Memoria di Adriano

Quello in cui un tennista italiano sarebbe salito ai livelli di classifica di Adriano Panatta (cioè numero 4 del mondo) è un giorno che, come tutti gli appassionati di tennis di una certa età, ho pazientemente atteso per 47 anni. 47 anni, poi puff!, succede davvero, in diretta tv, dalla Cina, in un primo pomeriggio di un giorno feriale. 47 (quarantasette) anni.

Cosa vuol dire aspettare una cosa 47 anni? Beh, un po’ lo sappiamo: quando abbiamo vinto la Champions nel 2010 ne avevamo aspettati 45, quel paio di generazioni in cui i racconti si trasformano inevitabilmente in leggenda, “eh, la Grande Inter”, eh sì. Comunque, contestualizzo. Nella magica estate del 1976, quando Panatta vinceva uno dopo l’altro i tornei di Roma (30 maggio) e di Parigi (13 giugno) (e a dicembre avrebbe vinto anche la Coppa Davis, quella vera, non questa robaccia ridicola di oggi, un insulto al tennis e alle nostre intelligenze), io mi godevo le vacanze tra la seconda e la terza media e l’Inter era appena arrivata quarta nello storico campionato vinto dal Torino. Un’estate densa. Su Seveso stava per calare la nube tossica della diossina, Gimondi vinceva il Giro, Van Impe vinceva il Tour, Borg stava per vincere il suo primo di cinque Wimbledon consecutivi, a Montreal si aprivano le Olimpiadi boicottate da 28 paesi africani, Lauda rischiava di morire bruciato al Nurburgring, Fraizzoli vendeva Boninsegna alla Juve.

E io alternavo estenuanti partite di pallone a lezioni di tennis sui campi di terra rossa dove spargevo gesti armonici e, al solito, poca cattiveria agonistica (bello da vedere, facile da sconfiggere). Il mio modello, come quello di migliaia di tennisti in erba che prendevano lezioni sui campi di terra rossa

(Proust aveva quello delle madeleine immerse nel tè di tiglio, io ho il ricordo visivo e tattile dei calzini corti di spugna, che da bianchi diventavano rossi e ruvidi, quasi solidi)

era Adriano Panatta, una specie di semidio, bellissimo, alto, altero eppure popolano, un’abbondante spruzzata di indolenza romana su un talento cristallino e infinito, idolatrato dalle donne e dai tennisti in cerca di ispirazione, un campione vero, trasversale a tutti gli sport, quelle stelle comete che passano una volta ogni tot. Panatta, all’epoca 26enne, fu numero 4 al mondo in una stagione in cui se la doveva vedere con Borg, Connors, Vilas, Gerulaitis, Nastase, Orantes, ‘sta gente qui. Nella sua seconda stagione d’oro, il 1978, alla concorrenza si era già aggiunto McEnroe.

Jannik Sinner, 22 anni, 47 dopo Panatta si è issato al numero 4 del mondo. I primi tre – Djokovic, Alcaraz, Medvedev – sono parecchio più su nel punteggio Atp – parecchio -, ma quello che ha fatto è comunque straordinariamente significativo: è oggi il primo dei tennisti top ma non toppissimi, e comunque per vincere il torneo di Pechino ha battuto due dei tre che lo precedono, trasformando un trofeo Atp 500 (nè carne nè pesce) in un’impresa vera, molto più preziosa del Master 1000 che ha vinto qualche settimana fa. Ha battuto non solo Alcaraz, di cui è una specie di bestia nera (e con il quale fa sempre dei partitoni, comunque vada), ma anche Medvedev, con cui aveva perso 6 volte su 6, sfatando finalmente una costante negativa della sua carriera: quella di fare quasi sempre 30 e quasi mai 31, perdendo sistematicamente – a parte con Alcaraz, un simpatico mistero sportivo – con i toppissimi e, in generale, con quelli sopra di lui in classifica, andando a sbattere sempre sullo stesso muro.

In tutto questo, Sinner ha solo 22 anni, 4 in meno di quel Panatta. Oddio, Alcaraz (e anche Rune, che è al suo livello) ne ha due di meno, ma 22 sono comunque pochi. Ha un’autostrada davanti: che non percorrerà da solo, per carità, ma ora sappiamo che ha il piede pesante per farsi largo. Sinner ha molte doti tra cui anche il culo: non solo per quei tabelloni facili che spesso si trova ad affrontare (finalmente, a Pechino ha potuto dimostrare di saper vincere anche senza culo), ma perchè gli capita in sorte un momento di trapasso generazionale del tennis. Ha smesso Federer e ha praticamente smesso anche Nadal, il tuttora dominante Djokovic ne ha 36 e mezzo (cioè 14 più di Sinner e 16 più di Alcaraz) e prima o poi si arrenderà. No, intendo dire che a un Murray o a un Wawrinka è andata molto peggio, costretti a raccattare le briciole che lasciavano ogni tanto quei tre mostri nel pieno delle forze. Sinner, e Alcaraz su tutti gli altri, possono invece passare all’incasso nei prossimi 10 anni, giocandosela tra di loro in un tennis che sarà un po’ meno inaccessibile.

Vabbe’, ma veniamo al punto. Chi è più forte tra Panatta e Sinner?

E’ la solita domanda impossibile, che ti costringe a paragonare due atleti a 50 anni di distanza, con attrezzi diversi, allenamenti diversi, campi diversi, pressioni diverse eccetera eccetera. Quel tipo di domanda a cui ci si sforza di rispondere sapendo comunque di muoversi sul filo dei sentimenti, delle opinioni e anche un po’ dell’assurdo. Augurando un decennio di successi a Sinner (che mi piace, ma Musetti mi piace molto di più: solo che per lui, per certi versi così panattiano, è più difficile), e considerando alla sua portata l’impresa di entrare presto nei primi tre (e quindi di diventare il tennista italiano con la miglior classifica di tutti i tempi) mi aggrappo a quello che è stato Panatta in quel 1976: quando Sinner vincerà in sei mesi il più importante torneo italiano, uno Slam e la Coppa Davis vera, sarò il primo a fargli tutti i miei complimenti. Anche se dalle pareti della mia cameretta il poster di Adriano non lo staccherò mai.

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102 risposte a Memoria di Adriano

  1. Geppetto57 scrive:

    Evvai. Quando ce vò, ce vò.

  2. Javier + scrive:

    Ma si, anche N. 2 non è male

    • Javier + scrive:

      Settore fra 50 anni gradirei un post per essere arrivato 2. Ti concedo di non mettere un mio poster in cameretta.

  3. neroazzurro-rosso scrive:

    Ho adorata Panatta nel suo periodo migliore ed anche dopo ma, a riguardare i vecchi filmati, ci si accorge che il tennis dei nostri giorni è tutto un altro sport rispetto a quello dei Pietrangeli prima, Panatta-Bertolucci-Barazzuti poi.
    Sinner lo adoro al contrario di Alcaraz che, prima o poi, si spegnerà…almeno spero.

