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Norimberga-Juve 3-0, partitone. Ah sì, mi ero ripromesso di non parlare più di calcio. E quindi? Ah sì, la cerimonia inaugurale delle Olimpiadi, dimenticavo. Allora, per me la cerimonia ha un punto fermo che io attendo pazientemente per quattro anni: gli uomini della delegazione di Bermuda sono in bermuda. Quest’anno li avevano di un bel rosa carico, è una visione che ogni volta mi rasserena e mi regala certezze e ottimismo in questo momento difficile. Oddio, anche Norimberga-Juve mi ha rasserenato, ma non parlo di calcio fino all’11 agosto. Dunque, torno alla cerimonia inaugurale delle Olimpiadi. Elenco delle altre cose che mi hanno colpito: in tutto l’emisfero boreale si boccheggia e a Parigi è messo a piovere di brutto; gli spettatori erano tutti poliziotti travestiti; ok Bermuda, ma Panama non aveva il panama; Bragagna le pronunce le improvvisa al momento ma sembrano vere; a me le delegazioni che saltano, ballano, agitano le bandierine ecc. ecc. mettono allegria. Ma veramente. E’ uno degli spettacoli per me più allegri del quadriennio, senza dubbio, se non il più allegro in assoluto: se la gioca con altri eventi improntati all’allegria più sfrenata, tipo Norimberga-Juve 3-0. “Ehi, non parlare di calcio!”, ma non è calcio, è allegria, è serenità, e Dio solo sa di quanta serenità c’è bisogno. Perchè non hanno messo Iran e Israele sullo stesso barcone e tutti mischiati? Era il modo più sicuro per evitare attentati (vabbe’, poi dovevi mettere 15mila steward a bordo, la barca affondava e si ricomincia). Una cosa: ma che ordine alfabetico hanno seguito? Vabbe’, ma sono particolari. A me la cerimonia sul fiume è piaciuta, mi ricorda la Festa del Ticino a Pavia, solo un po’ più in grande (tipo che a Pavia non abbiamo i soldi per far venire giù Lady Gaga o Celine Dion, e la sfilata durerebbe 2 minuti e mezzo, però belli). E’ stato un magnifico incrocio tra una cerimonia inaugurale mainstream, Giochi senza Frontiere e l’Eurovision, perchè ogni tanto spuntavano cose kitchissime che non capivo ma mi mettevano un sacco di allegria, tipo (no, non lo dico, non posso. Ha a che fare con la città di un famoso processo) (era solo per darvi una traccia). No, ma quanto pioveva? Un po’ se lo meritano, questi spocchiosi di francesi. Ma un po’ mi dispiace: sarà un anno che fanno le prove e poi piove, roba da tirare giù i santi in tutte le lingue di ogni delegazione, pronunciate da Bragagna che se le inventa ma sembrano verosimili. Tutta ‘sta pioggia non lo augurerei neanche alla Juve quando fanno Juve A-Juve B (non è calcio, è patologia criminale). Figata il tedoforo che fa parkour, figata i grandi ex. La pioggia fa incazzare (fa incazzare anche me: non poteva piovere anche qui, che ci sono 45 gradi a mezzanotte?) però ha anche umanizzato tutto, reso tutto un po’ imperfetto e scivoloso, anche un po’ sexy seppur pericoloso. E alla fine aveva ragione Sinner: con quella tonsillite, minimo moriva. Tre ore di tunz-e-tunz-tunz e poi, maledetti francesi, i dieci minuti finali di pura emozione e grandissima bellezza, compreso Bragagna che non riconosceva nessuno dei tedofori e la mongolfiera braciere, una roba extralusso. Quasi meglio di Norimberga-Juve, giuro.