Meno cinque

Magari ci mettono un po’, le cose, ad assumere un significato preciso. Ci mettono un po’, fanno giri immensi e poi ritornano – cioè, ritornano alla mente sotto una nuova luce. Prendi Inter-Monza e prendi me, che una sera acquisto on line quattro biglietti del secondo blu convinto di aver fatto una grandissima figata e sottopongo invece me stesso e la mia famiglia a un crudele spettacolo, lo sfacelo della mia squadra del cuore contro un club artificiale, al culmine di una crisi che sembra senza uscita e alla vigilia di una serie micidiale di partite con due competizioni ancora aperte – il campionato no, quello è chiuso, e mentre smanetto sul telefono tornando al parcheggio mi accorgo che siamo virtualmente sesti (poi lo saremo davvero).

Beh, chi lo avrebbe mai detto che dopo Inter-Monza avremmo vinto 11 partite su 12? E che ci saremmo guadagnati la possibilità di giocarne ancora un’altra, sabato 10 giugno, una data in cui di solito la squadra è ormai sparsa tra Sardegna, Maldive e Formentera?

Ecco, quindi quel centone per Inter-Monza direi che è stato ben speso. Posso raccontare di esserci stato e posso certificare di essermi goduto quello che è successo dopo, slurp, con una crescente entusiastica incredulità. Essendo rimasto settato su Inter-Monza, tutte le successive partite sono state belle, bellissime, straordinarie, clamorose. A parte Napoli, vabbe’, dove è chiaro che se avessimo schierato chiunque al posto dell’amico Gaglia in versione Fil Rouge di Jeux sans Frontières (“atterra quanti più avversari in un minuto usando solo le gambe”) l’avremmo sfangata e forse, chissà, avremmo pure vinto e sarebbero state 12 su 12. Forse fin troppo, meglio restare sottotraccia: e quindi grazie Gaglia per questo bagno di umiltà.

Nelle ultime 12, vincendo come noi la Coppa nazionale, il Manchester City ne ha vinte solo 9 (due pareggi, una sconfitta). Quindi, cazzo, loro saranno anche la squadra più forte del mondo, ma noi non siamo mica degli straccioni pervenuti alla finale a colpi di botte di culo. Arriviamo a Istanbul avendo vinto 11 delle ultime 12 partite, affrontando tutte le prime otto del nostro campionato. Quegli sfigati invece hanno perso con il Brentford, dai. Che essendo una squadra di un distretto di Londra ed essendo una quasi neopromossa è a tutti gli effetti una specie di Monza. Solo che noi con il Monza abbiamo perso 13 partite fa, in un’altra era, l’A.M. (avanti Monza). Nel D.M. (dopo Monza) siamo un’altra cosa. Questo è giusto che il City lo sappia. E’ onesto farglielo sapere. Si chiama fair play.

Mancano cinque giorni e saranno lunghi. Ma se posso darvi un consiglio, non pensate troppo ad Haaland o De Bruyne o Foden o (seguono altri dieci nomi). Pensate a noi che dopo Inter-Monza (a parte Napoli, dove abbiamo schierato Hulk Hogan a centrocampo) non abbiamo più sbagliato un colpo. Pensate a Torino-Inter, una partita che sembrava dovessimo devolvere in nome di un turnover selvaggio (circolavano i nomi più disparati, qualcuno mai sentito prima) e invece no.

Quando ho visto entrare in campo un’Inter quasi titolare, ho avuto un brivido. Ho pensato all’Nba e a Denver, che si è riposata 9 giorni più degli avversari costretti a giocare 7 partite in semifinale. Un periodo talmente lungo, parametrato ai ritmi dell’Nba, che molti temevano facesse più male che bene. Temevano che, più dei benefici del riposo, pesasse la ruggine dell’inattività. Rust, ruggine. Per “soli” 9 giorni senza giocare.