  4. Er pomata scrive:

    Panatta è stato per il tennis quello che Tomba è stato per lo sci e Valentino Rossi è stato per la moto: un fenomeno nazional-popolare, il traino per una generazione di giovani che si sono buttati in quello sport (più ancora di Tomba e Valentino).
    Sinner addavenì…e poi non lo vedo molto legato alla bandiera.

  5. Lothar scrive:

    Me le ricordo bene quelle racchette in legno con piatti piccolissimi e veramente più difficili da gestire.
    Nel ’76 in Friuli poi venne il terremoto che per diversi anni ci portò a lasciare un pò da parte certi sport quali il tennis mentre resisteva solo il pallone, un prato o un cortile su trovavano sempre,
    anche perché quasi tutti i campi erano stati trasformati in tendopoli, e poi baraccopoli.
    Quindi la luce di Panatta non ebbe la giusta rilevanza da queste parti.
    Ciò detto devo ammettere che non avrei mai creduto che Sinner sarebbe mai entrato nei primi 5, per il fisico, il suo tennis che richiede una condizione fisica praticamente perfetta per rendere al massimo.
    Per questo motivo mi alzo ad applaudire ancor più oggi che con grande abnegazione é arrivato al quarto nel ranking a soli 22 anni,
    chapeau!
    Penso che la sua forza sia soprattutto nella testa, non si esalta e non si deprime, é sempre molto equilibrato benché ancora giovanissimo,
    e allora come dice Settore aspettiamoci una decade alla sua insegna e magari di qualche altro talento che il tennis italiano in questi anni ci sta rivelando.
    Forza ragazzi e
    Forza Inter, sempre!

  6. Mario Cantella scrive:

    Non tralascerei Arnaldi, tipo tostissimo.
    Scuola Fit al Brallo?

  7. GuS scrive:

    Troppo piccolo per ricordarmi di Panatta, tutt’ora praticante aspettavo da sempre di godermi un tennista italiano di livello top (si certo Fognini, avesse avuto un pò di testa per durare…oltretutto interista a differenza del milanista Sinner).
    Sinner non ha la varietà di soluzioni, il tocco, l’incredibile ed esplosiva dinamicità di Alcaraz (che sarà l’uomo da battere del prossimo decennio e che appunto l’altoatesino stranamente batte sovente) ma se cresce soprattutto a livello fisico (gli slam non li regge) può arrivare ad ambire alla posizione del nr1. È un diesel che cresce e migliora un gradino alla volta, anno dopo anno.
    A livello di movimento, anche a me piace molto il gioco old-fashion di un Musetti, al quale però al momento difetta la solidità mentale. Che invece non manca ad Arnaldi, in crescita esponenziale e con ampi margini di miglioramento. Si può puntare prima o poi alla Davis (senza dimenticarci il contributo del falcidiato Berrettini e del cuore oltre l’ostacolo gettato dal granata Sonego) e goderci Panatta almeno nelle vesti di divertente e divertito cronista.

  8. Scetticonerazzurro scrive:

    Mi sembra ci sia troppa prevenzione nei confronti di Sinner ( già ricordo un intervento di Settore che metteva in dubbio le qualità e i meriti tennistici di questo giocatore, che io non condivisi affatto, e lo scrissi, perché giudizio troppo prematuro , considerando l’età e i progressi prodigiosi fatti registrare quasi mese dopo mese dal giocatore). Insieme ad un amico, juventino, ma come me innamorato di questo sport e conosciuto proprio in questo blog, abbiamo individuato da circa tre anni in Sinner e in Alcaraz , scommettendo sul loro futuro , i due campioni che domineranno per almeno quindici anni il tennis mondiale: abbiamo seguito gara dopo gara la carriera di entrambi, scambiandoci le rispettive opinioni e mettendone a confronto i progressi e le diversità, ma al tempo stesso le novità rappresentate da questi due giocatori, veri prototipi pur nelle loro diversità di un modo moderno di interpretare il tennis, imparagonabile anche con i due dominatori del quindicennio trascorso, Federer e Nadal, più vicino casomai a Djokovic, di cui saranno gli eredi naturali. Sarebbe troppo lungo qui ricordare le conclusioni a cui siamo giunti, che non sono affatto diverse da quelle che si leggono oggi nei media, ma che, a nostro merito, avevamo anticipato quando li avevamo visti esibirsi, ancora pressoché sconosciuti. Quanto poi al paragone con Panatta e e con tutti gli altri fenomeni che costellano la storia di questo nobile sport, mi sembra improponibile qualsiasi confronto tra tennisti appartenenti a generazioni così diverse: se questo vale per i calciatori, figuriamoci per i campioni di uno sport che la tecnologia ha veramente rivoluzionato per lo strumento utilizzato e per il tipo di preparazione a cui gli atleti si sottopongono. Piuttosto a me e al mio amico è capitato di frequente di paragonare i due ai protagonisti degli ultimi decenni del mondo del calcio, a Messi e a Ronaldo, l’uno, Alcaraz, genio naturale della racchetta, l’altro, Sinner, fenomeno di laboratorio, che , pur non possedendo le doti dispensate in abbondanza da madre natura allo spagnolo, riesce con un caparbio lavoro di perfezionamento delle qualità atletiche che possiede, a inseguire, a pareggiare e forse a superare le qualità tecniche superiori del suo amico-avversario. Sarà un duello destinato a durare a lungo e fortunati coloro che potranno goderselo fino alla fine. Io mi son goduto tutto quello tra Federer e Nadal e credo sia giusto ritenermi soddisfatto.
    Felice giornata.

    • GuS scrive:

      Non dimentichiamo lo sgraziato ma fortissimo Medvedev, e tra i rampanti Rune, che ha enorme talento, Shelton… Siamo in tanti, il tennis è uno sport veramente popolare, che hanno seguito Alcaraz e Sinner sin dai loro primi passi nel circuito (e se Alcaraz mi è subito parso un predestinato, completo in tutto già da adolescente, Sinner invece doveva e deve lavorare su fisico, servizio, gioco a rete…). Ma non credo sarà un duetto il prossimo decennio. Molto dipenderà dalle condizioni fisiche e dalla velocità con cui oggi si affacciano alla ribalta i giovani leoni. Piuttosto, la cosa veramente impressionante è la tenuta mentale e soprattutto fisica del vecchietto Djokovic.

  9. neroazzurro-rosso scrive:

    La mia impressione, da chi il tennis lo ha praticato poco e con scarsissimi risultati, credo si possa riassumere cosi: Alcaraz, fortissimo senza ombra di dubbio, ha la supponenza ed arroganza di essere, o considerarsi, già il numero uno al mondo per gli anni a venire.
    Sinner, altrettanto forte, ha dalla sua la consapevolezza di dover ancora lavorare molto per potersi imporre ai vertici del tennis mondiale.
    Sono due modi estremamente diversi di approcciarsi alle partite che contano ai fini del ranking: l’uno scende in campo già convinto di vincere, l’altro sa che non deve distrarsi troppo per ottenere ciò che è belle sue corde.
    Spirito latino contro pragmatismo teutonico.

