Buon riposo

Milan 17, Napoli 14, Juventus 14, Sassuolo 14, Lazio 13, Fiorentina 11, Roma 10, Genoa 9, Udinese 9, Verona 8, Cagliari 8, Inter 7, Bologna 6, Sampdoria 6, Atalanta 5, Salernitana 5, Spezia 4, Venezia 4, Empoli 3, Torino 3.

E’ la classifica (senza le partite di domenica 20: quindi Juve e Atalanta ne hanno una in meno) delle sette partite di campionato che si sono giocate nei mesi di febbraio e marzo. Abbiamo fatto la metà dei punti del Sassuolo, ne abbiamo fatti meno anche di Genoa e Cagliari, due delle ultime quattro della classifica. Abbiamo fatto 10 punti meno del Milan e, probabilmente, della Juve. Sette meno del Napoli. Il Torino, con cui abbiamo pareggiato al 93′, è ultimo in classifica: non vince dal 16 gennaio.

E se uno dei luoghi comuni del nostro calcio – “la stagione si decide tra febbraio e marzo” – come tutti i luoghi comuni ha un suo solido fondo di verità, dovremmo concludere che siamo fottuti. Nei due mesi decisivi della stagione abbiamo fatto 7 punti in 7 partite in campionato, siamo usciti dalla Champions e siamo più fuori che dentro in Coppa Italia. Due mesi terribili – solo 43 giorni, in realtà, dal 5 febbraio al 19 marzo – in cui abbiamo giocato 11 partite vincendone solo 3, pareggiandone 5 e perdendone 3.

Inter-Fiorentina non si è discostata granchè, purtroppo, dal copione dell’ultimo mese. Stanchi? Di sicuro più del Milan, che ha giocato tre partite in meno. Ma le altre, più o meno, sono al nostro livello. Laceri e contusi? Beh, altre squadre potrebbero lamentarsi molto più di noi (e hanno fatto molti più punti di noi). Stressati? Parecchio, questo sì. Intristiti? Molto, non siamo più quelli che scorrazzavano felici sul prato fino a un paio di mesi fa.

Aspettavo con ansia la pausa di campionato, convinto di una cosa: si torna in campo ad aprile, un po’ più livellati dal riposo, con la mente un po’ più sgombra, e magari anche più entusiasti di iniziare lo sprint finale senza più scuse o distrazioni. I problemi però sono due: a) sarebbe stato meglio arrivare alla pausa con qualche punto in più; b) sarebbe stato meglio non trovare subito la Juve.

Alla giornata 23, fine gennaio, battuto il Venezia, con una partita in meno avevamo 4 punti di vantaggio su Milan e Napoli e 11 sulla Juve. Alla giornata 31, settanta giorni dopo, andremo a Torino a giocare un match apocalittico, che protrebbe rilanciarci o farci sprofondare al quarto posto, non ci sono cazzi. In questo senso sì, la pausa cade a proposito. Abbiamo una settimana in più per ricucire i brandelli e ritrovare un po’ di garra. Aprile potrebbe essere un buon inizio o una pessima fine. I gobbi non ci faranno sconti. Ergo: se non ci diamo una mossa, l’operazione seconda stella finirà così brutalmente che Caporetto, al confronto, è un rave party.

Questa voce è stata pubblicata in Inter e contrassegnata con , , , , , , . Contrassegna il permalink.

36 risposte a Buon riposo

  1. Javier + scrive:

    Primo a non crederci più

  2. TOTO scrive:

    Secondo come il bilan alla fine.

    Il primo? Chissà.

    A M A L A

  3. Javier + scrive:

    Io sono un tifoso e come tale molto condizionato dai risultati, ma ho la convinzione (vera? Chi lo sa…) di dare il 51% di preferenza al gioco, alle occasioni insomma al divertimento, perché questo dovrebbe essere ancora il calcio no? Mi sono veramente divertito la prima parte della stagione sia quando vincevamo e anche quando non vincevamo, sono stato tra gli ultimi a capitolare dopo l’inizio d’anno nefasto come punteggi perché spesso abbiamo perso punti ma meritando molto di più, ovviamente a tutta la stampa restava solo la parte negativa delle ns prestazioni e su quella ci demolivano condizionando non poco anche i commenti di noi stessi tifosi.
    Ma poi siamo proprio crollati, da oltre un mese a parte la Salernitana (dove abbiamo rischiato dietro una buona mezz’ora) e il Liverpool (dove saremmo potuti tornare a casa con 3 gol sul groppone) abbiamo giocato da schifo, sbagliando tutti gli approcci, cominciando a correre dopo un’ora di gioco (a dimostrazione che la stanchezza fisica conta poco), lenti, farraginosi, prevedibili, molli.
    Il problema secondo me sta nel manico, e forse, come già detto da qualcuno, nei preparatori.
    L’ultima chance è Torino ma ci credo davvero poco o niente.

