In ordine a un adeguato sentimento di accoglienza nei confronti dei due nuovi arrivati in casacca neroazzurra, e in virtù di un singolare orario di svolgimento che non entrava in collisione con i rispettivi impegni, io e Gigi Furini decidemmo di acquistare in prevendita il titolo di ingresso per la partita di giuoco calcio tra Internazionale e Genoa in programma allo stadio Giuseppe Meazza in Milano. Ci recammo quindi venerdì 9 gennaio al botteghino dove l’addetto, qualificandosi come juventino viscerale, con uno sgradevole sorrisino del cazzo ci chiedeva i documenti e compilava stancamente il modulo sul calcolatore elettronico, stampandoci indi i biglietti del primo anello blu nell’apposito supporto cartaceo.
La giornata di domenica iniziava con Pavia avvolta in una suggestiva nuvola di nebbia che gelava anche i coglioni. Mi reco al luogo dell’appuntamento dove, con la visibilità ridotta a 50 metri, scambio Furini prima per un venditore ambulante di torroni e poi per una badante ucraina, che quasi faccio salire in macchina al grido di “Ciao Gigi, santamadonna, forza Inter, ti sei inchiattato parecchio!” prima di accorgermi che era un donnone di Donetz in libera uscita.
Si parte. All’arrivo sull’antistadio, sotto un sole cocente che mi fa pensare che Pavia almeno dal punto di vista microclimatico sia un posto veramente di merda, Furini mette mano al portafoglio per distribuire i biglietti. Prende il suo, leggendo “Furini Luigi”, e mi allunga il mio leggendo “Torti Riccardo”. Ahahahah, il solito buontempone, dico io. Ma dal suo sguardo attonito capisco che non è uno scherzo. Il bigliettaio gobbo ha scritto davvero “Torti Riccardo”.
Infame maledetto, muoia tra atroci pene, o almeno Iddio e l’Asl gli facciano chiudere il bar. Mi trovo così in fila al cancello sudando freddo, avvicinandomi via via allo steward e prefigurandomi la scena: lui che vede che biglietto e documento non coincidono, lui che chiama i gendarmi e io che vengo perquisito sul posto e quindi tratto in arresto, io che arrivo a San Vittore e chiedo di avere una cella singola, o almeno con Sky, per assistere almeno al secondo tempo in attesa del mio avvocato.
Tocca a me. Deglutisco. Allungo biglietto e documento.
“Torti Riccardo o Torti Roberto?”
“Ti spiego. Io mi chiamavo Torti Riccardo, ma non sopportavo più il mio nome che mi ricordava Alvarez. Ho chiesto alla Corte di Cassazione di cambiare identità e la Corte ha emesso la relativa sentenza proprio venerdì pomeriggio. I biglietti li avevo fatti la mattina con il nome vecchio”.
“E come mai la patente è Torti Roberto?”
“L’ho rifatta ieri mattina, ho un amico in Motorizzazione”.
“Ah ok, allora puoi andare”.
Il primo tempo è poi trascorso in un’estasi calcistica, determinata dalla visione di una squadra trasformata, di un Podolski alto di gamma, di un Palacio ritrovato, di un Guarin che non pare più quel Guarin, di Vidic e Andreolli che sono vivi, di Shaqiri che scalpita in panca, di bei passaggi, di bei fraseggi eccetera eccetera eccetera. L’intervallo è poi trascorso scattando foto a Furini e ai suoi fans, compreso uno che mi fa:
“Scusa capo, ma tu sai come faccio a scattare le foto? Inquadro solo la mia faccia con questo cazzo di telefono, mi sa che mi hanno fregato, cinesi di merda”.
“No, amico, basta che fai così”.
“Capo, sei un mago della telefonia e dell’informatica. Sei hai l’Iban ti faccio una donazione, mi hai salvato la vita”.
“Ma no, figurati”.
Il secondo tempo è poi trascorso in maniera meno serena, ma l’importante è avere vinto, avere rivisto il gioco – il gioco! -, avere respirato aria nuova. Mentre esco torna il tizio a cui ho girato il verso del mirino con un semplice clic.
“Ti prego, fammi fare qualcosa per te, sei l’angelo della telefonia, #jesuistortiriccardo, hai salvato me e il mio telefono tarocco, ti prego”.
“No fratello, va in pace e tifa Inter”.
Festeggiavo quindi la vittoria con una focaccina cotto e fontina del costo di soli 4 euro, non molto più cara di un cornetto Algida allo stato semiliquido. E’ davvero un nuovo corso.
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Ah ah ah, mi hai fatto scompisciare!
Bella lì!
E’ il microclima che mi spaventa.
Si dica quel che si dica. Eddiqquàeddillà.
Mancini NON è Mazzarri. Forse non arriveremo alla Ciàmpions, né solleveremo la Uef… bè, quella. Ma almeno qualche partita al giuoco del calcio, si vede.