Ecco, aver vinto a Torino mettendo tutti in campo è stata una mossa intelligente. Niente ruggine in testa. Meglio giocare. E meglio vincere. Ehi City, noi ne abbiamo vinte 11 delle ultime 12. Tu hai perso col Brentford, vergognati. Sappiamo che vi state cagando addosso. Beh, fate bene.

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58 risposte a Meno cinque

  1. INTER scrive:

    Primo

  2. Geppetto57 scrive:

    Secondo con distacco.

  3. Lothar scrive:

    Medaglia di bronzo 😊

  4. Lothar scrive:

    E tu Settore che mi fai rilasciare come un bambino al mattino voto DIECI!!!!

  5. Giorgio scrive:

    Buongiorno a tutti.
    Sono lieto che Settore si sia lasciato “intiepidire” dal mio sciocco orgoglio un po’ sciovinista (diamine, noi siamo l’Inter. Come se nel calcio aver vinto anche mille partite costasse qualcosa…🙄).
    Vorrei però ribadire quel che scrivo da un pezzo (e di cui son convinto da sempre) : vada come vada…sarà un successo
    Sarà cioè bello esserci stati, esserci arrivati senza neppure il sospetto di un gol in fuorigioco col Barcellona in semifinale, come ci rompevano l’anima nel 2010.
    Il Barcellona l’abbiamo battuto a Milano, spaventato a morte in casa sua e l’abbiamo eliminato, come TUTTE quelle che ci si sono parate davanti.
    Siamo stati fortunati nei sorteggi ? Uhhmmmm…
    Comunque vada…Inzaghi ha fatto le nozze coi fichi secchi.
    Onore al merito.
    Un’ultima cosa, una riflessione sottile ma – spero – non banale : se al City dovesse andar male…vi immaginate i giornali inglesi che “tritano” Guardiola perché “la squadra più forte del campionato più forte” (se la tirano, si, ma la colpa è anche nostra, che li assecondiamo…) ha perso contro quegli sciamannati arrivati terzi in un campionato minore ? 😉 A parti invertite Inzaghi farebbe la fine di E. Fabbri.

  6. Lothar scrive:

    Rilasciare = ridacchiare, snort!

    • TOTO scrive:

      Non preoccuparti.
      Al mattino tutti si rilasciano 😀😀😀
      Il problema è costituito dai piccioni e dai gabbiani (vivo vicino al mare) che si rilasciano a qualunque ora. 🤣🤣🤣

      Ma veramente solo meno cinque?
      Credevo non arrivasse mai.

      A M A L A

      PS: il passaggio TOP del post è, per distacco, il Gaglia in versione Fil Rouge (che ne sanno i giovani di Giochi Senza Frontiere? Loro, al giovedì, hanno Pechino Express)

      • Lothar scrive:

        🤣🤣🤣🤣🤣🤣
        Verissimo, la metafora del Fil Rouge rende perfettamente l’idea!!!
        P.s. Naturalmente dopo aver letto il post di Settore sono subito andato a vedermi Brentford M.City (Per capire come batterli..), ed ho notato un analogia di una certa importanza:
        Il loro mister, se non parente lontano, anyway sembra un clone del nostro Simone, forza Inteeeeeeeeeeeerrrrrrr

        • Militus scrive:

          Hai ragione Lothar, Thomas Frank potrebbe essere il gemello di Inzaghi. Brentford, illuminaci nella notte di Istanbul.

        • Giorgio scrive:

          Non c’è bisogno.
          Gagliardini farà faville…🤪

  7. dondiego scrive:

    Denver 108 Miami 111, capisciammè 😜

  8. paolo scrive:

    E’ il mio primo commento dopo anni e anni di sola lettura.

    E chi se ne frega? direte voi giustamente in coro, ed è corretto. Nessuno.

    Come nessuno avrebbe scommesso un euro sull’Inter in finale. in Finale. In FINALE di Coppa Campioni. (Si, lo ripeto tipo mantra dal 90′ dell’Euroderby di ritorno e sì, continuo a chiamarla Coppa Campioni, chemmenefrega a me).