  10. GuS scrive:

    Secondo me invece Alcaraz ha il pregio di una grossa umiltà e la medesima cultura del lavoro di Sinner (non a caso i due vanno d’accordo anche fuori dal campo e si allenano spesso insieme). Così lo spagnolo viene descritto da quasi tutti nel circuito. Forse Sinner ha dalla sua i margini di miglioramento.

    • Scetticonerazzurro scrive:

      Sì, hai ragione @GuS, è proprio la cultura del lavoro che unisce i due e che li distingue dalle generazioni precedenti , compresa quella di Panatta. Inoltre siamo entrati nell’epoca degli uomini robot, ed è vicina quella dei robot pronti a sostituire gli umani, anche nel mondo dello sport. L’incredibile velocità di spostamenti sul campo da gioco, e soprattutto la violenza dei colpi ( quelli di Sinner sono autentiche sassate, che non conoscono lo spin ma colpiscono con durezza inaudita l’attrezzo dell’avversario: immagino cosa succederà fra qualche anno quando il suo fisico avrà raggiunto un pieno equilibrio da adulto…) sono le caratteristiche più appariscenti del nuovo che avanza. L’eleganza di movimenti di un Federer o le palle arrotate di Nadal passano in secondo piano, sono armi spuntate e chi ancora le usa, come ad es. il nostro Musetti, si trova spiazzato e non trova modo di far valere il suo gioco raffinato quanto raramente vincente. Certo, il gioco del tennis, quello di ieri di Panatta e quello di oggi di Musetti, è quello più apprezzato dai buongustai, ma non è più quello vincente. E chi vince, oggi come ieri, è il solo destinato a salire sul tetto del mondo.

      • GuS scrive:

        +1
        Una cosa mi da speranza: hai notato anche tu che tra i muscolari si comincia ad intravedere una certa tendenza a tornare a misurarsi con il gioco di rete, il tocco..?
        Chissà che non si assista ad un’ulteriore evoluzione: la potenza e la classe (d’altronde già Alcaraz non può essere definito solo un muscolare…le sue smorzate sono proprio belle da vedere).

  11. Lothar scrive:

    Adrianoooooooooooooo🤣🤣🤣🤣🤣🤣

  12. gibson3 scrive:

    Volevo commentare che non commenterò niente di quest topic, vista la mia inadeguatezza

  13. Gaetano scrive:

    E intanto Pobbà è positivo alle controanalisi,… La Rube ha quindi carta bianca per la risoluzione del contratto per giusta causa … Dalle parti di Vinovo sono contentissimi, si sono visti grandissimi sorrisoni… e ti credo, risparmiano 20 milioni di euro di ingaggio!
    Non c’entra nulla con il tennis, però è una notizia… che poi non è detto che non c’entri nulla…magari con la squalifica di 3 – 4 anni che lo attende ( che probabilmente gli farà chiudere la carriera di calciatore) Pobbà si darà al tennis… chi lo sa ?

    • GuS scrive:

      Vabeh tanto Sector mica li legge i nostri commenti, quindi potremmo anche scambiarci le ricette della nonna e non si offenderebbe, anzi proprio non se ne accorgerebbe.
      Concordo con te: che strana, fortuita occasione per sbarazzarsi dell’ingaggio del polipo bollito è capitata ai gobbi. Tu vedi il caso alle volte…

  14. Militus scrive:

    Faccio i complimenti a Settore per uno dei suoi migliori post extra-calcio. Improponibile secondo me il confronto tra i due, per tutta una serie di fattori. La cosa di cui sono sicuro è che, se Adriano Panatta avesse avuto la costanza di allenamento di Jannik Sinner, avrebbe vinto quanto Bjorn Borg che, del resto, era uno che in fatto di allenamenti era insuperabile (ho un vago ricordo di una sfida tra campioni di varie discipline in cui, nel mezzofondo, arrivò davanti ad alcuni campioni dell’atletica).

  15. Militus scrive:

    Se è vero come ho sentito dire che nel rugby continuare a fare punti è segno di rispetto per l’avversario, penso che stasera i francesi ci rispetteranno almeno come hanno fatto gli All Blacks.

  16. Lothar scrive:

    36 : 0 al 47′, ci stanno abbastanza rispettando direi

  17. fortebraccio scrive:

    Tennis, rugby…
    Vi ricordo che domani ci sarà il Bologna.

    Inter – Bologna 0 – 2

    ‘notte

  18. Javier + scrive:

    Io sto con gibson3, ho usato la racchetta in passato solo per scolare gli agnolotti del plin.

    PS sempre sia lodato Fortebraccio

  19. Lothar scrive:

    Buongiorno,
    oggi purtroppo al lavoro e non la vedrò,
    in compenso ho molta fiducia che S. Siro ci spingerà, verso l’infinito,
    e oltre!
    Forrrrza Inter,
    a ganar💪

  20. Francesco 70 scrive:

    Gran bel post. Sector sei proprio bravo, non lo si scopre oggi. Complimenti!

    Ottimo viatico alla sconfitta che, puntuale, si abbatterà su di noi oggi pomeriggio.

  21. mare scrive:

    Ma TU guarda che caso!!!

    Terzo corner, i primi 2 dove mette lo zampino Di Marco ed il terzo che finalmente tira Chala

    Io boh divento matto, ma la differenza tra i 2 è clamorosa, ma perché li tira sempre Di Marco?

    Detto questo gol!!!

    E nel frattempo ancora gol!!

  22. fortebraccio scrive:

    Inter – Bologna 0 2
    ‘notte

  23. mare scrive:

    Magari grigio fosse così semplice

  24. mare scrive:

    Si stava dominando, quello stupido rigore ha cambiato la partita.

  25. mare scrive:

    Poi oh…Bologna fino ad oggi maltrattato dagli arbitri,oggi ovviamente no

  26. gibson3 scrive:

    Tanto forte quanto sciocco Lautaro. Peccato davvero, partita buttata nel cesso.

  27. Daniele fc scrive:

    Purtroppo temo sarà leit motiv , ma ribadisco, con due soli attaccanti non si possono giocare 2 competizioni e pensare di vincere campionato…

    É davvero un peccato perché siamo forti negli altri ruoli , giochiamo anche bene ma
    gli attaccanti fanno la differenza nel calcio
    fanno gol fanno giocare la squadra
    … noi ne abbiamo 2

  28. Jamescott scrive:

    erano stanchi e si sono sgonfiati
    senza un attaccante vero di riserva non si va lontano
    gli scudetti si vincono e purtroppo si perdono con queste squadre
    delusione forte

  29. pastorius scrive:

    Quando la società si sveglierà contro la mafia che domina da decenni la serie A orientando ad arte i calendari, consentendo a delinquenti come Guida & C. di truccare le partite e, probabilmente, anche di pagare premi sottobanco per prestazioni come quella del bologna di oggi, sarà sempre troppo tardi. Inzaghi apri gli occhi e tira fuori gli attributi, Ciccio bello, che gli scudetti non si vincono lasciando punti in casa a squadre di merda come il sassuolo e il bologna.

