Me disculpo, Leo

E così, dopo il Covid, la guerra, la siccità, un campionato regalato al Milan, il caldo tropicale, il centrosinistra scherzato alle elezioni, la crisi energetica, un Mondiale in Qatar e non so più quale altra calamità, mi tocca chiudere questo anno di merda dovendo porgere le mie scuse a Messi per la mia dannata fretta a considerarlo – ormai ultra 35enne – non più abile a nessuna grande impresa. E vabbe’, lui del resto è Messi e io un pirla qualunque. Però ci tengo a scusarmi.

Dunque, la questione per me era questa: fino a un anno e mezzo fa Messi non aveva vinto nulla con la sua nazionale (a parte un oro olimpico, boh, per quanto possa contare). E questo, per me, ne faceva un campione dimezzato. Un anno e mezzo fa, prima di giocare la finale di Coppa America 2021, Messi (no dico, Messi) aveva giocato 150 partite (no dico, 150) dell’Argentina (no dico, l’Argentina! Mica le Samoa o il Togo, l’Argentina!) e tutto questo bendiddio calcistico – 150 partite di Messi nell’Argentina – non aveva prodotto niente di niente. Questo lo teneva irrimediabilmente lontano dai due giocatori con cui è stato perennemente paragonato: non solo Maradona per il passato, ma anche CR7 per il presente, lui sì molto decisivo per il suo Portogallo, una nazionale qualche categoria sotto quella argentina eppure, in tempi recenti, più vincente (Europei e Nations League negli ultimi 6 anni, contro due ori olimpici dell’Argentina negli ultimi 28).

Un anno e mezzo fa Messi e l’Argentina vincono la Coppa America, in Brasile, in finale con il Brasile. Un modo piuttosto spettacolare di interrompere un digiuno che durava dal 1993. Messi finalmente alza una coppa in nazionale, dopo 150 partite, a 34 anni. Una toppa messa in extremis, non certo la più prestigiosa possibile. La statistica è salva. Ma la reputazione?

Intendiamoci, si sta parlando di un giocatore clamoroso. Ma anche privilegiato. Rimanendo alle sue cifre cristallizzate a un anno e mezzo fa, uno che ha giocato 750 partite nel Barcellona e 150 nell’Argentina non ha calcisticamente le pezze al culo. E’ uno che può vincere col minimo sforzo (mica come Maradona a Napoli). E se nel club ha messo insieme l’inverosimile, in nazionale per 16 anni e 150 partite non ha quasi lasciato un segno. Un segno vero, una coppa, una coppa vera. Una di quelle cose per cui ti ricorderanno nei secoli dei secoli.

Messi è così forte che lo premiano a caso. Almeno due dei suoi sette Palloni d’oro sono senza senso, se non quello di aver dato un premio a uno bravo – ma non il più bravo di quella stagione lì. Messi è così forte che resta il più forte anche se le sue ultime due stagioni a Parigi, con una maglia che gli sta addosso in maniera innaturale, sono state tristi (o intristite, fate voi). Messi è così forte che anche le sue ultime due stagioni al Barcellona erano state piuttosto tristi: 31 e 38 gol l’anno, che tristezza, vero?

Ecco, ho frettolosamente dato Messi per finito, depresso dalle mollezze parigine, appagato dalla statistica sistemata in nazionale. L’ho dato per finito in un perfido parallelo con Cr7, perchè prima o poi il viale del tramonto lo imboccano tutti e sembrava la volta buona anche per loro. L’ho dato per finito dopo Argentina-Arabia Saudita, una partita che sembrava allontanarlo crudelmente dall’unica emozione che gli mancava in carriera, un’emozione che meritava, un’emozione che però soltanto lui – un campione in mezzo a una banda di vandali – poteva procurarsi.

Lo ha fatto.

Maradona aveva dimostrato che si poteva vincere un Mondiale più o meno da soli, Messi lo ha confermato. Perciò gli chiedo scusa. Ha vinto sei partite più o meno da solo, sempre una spanna sopra gli altri, spesso anche due o tre, come si addice ai campioni. Anche ai campioni tardivi, che aspettano i 35 anni e mezzo per mettere la ciliegina sulla torta.

E’ nell’Olimpo, ora non ci sono più dubbi. Non sarà mai Maradona, non avendone la caratura, lo spessore, la follia, la maledizione. Resta un anti-personaggio, ha avuto spesso vita facile, gli hanno steso tappeti rossi. Ma adesso ha vinto un Mondiale da solo, e quindi lui è lui, e noi non siamo un cazzo.

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97 risposte a Me disculpo, Leo

  1. Lothar scrive:

    Primo Messi.

    Grazie Sector.

  2. Luca scrive:

    Secondo!!!

  3. Aleinternazionale scrive:

    Mmm…

    “Da solo” non lo so.

    Molti rigori. Quello in finale inventato.

    Per il resto sono d’accordo. Entra nell olimpo dei best 5 della storia.
    CR7 nemmeno si avvicina dopo questo mondiale, ora che la prestanza fisica l ha lasciato si vede troppo il gap tecnico e di puro talento con gli altri mostri.

    Pero Messi non siede al tavolo dei migliori 3.
    Pele e Ronaldo con al centro Diego Armando Maradona rimangono inavvicinabili. Hanno fatto costantemente quello che ha fatto vedere Messi solo dopo il 2 a 0 alla Croazia. In quei minuti “leggeri” era stratosferico…ma bisogna esserlo sempre.
    Un mondiale un po’ fortunato per la Pulce a mio avviso.
    Le partite difficili si sono messe bene subito.
    Comunque meritato.
    Lo colloca nell Olimpo ma non nel “privé”, quello è cosa di chi macinava meraviglie dal minuto 1 a quello 90 delle partite. Magari senza Iniesta, Xavi, DiMaria a togliere castagne dal fuoco. Magari nel Santos, nel Napoli o nell Inter…non solo tra i miliardi.