    Olivieri e Pancaldi mi fanno tornare in mente uno schermo in bianco e nero davanti al quale un ragazzino undicenne guardava sconsolato un video in bianco e nero con una scritta ferma su Ajax Amsterdam 2 Inter Milan 0. Ho dovuto aspettare 40 anni la rivincita.. no,

    Lasciamo stare Giochi senza frontiere, prendiamo qualcosa del 2010, the Walking Dead, ad esempio. I cadaveri di Inter Monza che diventano gli Zombie che vincono tutto, affamati di sangue.

    Bon, vabbè… lasciamo stare và, torno nel mio angolino. Siamo in finale, siamo in finale, siamo in finale….

    • Militus scrive:

      Benvenuto paolo, probabilmente abbiamo la stessa età, ricordo anch’io quell’Ajax-Inter in bianco e nero, finale dell’allora Coppa dei Campioni. Era un Ajax fortissimo che dominava in Europa e vinse tre Coppe dei Campioni consecutive, noi al contrario, eravamo una squadra stanca ed ormai al termine del suo ciclo sportivo. E’ vero, abbiamo atteso tanto per vedere un’altra finale e ora ne abbiano un’altra da onorare al meglio. Facciamolo.

  9. Javier + scrive:

    Buongiorno a tutti e benvenuto a Paolo.
    Solo per puntualizzare che io Pancaldi arbitro e Olivieri al VAR li vedrei bene

  10. STEFANO scrive:

    Ah! I bellissimi ricordi di Giochi senza Frontiere e quello più amaro della sconfitta con l’Ajax (all’ora undicenne ma ricordo ancora le mie lacrime). del 2010 vorrei che portassimo (perchè noi tutti saremo nello spogliatoio ed in campo) lo spirito “famelico” di quella squadra, la volontà di vincere e non essere solo comprimari (come quelli che nei film vengono uccisi mentre scorrono ancora i titoli di testa). Di sicuro dovremo accoglierli con i migliori ringraziamenti e festeggiarli (ricordo la vergognosa e triste pagina degli Azzurri al rientro dai Mondiali 1970, accolti a pomodori). Al budget, al mercato, ai sogni ci penseremo da lunedì 12. Ai tanti italici gufi dedico “Non mi rompete” del Banco del Mutuo Soccorso.

    • paolo scrive:

      La differenza sta tutta lì; nel 2010 dopo l’epica partita a Barcellona avevamo la certezza che non saremmo stati certo dei comprimari, anzi.

      Questa volta stiamo per affrontare una corazzata con la fionda, ed onestamente sappiamo bene che già essere arrivati a sfidarla è un qualcosa che dovrà renderci orgogliosi e contenti a prescindere.

      Non aspettarsi nulla, ma godersi ogni singolo secondo.

      Ogni secondo fin da ora, godere del rumore che si sente in sottofondo, quello del rosicamento dei nemici storici, godere della lettura compulsiva di ogni articolo su carta stampata e web che riguardi la finale, preparare la TV ed addobbare con striscioni, sciarpe e berretti la sala, con le birre già in fresco per gli amici che saranno a casa con me a replicare in scala una Nord, aspettando poi la lettera di lamentela dell’Amministratore di Condominio, un classico.

      Godiamocela tutta amici nerazzurri, sappiamo bene che certi treni passano solo di tanto in tanto.