    • Javier + scrive:

      Vero ma gli attributi li deve tirare fuori la società, cosa può fare Inzaghi farsi buttare fuori ogni partita? Fare il 4 attaccante?
      Poi le scelte si possono discutere ( basta tirare fuori Thuram, cazzo è giovane non ha 40 anni ) però le buffonate che fanno gli arbitri (vedi Bastoni) devono essere contestate dalla società SIA nelle sedi appropriate SIA davanti a tutte le telecamere del globo.

  30. GuS scrive:

    I famosi punti persi che poi alla lunga ti costano gli scudetti. La CL è una competizione che si paga; avere una rosa lunga non significa avere giocatori completamente intercambiabili. Ad esempio se Carlos non fa rimpiangere Dimarco, Cuadrado fa rimpiangere la fisicità di Dumfries sulla fascia e Sanchez conferma la sua sostanziale e pressoché inutile fumosità. Avrei messo prima Asslani perché Çalha non ne aveva proprio più (come Miki…Klaassen?) e non leverei mai Thuram perché fisico e cm comunque servono sempre negli assalti finali. Tre punti buttati, perché una grande squadra sul 2-0 non si fa riprendere, grave l’ingenuità di Lautaro che di fatto riapre la gara. Male l’approccio al secondo tempo, ma ripeto la CL si paga.

  31. gianfba scrive:

    vedo che continuiamo a parlare di tecnica, di tattica, riserve, rotazioni e arbitri. Il fatto è che siamo mentalmente incapaci di gestire queste partite. Ma quanti esempi dobbiamo ancora vedere di partite che ci sembrano in pugno ed invece ad un certo punto ci accorgiamo che in pugno abbiamo la fava? Ma è normale fare quel fallo da rigore? Ma è normale prendere quel secondo gol? Semplicemente non c’eravamo più con la testa. E poi, non ci manca l’attaccante, ci manca la capacità di fare quel tipo di forcing che nei minuti finale stringe l’avversario in area, lo mette sotto pressione e lo spinge all’errore. Sono 5 i punti buttati nel cesso, ma non saranno gli ultimi.

  32. Francesco 70 scrive:

    Giusto così. Punto guadagnato in chiave Conference. Di più non possiamo sperare. Spazio al bilan, alla bjiuve e al napoli.
    Noi non possiamo giocare a certi tavoli.
    Sul 2 a 0 dopo 15 minuti una squadra normale, non dico una grande, una normale, la partita la porta a casa.

    Campionato finito qui, se mai per noi ci fosse stata qualche speranza.

  33. Von scrive:

    Ennesimo campionato regalato. La sbronza del derby ci ha fatto make, prr la concentrazione chiamiamo chi l’ha visto. Mi ripeto: ci specchiamo troppo, più rispetto degli avversari, più umiltà e forse qualxosa riusciamo a fare. Pochi attaccanti? C’é chi gioca con una punta sola, piuttosto forse i ns centrocampisti sono poco propensi al gol, forse. Boh. Certo pensare di fare un attacco con uno scarto del Bologna (penso stiano ancora festeggiandp l’affare fatto) e un pensionato cileno regalato con buonauscita e ripreso, qualcosa vorrà dire. Sta dirigenza tanto decantata fa delle topiche notevoli. Correa, Sanchez, Arnau,. Qualcosa non quadra. Va beh senconda stelka regalata e vai a incensare il mister

  34. giardinero9cruz scrive:

    Tutto bello, fantastico, meraviglioso… Sì ma, come abbiamo fatto a pareggiare 2-2?

    Ero allo stadio e non ho capito il rigore. Qualcuno può spiegare? Grazie

    Cmq arbitraggio indisponente e Inter poco lucida che si esprime bene solo a sprazzi. Poi se con Sassuolo e Bologna in casa fai 1 punto, ovvio che la stella si allontana.

  35. Militus scrive:

    Non c’è nulla da fare, certe partite l’allenatore e la squadra non le sanno gestire. Si fatica a mantenere l’attenzione che servirebbe per tutti i 90 minuti e si fanno rientrare in partita avversari che stiamo dominando. E’ chiaro che non le puoi vincere tutte ma temo che anche quest’anno andrà così perché l’allenatore e la squadra che vogliono vincere lo scudetto avrebbero tenuto il pari contro il Sassuolo e avrebbero vinto oggi.

  36. mare scrive:

    X vincere il campionato?
    Semplice
    Arrivare quarti nel girone,ma siccome quarti non ci arriviamo, la vedo dura

    Dopo la “sbornia” del secondo tempo con il Benfica avevo scritto,
    Si bellissimo,calcio spettacolare ma troppo dispendioso e se rifiatiamo,non avendo chi la decide da solo, giochiamo alla pari ,rischiando con tutti

    Ad oggi ci sono state partite str-vinte senza storia,quando si corre.

    E le partite in cui si rifiata,
    vedi in Spagna dove pareggi(fortunatamente), Empoli (dove vinci con il tiro della domenica),Sassuolo(dove perdi con il tiro del.mercoledi) e Bologna pareggio

    Noi stravianciamo quando corriamo(tanto) se rifiatiamo è dura

    Manca un giocatore che la decide nelle giornate normali e davanti siamo contati(2 attaccanti)