    Sarò anche di parte essendo un quarantone, spesso appellato “boomer” on line nonostante sia di una o due generazioni dopo. Rimango che Diego e Ronaldo Luis Nazario da Lima detto Il Fenomeno…erano forse della stessa pasta…ma con una dotazione di palle nettamente superiore.
    E questo alla fine conta.

  4. TOTO scrive:

    Buongiorno.
    Primo.
    Come l’Inter alla fine.

    A M A L A

  5. TOTO scrive:

    Scusate.
    Sono un po’ rinco.
    Sarà la mattina presto……o anche no. 🤣

  6. Giorgio scrive:

    Buongiorno.
    Ricordo da bimbetto che le notizie (sapete…sono passati un po’ di anni 🙁 ) venivano riportate a voce, per sentito dire, e certi fatti duravano anche un mese.
    Un giorno si parlava di portieri, e un amico (ora stimato prof. di cardiologia) mi disse convinto : “Il miglior portiere del mondo è Jascin”. “Come fai a dirlo ?”, gli domandai, visto che già a quei tempi rompevo l’anima… “Perché ha parato un rigore di Eusebio !”.
    E la discussione finì subito.
    Ho riportato questo personale sciocco aneddoto perché ciascuna generazione ha i propri idoli e le proprie convinzioni, spesso condizionate da quel che uno ha vinto oppure no. Se si potesse calcolare il “peso specifico” di un calciatore…mi domando quale posto occuperebbero Cruijff, lo stesso Eusebio, R. Baggio, Figo, Modric, solo per citarne alcuni di questi decenni più recenti.
    Nessuno di loro ha vinto un mondiale, ma la loro classe era seconda a nessun altro. Come in altri casi della vita…alcuni hanno avuto più fortuna di altri.
    Un calciatore può “indovinare” un partita e persino una stagione. Ma se resti impresso nell’immaginario collettivo per tanti anni…meriti un posto “a pari merito” con gli altri, a prescindere da SE e da QUANTO hai vinto. Come scrive Javier+ : IMHO.
    Se no rischio di dar ragione ad un collega gobbo che mi sfotteva dicendo che Padoin aveva vinto 5 campionati italiani e Ronaldo (nostro) niente, grrrrrr…

  7. neroazzurro-rosso scrive:

    Caro Giorgio, il tuo parallelismo tra Padoin ed il Fenomeno mi ha gettato nello sconforto totale.

    E’ vero che simili paragoni lasciano il tempo che trovano (Maradona, in sette anni di Napoli, “solo” due scudetti contro i dieci di Messi, in 15 anni, al Barcellona e quindi è più forte Messi?) ma il giudizio su di un calciatore sono talmente soggettivi che potremmo star qui a scrivere per secoli e secoli ed, alla fine, ognuno resterebbe sulle sue convinzioni.

    Tra i grandi, grandissimi, che hai elencato aggiungerei anche un tal Platini, che di differenza ne ha fatta tanta nelle squadre in cui ha militato.

    • Giorgio scrive:

      Tutto giustissimo.
      A parte Platini, per la sua inarrivabile simpatia…
      A quel punto…preferisco Keegan, Hagi e Valderrama 😉

  8. Lothar scrive:

    Ehm, avete mai visto dal vivo giocare tale Zico?…………………..??

  9. Lothar scrive:

    Anche ne suoi millimetrici lanci più lunghi, non sentivi il colpo della scarpa al pallone, sarà suggestione voi direte, ma al vecchio stadio Friuli i calci, specie i più forti, si sentivano eccome!
    Non quando calciava Lui.

