Il Triplete è (anche) merito mio / 4

di TOTO (o TOTO’)

Ciao Sectuàr. Sono Antonio per Facebook, Toto (o Totò, che mi piace di più per le mie origini) per il tuo blog, Tony per gli amici e su WhatsApp

Nell’inviarti la rituale foto col tuo libro (che sto centellinando poche pagine per volta per goderne a lungo), ti racconto il mio triplete. La faccio breve.

È molto semplice.

Partite viste sempre a casa, sulla stessa sedia (meglio se scomoda, vade retro divano). Dai quarti fino alla finale di Champions League, menu fisso. Che vuol dire per me sempre la stessa pizza, presa da asporto alla stessa pizzeria sotto casa, con gli stessi amici e famiglia, consumata rigorosamente e velocissimamente nell’intervallo.

Poi, al fischio finale di Madrid, corsa veloce in armadio per indossare la mia maglia (non tarocca) TONY numero 63. Prima non ho osato metterla per scaramanzia tutta da tifosotto campano. Quindi visione della premiazione e trasferimento in città per lungo festeggiamento in piazza con altri parenti e amici, con i quali non avevo potuto condividere la visione, causa la scaramanzia di cui sopra.

Un abbraccio, sei un grande. Antonio, alias TOTO, alias TOTÒ, alias Tony.

COMUNICAZIONI DI SETTORE. Facciamo durare l’anniversario del Triplete un po’ di più? Così, alla buona, tra amici. Mandatemi le foto e la storia del vostro Triplete, del vostro 22 maggio, robe così. Avete difficoltà con la lingua italiana? Avevate 5 alla Scuola Radio Elettra? La vostra prof quando vi vede si mette a ridere? Non temete, se vi fidate sistemo io. Dai, su, quando ci ricapita di festeggiare? Quindi, se volete scrivere qualcosa del vostro Triplete, scrivete copiosi. E se volete sottoporvi alla gogna mediatica della rubrichetta di successo “Foto dei lettori alla ricerca di facile notorietà sfoggiando il simpatico volumetto”, fotografatevi o fatevi fotografare. Poi mandate il tutto a r.torti@gmail.com e tutta una filiera in crisi per questa merda di virus cinese simbolicamente vi ringrazierà. Io vi ringrazierò di sicuro, amici.

MILANO (NEW!). Agli amici e alle amiche di Milano (che vivono a Milano, che frequentano Milano, che lavorano a Milano, che hanno parenti a Milano, che fanno shopping a Milano, che fanno sport a Milano, che hanno l’amante a Milano, che vanno a farsi fare massaggi dalle cinesi a Milano) sono lieto di annunciare che tipo dal 5 o 6 giugno il libro sarà disponibile alla Libreria dello Sport di via Carducci. Vi farò sapere con maggiore precisione. Anzi, vi farò sapere quando il libro sarà fisicamente là. Cioè, non assembratevi inutilmente in via Carducci: vi multano pure.

INFORMAZIONI DI SERVIZIO. Sto scrivendo a palla come non mi capitava da decenni, e in calce ogni volta ho messo tutte le info, ma qualcuno continua a chiedermi: scusa, dove cazzo trovo ‘sto libercolo? E quindi lo ripeto per la settecentesima volta. Nella sua versione cartacea il libro è presente in libreria a Pavia e Voghera, le due città più importanti del mio piccolo mondo, ed è in vendita on line su Ibs.it e anche su Libreria Universitaria, LaFeltrinelli e Unilibro. Su Ibs. it c’è scritto “disponibile in tre settimane”: in realtà, è ormai accertato da numerose segnalazioni che arriva molto ma molto prima. Poi c’è la versione eBook che è disponibile tipo su Ibs, Amazon, Mondadori Store, Kobo, Libreria Universitaria, Librerie.Coop, Hoepli, Il Libraccio, LaFeltrinelli, Rizzoli e siti del genere. Infine, se proprio non ce la fate (e io vi capisco, anzi, vi ammiro per la vostra resistenza: ma lasciatevi andare, vivaddio!, si vive una volta sola) potete scrivere direttamente all’editore, giorgio.macellari@alice.it , e ricevere soddisfazione: nel senso che Giorgio – uomo efficiente se ce n’è uno, ed è pure interista – vi spiega la rava e la fava e il libro cartaceo ve lo spedisce anche in un batter d’occhio (dietro pagamento, immagino. E’ il mercato, direbbe Keynes).

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8 risposte a Il Triplete è (anche) merito mio / 4

  1. Giorgio scrive:

    Prima ho letto…
    Ciao, Antonio, alias TOTO, alias TOTÒ, alias Tony… Breve, conciso, laconico e compendioso ( copyright : un vecchio episodio di Paperino ). Ché poi…l’unica cosa che conta veramente per un tifoso…è IL DOPO.
    Il lasciarsi andare, stanchi come se avessimo giocato anche noi e felici, persino PIU’ felici di quelli in campo, perché loro possono ( a volte ) cambiare squadra… 🙂
    Devi darmi poi in privato l’indirizzo della pizzeria, perché nella seconda metà di Agosto dovrei capitare da quelle parti, as usual…

  2. Tom scrive:

    Forse dovrei raccontare la mia escalation tale che prima di ogni partita da Kiev in poi, di Champions e coppa e finale campionato, mi facevo un km in più di corsa. Sono arrivato alla mezza maratona.

