatore a non credere più alle promesse di questi qui e a piantarli dalla sera alla mattina. il tanto odiato zhang un briciolo d’amor proprio interista l’aveva, e gli odiati mancini e conte almeno non le mandavano a dire agli arbitri mentre i dirigenti evitavano le telecamere a fine gara e facevano la parte dei buoni con la stampa…
facciano lo stadio, ci vendano e tornino in america togliendosi dalle palle. e come presidente onorario mettano zanetti, facchetti jr o rodrigo palacio che forse ci tiene di più.
Ieri sera Chivu ha letteralmente smerdato la dirigenza, sia in campo che fuori.
Luis Enrique e Diouf: 50 milioni e 0 minuti per entrambi
Poi, davanti ai microfoni, ha apertamente detto che dovrà trovare soluzioni con “quelli che siamo”, il quale evidentemente ritiene parecchi giocatori non ideali al suo calcio.
Ovviamente la dirigenza non ha minimamente mai pensato di stravolgere la squadra per Chivu; alla più brutta esonerano lui e il gioco è fatto.
Dei nuovi acquisti:
Sucic era stato comprato addirittura da gennaio scorso
Luis Enrique era stato ufficializzato prima ancora di Chivu
Bonny durante il mondiale ma è ragionevole credere che la trattativa fosse in corso già da prima
Pio Esposito è un fine prestito che credo sarebbe stato trattenuto con qualsiasi allenatore
Diouf potrebbe essere l’unico per il quale Chivu possa aver avuto voce in capitolo
1 su 5
Amen.
P.s. tanto la dirigenza ha il sedere parato. Uno un futuro dirigenzial-politico (e gli elogi di Oaktree: ma a fronte di cosa? Tenere il costo squadra a livello della Lazio?), un altro alla peggio andrà a insegnare in Arabia come si comprano terzini mediocri a botte di 25mln l’uno ma stavolta con un liquidità infinità / che dura una vità / pazza inter al-hilalala.
A me spiace che rovineranno l’immagine di una Legend (parlo americano come loro) come Chivu agli occhi del tifo: io lo so come vanno a finire male ste cose… Spero che l’allenatore mangi la foglia e cominci a smerdarli su mercato, promesse disattese da un mese all’altro e parlando di arbitri anche senza il loro permesso. Tanto, quando lo vorranno esonerare, arriveranno i pissi pissi alla Cazzetta che comincerà a parlare dei limiti di Chivu e di campioncini non valorizzati, nascondendo le porcate arbitrali a cui assistiamo oramai da gennaio 2025 nella c.d. “marotta league”.
Il vero amore è eterno, un diamante è per sempre, ma certi feeling e titoli a orologeria tra la nostra dirigenza e la Cazzetta dureranno ancora di più.
Chivu deve andare avanti sulla sua strada senza paura.
Tanto è stato scelto come agnello sacrificale a prescindere, quindi tanto vale che lo faccia con le sue idee.
Per la prima volta dopo 15 anni consecutivi, non ho rinnovato l’abbonamento.
Ennesimo aumento (siamo al doppio rispetto a 4 anni fa), balzelli e controbalzelli, regole ad cazzum, mi hanno spinto a non rinnovare.
Fate voi, ho pensato, io mi fermo qui.
C’è un limite alle richieste.
C’è anche un limite agli errori e torti arbitrali.
Vi ricordo che anche nell’anno della seconda stella ci fischiarono contro rigoretti al novantesimo (fiorentina e Verona in casa nostra ad esempio).
La differenza rispetto al rigoretto (pressoché inesistente) fischiato alla Lazio la penultima di campionato è che quei rigori non furono segnati, mentre l’ultimo si.
Sono stufo di essere derubato e sono stufo di una società che ha fatto del bilancio l’unico obiettivo.
Amen, fratello.
Quest’anno ho rinnovato e già me ne pento. L’anno prossimo se non cambia qualcosa mollo tutto.
Mi pare un po’ prestino per i de profundis, poi ognuno fa quel che vuole, ci mancherebbe.