  10. Scetticonerazzurro scrive:

    A mio modesto parere, questo continuo paragone tra due giocatori di genio, entrambi argentini, entrambi singolarmente dotati e unici nella loro epoca, ma singolarmente diversi per abitudini di vita e di carattere , finisce per nuocere ad entrambi, a Diego, genio e sregolatezza, a Messi, genio in vesti modeste, da impiegato del pallone, anziché stella di prima grandezza (che tuttavia ha saputo vendersi bene, molto meglio di Diego, al mercato del calcio!). Le differenze tra i due si notano e si sottolineano (ha ragione Lothar in un precedente intervento) nel calcio parlato, tenendo soprattutto conto della vita clamorosa dell’uno o sottotono dell’altro, ma si riducono fin quasi ad annullarsi tenendo conto di quello che hanno saputo mostrare sul campo da gioco, a gloria di se stessi e per la fortuna delle squadre in cui hanno militato. Entrambi poco dotati dal punto di vista atletico (gambe corte e baricentro basso) possiedono una nativa e assoluta padronanza della palla e soprattutto un’intelligenza calcistica eccezionale che si rivela nell’essere sul campo sempre al posto giusto e nel momento giusto, e prima degli altri. Tuttavia il loro merito maggiore risiede nella loro capacità di farsi uomini squadra, nel saper creare, con le loro giocate imprevedibili , spazi ai compagni , nell’ improvvisarsi di volta in volta difensori, trequartisti e finalizzatori, a seconda delle necessità estemporanee della squadra. Insomma, sono giocatori “universali”, difensori e al tempo stesso attaccanti, punto di riferimento costante dei compagni di gioco nel dare e ricevere la palla. Chi li ha conosciuti da bambini (e i filmati a volte lo testimoniano ) sa che le loro doti di futuri campioni si sono manifestate prestissimo, come del resto succede in ogni campo, soprattutto in quello dell’arte, perché di autentici artisti si tratta anche a proposito di giocatori genio, destinati nella crescita a raffinare le virtù tecniche di cui madre natura li ha largamente dotati, senza inventarsele attraverso lunghi, tormentosi esercizi, come accade ai compioni cosiddetti “di laboratorio”. Il medico di Maradona, interpellato perché non usasse per il campione gli esercizi che assegnava ai suoi compagni, rispondeva che sarebbero stati inutili, come insegnare ad un gatto come muoversi, obbedendo agli insegnamenti altrui , anziché al proprio istinto. Perdonate un ricordo personale. Circa vent’anni fa, in occasione delle Olimpiadi venne ad allenarsi in Italia una rappresentanza di giovani argentini e per puro caso mi sintonizzai con la partita di allenamento trasmessa in televisione. All’inizio del secondo tempo entrò in campo un giovanissimo, piccolo e magro , che diventò immediatamente con le sue serpentine ubriacanti, le sue invenzioni e gli assist precisi ai compagni il centro di attrazione di tutti. Si chiamava Messi. A fine partita, non sapendo che già apparteneva al Barcellona, mi venne voglia, oggi abbastanza ridicola, nella mia qualità di socio, non so come e perché, dell’Inter, di inviare una lettera al presidente Moratti per segnalargli questo giovane argentino straordinariamente dotato, da acquistare all’istante. Ecco, il Messi fenomeno di oggi con le sue serpentine , i suoi lanci e soprattutto il suo controllo assoluto della palla era già tutto lì, in quel ragazzino imberbe ma già incredibilmente dotato di natura di qualità sconosciute ai suoi compagni. Infine se qualcuno mi chiedesse a quale dei due argentini darei la palma del migliore fra tutti, risponderei: a nessuno dei due. Incoronerei di questo titolo il brasiliano Pelé, “O Rei”, che alle doti prima ricordate dei due argentini aggiungeva una prestanza atletica che lo faceva dominatore di testa e di piede nel campo da gioco come nessun altro nel passato e in futuro. Chi lo ha visto già al suo esordio in Svezia nel ‘58, nella finale dei mondiali , può avere un’idea della grandezza di questo calciatore unico e probabilmente inimitabile nella storia del calcio giocato e non solo parlato.
    Una buona giornata a tutti.

  11. Militus scrive:

    Abbandoniamo i paragoni tra i vari campioni (alla fine, come faremmo con gli artisti di tutte le epoche, credo non ci sia possibilità di paragonarli, ognuno è stato grande per alcuni aspetti che gli altri non possedevano e viceversa) e torniamo a noi. A proposito, che ne pensate del fatto che i nostri cari proprietari cinesi si facciano pagare 3,49 euro per vedere queste insulse amichevoli natalizie? Francamente potevano evitare. Del resto, ho visto il primo tempo di Betis-Inter e ho rischiato seriamente di addormentarmi.

    • Giorgio scrive:

      Ciao, collega.
      Quindi…(3,49/2)…1,745 euro per addormentarsi ?
      Una compressa di melatonina costa molto meno 😉

      @Lothar : chiedo scusa per aver omesso Zico. Grandissimo davvero. Ma il mio era solo (non sarebbe potuto essere diversamente) un elenco (molto) parziale 😉

  12. Keisari10 scrive:

    Sul viale del tramonto(?), ha trovato queste due ultime coppe.Meritate certo, ma la seconda l’ha vinta più Martinez il pazzoide in porta. Sui rigori e sul miracolo all’ultimo minuto. Parlare solo del gestaccio non sminuisce il grande Mondiale. Peccato che Lautaro sbagli tanto, con tutti quegli assist poteva diventare capocannoniere. Maradona, Pelè sono altro comunque.

  13. neroazzurro-rosso scrive:

    Certo che se la mettiamo anche sul piano simpatia/antipatia…Maradona crolla dal podio, garantito!

  14. Francesco 70 scrive:

    Vabbè, vi do ( mi do) altri 3, 4 giorni di ferie. Poi dopo natale ricomincio col ” annata finita, quarto posto impossibile, uscita agli ottavi champions e moriremo tutti “.

    Però, a cuor leggero, martinez ha sbagliato l’impossibile e romeluccio entrerà in forma non prima di marzo, da quel poco che si è visto. Sempre riesca a conservarsi sano.
    Però son quisquilie, anche messi ha aspettato una vita prima di vincere qualcosa di serio in nazionale. Vuoi che noi non si aspetti i nostri beniamini?

    • Javier + scrive:

      Aggiungerei Brozo che non ha giocato la finale non credo per scelta tattica e Lautaro che ha scaldato la panca praticamente sempre. Nella migliore delle ipotesi l’allenatore l’ha visto male come forma, nella peggiore è ancora infortunato.

      Per fortuna che c’è Correa che mette a posto tutto .

  15. TOTO scrive:

    Intanto è già beffa Inter.
    Arrivata offerta per Thuram da Inghilterra.

    Ma chi se lo incula?!

    Scusate il francesismo.