  11. Scetticonerazzurro scrive:

    Fa sempre piacere constatare che , nonostante tutto, il nerazzurro dell’ottimismo circola nel blog, contro il nero pece dei pronostici che avversari interessati stanno spargendo a piene mani (e anche noi stessi tifosi) in social e media. Io, a dir la verità, da qualche settimana cerco nelle registrazioni televisive di partite disputate negli ultimi tempi dal City validi sostegni alla speranza di una prestazione da parte nostra non solo dignitosa ma , perché no? anche vincente. Poi, proprio ieri sera mi son rivisto grazie a SKY la partita finale di Madrid, una partita contro i panzer tedeschi tutt’altro che facile, almeno rispetto a quella di Barcellona e di Londra contro il Chelsea di Ancelotti. Una partita giocata all’italiana, coi tedeschi a scorrazzare per il campo (70% del tempo a loro, 30% a noi!) e noi arroccati in una difesa attenta ma elastica, pronti centrocampisti a rilanciare e attaccanti a proiettarsi in avanti a far male tra le linee difensive spesso sbilanciate in avanti degli avversari. E mi son detto: ecco , questa grosso modo dovrebbe essere l’impostazione tattica da dare alla nostra squadra, se vogliamo evitare di essere stritolati dalla manovra incalzante e avvolgente del City, che occuperà tutti gli spazi lasciati liberi dai nostri, cercando soluzioni a rete anche da media e lunga distanza. Se pretenderemo di contrapporre gioco a gioco, nel tentativo di fronteggiare a pieno organico tutte le zone nevralgiche del campo, ribattendo colpo su colpo le iniziative avversarie, rischieremo una severa punizione da parte di una squadra che ci è superiore non tanto individualmente quanto per lo straordinario amalgama raggiunto tra i reparti, che non lascia spazi di manovra che non siano rapide incursioni in contropiede , che tuttavia possono far male ad una difesa non altrettanto manovriera come il resto della squadra. Noi, a mio parere, possediamo gli uomini di punta da lanciare ventre a terra all’interno della retroguardia avversaria e disponiamo di un trequartista agile e creativo come Barella che può aprire spazi alle nostre punte, che potranno anche essere servite scavalcando con lunghi lanci il centrocampo . Insomma, bisognerà che Inzaghi studi e trovi una tattica adeguata, come fece Mourinho contro i tedeschi , se vorrà al di sopra e al di là di facili ottimismi , trovare la mossa vincente di una partita per lui certo di difficilissima lettura. Sarà questa partita la sua prova del fuoco, quella che, se riuscisse nell’impresa, l’incoronerebbe veramente e definitivamente re di Coppe…
    Una felice settimana d’attesa a tutti.

  12. Kalle73 scrive:

    vi prego di unirvi a me nella sottoscrizione che rivolgo al presidente Zhang per donare un biglietto bordo campo della finale di istambul ad ibrahimovic in modo che possa, al termine della propria carriera, vedere almeno una finale da bordo campo

    grazie

    ps: addio bullo di periferia, le tue chiacchiere e le tue pose da duro non mi mancheranno

  13. Dawide scrive:

    Meditazione
    Ritiro spirituale
    Preghiera
    Pellegrinaggio verso luoghi simbolo
    Assoluta indifferenza verso il cassetto dove ripongo la bandiera
    Whatsapp verso gobbi e milanisti disattivato

    Semplici precauzioni, corretto atteggiamento, doverosa presa di coscienza, rispettoso distacco.

  14. TOTO scrive:

    Ma, secondo voi, dobbiamo aspettarci stanotte un post dal titolo MENO QUATTRO?

    O è chiedere troppo? 🤣🤣

    A M A L A

    • Giorgio scrive:

      Io ci credevo…
      Davvero.
      Fino al momento in cui hai pubblicato quella domanda (mo’ per ripicca non lo scrive 🙁 )
      Però c’è sempre la (concreta) possibilità che Settore scriva – giorno per giorno – le sue personali pagine di diario e ce ne faccia omaggio in un prossimo libro.
      Che so… “Inzaghi l’ho suggerito io agli Zhang” 😉

    • Paolo scrive:

      Eh.. è che dopo dovrebbe scrivere anche il meno 3, il meno 2, il meno 1… mi sa che chiedi troppo ad un povero interista in spasmodica attesa. C’ha altre cose importanti da fare, tipo assicurarsi che l’antenna televisiva tenga, aver saldato le ultime bollette luce, aver bloccato i numeri giusti sullo smartphone.. hai voglia a star dietro agli impegni.

