Il concetto di clean sheet sistematico ce lo dobbiamo dimenticare: per la quarta volta in nove partite stagionali – e, soprattutto, la quarta su sette partite di campionato – anche stasera con un Torino in dieci dal 19′ abbiamo preso due gol, un’enormità rispetto all’andazzo della scorsa stagione. C’è di buono che nell’ultima settimana ci siamo messi a segnare di brutto: 10 gol nelle ultime tre partite, alla media di 3,33 a partita che è proprio l’ideale per una squadra che spesso ne prende due. L’Inter è sempre un po’ malaticcia – ha le difese basse – ma gli anticorpi hanno preso a funzionare. Prendiamo due gol? E chi se ne frega, se ne segniamo tre.
Alla settimana-no (Monza, City, Milan: tre partite, due punti, due gol fatti, tre subiti) abbiamo fatto seguire la settimana sì (Udinese, Stella Rossa, Torino: tre partite, nove punti, dieci gol fatti, quattro subiti): mini-serie forse imparagonabili, visto che nelle prima c’erano due top team – il City e il Monza -, se non per la sensazione che l’Inter si stia finalmente calando nella nuova realtà, quella di una stagione in cui tutto va resettato e si deve ragionare diversamente, a cominciare dal coinvolgimento totale della rosa dove ormai non ci sono (quasi) più titolari e riserve nel senso tradizionale del termine.
Sotto un certo punto di vista, è un’esperienza interessante e appagante (se le cose vanno bene, ovvio). Vediamo in ogni partita un’Inter uguale nei meccanismi ma diversa nelle facce, il che ci allontana piacevolmente dall’idea di un undici titolare che magari nelle nostre povere menti resta quello, ma che ormai non vediamo più. Nella settimana precedente ‘sta cosa non era andata benissimo, in questa molto meglio. Si procede per amnesie (puntualmente punite con un gol preso: perchè, cosa abbiamo fatto?) ma ora ci si sta attrezzando, si rimedia, si ritrova il gusto del gol. La sensazione è che le cose stiano tornando a funzionare. E, naturalmente, al momento più opportuno, arriva la pausa per le nazionali.
Stavolta, però, la pausa segna uno stacco preciso tra il rodaggio e la stagione vera. Dal 20 ottobre al 10 novembre (prima, cioè, della successiva pausa) ci aspettano 7 partite, una ogni tre giorni: inframmezzate da Young Boys, Empoli e Venezia avremo Roma, Juve, Arsenal e Napoli e lì si vedrà di che pasta siamo fatti. Sette partite con sette Inter diverse: impanicato, ma non vedo l’ora.