    A M A L A

  16. Giorgio scrive:

    Buongiorno.
    In tutta franchezza…quel poco che ho visto di Thuram al mondiale (intendo dire, per me che ho la presunzione di capire qualcosa di calcio a causa dell’età e quindi dell’esperienza, sia chiaro…) non mi ha certo impressionato. Alto quanto Lukaku ma senza averne la forza d’impatto. Wikipedia mi dice che non ha certo percentuali di realizzazione da mostro… Con tutti i suoi errori dovuti all’irruenza (mica l’hanno chiamato “bradipo”, ma “TORO”…) preferisco mezzo Lautaro a quel Thuram.
    Mi seccherebbe MOLTO di più perdere Skriniar, ecco, anche se sta nelle possibilità. Se non puoi/vuoi spendere e far follie…non puoi permetterti di tenere i giocatori migliori.
    Ne abbiamo già scritto mille volte…
    @Francesco 70 : aspettare ? Siamo stati 17 anni senza uno scudetto. Che vuoi che sia qualche mese… 😉

  17. Lothar scrive:

    Intanto col nuovo sponsor di manica (mica tanto larga, 5 milioni l’anno x 4)
    qualche ingaggio lo paghiamo..
    Eddai Elon, fatti sotto, tira fuori l’interista che (non c’è) c’è in te:-//…

    • Militus scrive:

      Lothar, per carità, dopo i cinesi ci manca solo quello strano personaggio di Elon Musk…magari fa un referendum per chiedere chi lo vuole Presidente dell’Inter così lo facciamo dimettere subito…

  18. un libero pensatore scrive:

    Ritengo di essere – come tanti ma non tutti – un vero privilegiato nell’aver potuto assistere alla parabola di campioni come Cruyff, Maradona, Rummenigge, Platini, Van Basten, Zico, Baggio e poi Ronaldo (quello nostro e vero), Ronaldinho, CR7 e ciliegina finale Messi.
    Tra tutti questi che ho visto nessuno mi ha impressionato, anche se per un tempo ahimé troppo limitato, più di Ronie. Nessuno mi ha stupito, e questa volta per un tempo che ancora dura e sembra infinito, più di Messi.
    Ritengo Pelè – forse – il più grande, anche se non ho potuto viverlo da contemporaneo, e so che ci sono stati altri immensi come Di Stefano, Scarone, Meazza, Schiaffino.
    Maradona certo, ma vivendo a Napoli e tifando Inter in quegli anni ’80, ho maturato nei suoi confronti una enorme insofferenza (aver a che fare ogni giorni coi napoletani che lo santificavano e lo santificano…), e tutti prima a dire che Messi sì, ma un mondiale quando lo vince? Ora lo ha vinto ma tutti di nuovo a dire, sì ma Diego… per me da molto tempo Messi lo ha superato (per Champions, per gol, presenze, gol in nazionale, giocate e quant’altro) e per giunta giocando nel calcio dei 300 all’ora da “pulce”.
    Chissà se persino Mbappè che sembra non avere confini alla fine resterà indietro a Leo, nonostante il suo super turbo…

  19. Lothar scrive:

    Ciao libero pensatore,
    mi incuriosisce un nome fra quelli che hai citato, ovvero Scaroni.
    Chi é? E con chi è come giocava?
    Per andare oltre all’asettica ricerca su Google..
    Grazie!

  20. Lothar scrive:

    Scarone, ops

    • Un libero pensatore scrive:

      Uomo ovunque dell’Uruguay campione del 30 e campione olimpico del 24 e 28.
      Per pochi mesi anche all’Inter, dove suscita l’ammirazione sconfinata di Meazza che pur vedendolo in finale di carriera disse di non aver mai incontrato uno più forte in tutta la sua vita

  21. Lothar scrive:

    Grazie!

  22. Javier + scrive:

    Benvenuto a libero pensatore.
    Qui ognuno che scrive dice cose più interessanti delle mie e scritte meglio. Questo blog sta distruggendo la mia autostima 😁.

    Sto per entrare nel frullatore delle feste natalizie per cui, complice la pausa, vi anticipo gli auguri di buon Natale e felice anno nuovo a voi e le vostre famiglie.
    Adesso vado a preparare le acciughe al verde.

  23. neroazzurro-rosso scrive:

    Ah ah ah, Giorgio, dalle mie parti ti darebbero del “pirla”, in senso buono naturalmente!

    • Giorgio scrive:

      Uhhhmmm…
      Allora mi conviene trasferirmi dalle tue parti…
      Qui me lo dicono in senso proprio 🥺

  24. Kalle73 scrive:

    io accetto, altro non posso fare, di avere una proprietà che per ordini del partito unico ad un certo punto ha chiuso i cordoni della borsa e ci sta facendo vivere anni di “vendita dei migliori ed andiamo alla pesca di qualcuno che poi ci faccia fare una plusvalenza”; proprietà che, come già scritto, da un certo punto ringrazio anche per averci tolto dalle mani della sanguisuga thoir e per averci riportato nelle posizioni a noi consone

    però un presidente bimbominchia che in 6 anni non sa parlare italiano e che fa la battuta alla festa natalizia di dare 5 euro ad ausilio per il mercato proprio non ce la faccio a sopportarlo…., ma interspac che fine ha fatto? gli eredi di del vecchio non sono interessati alla Beneamata? i Barilla? i Ferrero (quelli della nutella, non il pagliaccio romano)?