  4. Von scrive:

    Sarà colpa dei cinesi, della sfortuna, dei giocatori venduti, della cattiva sorte ma la verità è che siamo in caduta libera e dubito riusciremo ad arrivare nei primi 4. Il mister è questo, bravino come Spalletti, Pioli e tanti altri. Spero di essere smentito dai fatti ma l’impressione da tifosotto che sono è che non sappia gestire i momenti top e nemmeno quelli flop. Si sono, ci siamo, specchiati troppo. Campionato buttato nel cesso come purtroppo tanti altri della ns storia. Il mister chiuda porte e finestre dello spogliatoio e soprattutto chiuda le bocche di tutti, c’è da pedalere.

  5. Dawide scrive:

    Ma no, santo cielo……. anche qui parliamo di ultima scians con la juve!??
    Ma no dai. Così ci facciamo del male.

    Dal più giovane al più consumato tifoso qui dentro, lo sappiamo tutti che l’Inter deve fare la cavalcata travolgente per vincere lo scudetto. Anzi. A volte anche dopo certe cavalcate trionfali abbiamo rischiato lo schianto, come con Mancini a Parma o con Mourinho a Siena. Per non parlare di quando gli schianti ci sono stati e belli fragorosi…
    Io non ricordo uno scudetto vinto al fotofinish dall’Inter ai danni delle rivali in corsa. Voi si?
    È troppo tardi per sperare di recuperare. Non fa parte della nostra storia.

    Amen

  6. Dawide scrive:

    E si aggiunga:
    Conte con tutto il suo staff, cioè Stellini, Pintus ecc., dopo aver visto la folla festeggiare sotto san siro, è noto che sarebbe rimasto. Anche con la cessione di Hakimi o qualcun’altro.
    Ma la dirigenza gli ha dato la buonuscita e lo ha accompagnato alla porta, perchè Marotta non voleva più grane.
    Quindi quelli che dicono “si sono lasciati scappare Conte” dovrebbero correggersi: hanno voluto far scappare Conte.
    La sfera di cristallo non ce l’ha nessuno, ma sono abbastanza sicuro che con Conte, arrivati a +7 … non ci avrebbe preso più nessuno.

  7. TOTO scrive:

    Una domanda, consapevole del rischio di essere ricoperto di improperi 🤣🤣

    Se allo scudetto ci crede il Napoli, che è a meno 3 dagli scappati di casa (che hanno le ultime 4 partite assolutamente non facili), perché non dobbiamo sperarci noi che siamo a meno 6 con una partita in più da giocare?
    Poi, è chiaro, non è detto che si vinca.
    È difficile, non impossibile.

    A M A L A

  8. Jamesscott scrive:

    il campionato è andato.
    non ci credo che vinciamo a torino, dove perdiamo SEMPRE per un motivo o l’altro, e non abbiamo vinto anche quando eravamo più forti. In tutti gli anni in cui abbiamo vinto gli scudetti dal 1971 in avanti, con la Juve a Torino non abbiamo MAI vinto, per cui lasciamo stare.

    e anche se mai vincessimo saremmo sempre dietro di tre punti, capaci poi di perdere anche con una qualsiasi squadra.
    Siamo fatti così, per cui nessuna novità.

    quello che voglio, si voglio e pretendo è giocarsela per la coppia italia.
    Conterà niente, direte, non è vero. conta sempre vincere. e vincerla vorrebbe dire battere il milan e la juve. e visto che con il milan dobbiamo giocare, a questo punto vinciamola
    una stagione con coppa e supercoppa italia non è da incorniciare, ma neanche da buttare.