Non mancano però giustificazioni ed attenuanti, questo non lo può negare nemmeno il più feroce dei critici.
Mi son guardato sia il Napoli che la Juve. La differenza con noi sta nella sfiga e nell’arbitraggio e sono cose che purtroppo possono capitare, specie ad agosto. A livello di gioco, però, non è che mi abbiano fatto tutta sta impressione. Come sempre si giudica in base al risultato, che è spesso bugiardo.
Dopodiché chiaro che sul mercato si sarebbe potuto far di più e meglio, sta squadra è sempre la stessa nei titolari che ogni anno sono un anno più vecchi.
Ma siamo là, al pari con le altre con cui ce la giocheremo fino in fondo. La squadra schiacciasassi di due anni fa non c’è più, inutile starla a cercare. Ci si rimbocchi le maniche e si vada a lottare, perché è quello che siamo in grado di fare.
Al netto di un’arbitraggio infame (ho visto parecchi contrasti puniti sempre a nostro sfavore e la concessione di un rigore molto simile a quello che, lo scorso anno, non fu assegnato al Lecce contro il Napoli per un mani di Spinazzola in una delle ultime giornate di campionato) e di una buona dose di sfiga, occorre dire che la squadra gioca esattamente con lo stesso schema monocorde degli anni scorsi e che, se Chivu ha studiato degli schemi alternativi, ancora non li abbiamo visti. Inoltre, ciò che serviva di più a questa squadra era un difensore veloce e non è stato preso. Ormai sappiamo come Oaktree intende impiegare gli introiti e prendere giocatori inutili con i pochi soldi a disposizione mi sembra assurdo (Luis Henrique?). Non mi ero illuso per i cinque gol al Torino perché quest’ultimo mi era sembrato davvero poca cosa e se ricominciamo a prendere due gol a partita finirà anche peggio dello scorso anno. Lo so, è troppo presto e spero vivamente di essere smentito, ma già dopo la seconda giornata, non mi aspetto un campionato di vertice. Peraltro la prossima partita andiamo a giocarla dove ben sapete…
p.s.: A voi non sembra che Calhanoglu stia giocando in modo da farsi cedere “aggratis” a gennaio e tornare in Turchia?
Chalanoglu ha giocato come uno alla prima partita ufficiale dopo 3 mesi di inattività
Se così fosse, dimostrerebbe di essere poco professionale. In fondo, avrebbe continuato a giocare al calcio, sia che l’Inter lo avesse ceduto, sia che lo avesse tenuto, come è successo.
solo un dato statistico.
Negli ultimi 60 anni – cioè, fino a quando mi sovviene la memoria- quando abbiamo perso o alla prima o alla seconda giornata non siamo mai arrivati tra le prime tre.
Speriamo di arrivare quarti
Considerazioni sparse:
-L’ultimo rigore parato da Sommer credo sia quello con la Fiorentina nell’anno dello scudetto;
-Mai a memoria d’uomo si ricorda una squadra che per 3 anni di fila parte con lo stesso 11. Nemmeno il Barca di Guardiola o il Real di Ronaldo;
-I difetti della squadra, essendo uguale, sono e restano quelli che erano gli anni passati con la differenza che non c’è più Inzaghi ad esaltarne, quantomeno, i punti forti;
-Gli arbitraggi saranno sempre come quelli di queste due partite (il fallo fischiato contro Lautaro per uno spalla a spalla col difensore grande il doppio è da Gialappas). Ergo: loro non cambieranno, dovremmo adeguarci noi prima possibile.
-La partita con la juventus rappresenta già un dentro/fuori. Dovessimo perdere anche a Torino, trovarsi a 6 punti dalla prima dopo 3 giornate equivarrebbe ad una resa incondizionata stile 8 settembre ’43;
-La dichiarazione di Thuram “il campionato è ancora lungo” potrebbe essere considerata benissimo una minaccia;
-Sulla dirigenza quoto pienamente Chun.