  15. daniele fc scrive:

    Siamo in finale di Champions League che fantastisca storia , siam li , pieni di debiti , con giocatori in prestito , infarciti di parametri 0 ma tantissima esperienza, passione , voglia e storia , andiamo a prendercela con un gol di teo darmian al 89 esimo ..

    • Lothar scrive:

      No di Gaglia, di testa, su calcio d’angolo..(pseudocit)

      • daniele fc scrive:

        vedere entrare Gagliardini in finale di cl sarebbe una sconfitta per tutti , penso significhi che o stiamo vincendo 0-4 o stiamo perdendo 4-0

      • Giorgio scrive:

        Si, è da escludere che si stia sul pareggio e lui sia il ns. miglior rigorista…

  16. Francesco 70 scrive:

    In disaccordo con Sector.
    NON si stanno cagando addosso e, se lo fanno, NON stanno facendo bene.
    Non ci sarà storia, impossibile. Dai, siamo seri.
    Siamo tutti grandi e vaccinati. Lo sappiamo che la sera del 24 dicembre i regali non arrivano da Babbo Natale.

    Abbiamo eliminato il bilan in semi: questo è quanto di più godurioso potessimo fare.
    Sperare in qualcosa di più non sarebbe giusto. Troppo più forti, in qualsiasi parte del campo.
    Loro quotati a 1.4, noi oltre il 6, per capirci. Ma di cosa vogliamo parlare?

    Godiamocela comunque, perché non son partite che capitino tutti i giorni. L’importante è avere lo spirito giusto, senza tante pretese. Vada come vada non avremo davvero nulla da perdere. Certo, un 6 a 0 in diretta mondiale preferirei evitarlo, questo si. Ma un onorevole 0-2 credo non sia da scartare a priori.

  17. Lothar scrive:

    @danielefc
    L’opzione di Patrick de Gagliardon che entra perché siamo avanti per 4 a zero non mi dispiacerebbe proprio, mi credi?

  18. Alex scrive:

    Ciao a tutti. Sì Sect: vincere col Toro è stato positivo e schierare quella formazione è stato intelligente perchè non si è fatto male nessuno. Ma pensate se avessero subìto anche solo un leggero infortunio Bastoni, Lautaro o Barella, giusto per fare tre nomi a caso. Dài, bene così: quella partita ha fatto parte di un periodo nel quale ci sta girando un pò tutto dritto, come qualche mese fa ci girava tutto storto (Sfiga, infortuni, decisioni arbitrali contro etc.) Per questo, chi giudica la stagione dell’Inter da 6.5 fino a questo momento (Di Canio, Gazzetta dello Sport), a mio modesto parere non capisce una mazza nè di calcio, nè di sport in generale, nè di vita. Si concentrano sul fatto che l’Inter ha perso 12 partite: TROPPE ! A parte che se è arrivata terza (non seconda perchè clamorosamente “rapinata” al di là di possibili punti di vista dalla porcata di Juan Luca Sacchi col Monza), vuole dire che oltre a perderne tante, ne ha anche vinte tante; ma poi a nessuno gliene frega niente fermarsi un attimo ad analizzare COME le ha perse quelle 12 partite. Moltissime per avere sbagliato gol che neanche io in infradito, o per errori arbitrali clamorosi o semplicemente per sfiga; molto poche meritatamente, per avere sbagliato atteggiamento o tantomeno per manifesta superiorità degli avversari. Per una squadra che ha dovuto ridimensionarsi dopo avere vinto uno Scudetto, infarcita di ultratrentaquattrenni in scadenza, di parametri zero e con un allenatore giovane alla prima esperienza su una panchina così importante e scomoda, avere vinto le due Coppe Nazionali, essersi conquistata il diritto di partecipare comunque alla prossima Champions col terzo posto e, soprattutto, essersi guadagnata la FINALE di Champions, per me è un risultato non buono, OTTIMO. Se poi….va beh, non voglio nemmeno scriverlo, tanto lo avete capito tutti.

  19. gibson3 scrive:

    Fratelli, ricordatevi… Gagliardini e Correa li giustizieranno a questi fanatici .