  9. Scetticonerazzurro scrive:

    Rimpiangere Conte mi sembra piuttosto patetico, per non dir di peggio: non ricordate quanto fu scritto nel biennio contro l’intruso, venuto non per vincere ma a complottare nientemeno che per farci precipitare nella serie inferiore? Ma non è di questo che volevo scrivere, bensì della ricerca del capro espiatorio, naturalmente individuato, come d’uso, nell’allenatore. Ma non ricordate quale era il giudizio universale di noi tifosi ( e dei media ) sulla squadra e sulle prospettive, ad inizio torneo dopo la partenza di Conte e dei due giocatori fondamentali per la conquista dello scudetto? Lo scudetto, appunto, appariva giustamente ormai un miraggio, un obiettivo ormai non più alla nostra portata, (al massimo un quarto posto, o forse un terzo…). Poi le cose erano andate diversamente, per merito dell’allenatore che miracolosamente aveva saputo dare un gioco alla squadra, che ci ha fatti divertire ( e illudere) per almeno due terzi del campionato. La squadra poteva dare di più rispetto a quello che ha dato? Se così fosse Conte non se ne sarebbe andato: voleva una squadra vincente, in Italia e in Europa, e ne aveva individuati i limiti, per vincere lo scudetto e tentare con successo un prestigioso cammino in Europa. Non è stato accontentato e se ne è andato , sbattendo la porta e lasciando al malcapitato successore una squadra più debole, senza i necessari rincalzi dopo la splendida ma faticosa galoppata del girone di ritorno. Insomma le premesse per un modesto campionato alla maniera solita, la conquista di un quarto posto per lo strapuntino in Europa, c’erano tutte alla partenza. Di che dunque, direbbe l’allenatore interpellato, vi lamentate? Il quarto posto è ancora un obiettivo a portata di mano. E lo scudetto, l’Europa, la coppetta? Tutti obiettivi da raggiungere entro il prossimo decennio, come da tradizione ormai consolidata.
    Il sole splende alto e mi preparo per una lunga passeggiata. Confesso che parlar di sport in un mondo sull’orlo di una catastrofe inimmaginabile, per uno come il sottoscritto che decenne ha sperimentato gli orrori della guerra ( ebbi la casa distrutta da una bomba e insieme alla mia numerosa famiglia andai vagando in cerca di un rifugio sicuro) mi sembra un modo per esorcizzare o almeno tener lontani i ricordi dolorosi di un passato che ritorna a farsi presente. E anche una delusione sportiva mi sembra ben poca cosa rispetto alle miserie che abbiamo quotidianamente sotto gli occhi, a pochi chilometri di distanza da noi.
    Una felice domenica a tutti.

    • Giorgio scrive:

      Stavo scrivendo il mio (patetico, questo SI 🙂 ) pippone e mi hai preceduto di pochi minuti.
      Condivido dalla A alla Z.

  10. Giorgio scrive:

    Buongiorno.
    Mi offro volontario per condividere con Toto gli improperi.
    Cioè…non mi è bastata la “scialuppa di salvataggio” offertami dal cambio di post di Settore, dopo quel che avevo scritto ieri sera.
    Quando eravamo a -7 effettivi (non virtuali) dai cugini eravamo delusi come adesso, ma forse-forse un pizzico più speranzosi.
    Se il mio concittadino Pavoletti l’avesse buttata dentro, al 92.mo, saremmo così disperati ? Se Biraghi non ci avesse negato un gol fatto…saremmo ancora così disperati ?
    Se – insomma – siamo tifosi e non ragionieri (a situazioni iniuria verbis)…DOBBIAMO crederci.
    Si, ma vedi…la squadra gioca peggio, non abbiamo i giocatori dell’anno scorso (mentre CENTINAIA di commenti di tutti due mesi fa dicevano il contrario)…Calhanoglu è una delusione, Dumfries peggio, Lautaro non la butta mai dentro…
    Il tifoso è tifoso, mica razionale 😉
    Forza INTER !!!

    • Giorgio scrive:

      Quel fesso di correttore ha cambiato “absit” in “a situazioni”.
      Poi uno prende 4 in latino… 🙁

  11. castigamatti scrive:

    1° se igor e milenkovic, che costeranno sí e no 20 milioni in due, riescono a fermare lauataro e dzeko (e pure gli altri correa, sanchez e caicedo) e marotta vuol spendere 35 milioni per il solo bremer, vuol dire che ormai é bollito e puó tornarsene alla juve. giá l’anno scorso ha svenduto hakimi per soli 60 milioni ai ricconi del psg, che pagherebbero 60 milioni anche darmian… se gli interessasse. correa che é sempre stato un comprimario é stato pagato un’esagerazione. forse rintrava nel “pacchetto inzaghi”, con l’obbligo di prendere lui e poi anche caicedo per liberare l’allenatore a luglio? e dzeko a 33 anni, e sanchez e vidal che costano 7 milioni ciascuno tasse escluse? questi affari di routine li fanno pure i dirigenti della sambenedettese. ikoné é costato alla fiorentina 15 milioni e a momenti ci impallina all’ultimo minuto: sembrava lukaku! possibile che tutte le altre squadre trovano in giro giovani interessanti e l’inter no? possibile che i nostri scouting non si siano accorti giá due anni fa che vlahovic sta diventando un campione? possibile che in estate non ci fosse nessuno sul mercato che sapesse fare qualcosina di meglio di correa allo stesso prezzo oppure anche a meno? e qualcuno meglio di dumfries? 2° inzaghi non é un allenatore da scudetto, non lo é mai stato e nemmeno da coppa. non dá alla squada la necessaria grinta, nemmeno quella che hanno i giocatori del torino e del genoa per non retrocedere (due pareggi) o della fiorentina per entrare in zona coppe (altro pareggio). non é possibile che i giocatori di genoa, torino, fiorentina ed empoli (che per poco non ci sbatteva fuori dalla coppa italia) giochino meglio dei nostri perché SONO migliori dei nostri. allora il problema é nelle loro motivazioni e nella detereminazione di fare risultato. non corrono piú, non contrastano piú, quando lo fanno, finiscono per terra oppure fanno fallo.

  12. castigamatti scrive:

    e non dimentichiamoci che 1° contro il torino la partita l’hanno persa. il pareggio é arrivatro solo perché l’arbitro, una volta tanto, cioé ogni 150 anni, ha deciso di non fischiare il rigore contro l’inter. 2° ieri dumfries ha segnato perché dopo non aver combinato NULLA nel primo tempo, esclusi 5 o 6 passaggi sbagliati e palle perse, gli avversari hanno pensato che non fosse necessario stare a contrastarlo in area. e a momenti ikoné avrebbe segnato al 90′: altra partita persa. 3° vabbé che all’andata avrebbe meritato l’inter e il liverpool ha trovato due gol casuali, ma al ritorno hanno preso tre pali… se la fortuna fosse stata obiettiva, sarebbe finita 3 a 1 per loro.

  13. Javier + scrive:

    @scettico

    Condivido tutto il resto ma non la tolleranza sulle colpe di Inzaghi, ha fatto grandi cose la prima parte della stagione ma ha perso la bussola dei risultati oramai da oltre due mesi, già solo per i risultati di gennaio il suo compito doveva essere quello di fare entrare i giocatori in campo con tutta un’altra garra. Non averlo fatto è un torto, i campionati durano 9 mesi e tenere la squadra sul pezzo per tutto il tempo è compito suo. Poi puoi anche non vincere (come capitato ad inizio anno) ma NON puoi dimenticarti di scendere in campo.

    • castigamatti scrive:

      concordo. la bussola ad uno come izaghino non serve. lui non é un pirata. lui é un onesto velista da diporto, che naviga al massimo a qualche chilometro dalla costa. e non appena vede una nuvoletta all’orizzonte chiede al suo capitano cosa fare…

  14. Il sabaudo scrive:

    Tic tac tic tac..abbiamo messo la freccia. La prossima partita forse vi superiamo..tic tac..

  15. aquilino scrive:

    Leggere Scettico è sempre un gran piacere, anche se non condivido parte delle cose che scrive. A questo punto della situazione, con la prospettiva di ritrovarci presto quarti e con altre due inseguitrici alle calcagna, non posso che ribadire quanto scrissi di Inzaghi al momento del suo arrivo. Non mi piace perchè la sua Lazio nel girone di ritorno si è quasi sempre sciolta, tanto che per due volte, grazie proprio alla Lazio, siamo approdati ai gironi di CL e una volta che ci è arrivata lei ai prelimimari è stata immediatamente eliminata. Inzaghi è una bravissima persona e mi è simpatico, ma non è l’allenatore da Inter: troppo buono, troppo umano, forse troppo fesso. D’altra parte, aver preso nel mercato di riparazione un ex laziale già lesso, nonostante gli anni verdi, è sintomo di evidente buonismo. No, ribadisco, non è allenatore da Inter. Non lo è soprattutto dopo aver avuto uno come Conte. E, a costo di scadere nel patetico (per parafrasare Scettico), dico che uno come Conte non avrebbe permesso iul lassismo che ci ha caratterizzati in questi due mesi e questa rimonta concessa a due discrete squadre, anche se il Napoli è forse la più forte e con Osimeh sempre in campo oggi sarebbe primo. Sono solo contento per i detrattori di Conte il gobbo. Adesso sarete felici: non avete più un allenatore che non stimate e non fate più fatica a gioire. Mi chiedo solo quando tornerete a farlo…

  16. Giorgio scrive:

    Any given sunday.