Il campionato è ancora lungo mi sembra abbastanza vicino alla realtà! 😁
Soliti problemi atavici , supponenza dopo il nostro gol mezzora di monologo friulano in casa , e poi la difesa ragazzi con la difesa si vincono i campionati in italia da 120 anni ,
siamo scarsi .
Bisseck ha avuto tutto il tempo per crescere ma cade puntualmente nei soliti errori di scarsa concentrazione , un difensore deve avere due caratteristiche in primis cattiveria e concentrazione , Bisseck non li ha e non li avrà mai ( oltre a non avere equilibrio fisico ) .
stesso discorso vale per Pavard .
li avrebbe invece Acerbi ma ha 37 anni ragazzi e spesso gli tocca difendere in campo aperto perchè gioca nell’Inter che spesso gioca nelle metà campo avversarie , lo sapevamo tutti e lo sapevano anche loro non è stato fatto nulla per prendere i due difensori che servivano… non siamo riusciti a vendere nessuno.
Capitolo Chalanoglu sono 2 anni che dico che è un giocatore sopravvalutatissimo ( sempre sparito in champions quando si alzano i ritmi ) ha un passo da calcio di 10 anni fa , e fa faville solo nei 2 mesi in cui è al picco di forme , non basta ,
Idem Dimarco gran piede ma atleticamente molto scarso ( ottimo solo 2 mesi l’anno e 60 min a partita ) non basta più nel calcio di oggi e ieri ne hai avuto amaramente la conferma 11 giocatori super strutturati e di gamba come i Friulani ti hanno messo sotto in casa . venduto anche zaleski che era unico cambio suo ..
e non badate all’assedio del secondo tempo quello frutto della disperazione e soprattutto dettato dal fatto che all’Udinese andava bene difendersi bassa ( ed infatti hanno avuto ragione ) .
abbiamo 7 centrocampisti di cui 3 sono mezzeali destre , susic è una mezzala destra! , non è stato preso un regista.
spiace per Chivu .
Concordo 100%, vedi mie considerazioni sotto
Ma sì, dai. ‘basiamo i toni, cantiamo tutti l’inno dell’Inter come a Messa e confidiamo nella Provvidenza manzoniana di quel sopravvalutato romanzo: poi alla prossima porcata arbitrale in juve-inter tutti a piangere e a vedere un allenatore meno esperto di inzaghi lasciato in balìa di arbitri, media faziosi e buchi nella rosa da una proprietà e una dirigenza mute.
#andràtuttobene: lo si diceva qui pure a gennaio 2025. errare è umano, perseverare è da (dirigenti e tifosi) spocchiosi e superficiali. continuiamo così, facciamoci del male.
Il fatto è che finchè sono spocchiosi i tifosi, alla più brutta si risolve con una litigata qui dentro.
Quando ad essere spocchiosi sono i dirigenti, allora è lì che si sbatte il grugno.
si si sono mossi sul mercato anche quest anno come fossimo la squadra più forte , andando solo a prendere delle seconde linee , ma purtroppo non è affatto cosi , la narrazione che l’Inter sia la squadra più forte è la nostra rovina spiace che anche i dirigenti siano caduti in questa narrazione , il tonfo dell anno scorso è stato fragoroso al netto di quelle 2 partite vs Barcellona ( squadra che si confaceva perfettamente ai nostri come tattica ) ultimi 2 mesi sono stati un ecatombe ed anche fosse arrivato lo scudetto sarebbe arrivato con 82 punti , pochissimi
+100
l’unico mio tarlo è non riuscire a capire se queste scelte scellerate siano:
-figlie di incapacità (eppure i nostri con poche risorse hanno agito benino in passato)
-o fatte scientemente ma non ne colgo la ragione (proviamo ad andare oltre il “sono un fondo di investimento, devono fare profitto mantenendo un minimo di competitività” che racconta una parte della verità, ma non tutta***).