  20. Oannes scrive:

    Mancano SOLO cinque giorni? …
    ma non sono pronto!
    o forse si, penso di esserlo e poi..trac! una bella mazzata di tensione alle ore 20.30 di sabato e resto secco!

    aaagh!
    …..

  21. Geppetto57 scrive:

    Mi pare siamo un pò tutti in modalità “tutto quello che arriva è un di più”. Non vorrei che anche i ragazzi la pensassero anche loro così perchè si rischia una Caporetto in Mondovisione. Confido nelle capacità di Inzaghino di tenerli sul pezzo. Never give up, per capirci.

    • Javier + scrive:

      Penso che sia più un problema dei tifosi questo mantra “è già una vittoria essere qui”,
      Sono sicuro che a partire dall’allenatore all’ultimo dei giocatori nessuno si accontenta a priori del gettone di presenza.
      Ho piena fiducia in tutti i giocatori e ho piena fiducia nel calcio che ha sempre dimostrato (con la giusta parsimonia) che le favole sportive esistono.
      Si va lì per vincere senza se e senza ma.

  22. thenuke scrive:

    Settoreh: mi hai strappato un sorriso. Grazie, ultimamente non accade spesso, a me.

  23. neroazzurro-rosso scrive:

    Sono pervaso da sentimenti contrastanti tra loro.

    Da un lato, sono orgogliosamente felice per il raggiungimento della finale di Istambul avversando le malevoli sensazioni all’atto dei sorteggi dei gironi.

    Da un altro lato, sono consapevole della forza, sportiva ed economica, del City che potrebbe incutere ben più di un timore.

    Sono, però, piuttosto fiducioso che sia Inzaghi che i ragazzi tutti, metteranno in campo fino all’ultima stilla di sudore nel tentativo di ribaltare quello che ai più sembra già un finale scontato e scritto da tempo, che aspetta solo la logica consacrazione.

    Non voglio dire di essere oltremodo ottimista ma…la palla è rotonda, se azzecchiamo una partenza fulminante (vedasi le partite coi gonzi e con i diversamente nerazzurri), se si rispettano i dettami del mister…perché non crederci?

    Sono più che convinto che il fatto di disputare una finale di Champions (a molti dei nostri chissà se e quando mai ricapiterà), fatto di per sé già stimolante, dovrebbe caricare a pallettoni il morale dei nostri baldi giovanotti e farli scendere in campo col piglio giusto.

    In caso vincesse il City…beh, mi auguro non si inizino i processi all’allenatore ed alla dirigenza per il traguardo non raggiunto ma si cerchi, e ci si riesca, di imbastire una squadra in grado di ripeterne le gesta nella prossima Champions League.

    In ogni caso AMALA, sempre e bjuve e bbilan merdacce.

  24. Intervals scrive:

    Nacho rinnova con il Real.
    Inter beffata.
    E non è finita eh….

  25. fortebraccio scrive:

    Non capisco tutta questa attesa per sabato. Penso che sia la finale più scontata della storia. Una squadra che ha perso con Empoli, Monza, spezia, Bologna e pareggiato con la Doria può, anche solo sognare, di battere il city?
    La cosa migliore sarebbe non presentarsi. 3-0 a tavolino: ottimo.

  26. grigio47 scrive:

    Bah.
    Solo a me viene in mente quello che (forse) disse il mitico Tagnin (il giocatore, non il commentatore settoriano…) nello spogliatoio prima dell’incontro con il Real della prima finale?
    “Voi magari siete così forti che ne disputerete altre, io no. Fatemi un favore: vinciamo questa”
    O giù di lì, insomma. Il concetto è chiaro, in ogni caso.
    Non so chi sia il Tagnin di oggi (non Ibra, ad ogni modo).
    Ma se ci fosse, si appalesasse, per favore.