  17. Francesco 70 scrive:

    Credere nel recupero è da folli. Basta è andata, facciamocene una ragione. Per fortuna l’Italia ha vinto nel Sei Nazioni. Ottimo argomento per parare i colleghi domani alla macchinetta del caffè. Non ci capisco molto di rugby, ma potrei comunque imbastire un discorso che mi salvi dai milanisti in agguato.

  18. castigamatti scrive:

    si puó su questo sito criticare le scelte della societá e della dirigenza? se sí, bene, se no fa lo stesso. 1) inzaghi é stato preso come male minore alla partenza di conte. ma una societá seria, avrebbe dovuto accorgersi del mal di pancia di conte giá a maggio e non aspettare dei mesi senza far niente. (la juve, quando andó via conte – e pure fu un addio repentino – lo sostituí con allegri in TRE GIORNI, il che vuol dire che il contratto era giá pronto e firmato…) inzaghi é come quei professori che ti danno sempre un 6 per misericordia (non a me, io mi sudavo con merito il mio 7 e mezzo e anche di piú) perché si impietosiscono qualunque storia gli racconti per non aver studiato. poi peró sono gli stessi professori che ti annoiano a lezione perché non fanno altro che ripetere quello che c’é sul libro: non una storiella divertente (inerente all’argomento), non un aneddoto, non un racconto mirato… NIENTE DI NUOVO NEMMENO A CARNEVALE… e cosí abbiamo inzaghi. e ci é costato pure i 30 milioni di correa, che é un prezzo altissimo per una riserva per giunta sempre infortunato. e in piú lotito ci ha messo in contratto (nascosto in qualche clausola) che gli avremmo tolto dalle scatole pure caicedo, assolutamente inutile e spaesato. 2) marotta ormai é bollito. un dirigente in forma vende lukaku ad un prezzo un poco superiore ma con la metá del ricavo (60 milioni circa) prende un centravanti di valore europeo, non un vecchietto come dzeko che si trascina per forza di volontá e che deve sostenere l’attacco per tutto il campionato (infatti ora non ce la fa piú). un dirigente in forma non si accontenta di 60 milioni per hakimi, quando i ricconi del psg pagano cifre folli anche anche per una schiappa montata come kean (riscattato dall’everton per quasi 35 milioni). un dirigente capace e in forma non butta dalla finestra 30 milioni per correa, che deve fare solo la riserva, ma ne spende la metá per un giovane che dopo un anno, se lo fai giocare almeno come dumfries, ne varrá comunque almeno 20. (20 milioni é valutato adesso dumfires che ci é costato meno di 15). un dirigente in forma e capace non pensa nemmeno in sogno di far venire all’inter uno come caicedo… mi ricorda dolorosamente quando qualche annetto fa fu preso un tal “tommaso rocchi” sempre dalla lazio e da lotito… simili giocatori non devono venire all’inter nemmeno a zero euro: sono dei pesi inutili. meglio un giovane semisconosciuto che é stato visto dagli scouting e che se ti costa 5 milioni, dopo un anno lo puoi rivendere a 10. un dirigente in forma non prende dzeko nell’estate 2021, dopo averlo trattato senza successo un anno prima: vuol dire che prende uno piú vecchio di un anno e a 32 anni non é poco. e per finire un dirigente in forma non prende sanchez e vidal (per non parlare di kolarov che quando ha giocato ha fatto solo danni immensi, vedi l’eliminazione in coppa…) ormai a fine carriera regalando loro 7 milioni di stipendio piú tasse, sapendo che non ci guadagnerai mai pißiu UN SOLO EURO… questi sono “affaroni” da dirigenti di mediocre qualitá. 3) riassumendo: l’inter ha vinto il triplete quando dopo calciopoli si é liberata dei pesi della gobba, ibra e vieira. ripulito l’ambiente dalla puzza bianconera sono arrivati i successi. ci siamo liberati con fortuna di conte. ora tocca a marotta. ormai quello che poteva dare lo ha dato. non fa piú gli affari di un tempo (che magari faceva grazie al peso politico della juve e della sua proprietá, peso politico che l’inter non ha mai avuto, e ora meno che prima). bisogna risanare l’ambiente puntando su gente che ha voglia di vincere. i rinnovi ad handanovic, perisic e compagnia bella sono inutili. handanovci fga sembrare ogni altro portiere un mostro ad 8 braccia, ma solo perché ormai lui é da un paio d’anni in parabola discendente. perisic ha fatto i miracoli quest’anno e no li ripeterá l’anno prossimo. é inutile convincersi del contrario. 4) la scarsa “garra” dei giocatori di adesso é solo una conseguenza. vedi il capo che si barcamena, vedi il tuo superiore che si barcamena… e anche tu ti barcamnei per arrivare a fine mese senza danni e prendere lo stipendio. cosí é se vi pare. e se non vi pare… é solo il mio parere, il parere di uno che si ricorda ancora benissimo del gol di peirío al liverpool.