***paradosso: se da una parte l’acqua dai rubinetti è razionata, dall’altra il poco budget viene speso male per dei panchinari. se ci pensate è assurdo che l’inter abbia in panchina tanti milioni come bayern e city (ieri erano 145 tra frattesi, pavard, LH, diouf, palacios e j. martinez…), solo che a differenza loro noi non aggiungiamo titolari, ma rimpiazziamo solo panchinari. ci possiamo permettere di avere una panchina multimilionaria non all’altezza dei titolari, e poi un undici titolare di età media altissima e costruito negli anni con parametri 0 e occasioni? siamo diventati il psg? domando.
ciao!
Le colpe vengono da lontano: proprietà e dirigenza spocchiose e sparagnine: con tutti i quattrini introiti l’anno scorso col percorso in Champions *concluso ingloriosamente e buttato via un campionato facilmente vincibile* mercato da 4. Buttati via 50 mln per LH (mi sbaglierò, ma mi sembra un bidone e per Bonny, per ora una riserva meglio di Correa, ma nulla più).
Non comprato in centrocampista con doti di incontrista (il nostro centrocampo ha scarse doti atletiche e ieri l’Udinese – l’Udinese!!!- lo ha messo a nudo) e un difensore centrale giovane e forte *i due che abbiamo in rosa fanno 80 anni in due… ).
Poi ci sono altre colpe/conseguenze: ieri Chalanoglu inguardabile, in primissimo sotto il profilo atletico.
Bisseck è scarso, ma tanto, se qualcuno aveva ancora dei dubbi. È il Gresko del XXI secolo: l’anno scorso i suoi errori in partite chiave sono stati una delle principali cause della perdita dello scudetto.
Ma preferirlo a Pavard è una colpa imperdonabile di Chivu.
Comunque il difetto è nel manico, come quasi sempre in tutti gli aspetti della vita
Bonny è stato messo troppo tardivamente da Chivu.
A naso mi sembra l’unico che possa offrire qualcosa di diverso.
Bissck lo scorso anno ha commesso errori che hanno compromesso lo scudetto ma ieri sera il medesimo errore l’ha commesso Dumfries.
non propriamente uguale, Deki , ieri palla ad un metro scagliata dal gioc dell’Udinese in una giocata flipper , Con Genoa e con la Lazio bisseck cerca il pallone proprio con la mano , al netto di ciò Bisseck si dimostra sempre lo stesso giocatore da 3 anni , giocatore superficiale poco concentrato cattivo e fisicamente poco presente ed equilibrato per quanto alto e grosso sia.
lo dico con amarezza perchè ero contento giocasse lui e non Pavard ( per me persino peggio di lui ) ma anche ieri prova grossolana .
In fatto a scoordinazione non è che Dumfries sia tanto meglio.
Quanto a Bisseck è evidente che non abbia mai fatto il salto di qualità. E’ giovane ma progressi non ne vedo.
Un’altro campanello d’allarme grande quanto quelle di San Pietro è l’aspetto mentale.
Abbiamo approcciato bene entrambe le frazioni poi, alla prima avversità, crolliamo psicologicamente.
Analizzate i due tempi prima e dopo i rispettivi episodi chiave:
1T: rigore di Dumfries
2T: gol annullato a Dimarco
È tutta l’estate, con i vari teatrini Fabregas e Lookman, che ho sensazioni déja vu di certi anni di confusione ed avvicendamenti, non affievolite dai 5 segni al Torino. Spero fortemente di sbagliare, ma mi aspetto, nella migliore delle ipotesi, difficoltà ad entrare in Champions.
Vorrei infondere una ventata di ottimismo al cupio dissolvi che si è già impadronito di noi. Ma è oggettivamente difficile.
A Chivu non è stato preso nessuno per sviluppare il suo gioco. Non può che farsi il segno della croce e sperare che i giocatori abbiano voglia di sudare per raggiungere quel quarto posto che per noi fa tutta la differenza del mondo.
Fortuna che gli ultras sono in sciopero altrimenti sai che palle tutto l’anno ad ascoltare il coro tipo “Cardinale devi vendere” al posto di quello invecchiato male “eeh per la gente che”…
Ma la verità è che prima si levano dalle palle sti americani e meglio è.