  25. Scetticonerazzurro scrive:

    Non riesco a dar torto a @libero pensatore, che pone in cima alle sue preferenze del migliore proprio il nostro Ronaldo. E chi tra i tanti che hanno militato con onore sotto la nostra bandiera ha saputo darci tante emozioni quante questo brasiliano strappato al Barcellona e diventato subito idolo della tifoseria , il più grande di tutti , almeno per una stagione veramente indimenticabile ? Mi ricordo che qualche anno fa, tornato a SanSiro per assistere da ospite ad una partita, venne sonoramente fischiato dalla famigerata Curva. Lo si accusava di alto tradimento, anzi di due, come se gli interessi dei calciatori dovessero sempre coincidere con le legittime pretese dei tifosi. A me la vicenda sembrò un sacrilegio e il giorno dopo lo difesi proprio in questo blog, affermando, ricordo, che nel Pantheon personale dei nostri campioni Ronaldo occupava nettamente il primo posto , indipendentemente dalle scelte della sua vita e della carriera di cui era giusto disponesse come meglio credeva. Non molti condivisero questa mia opinione, anzi uno solo (Acanfora, se ci sei, batti un colpo!). E oggi più che mai sono convinto come te che il nostro Ronaldo sia stato in grado almeno in quella straordinaria stagione di competere coi migliori di cui stiamo parlando e con lo stesso Pelé per il titolo di più grande fra tutti. E tuttavia non posso non riconoscere, da amante del calcio, che Pelé, almeno per il poco che noi europei abbiamo potuto vedere ed apprezzare della sua carriera , è stato nettamente il migliore, possedendo al più alto grado lo scatto e la velocità di Ronaldo e oggi di Mbappé, insieme alla finezza nel trattare la palla, alla visione di gioco e alla corrispondente intelligenza calcistica dei due argentini . E oggi che sta combattendo la sua ultima, definitiva battaglia , permettetemi di ringraziarlo per quello che di bello ha saputo darmi in quel suo straordinario esordio nel ‘58 ai Mondiali di Svezia. Avevo pressoché la sua età e mi identificai immediatamente in lui, in quel giovane entusiasta, agli inizi di una carriera, la sua, veramente indimenticabile.
    Rinnovo gli auguri di feste felici.

  26. neroazzurro-rosso scrive:

    Dzeko e Lukaku firmano il 2 a 0 contro la Reggina, una partita non particolarmente entusiasmante, considerato l’avversario ma, del resto, chi caspita ha voglia di giocare al 22 dicembre un’amichevole?

  27. Giorgio scrive:

    Buongiorno.
    Desculpame, señor Javier + ☹️
    Ignoravo l’esistenza di tale prelibatezza piemontese.
    Sai com’è…in questi proletari paraggi si consumano al massimo le acciughe…alla povera (ask Internet for 😜).
    Eh…inutile…quando i danarosi sabaudi si muovono, lo fanno alla grande 😁
    Ciaooooooo

    p.s. : il cacciucco aspetta ancora te, Lothar, Denny…

  28. marcobibe scrive:

    Saranno le mie idee politiche, sarà che un po’ di storia d’Italia la mastico, sarà che le cose “scomode” dette da persone non a me particolarmente simpatiche le ascolto con maggiore attenzione, per dare a esse una valutazione il più possibile oggettiva (cui prodest?), ma guardando l’intervista a Gigi Moncalvo caricata da pochi giorni su YouTube riguardante le diatribe nella casa in cui regna “Il silenzio degli Agnelli”, con molti rimandi alla loro squadra del cuore e dello stomaco, non posso fare a meno di pormi delle domande, dopo aver vomitato.

  29. Giorgio scrive:

    Io ho letto con attenzione – invece – la richiesta della procura federale di annullare le assoluzioni già pronunciate per le plusvalenze.
    Ho letto – con avidità – l’elenco delle squadre coinvolte (mi capirete…non c’e’ l’Inter ma c’e’ un’altra nerazzurra a me distante 20 km. 😁) e ho pensato che forse Babbo Natale esiste 😎

  30. Lothar scrive:

    E bravi (ssimi) Giorgio e marcobibe.
    As soon ad possible vorrò leggere Tutto ciò me too!!
    Grazie

  31. Lothar scrive:

    Questa poi!
    Nemmeno dopo un’ occhiata su Google son riuscito a capire l’accostamento a questo Jar Jar🤔…?
    Del resto, in mezzo a questi cinofili mi sento a dir poco spaesato, spero magari un giorno di comprendere il riferimento.
    In the mean time, vista l’ora, ma buongiorno a tutti, dai che é venerdì… Ah no, semo Sabato, dai che finalmente poi riposerò 2 giorni, alleluja!
    E le nostre casacche riprendono a correre😃!
    Auguri a tutto il blogghe,
    fate i buoni e non stappatene troppi…

    Buona JUVEMERDA a tutti!

  32. Lothar scrive:

    Cinefili, brokkon t9..

  33. Lothar scrive:

    Brikkon, grunt…

  34. neroazzurro-rosso scrive:

    Approfitto di una breve pausa dal marasma dei preparativi del cenone della vigilia per augurare a tutto il blog, ed a tutti gli interisti del globo terracqueo, un sereno Natale ed un felice anno nuovo…sperèm in ben.

    AMALA.

  35. vittorio scrive:

    Auguri fioi

  36. Alex scrive:

    Buon Natale, buon 2023 e buon proseguimento a tutti voi.

  37. Oannes scrive:

    Auguroni a tutti ragazzi! Scusate i passaggi volanti ma sono l’unico sano su 4 a casa…!
    Caro Lothar..un aiuto ( ma mascherato con citazione da Big Bang Theory): Star Trek Wars😁

  38. Giorgio scrive:

    Ve deseo a vos otros y a vuestros seres queridos mucha paz y serenitad.
    Y a la Inter tambien…

  39. TOTO scrive:

    Buongiorno e tanti carissimi auguri a tutti. 🥂🥂🖤💙🥂🥂

    A M A L A

  40. Pablo scrive:

    Carissimi auguri a Settore ed a tutti i partecipanti al magnifico blog.
    Forza Inter sempre !