  19. gianfba scrive:

    Pure io sono convinto che con Conte la situazione sarebbe stata differente. Naturalmente anche se avessimo trattenuto Lukaku e Hakimi e se Eriksen non avesse avuto quel problema. Magari anche se avessimo preso Lewandowski al posto di Dzeko e Modric invece di Calhanoglu.
    Che poi tutta questa gente, a cominciare dal gobbo parruccato, non sembrasse tanto interessata a stare all’Inter è solo un dettaglio.

  20. Dawide scrive:

    Mi spiace signori, ma non è così.
    Conte aveva certamente sollevato dei dubbi sulla sua permanenza (e il famoso patto di villa bellini, e la paura di vedere la squadra “smobilitata”, e la proprietà in evidente difficoltà…).
    Ma ad un certo punto, andate a cercare interviste, dichiarazioni, filmati ecc. ecc., ci aveva ripensato e con lo staff erano pronti a restare. Invece ormai i cinesi, e Marotta con loro, avevano deciso di rompere con il mister e liquidarlo.

    E comunque, senza essere degli infiltrati nelle stanze del potere nerazzurro, ma semplicemente osservando la faccia di Conte durante la festa scudetto, si intuisce che avrebbe avuto voglia di godersi lo scudo sul petto e di riprovarci. Differentemente da un certo Mourinho, ad esempio, che non ha nemmeno fatto ritorno a milano con la squadra… Conte non è assolutamente andato via “sbattendo la porta”.

    Infine, ci mettiamo pure Oriali. Anche lui silurato.

    Pertanto l’unica cosa patetica è stata la scelta della società, scelta dettata dalle finanze ma anche da un po’ di orgoglietto mal celato, di smontare un giocattolo che ci avrebbe fatto divertire ed esultare per qualche stagione.

    P.s.: quando un tesserato dell’Inter alza il dito medio ad un agnelli in tribuna a torino… entra di diritto nella nostra hall of fame. Soprattutto se ci ha fatto vincere uno scudo. Fotte un cazzo se prima era nella juve.

  21. Scetticonerazzurro scrive:

    Beh, non era affatto mia intenzione ergermi a difensore a tutti i costi di un allenatore che, dico il vero, poco avevo apprezzato alla guida della Lazio, che, a mio parere, possedeva un organico migliore del nostro con risultati non certo migliori in Italia e in Europa. Però attribuivo a suo principale merito la fiducia nelle proprie possibilità che aveva saputo dare alla squadra e soprattutto il buon gioco, superiore, a mio parere, a quello di Conte vincente. Tuttavia Inzaghi non è notoriamente un cuor di leone, e non possiede il carisma trascinante del suo predecessore (in piena pandemia, a stadio vuoto, ho spesso tolto il commento e seguito i rumori dello stadio: la voce di Conte che dirigeva a bacchetta i giocatori con l’autorevolezza di un direttore d’orchestra mi ha rivelato cosa ci fosse all’origine dei suoi successi nazionali e internazionali). Fino a quando fiducia ed energie fisiche hanno sorretto la squadra, che purtroppo non possiede giocatori carismatici in grado di sostituire dall’interno quello che Conte sapeva dare dall’esterno, la navigazione è proceduta senza intoppi. Quando , negli ultimi due mesi, tante gare impegnative e alterni successi hanno minato la fiducia ed esaurito le energie, la squadra ha rivelato tutti i suoi limiti, più caratteriali che tecnici: ha perduto il bandolo del gioco e messo in confusione il suo allenatore. Credo di non sbagliarmi nel ritenere la sconfitta nel derby l’inizio della fine: una sconfitta ingiusta e sfortunata che ha messo in crisi le certezze dei giocatori e la fiducia in uno scudetto che sembrava ormai a portata di mano. In un post precedente avevo ricordato il tramonto dell’Inter di Herrera proprio perché le situazioni mi erano apparse molto simili: anche in quel caso fiducia ed energie fisiche erano venute meno. E il direttore d’orchestra era Herrera, un autentico cuor di leone: ma quando i leoncini sono stanchi e sfiduciati, nel calcio come in tante altre situazioni della vita, le guide, anche le più sapienti e carismatiche , devono arrendersi.