Marotta ha rotto il cazzo con questa storia che aver confermato tutti è segno di forza. È segno che non sai vendere e non sai comprare, ecco che segno è. Ieri, che strano, ci mancava giusto il centrocampista di peso, gamba e progressione (qualcuno ha detto Konè?), l’attaccante rapido che salta l’uomo e crea superiorità contro le difese schierate e strutturate fisicamente (qualcuno ha detto Lookman?) e il difensore giovane che desse il cambio al vecchio guerriero Acerbi (qualcuno ha detto Leoni?).
Guarda caso, tutta l’estate a evidenziare bisogni e relativi obiettivi non centrati (nei nomi e nei ruoli).
Un Diouf ieri sarebbe stato bullizzato e avrebbe innescato 8 ripartenze, per dire che tipo di centrocampista è stato preso.
Chivu chiede meno palleggio e più verticalità. Ma basta che gli avversari pressino a uomo i centrocampisti e i centrali lasciando a Bisseck l’onere di far partire l’azione e siamo fritti. E Chivu non è un masochista, se ha lasciato in panca Pavard avrà avuto i suoi riscontri settimanali a dettarne le scelte (prima della gara parlava di meritocrazia: continuo a pensare che il francese a Milano sia in modalità svacco).
Ieri comunque Cristian mi ha fatto tenerezza: quel 424 era la mossa dello Special One dei bei tempi, quando a far partire l’arrembaggio c’era in campo anche lui con l’elmetto.
Che dire. Sarà una stagione complicata.
Forza e coraggio.
purtroppo … concordo
Sulle scelte di mercato, aggiungo che se ti trovi ogni anno a dover sostituire (qualcuno lo fai altri no) un sacco di giocatori arrivati vicino a fine corsa hai due soluzioni: o hai alle spalle il proprietario arabo e fai 18 acquisti in barba a tutto, oppure devi razionare gli acquisti.
Se ci pensate in un solo anno escono ben 3 punte su 5! O hai 200 mn da mettere sul mercato, oppure speri i soliti tirino carretta. D’altronde è il prezzo da pagare per avere, negli anni, costruito panchina più anziana o quasi dei titolari.
Aggiungiamo che un bilan ricava 60 mn da Thiaw e Okafor – due che hanno giocato poco, specie la punta, e neppure benissimo – mentre noi ricaviamo 1,5 mn da Cairo per Asslani e l’incasso top lo fai dall’unico dribblatore in rosa (17 mn).
Alla fine anche qualche top o presunto tale messo sul mercato – si era letto di Chala e anche Frattesi – non genere offerte clamorose. Forse occorre domandarsi il perchè e iniziare a pensare la valore reale (non presunto) di certi giocatori o a un equilibrio età/stipendio non ottimale per il mercato odierno.
Che poi il fondo si faccia i suoi conti era cosa nota – è un fondo mica per niente – però se ogni anno la voce incasso da cessioni rasenta lo zero, hai voglia a chiedere soldi alla proprietà che, piaccia o meno, non è araba. Peraltro di arabi in Italia a mettere centinai di milioni sul mercato io non ne vedo.
Concordo con Chun che il povero Chivu che sarà il parafulmine per tutti come lo è stato Inzaghi (e prima ancora Conte). A tal proposito mi trovo allineato con quanto scrive Daniele Mari di fcinter1908 “Un mercato assolutamente inaccettabile lo costringe a rimangiarsi i suoi propositi di evoluzione tattica. No difensore veloce, no centrocampista di fosforo e rottura alla Kone, no trequartista in grado di saltare l’uomo. Niente di niente, solo tanta convinzione da parte del club (a parole) che dovrà reggere alla prova del campo. E alla seconda la convinzione è già lì che traballa. Torna in fretta e furia al 3-5-2 e la squadra presenta esattamente gli stessi pregi e gli stessi difetti dell’era Inzaghi. E come potrebbe essere diversamente se la squadra è esattamente la stessa?”