Riccardo come Alvarez
ma anche
Riccardo come Quaresma
😀
devo essere onesto:
l’arrivo del mancio non mi aveva entusiasmato più di tanto, ovvio ero stracontento perché si levava dai coglioni quell’altro,ma del mancio non è che avessi poi tutti sti ricordi. si avevamo vinto,ma con una squadra nettamente superiore e non senza patemi (tutti noi ci ricordiamo di parma e di ibra che torna dalle ferie all’ultimo per salvarci le chiappe)
invece settimana scorsa,dalla partita con i gobbi,mi sono ricreduto: squadra alta, pressing anche sotto di un goal, tre passaggi di fila azzeccati, grinta da vendere (anche troppa), voglia di fare e di espugnare ancora il tinozza stadium.
ieri nn ho visto la partita,ma è unanime il pensiero che la squadra abbia svoltato mentalmente,che stia trovando un’identità ben precisa
quindi con il mio bel sacchetto di cenere in mano, dico:
BEN FATTO ROBERTO ED AVANTI COSI!!
AMALA
PS: gasparini….SUKAAAAAAAAAAAAAAAA!
unanime non proprio, comunque l’auspicio è che di qui a Maggio possano essere i risultati a mettere una pietra tombale sui paragoni col de cuius.
Su Mancini, il lavoro fatto da lui 10 anni fa, e da cui dobbiamo ripartire oggi, non è certo la vittoria degli scudetti.
Al contrario è la costruzione di una rosa forte, con palle e tecnica.
Lo ripeterò alla nausea, ma fu Mancini a tirar fuori dal cilindro i Maicon e i Cambiasso; oggi mi aspetto un lavoro simile tanto con quelli di valore già in rosa quanto con quelli che il suo abile occhio saprà individuare (e convincere) sul mercato.
In tal senso son già arrivati due ottimi giocatori (con formule e cifre identiche a quelle impiegate per fare il mercato a wm, mica coi petroldollari che furono), si trattano altri nomi interessanti, Icardi continua a segnare, e Mateo è sempre più centrale nel nostro gioco.
La mia fiducia parte da qua, da Roberto, tanto per stare in tema al post.
mi ripeto da la.
Miracolo a Milano: ho visto un calcio d’angolo tirato bene. Ma vi ricordate come li tiravamo? E questo basta.
Ho anche visto ieri Juve Napoli e se non arriviamo terzi (6 punti sono NIENTE) me li mangio. Guardate l’Inter del secondo tempo con la Juve e il Napoli del secondo tempo con la Juve.
Beh, le ultime partire sono servite a riaccendere in me l’entusiasmo per tornare a vedere una partita al Meazza. Infatti, mercoledì 21 sarò lì a tifare per la mia squadra e (ahimè) contro la Sampdoria di Siniša Mihajlović (altro allenatore che mi piace molto).
Sperèm…
Beh, Settore,
l’immagine di una fila di interisti in attesa di un biglietto davanti ad uno juventino scoglionato e strafottente (che oltretutto sbaglia appositamente il nome) mi mette di buonumore per tutta la settimana…
Riguardo Napoli Bgiube, sarà meglio stendere un velo pietoso…
Come si fa a convalidare un goal con due merde nettamente in fuorigioco?
A Napoli l’assistente numero uno di Tagliavento non vede l’offside di Caceres e Chiellini.
hai dimenticato lo scommettitore di Parma, tale Buffon(e), spinto da un suo compagno di squadra perdere la palla e cadere addosso a Koulibaly. gol annullato. questi se non rubano non vincono. In Europa ci arrivano rubando, poi se ne accorgono e li sbattono fuori.
Roberto Torti
Roberto Mancini
Evviva Roberto!
Wolf
Sottoscrivo tutto.
Il gioco, questo sconosciuto per il toscano, è invece ritornato con il marchigiano (e scusate se me la tiro un po’:-))
C’è un esorcista in sala?
La medicina di fronte a certi casi è davvero impotente.
ultimamente hanno ritrasmesso il film “il mio nome è Nessuno” uno dei tanti spaghetti western degli anni settanta.
la morale che si sarebbe dovuta trarre era spiegata alla fine da uno degli interpreti all’altro con questo antefatto:
succede che d’inverno un pulcino rimane isolato dalla sua chioccia e vaga solo e sperduto tra la neve.
incontra una mucca e le chiede aiuto ma per tutta risposta questa gli caga addosso coprendolo di merda che quasi muore soffocato, però almeno è al caldo.
però lui grida aiuto e quasi si affoga nella cacca ma insiste a gridare ugualmente fintanto che lo sente un lupo che lo tira fuori dalla merda ma poi se lo mangia.
Quindi: non tutti quelli che ti buttano della merda addosso lo fanno per farti del male; non tutti quelli che ti tirano fuori dalla merda, lo fanno per farti del bene. Ma soprattutto, quando sei nella merda fino al collo, stai zitto!».
non sto a raccontarvi tutto il film, dico solo che quando credevamo di essere nella merda con il Gasp, Ranieri e poi lo Strama, forse era meglio stare zitti…
In questo periodo ho degli impegni personali a causa dei quali non posso essere presente davanti al televisore nelle ore pasti.