  22. Dawide scrive:

    Esatto.
    Avevo posto alla vostra attenzione l’espressione di Perisic al rientro in panchina durante non so più quale partita storta già un mestto fa.
    Era l’evidente espressione di sfiducia montante. E Perisic, da buon senatore, poteva essere sicuramente uno specchio attendibile della situazione che si andava profilando.

  23. neroazzurro-rosso scrive:

    Io non sono, e non mi reputo tale, uno stratega del calcio e avendo militato solo in tenera età in una squadra di calcio non sono avvezzo alle dinamiche da spogliatoio.

    Però, a mio modestissimo parere, non si può imputare ai soli Inzaghi e Marotta le prestazione poco edificanti dei baldi giovanotti in mutande e scarpini perché, altrimenti, non si sarebbero viste le partite disputate in quei due mesi in cui si sono rosicchiati i punti alle squadre di testa.

    Parlerei, invece, di una semi debacle a livello psicologico di tutta la squadra perché pare impossibile vedere fior di stipendiati mandarsi bellamente a quel paese, in campo, ogni qualvolta si sbagliano passaggi e/o si perde ingenuamente il controllo della palla, giocatori che non sono più capaci di guardare avanti ma si rifugiano, continuamente, nel retro passaggio al portiere.

    Non ho idea di cosa possa essere successo in quelle zucche ma, se non si rimettono in riga, rischiano di fallire miseramente una stagione che poteva essere irripetibile.

    AMALA, comunquemente (cit).

  24. gianfba scrive:

    per chiarire una cosa:
    “P.s.: quando un tesserato dell’Inter alza il dito medio ad un agnelli in tribuna a torino… entra di diritto nella nostra hall of fame. Soprattutto se ci ha fatto vincere uno scudo. Fotte un cazzo se prima era nella juve.”

    Accetto che qualcuno la pensi così , ma non è la mia opinione. Per quanto mi riguarda, gobbo era e gobbo è sempre restato. L’Inter non c’entrava per niente, si trattava di scazzo tra farabutti ex compagni di merende.

    Per venire all’attualità, non voglio contestare il Conte allenatore, né togliergli i (tanti) meriti dello scudetto, né dichiararmi contento della situazione attuale, né dire che Inzaghi sia migliore, ma mi dovete far capire se il problema è che Simone dovrebbe fare i miracoli che Conte ha reputato impossibile fare?
    Poi, se volete, possiamo anche discutere delle (tante) cazzate fatte da Simone. Giusto perché non vorrei passare per ‘simoniaco’.