Proprietà avrà la sua responsabilità ma anche la società è ora che si assuma le proprie responsabilità
Dall’altare alla polvere, nel giro di appena una settimana. Succede, nel calcio come in tante vicende della vita. E inevitabile segue la ricerca del colpevole, vero o presunto. L’arbitro, la sfortuna, un mercato del tutto insoddisfacente, le scelte dell’allenatore e infine più evidenti perché denunciate dal campo, le colpe di una squadra entrata in confusione dopo il rigore e incapace di raddrizzare un risultato avendo tutto il tempo necessario a disposizione per farlo nel primo e soprattutto nel secondo tempo della partita . Prima delle responsabilità dell’allenatore, che non sono piccole, la sensazione è che la squadra non abbia ancora smaltito le tossine della passata stagione e alcuni esponenti di spicco del centrocampo e della difesa siano ancora alla ricerca di una forma smarrita da tempo e solo a sprazzi recuperata nelle quattro gloriose partite di Champions e poi definitivamente perduta nel finale di campionato e nell’ingloriosa sconfitta di Monaco. Insomma, la vittoria sul Torino è stata solo un fuoco di paglia che ha riacceso entusiasmi non fondati su valide certezze: gli eroi sono stanchi e come spesso capita ai perdenti anche la dea fortuna ci ha voltato le spalle, per non parlare degli arbitri, che senza immaginar complotti a nostri danni, dai tempi di Mourinho ci sono tutt’altro che favorevoli nelle loro decisioni . Le colpe dell’allenatore? Probabilmente lo stesso Inzaghi non sarebbe stato in grado di cambiare una situazione così compromessa dalle circostanze sfavorevoli. La sua squadra , perché tale è rimasta nonostante il cambio di allenatore, è abituata a praticare un calcio totale che ha bisogno di componenti in buona forma perché il giocattolo funzioni e attualmente centrocampo e difesa non appaiono in grado di opporsi o almeno di resistere al gioco di squadre anche tecnicamente mediocri ma atleticamente più fresche e sovrastanti , come appunto l’Udinese di ieri e probabilmente gli avversari di domani. Un allenatore di buonsenso , piuttosto che tentare rivoluzioni, dovrebbe , tenendo conto di aver a che fare non con una squadra di ingenui principianti ma di vecchi marpioni, preoccuparsi almeno nell’immediato di non prenderle, evitando, come è successo ieri, un “avanti, miei prodi!”, e costruendo piuttosto una solida barriera difensiva: abbassando da subito il baricentro della squadra e confidando in attacco sui veloci contropiedi , secondo il modello classico dell’Inter vecchia maniera. Insomma, prendere a modello un assetto in campo analogo a quello sperimentato a suo tempo dallo stesso Inzaghi appena un anno fa nel campo del City, almeno nelle partite contro le maggiori del nostro campionato. E fidando poi nel beneficio del tempo, nella speranza che nel giro di qualche settimana centrocampo e difesa ritrovino un rendimento più decente di quello messo in mostra ieri, senza nutrire al momento soverchie illusioni, ma senza dimenticare che siamo una grande squadra, grande in Italia e soprattutto in Europa.
Felice giornata.
Cari Tutti, riporto pari pari la seguente dichiarazione rilasciata ieri :
“Non è facile trovare giocatori più forti di quelli che abbiamo in quel reparto, sono calciatori di grande esperienza ma l’età è un problema che affronteremo più avanti. La difesa è garanzia di efficienza e tranquillità, più avanti vedremo”.
Parole & musica : Giuseppe Marotta, Presidente Inter.
Allora, ricapitoliamo le puntate precedenti:
mentre il Blog e la maggior parte dei “Blogghisti” era già in vacanza ( sto parlando del periodo tra il 20 luglio e il 12 agosto, data in cui il “Post” con Sinner vincente è terminato e quindi non si poteva più scrivere nulla …), infischiandosene del mercato, il sottoscritto, insieme ad un piccolo “manipolo” di “blogger” , cito il mio concittadino Alex, poi GuS, Deki, Geppetto 57 e pochi altri, (perdonatemi se non li ricordo tutti, comunque eravamo una dozzina credo, non di più… ) ha invece seguito “day by day” il nostro mercato, commentandolo “in diretta”.
