Per un punto

“E’ l’anno del Napoli” si è sentito dire così tante volte nel corso della stagione che alla fine la previsione si è avverata. Una previsione che hanno fatto in molti, quasi a bocce ferme o comunque in largo anticipo, di fronte alla combo “c’è Conte che li rimette in riga” e “non hanno le coppe, possono concentrarsi sul campionato”. Anche i più scettici a un certo punto della stagione non hanno potuto fare a meno di notare che il Napoli avrebbe giocato 10, 15 o 20 partite meno dell’Inter, un’enormità, e la cifra esatta dipendeva solo da noi, da quanto saremmo andati avanti in Coppa Italia e soprattutto in Champions. Anche quella, impudica, è stata una previsione che i più ottimisti hanno azzeccato: siamo arrivati in finale di Champions, giocando solo lì, in Europa, 14 partite in più di loro. Ne è valsa la pena e, contemporaneamente, ci è costato lo scudetto. Nove mesi di duello e ti ritrovi dietro di un punto.

Secondo una tesi che non sposo, l’Inter avrebbe perso lo scudetto anche (o soprattutto, addirittura) per colpa degli arbitri. Io continuo a pensare che l’abbiamo perso, a rate, in una dozzina di occasioni in cui gli arbitri c’entrano poco o nulla. L’abbiamo perso non chiudendo un sacco di partite, questa è la verità. Sarebbe bastata chiuderne una – una vittoria invece di un pareggio – e adesso saremmo qui a fare i caroselli. E’ lo sport, è la vita. Ci siamo imbarcati in un’avventura meravigliosa che fino a una quarantina di giorni fa sembrava destinata a realizzare un disegno clamoroso. Poi abbiamo ceduto alla fatica e allo stress, oltre che agli effetti di qualche infortunio che ci ha tolto le pedine strategiche al momento sbagliato. Abbiamo fatto 11 punti nelle ultime sette partite, gli scudetti non si vincono così. Abbiamo fatto 4 punti nelle 6 partite con Napoli, Juve e Milan: gli scudetti non si vincono così. Abbiamo buttato via i due scontri diretti con il Napoli: alla fine lo scudo, guarda caso, l’hanno vinto loro.

Ma ripenso a tutte queste cose, anche le più negative, con grande serenità. L’Inter, quest’anno, è stata straordinaria. Imperfetta e straordinaria. Abbiamo vissuto grandi emozioni, ci siamo concessi grandi sogni. Il più grande di tutti è ancora in corso. Lo possiamo realizzare, in una partita secca, se saremo abbastanza bravi e fortunati.

Tra otto giorni giochiamo la finale di Champions. Non abbiamo vinto lo scudetto perché, per una serie di ragioni, non siamo riusciti a stare davanti a una squadra meno forte della nostra: quindi, diciamolo brutalmente, non siamo riusciti a meritarlo più di quanto lo abbiano voluto loro. Peccato. Ma abbiamo ancora una partita e un traguardo davanti, un’opportunità che ci siamo immensamente meritati – questa sì – con la stagione europea che abbiamo fatto, le partite che abbiamo giocato, gli avversari che abbiamo superato uno dopo l’altro, in un crescendo pazzesco. Senza questa prospettiva, stanotte dormiremmo poco e male per la delusione del non-scudetto. L’Inter invece ci ha regalato altri otto giorni di attesa, un’attesa che già ora è più forte di un campionato perso maluccio. Forza, andiamo a Monaco e facciamo vedere chi siamo.


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5 risposte a Per un punto

  1. Er Pomata scrive:

    Questo scudetto non ce lo siamo meritato…ma neanche il Napoli, che ha giocato 19 partite meno di noi. Ma la Champions ce la meritiamo: Dio se ce la meritiamo!!!

  2. Giorgio scrive:

    Caro Settore, ho scritto ad un amico le stesse cose PRIMA di leggere il tuo pezzo.
    Se non ci fossimo fatti riprendere dai gobbi sul 4-2…
    Ma, nonostante l’orario in cui scrivo, sono andato a letto senza traumi.
    Se rimango “a secco” su tre obiettivi devo avere la lucidità di pensare che ci sono squadre che non ne avevano, o quasi.
    Da tifoso interista, e quindi da persona intellettualmente onestà, fa molta differenza.
    E adesso torno a dormire 🙂
    🖤💙⭐️⭐️

  3. Geppetto57🌟🌟 scrive:

    Commento silenzioso.

  4. ERG scrive:

    Usufruisco del bonus (temporaneo, almeno una mezzoretta) “scudetto perso ad minchiam” per sfanculare Inzaghi. È il terzo che perde di cui due regalati proprio, ma va bene così.
    Chiusa finestra. Aspettando il Psg.

  5. TOTO scrive:

    Buongiorno a tutti e buona attesa fino al 31.
    Sarà lunga e snervante.

    Due considerazioni.
    Caro Roberto, non avremo perso per gli errori arbitrali, forse, ma il finale con la Roma, con annesso audio sparito, grida vendetta (molto più del rigore con la Lazio che, ahimè, si poteva dare e che, a partire invertite, avrei voluto).
    Caro Giorgio, i SE, purtroppo, sono tanti…
    SE avessimo pareggiato con la Roma…
    SE Chala non avesse sbagliato l’unico rigore…
    SE Arna l’avesse buttata dentro, domenica…
    SE….. (gli altri episodi li conosciamo tutti).

    Abbiamo una settimana di fuoco e poi questa altra incognita che, sono sicuro, ci farà puntare la sveglia alle 02.55, almeno un paio di giorni. Poi si vedrà.
    Meno male non ho impegni lavorativi ma penso che anche chi lavora farà qualche piccolo grande sacrificio.

    A M A L A

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