  25. ErnesTO'O³ scrive:

    Permesso?
    Il mio modesto parere è che questo campionato non è finito, anzi.
    Il calendario, le botte di culo dei gonzi, la mitragliatrice di Osihmen, la dispnea e l’ansia dei nostri… ecco. tutto questo, non è detto che duri da qui a maggio.
    Poi, con tutto il rispetto per la giustissima considerazione di scettico sui tempi complessi (eufemismo) che stiamo vivendo, mi ricordo che niente, NIENTE, è mai stato facile per noi, in 114 anni di storia onorata.
    Siamo quelli che sono stati capaci di perdere scudi già cuciti sulle maglie all’ultima giornata (vedi Mantova, o il 5 maggio, o altri).
    Siamo stati quelli che sono stati capaci di fare un Triplete e di essere abbandonati dall’allenatore mentre ancora cadevano i coriandoli.
    Siamo stati quelli che sono stati capaci di perdere in una manciata di giorni l’allenatore scudettato, il centravanti forse più possente mai approdato alla nostra sponda del naviglio, l’esterno di difesa più veloce, aggressivo e produttivo mai visto in Italia.
    La faccio breve.
    Noi siamo, siamo stati e saremo ancora quelli.
    Noi però siamo l’unico baluardo contro i ladri ed i gonzi, complici e correi di malefatte, malaffari e “sinergie” che hanno avvelenato e ancora lo fanno, il calcio nostrano.
    Noi NON abbiamo mai avuto giocatori da 60 milioni pagati 25 e con rateizzazioni pluriennali, direi a babbo morto.
    Noi NON abbiamo mai avuto sotto contratto 135 giocatori, due squadre dichiarate e altre 6, 7 satelliti dove parcheggiarle, per dare il “via” a giri di plusvalenze, sudditanze, scansamenti, e schifezze varie
    Noi NON abbiamo mai avuto un pregiudicato per presidente, che ci ha acquistato per fare da leva politica e da arma di distrazione di massa per i beoti bilanisti e non solo.

    Noi siamo un’altra cosa.
    Per cui, zio cantante, andiamo in campo e giochiamo; quello che riusciremo ad ottenere, meritiamolo, lottando su ogni pallone.

    Poi vinceremo, perderemo, ma sempre con onore, cazzo.
    Noi siamo l’Inter.

    P.S. scusate le parolacce. Parole come gonzi, bilanisti, ladri non dovrebbero mai entrare in un post che si rispetti. Ma a volte esagero. Chiedo venia.

    • Giorgio scrive:

      PER-FET-TO (mi son trattenuto dallo scrivere per-fet-TO’O³ 🙂 ).
      Hai scritto quel che goffamente ho scritto anch’io, altre volte.
      Inter’s the best, so fuck the rest.

    • Javier + scrive:

      “Per cui, zio cantante, andiamo in campo e giochiamo; quello che riusciremo ad ottenere, meritiamolo, lottando su ogni pallone.
      Poi vinceremo, perderemo, ma sempre con onore, cazzo.
      Noi siamo l’Inter.”

      Io vorrei sentire queste parole (esattamente queste!), pronunciate dal mio allenatore in conferenza stampa, nello spogliatoio, e al citofono di casa di ogni giocatore, poi sono a posto e sereno.

      +1000000

  26. Dawide scrive:

    SIIIIIIIIIIIII
    ANDIAMOOOOOOOO!!!!!!

    (e ho appena fatto l’esame del sangue percui sono ancora a digiuno eh)

    • Giorgio scrive:

      Si, ma le tracce degli allucinogeni te le trovano lo stesso… 😀
      Comunque non ti preoccupare : io sono in queste condizioni da quando avevo 6 anni… 😉

  27. castigamatti scrive:

    giusto. tutto giustissimo. concordo con i commenti di sopra. il nostro errore é stato anche di credere di essere i favoriti. avendo perso (come scrive #ernesto’o) “l’allenatore scudettato, il centravanti forse più possente e l’esterno di difesa più veloce” ed avendoli sostituiti con un allenatore che le coppe europee le conosce attravrso le figurine panini, un centravanti di 33 anni, che non erano riusciti a prendere l’anno prima e un giovanotto da 15 milioni come esterno, era ovvio che non potevamo essere i favoriti. ma cosa hanno fatto gli altri? quelli con le plusvalenze imbrogliate (e tutto il resto…) , quelli con l’ex presidente evasore fiscale (per non dire palpeggiatore di minorenni) e quelli con lo stadio dedicato a chi fa i gol con la mano e se ne vanta… hanno messo in giro la voce che favorita era l’inter, pur se rabberciata. e perché? ma solo per pararsi il **** in caso di sconfitta. e gli é anche riuscito bene, visto che hanno le tv e i giornali dalla loro parte.

  28. denny scrive:

    Grande ErnesTO’O³! Applausi scroscianti. Stiamo facendo già il funerale a una squadra teoricamente a 3 punti dal primo posto con 8 giornate ancora da giocare. Poi siamo cotti, manca il vice-brozovic, inzaghi sbaglia i cambi, etc. etc. etc. ma finché c’è una possibilità proviamoci, eccheccazzo! I funerali c’è sempre tempo x farli, nel caso…

  29. TOTO scrive:

    Per chi, come me non se ne fosse ancora accorto…….c’è un nuovo post.

I commenti sono chiusi.