Bene, nei nostri discorsi di calcio mercato agostano ( che a tanti non hanno interessato…), avevamo già constatato quanto segue:
1) è stato inseguito per un mese Lookman, senza raggiungerlo… perchè ? Perchè mancavano 5/10 milioni nella proposta all’Atalanta…
2) si era comunque convenuto che Lookman NON era l’urgenza principale… invece NON si è comprato ciò che ci serviva come il pane, ossia:
a) un centrocampista “di rottura” , che poteva essere più modestamente Frendrup (che sarebbe stato preso alla stessa cifra di Diouf…ossia 25 mln, quello voleva il Genoa ) per il quale però non si è mai intavolata una vera e propria trattativa, oppure Konè, per il quale è stata invece fatta una proposta ufficiale, respinta dalla Roma e per quale motivo ? Ovvio, perchè mancavano i soliti 5/10 milioni… ! (offerti 40, la Roma ne voleva giustamente almeno 50 + bonus…)
b) un difensore centrale, che poteva essere Leoni , o più modestamente De Winter,
ma per Leoni 30 mln + bonus erano (ovviamente ) troppi , l’Inter ha comunicato che ne avrebbe pagati 20, massimo 25 ( è chiaro… mancavano i soliti 5/10 milioni !!)
Mentre De Winter ( che ha anche un bel cognome !) si è accasato preso la sponda opposta dei Navigli.
3) Per Bisseck, (giocatore da me sin dall’anno scorso ritenuto non da Inter ), invece è stata rifiutata un’offerta di ben 32 milioni da parte del Chrystal Palace ( non era una voce, attenzione, pare proprio sia arrivata una proposta con pec ufficiale all’Inter ! )
Per cui: per i nostri baldi dirigenti , spalleggiati dalla nostra “generosa ” padrona OT, Leoni a 30 milioni costa troppo, mentre 32 per Bisseck sono troppo pochi ! Udite udite…
Bene, ora ci troviamo nella seguente situazione societaria /dirigenziale:
A) il nostro Presidente , intorno a ferragosto (mentre il Blog era bloccato…), nel silenzio quasi totale dei media, è diventato SOCIO dell’Inter FC, acquisendo una partecipazione del 2%; quindi Marotta ora è socio in affari di OT , nonchè “padrone” anche lui ( seppur in minoranza) della nostra Beneamata, per cui, ogni soldo che esce dall’Inter , ora esce anche (in parte ) dalle tasche di Marotta … che, dunque, non è più solo un manager, è anche padrone … attenzione, la prospettiva cambia !!;
B) il nostro prode Pierino ( come anche Baccin) verosimilmente se ne andrà a raggiungere Inzaghi in Arabia…qualcuno sostiene addirittura abbiano già firmato per il 15 settembre ( per cui: a questi cosa diavolo gliene frega del mercato dell’Inter ?? )
C) il nostro Presidente, nei giorni scorsi ha ribadito ai 4 venti che l’Inter ” si muove sul mercato solo se ci sono delle occasioni “…
Bene: ci venga ora a spiegare che tipo di ” occasioni ” siano state l’acquisto di Luis Henrique e di Diouf, costati insieme 50 milioni …. Occasioni ? Forse per il Rennes e il Marsiglia ! Difatti, siccome conosco bene il francese, mi diletto spesso a leggere l’Equipe… (ognuno hai suoi passatempi) e cosa è emerso leggendo in agosto i mass media Transalpini ?