    Per favore

  27. Dawide scrive:

    Se perderemo la finale, stiamo pronti…che gobbi e milanisti si dimenticheranno all’istante di tutte le finali che hanno perso e straperso loro.
    Lo faranno diventare un altro 5 maggio

  28. Dawide scrive:

    Più che una questione di forza, tanti ne potrebbero fare una questione anagrafica: un’altra occasione così non potranno più averla perchè in tanti sonoin là cogli anni

    • Giorgio scrive:

      Mbe’ ?
      C’è sempre quella dell’anno prossimo. Parecchi dei nostri ci saranno 😉
      Oh, io mi faccio prendere il biglietto dal mio amico Dennis, che abita a Londra e mi ospita volentieri (lui tifa Arsenal).
      Non son mai stato a Wembley… 😁

      @Javier+, mind the date : 1 Giugno 2024 (chi sa, sa…).

  29. Enzo scrive:

    Nel frattempo, i vincitori di 2 Mitropa Cup a breve saranno orfani di Maldini e Massara.
    Cardinale li ha licenziati (fonte TL e Gazza).
    Prepariamoci a ridere.

  30. Scetticonerazzurro scrive:

    Per ingannar l’attesa, io continuo a rivedere la partita chiave City – Real che , a mio parere, meglio può renderci consapevoli di quale sarà non solo la formazione ma anche il comportamento del City ad Istambul, quando rovescerà contro di noi tutta la rabbiosa aggressività di una squadra che si ritiene la migliore del continente e privata ingiustamente di quel titolo che gli spetta di diritto da almeno tre anni. Insomma , rischiamo di esser considerati una specie di pungiball su cui scaricare tutte le frustrazioni accumulate anno dopo anno, e senza neppure il rischio di affrontare in finale quella maledetta squadra di Madrid, bensì una squadra neppure scudettata, giunta in finale grazie al gioco dei sorteggi e non per propri meriti: una partita dal risultato già scontato, l’anticamera di un trionfo troppo a lungo atteso. Tutto questo, meglio non farsi illusioni, è ciò che si pensa non solo da parte della tifoseria londinese, ma anche in giro per il mondo sportivo, in attesa di un confronto apparentemente improponibile . E in effetti un’ennesima visione di quella partita mi conferma nell’opinione che a Istambul ci troveremo ad affrontare una squadra che in questo momento non presenta punti deboli, gasata dal successo netto contro il Real e consapevole della sua forza in ogni reparto: una difesa che ha letteralmente annullato Benzema e i suoi giovani leoni, con un difensore attaccante, Walker, di grande valore, un centrocampo col metronomo turco Gundogan affiancato nientemeno che da De Bruyne e da Bernardo Silva, trequartista e fromboliere, e infine in attacco un gigante incontenibile di testa e di piede. Insomma , la peggiore compagine da affrontare e per di più probabilmente nel suo momento migliore della stagione . Ma proprio questa sicurezza di una facile vittoria potrebbe tradire la squadra superfavorita. Ieri sera Inzaghi in una conferenza stampa si è detto straordinariamente fiducioso sulle capacità della sua squadra di arginare l’aggressività dei londinesi. E Inzaghi è un uomo d’onore. Avrà certamente studiato le contromosse non solo per tenere a bada le folate offensive del City, ma anche per aggredire nei punti deboli una squadra che sembra perfetta, ma che perfetta, come tutte le cose di questo mondo, e in particolare una squadra di calcio, probabilmente non è. Io preferisco affidarmi alla massima, già espressa, “ Ad impossibilia nemo tenetur”: la squadra ha già fatto il suo dovere , raggiungendo gli obiettivi proposti e quindi quello che saprà darci in più sarà bene accolto, ma non preteso come un obbligo. La partita finale va , a mio parere , considerata un fuor d’opera, imprevista e dal risultato imprevedibile, molto diversa da quella del Triplete che ci incoronò campioni d’ Europa. Altri tempi, altra squadra, altro condottiero e attese ben più fondate rispetto a quelle che viviamo oggi. Che tanti vorrebbero vivere al posto di noi, ben felici di esserci.
    Una buona serata.

  31. Francesco89 scrive:

    Nuovo post!

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