  37. Scetticonerazzurro scrive:

    Mah! È un piacere per gli intenditori di calcio veder giocare questa squadra: collettivo che si esalta per un gioco a tutto campo, fatto di anticipi, di contrasti e e di takles da cui i nostri escono quasi sempre vincitori, lanci di media e lunga distanza fatti di prima, millimetrici , e quale lo sbocco finale di tutto questo splendido sforzo collettivo, vale a dire il tiro a rete, imparabile o almeno che impegni veramente il portiere? In tutto il primo tempo, tranne i due gol, uno su calcio d’angolo l ‘altro frutto di una prodezza di Lautaro, mai il portiere è apparso in difficoltà , tiri in porta pressoché nulli. Anche il forcing del secondo tempo con la squadra sul pari non ha mai partorito tiri imprendibili, da far concludere, come è successo in altre occasioni, che il loro portiere ha salvato il risultato. A mio parere, c’è un problema oggettivo da risolvere: le due nostre punte, tutto sono tranne che autentiche punte. Centravanti entrambi di manovra, giocano a tutto campo e arrivano in area, quando ci arrivano, col fiato corto e facili prede dei difensori. E questo problema è di difficile soluzione: dovrebbero essere allora i centrocampisti o il trequartista Barella, approfittando della maggior libertà di cui godono, a penetrare nelle maglie della difesa e tentare il tiro a rete. Ma raramente lo fanno, né tentano quei lanci smarcanti che liberino un uomo mettendolo in condizione di tirare a rete. C’è poi un problema soggettivo , tattico , di una squadra troppo sbilanciata in avanti, che lascia scoperta la difesa alle rare incursioni degli attaccanti avversari. In vantaggio di uno o due gol dovremmo preoccuparci soprattutto di difendere il risultato: dovrà essere chi è in svantaggio a scoprirsi superando la metà campo e lasciando i propri difensori in balia dei nostri attaccanti, non il contrario. Tutte cose da abicì del calcio, facili però a dirsi ma difficili a mettere in pratica, soprattutto da parte di una squadra che per abitudine cerca il gioco bello e manovrato piuttosto che quello difensivo, sparagnino, volto soprattutto a distendersi in avanti anziché a difendersi, a chiudersi a difesa del vantaggio . Son problemi, questi, non nuovi per la nostra squadra, nel passato più lontano se li pose Herrera, giunto fresco dalla Spagna, quando pretese che l’Inter difensivista del tempo giocasse alla maniera del Barcellona e dopo un anno di rovesci si convertì al gioco all’italiana, e nel passato più recente Conte che dopo aver sperimentato l’avventura del baricentro alto si convertì ad una tattica di prudente copertura con la Lula in grande spolvero che gli fruttò lo scudetto. A volte la storia del passato, come ritenevano gli antichi, è maestra di vita. Sarà in grado il nostro di seguir l’esempio di quei due allenatori vincenti?
    Felice sera.

    • mare scrive:

      Esatto.
      Condivido.
      Il nostro e’ un gioco fin troppo spettacolare, dove attaccano tutti,gioco troppo dispendioso che puoi fare a tratti,impossibile giocare sempre in quella maniera.
      Dobbiamo dosare meglio le forze e la tattica.

    • Jamescott scrive:

      caro Scettico, considero sempre saggi i tuoi commenti, ma questa volta non sono d’accordo.
      o meglio, sono d’accordo che abbiamo due punte atipiche e che ci manca un attaccante d’aria vecchia maniera.
      non sono d’accordo sul fatto che il nostro sia un gran gioco. vorrei contare le volte che passiamo la palla indietro, anche quando siamo vicini all’area avversaria. ogni tanto ci sta, ma non così tanto.
      un pressing fatto bene dagli avversari spesso ci mette in difficoltà e più di una volta si vedono lanci lunghi da parte dei nostri che non mi paiono proprio un bel segnale.
      ripeto, sarò io cieco ma il bel gioco di Inzaghi lo vedo a sprazzi. siamo forti non lo discuto. ma lo siamo quando giochiamo da Inter ossia con ripartenze veloci e quando facciamo valere la nostra fisicità. con le squadre chiuse e organizzate siamo una squadra che fa una fatica enorme, eccessiva per la qualità che potenzialmente abbiamo.
      spero di venire smentito nei fatti quanto prima.

  38. Pastorius scrive:

    Possibile che con la nostra solita difficoltà a tradurre in tiri nello specchio la mole di gioco che la squadra produce, ci possiamo permettere di non sfruttare a manetta un Frattesi? Sanchez non ha colpe se è “fumoso”, lo è ormai da anni, ma non è obbligatorio farlo giocare. Se proprio dobbiamo sostituire una punta (come giustamente osservava qualcuno hanno entrambi solo 26 anni comunque, eh?) e se non si è ancora capito come far stare Frattesi nell’11 titolare, facciamo entrare l’ex sassuolo che la porta la vede e gli avversari li fa preoccupare certo più di Sanchez.

  39. gianfba scrive:

    Salve, a Scettico vorrei rispondere che la nostra squadra ha già cambiato il suo modo di giocare, ha arretrato il baricentro e riparte in velocità e non è vero che ci facciamo trovare con la difesa scoperta. I due gol presi contro il Sassuolo erano con difesa piazzata, il rigore di oggi è stato un regalo su palla ferma, il secondo gol ha visto un loro attaccante contro 3 (dico tre e ripeto 3, sono incazzatissimo) nostri difensori.
    In tutte queste occasioni, e aggiungiamoci il gol preso in Spagna, si è trattato di cattiva gestione e non di difesa scoperta.
    A Mare vorrei dire che il discorso ‘vinciamo quando corriamo più degli altri’ varrebbe per qualunque squadra. Anche l’Empoli vincerebbe più spesso se fosse capace più spesso di sottomettere l’avversario. Il fatto è che non puoi pretendere di farlo sempre, contro qualunque avversario ed in tutte le occasioni. Infatti, le grandi squadre vincono anche quando rifiatano. Perché? Perché segnano? Certo, ma anche noi abbiamo segnato contro Sassuolo e Bologna. Ed allora, forse, il problema non sono solo gli attaccanti.
    Scusate se insisto, ma per me i nostri problemi non sono di natura tecnico-tattica ma di natura mentale. Siamo semplicemente presuntuosi quando affrontiamo squadre che reputiamo inferiori e troppo spesso non riusciamo a mantenere la concentrazione e la solidità necessaria dando per acquisiti dei risultati che tali non sono.

    • Scetticonerazzurro scrive:

      Se hai assistito alla partita allo stadio puoi certo dare un giudizio più fondato del mio. Io purtroppo seguo la partita come posso sullo schermo televisivo e la sensazione netta che provo, da quando Brozovic ci ha lasciato, è che la squadra viva in difesa in una costante condizione di insicurezza , e che questo avvenga perché il turco , che dovrebbe sostituire Brozovic, non possiede le capacità di tappabuchi del croato, e tende piuttosto a spingersi in avanti con tutto il resto della squadra, non proteggendo a sufficienza l’estrema difesa. Quanto poi a ripartire in velocità , permettimi di dubitare che questo avvenga nella gran parte dei casi, essendo la manovra della squadra affidata ad un fraseggio lungo ed insistito fino alle soglie dell’area di rigore avversaria.
      Approfitto poi per rispondere anche a @Jamescott. A me il gioco della squadra piace, anche se riconosco che il gioco molto manovrato adottato dal nostro allenatore non possiede più quelle doti di incisività che da sempre ha caratterizzato il gioco della nostra squadra, fondato in passato soprattutto sulle veloci ripartenze. E tuttavia la sterilità del nostro attacco, a mio parere, è soprattutto conseguenza del fatto che le punte che non pungono come dovrebbero.