* stupore per l’acquisto di un giocatore come LH , valutato e pagato 25 mln, quando ne vale sì e no 10…;
** vive perplessità per l’acquisto di Diouf, alla medesima cifra, in quanto considerato un giocatore con ottime potenzialità fisiche ( le famose statistiche del numero dei “box to box”, tanto sbandierate dalla Gazza Bilanista… ), però assolutamente impreciso nei passaggi e tecnicamente poco dotato …
Ma, mi chiedo:
invece di spendere quei 50 milioni per un centrocampista (Diouf) e un esterno (LH), che rappresentano due vere e proprie scomemsse ( altro che “occasioni” ! ) non avremmo fatto meglio a:
*spenderli per Konè ( lui sì che ci sarebbe servito !). Una vera diga a centrocampo che ha salvato la scorsa stagione della Roma, (altro che Ranieri …) aggiungendo 4/5 mln persino Gasmerdini avrebbe dato il via libera , quindi a 55 milioni Konè arrivava… un classe 2001, titolare stabile della nazionale francese e che conosce già il campionato italiano , altro che lo sconosciuto Diouf! ( Eh, ma Diouf è un’occasione… );
** trattenere Zaleski ( eh, però bisognava fare la plusvalenza …) che vale LH , quanto meno ! Tra l’altro, LH è costato più di quanto sia stato realizzato con la vendita di Zaleski !
Bene, il mio voto al calciomercato è un bel 3 , per certi versi peggio ancora del già disastroso mercato 2024.
E adesso ?
Adesso siamo nella merda e, naturalmente, il conto lo pagherà Chivu dato che Marotta è anche il padrone …e , dunque, chi lo licenzia se è diventato il “datore di lavoro di sè stesso”?
Mentre Ausilio e Baccin si “licenzieranno” da soli andandosene all’Al Hilal con i suoi petrodollari!
Siamo in mano a una proprietà di avvoltoi speculatori, incapaci di comprare ( eh, ma l’Atalanta, il Parma e al Roma vogliono troppi soldi…) ma incapaci anche di vendere, che tratta una squadra di calcio come se fossimo al Suq di Casablanca… basti vedere come sono andati via Asllani, Taremi & C. e come NON siano andati via un brocco indecente come Palacios, uno ormai finito come Zielinski e un giocatore non da Inter come Bisseck.
POVERI NOI, POVERA INTER…
Rettifico: Diouf è arrivato dal Lens non dal Rennes ( squadra nella quale ha comunque giocato prima del Lens…): la sostanza comunque non cambia !
sembra fatta per Akanji , hanno capito fortunatamente anche loro , che Bisseck e Pavard non possono giocare titolari nell’ Inter …
rimane il rammarico di aver rifiutato 32 mln per Bisseck .
Appunto.
Anche perchè pare che sarà Pavard ad andarsene per fare posto ad Akanji e non Bisseck…personalmente avrei preferito il contrario-.
Ben trovato Scettico, concordo con te sul cominciare con una tattica conservativa, primo non prenderle, compattandosi dietro, a inizion stagione. Tale approccio dovrebbe sempre essere adottato ad inizio stagione, quando i giocatori sono ancora imballati. Ricordo l’inizio disastroso di Conte e dello stesso Inzghi che seppero correggere subito il tiro abbassando il baricentro.
Ti ho “invocato” sul nuovo post… 😉
Grazie 😓
Basterebbe passare a 4 con Bastoni e riserva Palacios a fare i terzini, dall’altra parte Darmian ed il brasiliano Carlos Augusto, centrali de Vrij, Acerbi, Akanji, Bisseck.
Davanti Dumfries e Demarco liberi (considerndo che Demarco è meglio che stia li) e non gli servirebbe di rifiatare perchè correrebbero la meta (ma tutti) non solo le fasce, Luis Enrique per i cambi. Si può iniziare con un 4-4-2 scolastico e poi magari migrare ad un centrocampo a rombo. Se poi vogliono fare tutta la stagioone al massacro come l’anno scorso allora manca si un difensore.
Con Diouf e Bonny e Mkt ora come ora si potrebbe fare un 4-3-3 a trazione prettamente anteriore, con pressing davanti e non arretramenti di 60 metri ad ogni ripartenza avversaria.
Quelli che hanno giocato contro l’Udinese, se non li aggiorna con questi nuovi e perde pure a Torino veramente corre il rischio di non mangiare il panettone.