  41. franx scrive:

    Dalla fine degli anni 60 li ho visti tutti a parte Pele che in Europa non si è visto… quello che mi ha impressionato di più è stato Cruyff, poi Platini e infine Maradona e Zidane. Ronaldo il fenomeno per 4/5 anni è stato un alieno ma è durato troppo poco. Messi è da 15 anni sopra tutti… nessuno ha le sue statistiche (assist- goal) quindi in un’ipotetica classifica sul più grande di tutti i tempi si piazza al primo posto… il resto sono opinioni e gusti.

  42. Mazzolino66 scrive:

    Io faccio un altro discorso.
    Per chi paghereste il biglietto?
    O meglio, hai questa scelta: Pelé, Cruijff, Maradona, Zico, Platini, Ronaldo, Zidane, Messi e CR7. Hai solo 6 biglietti su 9. Chi lasci fuori?
    CR7 subito, poi a malincuore i due francesi, ma agli altri non rinuncio

  43. Lothar scrive:

    Caro Mazzolino,
    lascio senz’altro fuori i tuoi stessi 3,
    anzi, in più a cir7 darei un calcio in culo e gli direi, ma che ci fai con gli dei?..
    Al suo posto metterei indubitabilmente un, a mio vivere, immenso giocatore quale é stato Van Basten.

  44. Lothar scrive:

    A mio vedere

  45. Giorgio scrive:

    Tra i “fantasisti” io inserirei R. Baggio.
    So che così rendo ancor più difficile la scelta, ma Baggio, quando era “in giornata”, era uno spettacolo.

    • Militus scrive:

      Ciao Giorgio,
      stravedevo per R. Baggio, campione straordinario in tutte le squadre in cui ha giocato. Peccato averlo visto troppo poco da noi. Ma quel poco era tanto.

      • Giorgio scrive:

        Già…era tanto.
        Specialmente per quel “simpaticone” di allenatore viareggino che Moratti ebbe la pessima idea di ingaggiare 🤬🤬🤬
        Ciao, collega. A presto.

  46. Oannes scrive:

    Bon, provo a dire la mia, o meglio a condividere una sensazione. Sono del 74, alcuni dei citati non li ho mai potuti vedere, ma ho avuto la fortuna di essere nei migliori anni durante i magici anni 90 quando Italia era sinonimo di calcio e di vivere in una città vicina a molti stadi di serie A e la possibilità/fortuna di aver visto i tedeschinostri, gli olandesi degli altri, Maradona, ma prima anche Zico e Falcao..Ricordo una sola attesa frenetica, con notti insonni di attesa per l’evento: vedere Ronaldo.
    Quello vero, of course.

    ps: condivido anche una cosa tutta mia, o forse di qualche concittadino, ovvero la magia dei giorni bresciani di Baggio. E l’incredibile storia di esserci al 3-3 con l’Atalanta!

    • Kalle73 scrive:

      da bresciano non posso che concordare, non c’ero nel 3 a 3 con i bergamaschi e la corsa di carletto, ma ho vissuto tutta l’epopea di Roberto qui da noi, meraviglioso. ormai camminava 70 minuti su 90, appena iniziava a fare freschetto marcava visita, ma cosa non faceva con quei piedi!!!

      ho ancora negli occhi una trasferta a gennaio a piacenza con nostra vittoria 3 a 1 con matuzalem, appiah, i gemelli…il settore ospiti stracolmo…che spettacolo…

  47. Giorgio scrive:

    Prendo atto con sollievo che non sono l’unico sopravvissuto al banchetto di Pantagruel…🙄 È confortante, anche se penso somigliamo un po’ a quegli amici che si svegliano dopo l’ennesima “notte da leoni” 🤣
    Per Baggio : ricordo quando un giornalista domandò a Moratti se non l’avesse preso troppo tardi, e lui rispose sereno : “Le cose accadono quando è giusto che accadano…”.
    Ecco…tra Lippi e gli anni seguenti…ci saremmo potuti godere un gioiello autentico. E forse avremmo già 2 stelle sulla maglia, al netto degli arbitri e dei gobbi.

    • Militus scrive:

      Io francamente mi sono sempre chiesto perché uno come Lippi si sia potuto sedere sulla nostra panchina…

    • Giorgio scrive:

      La risposta, amico mio, sta nell’elenco cronologico che trovi in rete.
      Esso ci ricorda (impietosamente) altri esempi : Zaccheroni, Bianchi, Gasperini…
      Dopo l’improvvido allontanamento di quel galantuomo di Simoni, e dopo che il campionato fu portato avanti a singhiozzi da altri…Moratti pensò di risolvere il problema…con un alllenatore che si rivelò il problema peggiore.
      Un po’ come quando alla Ferrari, stanchi di non vincere, credettero che bastasse prendere l’ex manager della McLaren 😖

  48. neroazzurro-rosso scrive:

    Moggi interviene, tra gli applausi, all’assemblea dei soci rubentus e dice (parole riportate dai media):

    “Sono qui per ringraziare andrea agnelli perché nove scudetti consecutivi non si vincono con facilità”…

    A me viene sempre in mente una delle prime pagine del satirico Cuore:

    “Hanno la faccia come il culo” in questo caso chi ha parlato e chi ha applaudito.