      • gianfba scrive:

        Caro Scettico, abitando molto lontano da Milano lo stadio di San Siro sono abituato a vederlo anch’io sullo schermo tv. Quest’anno mi va bene che ho in tasca il biglietto della partita contro la Roma, ma si tratta di evento più unico che raro.
        D’accordo con te sulla copertura che Brozo assicurava alla difesa, confermo invece la mia impressione che quest’anno, coscienti delle nostre difficoltà contro le difese chiuse, cerchiamo la velocità più che nel passato. Basta vedere i nostri gol, realizzati quasi sempre partendo con lanci sull’ala o con scambi rapidi al centro.
        Guardando i numeri degli ultimi tre campionati, incluso quello in corso, abbiamo il miglior attacco ed una delle migliori difese, trovo quindi che parlare di sterilità offensiva o di fragilità difensiva non renda l’idea dei nostri problemi.
        D’altra parte abbiamo già sprecato due partite in cui eravamo passati in vantaggio, ripetendo situazioni viste più volte anche gli anni scorsi.
        Evidente, per me, la nostra tendenza a sottovalutare gli avversari e quindi ad addormentarci ed a uscire lentamente dalla partita sotto il profilo mentale prima ancora che tecnico o atletico. Per poi accorgerci troppo tardi della fregatura.
        E mi brucia che ripetiamo il copione senza imparare dagli errori.

        • Scetticonerazzurro scrive:

          Sterilità offensiva rispetto alla montagna di gioco che produciamo: carniere abbondante in alcune partite quando non servirebbe, insufficiente in certi secondi tempi delle partite più recenti. Fragilità difensiva perché poco protetta dai centrocampisti, dopo la partenza del croato. Del resto , i nudi numeri ci danno sempre ragione: anche adesso abbiamo la miglior difesa e il migliore attacco del campionato , ma qualcuno, senza meritarlo, è prima di noi in classifica…

  40. giardinero9cruz scrive:

    I pochi gol subiti sin qui, sono principalmente frutto di errori individuali. Oggi Lautaro sul rigore e la coppia Bastoni/Acerbi sul secondo gol…

    Contro il Sassuolo un gol lo regala Sommer e a San Sebastian altro errore di Bastoni. Gli svarioni difensivi non si possono imputare ad Inzaghi.

    Tatticamente abbiamo spesso tentato di gicare di rimessa, per sfruttare le ripartenze di Thuram. Il derby è stato perfetto!
    Diventa difficile giocare di rimessa in casa contro le piccole, come Bologna e Sassuolo che a loro volta si chiudono.

    In queste partite devi far girare palla più velocemente e occorre qualcuno che salti l’uomo creando superiorità e magari l’attaccante d’area di rigore che risolva qualche mischia o insacchi di testa.

    La società ha puntato sui 34enni Sanchez e Arnautovic con gli esiti che sappiamo. Una scommessa ardua che però resta ancora aperta, in quanto siamo solo ad ottobre.

    I conti si fanno alla fine

  41. Lothar scrive:

    Robe da matti, che culo!!!

  42. Militus scrive:

    Se avete visto come ha vinto il bbilan stasera sapete già come andrà a finire. Noi facciamo regali, loro li ricevono. E se serve mettono in campo il fattore C.

    • Oannes scrive:

      A noi non fanno regali.
      A loro si.
      Da anni.
      Da quando non possono più farne troppi agli “altri”, perché sarebbe stato troppo.

    • Von scrive:

      Lo si sapeva dalla partita lost derby. Loro hanno lavorato in silenzio e fatto squadra. Noi una settimana di festeggiamenti. Il campioato lo abbiamo consegnato al Milan con il Sassuolo. Li abbiamo fatto il regalo. Da qui alla fine saranno regali in serie. E badta con il fattore c., anche quello alla fine te lo devi guadagnare. Se fai un fallo inutile da rigore non puoi prendertela con il fattore c. Loro fatto fatti noi chiacchere inutili

  43. Jamescott scrive:

    le partite vinte come ha fatto il milan decidono i campionati.
    in tre giornate abbiamo dato cinque punti dopo essere stati in vantaggio.
    non impariamo mai dai nostri errori

  44. Francesco 70 scrive:

    E intanto loro vincono le partite che vanno vinte. Non importa come. Servono i 3 punti, si fanno.
    Ne abbiamo già buttati via 4, ma è solo l’inizio.Quante altre Bologna, o Sassuolo, dovremo sopportare?

    Per fortuna che il Parma la Reggiana e il Modena non stanno in serie A

  45. Gianfranco scrive:

    Sanno trasformare in motivazione e desiderio di rivalsa il terribile bruciore di culo delle umiliazioni che gli infliggiamo mentre noi ci rilassiamo appagati.

  46. TOTO scrive:

    Buongiorno.
    Già la sosta nazionali è di suo un crimine contro l’umanità! 😁
    Ma, se non vinci prima della sosta, è una iattura epocale! 😡
    Saranno due settimane lunghe, lunghissime!

    A M A L A

  47. mare scrive:

    Settore scusami,non vorrei essere impertinente, te lo volevo chiedere Venerdì,ormai è tardi…ma forse non è mai troppo tardi…non è che potresti togliere questo tristissimo post e cambiarlo…quell’immagine datata,quel titolo che sembra fargli la “festa” da vivo…tirava ariaccia e ieri sono successe di quelle cose che hanno rovesciato le logiche del campo,chi doveva vincere ha pareggiato,chi doveva pareggiate ha vinto,dacci una spinta di freschezza,toglici sta tristezza di dosso ti prego,fai una di quelle robe come solo tu sai fare

    🙂

  48. mare scrive:

    Settore nom vorrei essere impertinente ma vorrei chiederti un favore,che tra l’altro volevo chiedertelo venerdì,ormai è tardi…ma non è ancora troppo tardi…non è che potresti fare un altro post che questo nun se regge
    Na tristezza sta foto datata,sto titolo, che sembra fargli la “festa” da vivo e ieri sono successe cose che hanno ribaltato la logica,chi doveva vincere ha pareggiato,chi doveva pareggiare ha vinto

    Ridacci freschezza settore,dacci una botta di ironia e un ritrovato entusiasmo come solo tu sai fare..che la giornata di ieri nella sua interezza,partendo dalle 15,passando per le 18 fino alle 23 è stata durissima

    Allegria settore!

    Evviva l’Inter

    🙂 🙂

  49. mare scrive:

    Pensavo non l’aveva preso…scritto 2 volte

    🙂

  50. Francesco 70 scrive:

    Che poi, il secondo goal del Bologna…ma dove vanno i due difensori? Uno ci sta. Ma due? Boh. Va bene , il problema è a monte( centrocampo saltato e attaccante lanciato)però poi la difesa che si apre in due….mah

    • Javier + scrive:

      Non ho riguardato le immagini perché ho un fegato da tutelare ma se ricordo bene non è “centrocampo saltato” ma palla sanguinosa persa da Dumfries, non che sia l’unico, ma quando capita a lui tutto quello che può andare male va male. Ahimè nel calcio serve pure quel tipo di culo, che quando fai un errore l’altro inciampi sulle stringhe slacciate e non che uccelli 3 difensori come Pelé poco prima di uscire per infortunio.