Ragion per cui Inter-Genoa l’ho vissuto in WhatsApp* con mi figlio che mi teneva informato sulle fasi salienti.
Essendomi liberato nell’intervallo, appena ho potuto mi sono prontamente collegato in streaming, giusto-giusto per vedere il gol del Genoa. (per fortuna poi Vidic…).
Temo che ormai sia evidente e i miei colleghi nerazzurri scaramantici me lo hanno intimato : io non debbo guardare la partita!
Va bene, per lnter questo ed altro.
Però, se otteniamo qualche risultato, vorrei che qualcuno poi si ricordasse anche del mio sacrificio.
* Mi sembrava di essere tornato a tutto il calcio minuto per minuto, quando metti che eri in vantaggio in casa per uno a zero e Ameri, interrompendo, diceva : Linea a San Siro, linea a San Siro.
Sarà per il secondo o per il pari.
Stessi attimi di trepidazione… poi, era il secondo!
ieri ho visto l’Inter! era ora!
spiego: nel senso che ho visto una buona Inter e non che non guardassi la partita.
“non che non guardassi…”. chiudo davvero.
Passo dopo passo ….
ancora non si riesce a mantenere la concentrazione e la gamba sul pezzo per 90 minuti. Ma la strada è quella giusta.
Sono molto contento per Palacio.
Ora Torino, Sassuolo, Palermo, Atalanta e Cagliari sono 5 partite che potenzialmente possono essere tutte vinte.
Non oso chiedere tanto ma chi di dovere è pregato di farci un pensiero.
Lo ammetto, non nascondo che un brivido di sadica soddisfazione mi ha percorso la schiena alla vista di Andreolli che svelle la faccia di Smemorino.
Perchè l’Empoli no?
Ops, avevo già iniziato il girone di ritorno … 😛
Ma Guarin mediano come lo vedete?
a giudicare dal bar ci penserà prima o poi l’asl
Però, corso, star zitti dopo l’Udinese di Strama!!!!
Solo perché morti.
Ti prego Mancio:
Vidic e Andreolli…Vidic e Andreolli… Vidic e Andreolli…Vidic e Andreolli…Vidic e Andreolli…Vidic e Andreolli…Vidic e Andreolli…Vidic e Andreolli…Vidic e Andreolli…Vidic e Andreolli…Vidic e Andreolli…Vidic e Andreolli…Vidic e Andreolli…Vidic e Andreolli…Vidic e Andreolli…Vidic e Andreolli…Vidic e Andreolli…Vidic e Andreolli…Vidic e Andreolli…Vidic e Andreolli…Vidic e Andreolli…Vidic e Andreolli…Vidic e Andreolli…Vidic e Andreolli…
E’ morto il mitico Bruno Pizzul.
Mi dispiace davvero.
La storiella della cacca e del lupo è carina, ma il bello è che stiamo uscendo dalla merda e non c’è nessun lupo nelle vicinanze.
Eppure di chiasso ne abbiamo fatto!
Per fortuna.
Dio mio quanto siamo risultatopatici….
Guarin sta benissimo in mediana, ci voleva un allenatore top Player per capire che non ha i piedi per giocare più avanti.
Vidic non fa cagare, anzi sembra buono, anzi potrebbe essere un leader, però! D’altronde come avremmo potuto mai immaginarlo? Sembrava così scarso
Andreolli ieri è stato uccellato 2 o 3 volte come un Ranocchia qualunque ma abbiamo vinto e quindi con Vidic fanno la coppia di centrali più forti del mondo, sono i Juliano e Legrottaglie bianchi.
Dimenticavo, Osvaldo è uno stronzo, però domani domanda scusa.
Enzo, sono solo bufale di cialtroni che intasano faceBook di notizie false mascherate da articoli di giornali, screen tipo l’immigrato spacciatore che prende 3000 euri al mese dallo stato, etc.
Il brunone nazionale sta bene e non si tocca.
Consiglio per l’uso del web: lasciate quei siti di serie D a mentecatti segaioli come gnappo.
Notte a tutti
comunque la vittoria dei gobbi almeno ci fa guadagnare 3punti sulla terza, che poi lo scudetto sarebbe da farglielo perdere al ritorno a san siro….
La peggior partita dell’inter manciniana. Almeno contro l udinese per un tempo s’era giocato bene.
Qua mi è sembrato di rivedere torino inter, con qualche patema in più.
Squadra sfilacciata, reparti lunghi e senza gioco, atteggiamento remissivo. Sembrava l’inte del miste, e questo con mancini non era ancora successo.
speriamo sia un caso isolato, ma nel frattempo continuiamo a sciupare occasioni ghiotte per avvicinarsi al terzo posto.
Dubito che quest’anno riusciremo a correggere questo andazzo.