  49. gianfba scrive:

    niente da fare, farabutti sono e tali restano. Sono da vomito, senza speranza, senza un briciolo di senso della vergogna.
    Sono delle merde colossali, ma stavolta rischiano sul serio di levarsi dalle palle e sprofondare nel cesso da cui sono venuti.

  50. Lothar scrive:

    Buongiorno Fratelli,
    in un raro momento di tranquillità lavorativa vi mando un semplice saluto in quest’anno che sta per finire.
    Magari come quella squa.. Ma neanche squadraccia, quella manica di ladroni la; ma quanto bello sarebbe se ci fosse un “Dday” in cui verrà deciso il destino delle m.de, così da poter fare il conto alla rovescia?
    Magari travestiti da gufi reali, sul cornicione del tribunale di Torino?…
    Eeeh😏…
    Ciao buona giornata

  51. Giorgio scrive:

    Buongiorno a te, Lothar, e buongiorno a tutti.
    Come spesso mi càpita…vado controcorrente, perché per lavoro cerco sempre di “vedere oltre”.
    La nostra legittima soddisfazione (perché si tratterebbe di giustizia, e NON di vendetta, sia chiaro…) sarà purtroppo quasi certamente vanificata da una sentenza edulcorata, in questo bellissimo ma incostante Paese.
    Sia com’è…vi confesso apertamente che non godrei di una eventuale retrocessione, perché darebbe un più che facile appiglio a negazionisti e professionisti del dubbio e del retropensiero : “Ogni tot anni, siccome gli altri non riescono a vincere, devono inventarsi qualcosa contro la juve…” e cose del genere, fino al capolavoro mediatico dei poteri occulti che versano fango solo in una direzione.
    Dopo 40 anni in cui la tv ha rovinato la coscienza sociale, al punto che se uno ha cento procedimenti contro è perché è un pover’uomo perseguitato dai giudici (e qui Al Capone ci avrebbe sguazzato)…l’unica possibile sentenza definitiva sarebbe quella della radiazione. E non parlo della juve, ma di qualsiasi squadra in qualsiasi realtà.
    Diversamente…i bar (e i blog) son là apposta per essere riempiti di chiacchiere “partigiane”.
    Bah…mi dev’essere rimasto indigesto il panettone 🙄

    • Geppetto57 scrive:

      Certo è che nella scena “Sei solo chiacchiere e distintivo” qualche personaggio di questa vicenda ci starebbe a pennello.

  52. Lothar scrive:

    Caro Giorgio,
    é proprio la

    R A D I A Z I O N E

    che aspetterei sul cornicione.

  53. Lothar scrive:

    ..dopodiché, lo so bene che “”tanta società “come sempre la sfangherà,
    però a suon di stangate la gioiosa truppa di tifosi rubentini inizia a cedere, ne conosco non pochi che dietro al “ah basta calcio, non mi interessa più, solo soldi e motivazioni simili” hanno ammainato la bandiera del piccolo drugo e non li tifano più…
    Il tempo li cancellerà (almeno spero).

    • Giorgio scrive:

      Beato te (SENZA ironia)…
      Quelli che conosco io…sono persino più “fanatici”, dopo il 2006 e anche in questo ultimo periodo 😞
      Pensa che le prime volte che leggevo Gobbobuono e Rubens…credevo fossero falsi, messi là apposta 😇
      Evidentemente in Friuli si sta meglio…

  54. neroazzurro-rosso scrive:

    A proposito del termine “radiazione”.

    Escludendo la definizione in materia fisica, mi accontenterei di queste conseguenze:

    “espulsione, estromissione, rimozione, allontanamento, destituzione, cancellazione, cacciata.”

    Sarebbe il minimo sindacale per le porcherie perpetuate nel tempo.

    • Geppetto57 scrive:

      Mancherebbe giusto una legge per impedire la ricostituzione di quella società, analoga a quella riguardante un certo partito del passato … ma questo è un altro discorso.

  55. Giorgio scrive:

    Signori, è scomparso il primo brasiliano fenomeno.
    Riposa in pace Pelè.

  56. Lothar scrive:

    Riposa in pace Edson Orantes do Nascimento, se ho sbagliato qualche lettera Pelé mi perdoni.
    Condoglianze a chi del blog lo ha visto giocare, al contrario di me, ed ha capito la grandezza di questo giocatore del quale ho potuto solo ascoltare o leggere.
    Amen.

  57. Militus scrive:

    Lo vidi giocare nei mondiali del 70. Aveva 30 anni ed era nel pieno della sua maturità calcistica. Il suo gol di testa in sospensione fu qualcosa di straordinario, se non ricordo male lo marcava il nostro Tarcisio… Pareggiammo con Boninsegna e reggemmo bene per tutto il primo tempo. Poi, nel secondo tempo, forse anche stanchi per la durissima semifinale con la Germania, ci fu un crollo, prima fisico e poi mentale. Ma se rileggete la formazione di quel Brasile vi rendete conto che forse era il Brasile più forte di sempre.

    • Giorgio scrive:

      👍
      Verissimo.
      Non mi rendevo conto di quanto fossero forti. Ignaro delle polemiche dei “clan” (che sarebbero venute fuori dopo), ricordo che quando entrò Rivera domandai speranzoso a mio padre : “Ora si pareggia, vero ?” (eravamo sull’1-3), e lui – che non sapeva come dirmelo – rispose che era possibile, a patto che si segnasse subito…
      Solo dopo qualche anno mi resi conto che eravamo una squadra di bassotti lenti e loro tanti “Ronaldo” 😞

      • Militus scrive:

        Felix, Carlos Alberto, Everaldo, Clodoaldo, Piazza, Brito, Jairzinho, Gerson, Tostão, Pelé, Rivelino.