  51. GuS scrive:

    Inzaghi è il primo a sapere che quest’anno l’obiettivo è la seconda stella e su quello verrà valutato.
    Ieri sera era incazzato e ha definito “sanguinoso” il modo in cui abbiamo preso i due gol. Sa che di lui si dice che non sia in grado di far tenere al massimo la concentrazione (top in coppa e altalenante in campionato, dove ad ogni calo becchiamo gol…) e non ci vuol stare.
    Perciò sù col morale. L’obiettivo è arrivare a gennaio con la qualificazione agli ottavi in tasca (e al nuovo mondiale per club dell’anno prossimo) e attaccati alla vetta.
    Poi, si vedrà se e cosa mollare.

  52. mare scrive:

    Il tennis è sport per fighetti borghesi e quando l’interista non fa’ il bauscia tende al fighetto borghese, ecco che qui non abbiamo ancora capito che se vogliamo la seconda stella dobbiamo essere meno borghesi(calcio spettacolo) e più popolari

    Bisogna sporcarsi le mani, ecco non dico di scavare come quei gonzi, anche perché noi quel profondo buco di culo che hanno loro non ci appartiene, ma basta fioretto e fuori la sciabola

    • GuS scrive:

      Dubito Sector, e i settoriani di cui sopra si ritrovino nella definizione…ti invito ad una prova empirica: prova a pronunciare la frase “fighetto borghese” davanti a Nick Kyrgios e vediamo quanti denti ti rimangono in bocca prima che tu finisca di pronunciarla…
      😆

  53. Javier + scrive:

    Mah signori, sarà che io ho patito tremendamente tutti quegli anni in cui noi, l’internazionale di Milano, venivamo presi a pallate un po’ da tutti, e non parlo di squadroni (cito puramente come esempio un Inter Cagliari 1-4) ma veramente chiunque ci vedeva arrivare si fregava le mani perché sapeva che era arrivata la vittima sacrificale con cui fare bella figura. Partite lasciate condurre all’avversario che ne usciva vincitore a prescindere dal risultato, anche quelle volte che un azione o il colpo di un nostro campione riusciva a portare a casa la posta in una partita che ci aveva visto soccombere nel gioco e nell’entusiasmo.
    Mi tengo un milione di volte quest’Inter e quest’allenatore.
    In ultimo, scusate lo sfogo, vorrei fare sommessamente notare che siamo all’8 Ottobre, suvvia.
    Forza Inter sempre ma sicuramente quest’anno.

    • Lothar scrive:

      +1

    • fortebraccio scrive:

      Grande, Javier!

    • Scetticonerazzurro scrive:

      @Javier hai proprio ragione e se anch’io col mio post ho dato la sensazione di ritenere la nostra una squadra ormai allo sbando, chiedo scusa, perché non cambierei il gioco espresso dalla nostra squadra con quello di nessuna delle attuali candidate allo scudetto. Ieri scrissi il post di getto, mortificato da quel pareggio immeritato e dalla prova poco brillante dei nostri. Poi ho visto le partite delle nostre rivali, la miseria del gioco da loro espresso, soprattutto da quella che ci sopravanza in classifica. Poi ho consultato i numeri: la nostra squadra è la migliore per numero di gol segnati e subiti. Rispetto allo scorso anno, all’ottava giornata avevamo dodici punti e rimediate quattro sconfitte. Oggi ne abbiamo diciannove e una sola sconfitta. Il Bologna che ci ha costretto al pareggio veniva da cinque giornate senza sconfitte, era tutt’altro che una squadra in disarmo. Forse il nostro errore, soprattutto dopo i due gol iniziali, è stato di sottovalutare questa squadra che gioca un buon calcio e che darà filo da torcere anche alle altre. Però il primo tempo è stato tra i migliori, almeno a mio parere, tra quelli disputati in questo scorcio di campionato. Quindi stracciarsi le vesti per un pareggio non mi sembra proprio il caso. Verranno tempi duri, ma a mio parere a renderci la vita difficile non saranno certo né torinesi né milanisti, attualmente in debito di un gioco appena accettabile, ma piuttosto napoletani, non appena che avranno assorbito i contraccolpi delle loro rivoluzioni interne. E sarà una lotta veramente dura strappargli lo scudetto, anche se il nostro gioco è attualmente migliore del loro…
      Buona serata.

      • Von scrive:

        Mi scuso con Scettico, Javier e tutti quelli che masticano calcio piú del sottoscritto (non sto perculando). Io tifosotto della domenica, anzi del lunedí, non la penso precisamente così. Anche io non rimpiango gli anni 2010, squadra smembrata, allenatori scarsi (ad essere generosi) e risultati pessimi. Ma siccome le chiacchere (io ne faccio un sacco) valgono fino a mezzogiorno, il bel gioco per caritá bellissimo ma io da tifosotto che sono, preferisco vincere lo scudo, le partite, i trofei. Il mio attaccante fa gol con il ciuffo spettinato dei capelli? Non è un gioco spettacolare? Mi scuso in anticipo, ma chi se ne frega. Lo scudo del Pioli e del Milan, tra 10 anni qualcuno si ricorderà di arbitraggi orripilanti e fondo schiena infinito? Non credo. A essere feroce e con risposta stupida, il sig. Zeman faceva un gioco bellissimo ma come resa finale direi scarsa. Inzaghi o fa un gioco meraviglioso? Che bello! Peccato che alla fine vince chi fa piú punti. I punti che premiano il gioco estetico per adesso non li danno. Ripeto, parere personale e capisco chi vuole lo spettacolo, ci mancherebbe, io ripeto da tifosotto con quel 5-1 ci siamo rovinati. Avrei preferito vincere 5 partite 1-0 che venire premiato per un bel derby.
        L’ho detto e lo ripeto, non sarebbe servito a nulla ma Inzaghi a giugno 2021 doveva essere licenziato

  54. neroazzurro-rosso scrive:

    Standing ovation per Javier+!
    Clap clap clap clap….

  55. mare scrive:

    Mi spiego meglio o almeno ci provo…cosi come la pizza è margherita e le altre varianti sono per turisti, il calcio e’ 4-4-2 e le altre varianti adattate

    Detto ciò sono stato un grande sostenitore di Conte prima e lo sono oggi di Inzaghi.

    Il 3-5-2 di Conte in realtà era un 5-3-2 che si esaltava in contropiede con Hakimi e Lukaku.
    Modulo perfetto per il campionato,impresentabile in Europa, Conte li le ha sempre prese con ogni club.