    • Giorgio scrive:

      “Gioite, abbiamo vinto.” (una spocchioso citazione…).
      Stando ai risultati successivi… son dieci anni che hai smesso di correre… 🙁

  3. TOTO scrive:

    Sono emozionato.
    Sono agli onori della cronaca nientepopodimeno che sul blog più figo che ci sia.
    Il padrone di casa mi cita, mi trascrive, mi abbraccia.
    E tutto….per una pizza.
    Ok, voglio pensare che il triplete è anche merito mio. Magari, avessi cambiato pizza o compagni di merenda (meglio cena), andava tutto a donne perdute.

    E poi, dopo aver scritto la mail a Settore, mi sono ricordato anche del mantra “ho voglia di crauti” prima della finale, preceduto da “ho voglia di paella” e così via. Sono andato anche a cercarmi il piatto nazionale russo, per i quarti.

    Non c’è nulla da fare, siamo differenti, siamo unici, siamo interisti.

    Grazie Settoreh

    A M A L A

    PS: aspetto con ansia il momento in cui potrò tornare a firmarmi TOTÒ, senza andare in moderazione. Giusto come ai tempi del triplete……

  4. TOTO scrive:

    PPS:
    Essere citato sul blog il giorno dell’anniversario di Cardiff dà, inoltre, un gusto speciale.

    juve merda

  5. Lothar scrive:

    STRAORDINARIO TOTO,
    c’è poco da aggiungere,
    a cominciare dal PPS, mmmmmmitico!!!
    Non te la prendere se continuerò a chiamarti TOTO, che é il nomignolo di mio figlio anche se si chiama Davide.
    Grazie per il tuo contributo al Triple, all’inglese stavolta :-), con tutti i gesti scaramantici evidentemente fondamentali!
    Un caro saluto a tutti e tra un po’ toccherà a Giorgio sorprenderci/stupirci/deliziarci se non sbaglio, nevvero?

  6. Giorgio scrive:

    Preavverto i deboli di stomaco o i gelosi che temono le reazioni scomposte delle fidanzate/mogli/figlie/nipoti/mamme… : nei prossimi giorni pietirò – CON UN OTTIMO MOTIVO – una seconda foto a Settore.
    Stamani ho buttato giù una breve storia dell’Inter in versi. La metrica non è certo perfetta, ma spero vi aggradi ( accidenti, come scrivo, oggi…! )

    Mandiamo tante foto…ciascuna originale,
    laddove tale termine significa = diversa,
    ma tutte traboccanti tifo Internazionale,
    ché solo quello conta, porcaccia donna persa* *(cit. Toto, o Totò)…

    E le mandiam perché, ciascuno per suo conto,
    siam tutti quanti pazzi per questi due colori,
    perché l’azzurro e il nero non temono il confronto,
    con l’opere più belle de’ più grandi pittori.

    Più di cent’anni or sono, nel noto ristorante,
    un gruppo di sportivi (SPORTIVI, bada bene…)* *a differenza di MOOOOOLTI altri
    guardò fin su nel cielo, di stelle scintillante,
    e scelse la bandiera che uniti tutti tiene.

    E dopo più d’un secolo, quando le alte fiamme
    della retrocessione han già lambito tutti* *TUTTI, c’era bisogno di scriverlo ?
    noi abbiamo fatto incetta di colossali gemme :
    ognuno abbiam sfidato, e tutti abbiam distrutti,

    dai tempi in cui s’andava sereni nello stadio* *Purtroppo sono passati…
    i tempi dei pionieri, di Marktl e Fossati,* *il primo l’ho dovuto cercare in rete…
    di quando la sentivi soltanto con la radio,
    con il Pepp Meazza tutti abbiam schiacciati.

    In epoca recente, con Foni alla panchina,
    si vinsero due titoli, cosa molto rara,
    tutti s’inchinavano all’Inter meneghina…
    poi arrivò Moratti (la dinastia più cara);

    lui prese il mago Herrera, e Burgnich, e anche Sarti,
    e pure un certo Suarez che disegnava calcio,
    Jair che via sgassava e il nostro buon Facchetti,
    e il nostro campionato fu come l’erba a falcio*, *metafora che spero efficace…

    e furono trionfi che gli altri, poverini* *cioè : poverini un tubo, tiè !
    potevano (E POSSONO) soltanto immaginare,
    ma anche con Fraizzoli, anche con Pellegrini,
    ci furono scudetti e “figurine” care…

    E siamo ai giorni nostri, dopo Ronaldo e Baggio,
    dopo Vieri, Crespo, Rummenigge e Spillo,
    e Djorkaeff, e Recoba, campion di brigantaggio
    per i suoi gol fatati e dei portieri assillo.

    I giorni del Moratti più piccolo di età
    che con orgoglio proprio (e i soldi di famiglia),
    con gli arbitri contrari ma con caparbietà
    ha visto alfin trionfare, nel regno di Castiglia,

    la squadra nostra, e – meglio del suo genitore –
    ha vinto quel “titulo” che voi già ben sapete,
    che solo un’italiana (a buon intenditore…)* *forse qualcuno lo ignora…
    si può vantar di avere : il mitico Triplete.

    Mi taccio, ero partito da certe nostre foto
    che non abbiam vergogna di veder pubblicate,
    vi invito a farlo ancora, a render quindi noto
    il viso che sta dietro a tante stupidate* *parlo per me, sia chiaro…

    Un gran saluto a tutti, da voi or mi congedo,
    vi leggerò ogni giorno, ma scriverò di meno,
    tranquilli : non vacilla il mio interista credo,
    è solo che il lavoro mi rende un po’ più alieno.

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