        Forse soltanto un Ronaldo Luís Nazário de Lima avrebbe trovato posto in quella formazione, un Neymar avrebbe fatto panchina…

      • Giorgio scrive:

        Per l’appunto…

      • Rubens scrive:

        Il più scarso era Felix, ma tanto nessuno riusciva ad avvicinarsi

  58. Lothar scrive:

    Grazie Militus per la tua testimonianza

  59. gianfba scrive:

    Una cosa che mi è rimasta scolpita di quei mondiali è la finta che Pelé fece a Mazurkiewicz, il portiere dell’Uruguay. Rimasi con gli occhi sgranati quando lo vidi. Assolutamente uno spettacolo, un colpo di genio.

    • Militus scrive:

      Si gianfba, quella finta è un pezzo di storia del calcio. Consiglio a tutti, soprattutto ai confratelli più giovani di rivederla su you…be. Peccato che il tiro successivo di Pelè finì fuori di un soffio, altrimenti sarebbe stato il gol del secolo.

  60. Giorgio scrive:

    E pensare che fu a “mezzo passo” dall’avere la maglia nerazzurra…
    Ma in fondo…dobbiamo esser contenti di aver avuto un presidente gentiluomo.
    Lo “stile Inter” non è mai stato uno slogan 😉

  61. neroazzurro-rosso scrive:

    Auguri a tutto il blog di un felice 2023 magari iniziandolo con una bella penalizzazione di quelli là ed una bella vittoria contro il Napoli, hai visto mai!?!

    Auguri.

  62. Oannes scrive:

    Auguri ragazzi!
    Perché siamo tutti ragazzi dentro, no?

    • Geppetto57 scrive:

      Gli scriventi (al netto di improbabili e fuorvianti nicknames) dovrebbero esserlo. Di sicuro siamo comunque letti da un sacco di fanciulle. ;-))

    • Giorgio scrive:

      Ahahahahah ! Buona questa, davvero.
      Temo che molte riviste nelle sale d’attesa siano più attuali (e attraenti 😔) di noi, per le fanciulle…

  63. Scetticonerazzurro scrive:

    Al di là delle esagerazioni retoriche che hanno accompagnato la morte di un mostro sacro dello sport come Pelé, sparse a piene mani in tutti i quotidiani del globo (il New York Times, giornale di un Paese che non ha mai apprezzato come meritava il calcio, ha dedicato un omaggio alle imprese del brasiliano di ben dodici pagine!), bisogna riconoscere che molte delle lodi tributate sono pienamente giustificate, quasi una tardiva ricompensa per meriti che a suo tempo al brasiliano non vennero riconosciuti. In Europa poi, culla del calcio, in venti e più anni di carriera Pelé ha messo raramente piede, in occasione dei Mondiali e in comparsate che la sua squadra, il Santos, per impinguare le casse sociali, ogni tanto si permetteva per mettere in vetrina il suo più prestigioso giocatore, quasi un fenomeno da baraccone, o meglio da circo equestre. Nel mio caso, credo di averlo visto giocare in tutto non più di quattro o cinque volte, in occasione appunto dei Mondiali, in qualche partita amichevole con la nostra Nazionale, sempre in televisione e dal vivo, in esibizione , in notturna al comunale di Firenze contro la Fiorentina. Fu in quest’ultimo caso che ebbi modo di apprezzare meglio il tipo di tecnica individuale in possesso di questo giocatore, anzi, piuttosto giocoliere che giocatore, nel trattare la palla, che nel fraseggio sembrava piuttosto accarezzare che colpire, e a quel tempo il pallone, di cuoio cucito , e le scarpette, ( così venivano chiamati allora gli scarpini di oggi), scomode come gli scarponi chiodati dei montanari, erano gli strumenti meno adatti per certe finezze rese possibili oggi anche ad atleti dilettanti. Spettacolare nello scatto e nella corsa, nello smarcarsi, poi, sembrava che il pallone cercasse lui anziché lui il pallone e soprattutto nel gioco in elevazione, Pelé era uno straordinario colpitore di testa, nonostante il peso non indifferente del corpo, capace di indirizzare la palla nell’angolo di porta che preferiva. Insomma , le doti atletiche si accompagnavano ad una tecnica sopraffina, tipica dei giocatori sudamericani, e facevano di lui un perfetto esemplare di un calcio molto più avanzato del tempo in cui è vissuto. Certo, i primati che ha conseguito in carriera, a mio parere, gli son stati resi possibili anche dalle caratteristiche del calcio sudamericano, molto meno competitivo di quello europeo, ma insomma che possedesse doti tecniche ed atletiche di assoluto rilievo nessuno ha mai dubitato. I nostri stessi migliori giocatori, soprattutto difensori, che in rare occasioni lo hanno affrontato in gare impegnative, ne testimoniano la grandezza e, direi, la unicità nella storia di questo sport che oggi sta conquistando il mondo.
    Auguri vivissimi di un anno felice a tutti i frequentatori del blog.

  64. Giorgio scrive:

    Nel caso non aveste aggiornato la pagina… Settore ci ha regalato un nuovo post.

  65. Javier + scrive:

    Ma…qualcuno di voi ha notato Dybala nella foto del post festeggiare la coppa senza dentiera?

I commenti sono chiusi.