    Il 3-5-2 di Inzaghi è molto votato all’attacco, spettacolare, dispendioso, un calcio totale,Europeo ma in Italia fai fatica con tutte quelle partite.
    Se il nostro sbandierato obt è vincere il campionato non chiedo certo ad Inzaghi di rinunciare al suo 3-5-2 ma che i quinti,specie quando siamo in vantaggio e sono stanchi,che stiano più abbottonati, che riguardi il modulo in certe occasioni, che ci faccia rifiatare senza rischiare.
    Che noi tutti ci lamentiamo che ci manca un attaccante ma poi vai a vedere che l’unico problema avuto fino ad oggi non sono i mancati gol, ma i 4 gol presi in casa contro Sassuolo e Bologna dopo che eravamo in vantaggio in entrambi i casi

    P.s. mi scuso se ho offeso qualcuno con quella definizione, era un modo,magari sbagliato(giocando con il post attuale), in cui volevo sottolineare che basta pensare a quanto siamo forti e fighi noi mentre sono scarsi e fortunati quelli del Milan, difendiamo anche noi qualche partita con i denti rinunciando qualche volta a quell’andare costantemente in avanti sfinendo la squadra

  56. Mauro scrive:

    Appena visto. Spinta su osimen in area. L’arbitro valuta la spinta non da rigore.
    Martelli, pardo e tutti insieme a dire che il VAR NON DEVE INTERVENIRE SE L’ARBITRO HA VALUTATO LA SPINTA NON DA RIGORE. Proprio come ieri uguale……

  57. Lothar scrive:

    Anche se parlare dopo é facile,
    dirò che senza il palesemente irregolare gol di Pulisic saremmo ancora primi,
    nonostante il (tra l’altro giusto) pareggio col Bologna.
    Il temuto Napoli le ha prese un’altra volta in casa, e non credo, contrariamente a Scettico, che riuscirà a ricomporsi in quella bella macchina da punti che l’ha portato a vincere l’ultimo scudetto, soprattutto per l’allenatore che non hanno più e aveva creato una formidabile squadra in diversi anni di lavoro.
    Garcia non può ripetersi dopo un solo anno.
    Ecco che quindi rimangono solo le due tradizionali avversarie per lo scudo e l’agognata Seconda.
    Secondo me siamo messi bene per la corsa, come han già ben riportato Xavier e Scettico, ho letto che Arnautovic sta recuperando più in fretta del previsto e a Novembre dovrebbe già essere disponibile, manteniamo la calma se per caso, e solo per questo, i gonzi ci stanno sopra.
    Il confronto diretto ha dimostrato una chiara differenza di valori.
    Recuperiamo le energie in questi 15 giorni e riprendiamo fiduciosi.
    Buonanotte a tutti.

    • Javier + scrive:

      Che ci credi o no, a parte il risultato, del Milan non sapevo e non ho visto letto niente fino al tuo “palesemente irregolare gol di Pulisci”
      Cazzo ma che ladrocinio! E Giroud in porta e traversa e Maignan che stava ammazzando uno (no, non esagero, ginocchio in gola…).
      Adesso rigore negato al Napule.
      Me sa che mentre noi ci siamo persi bei proclami per la seconda stella c’è chi l’ha già ordinata ai piani alti.
      Perché il culo ci sta, fa parte dello sport ma essere presi per il culo è tutta un’altra cosa e non la trovo così sportiva.
      Che italietta.

      • Mauro scrive:

        Ho letto le dichiarazioni di rocchi. Oscuri presagi di scudetto già assegnato. Anzi di cavalcata solitaria tipo noi nel 2021.
        Questi non prendono gol e quando fermano leao ecco l’aiutino arbitrale. È già successo 3 volte è colpa Verona aiutino della squadra avversaria. Hanno trovato una squadra che gioca cioè noi e sono stati distrutti.vinceranno lo scudetto ma sarà uno scudetto stile Juve assegnato a tavolino.
        P.s.
        Non sei sicuro che sia petto o mano ? Il petto è girato e senza mano il pallone scivolava via come evidenzia il giro del pallone che si ferma.
        Semplicemente scandaloso, semplicemente scandaloso, semplicemente scandaloso.
        Come dimenticare da parte dei media gli episodi a ns. sfavore non visiti dall’ arbitro e ricordare quelli a favore. C’è chi tira fuori ancora belo ti di Torino inter di 3 anni fa

  58. Lothar scrive:

    Javier, dopo le 23:00 invece del + ti ho regalato una X, ops…

  59. mare scrive:

    Bergomi: “Inter grande squadra, ma deve sempre andare al massimo. Persi punti pesanti

    E allora partiamo proprio da questo: come si spiega il pari interno col Bologna?

    “L’Inter è una squadra che per ottenere quello che ottiene deve sempre andare al massimo. Perché è il collettivo che fa la differenza: non ha giocatori che saltano l’uomo, che creano superiorità. Così tutto ciò che costruisce lo fa con una manovra avvolgente in cui tutti vengono coinvolti: molto spesso vediamo partite dominate e brillanti, poi però se cala un po’ l’aspetto fisico o mentale arrivano le brutte sorprese”.

    “L’Inter viaggia su equilibri sottilissimi, con il gioco di Inzaghi c’è un grosso dispendio di energie, fisiche e nervose. Al minimo calo può pagare qualcosa e in effetti, in questo momento, sta pagando a caro prezzo delle piccole disattenzioni”.

    Ripeto, il gioco di Inzaghi è molto dispendioso e tutti devono essere sempre al massimo della condizione”.

    …pari pari quello che ripeto con insistenza dal giorno dopo di Inter-Benfica

    • gianfba scrive:

      Forse è vero. Ma quindi state dicendo che dobbiamo essere al massimo anche solo per fare punti in casa contro squadre di centro-classifica.
      Allora finiamola di illuderci e cominciamo ad immaginare due stelle su sfondo rossonero.

  60. Alex scrive:

    Ciao a tutti, di ritorno al mondo “civile”, nel senso che là dove ero i motori di ricerca tradizionali non funzionano e ti devi affidare a quelli cinesi, dove, ovviamente, non sono autonomo. Premetto che ho visto solo degli highlites e quindi faccio fatica a esprimere un giudizio: giudicare però giusto un pareggio dove il Bologna ha due occasioni da gol e mezzo e l’Inter almeno una quindicina….Poi è ovvio, siam sempre lì: probabilmente qualcuno l’ha già ritenuta vinta (Lautaro in primis, rigore da dilettante e mancato allineamento sul gol annullato piuttosto facile da interpretare), non abbiamo il killer instinct e le partite in serie A vanno chiuse segnando almeno 3 gol (o due gol a 5 minuti dalla fine), altrimenti poi rischi. E’ vero che mancano ancora un’infinità di partite, ma visto come ha pareggiato l’Inter e vinto il Milan (Cazzo, che culo!), non vorrei che questa fosse una delle classiche “Slinding doors”, cioè momenti topici nei quali poteva andare tutto in un modo e invece va nell’altro, e che di solito sono decisivi nell’assegnazione del risultato finale.

  61. TOTO scrive:

    Alla fine la fatal Bologna sostituirà, nell’immaginario collettivo, la fatal Verona!

  62. TOTO scrive:

    Anche se, per fortuna, manca una vita!
    E…….un altro derby 🤣🤣🤣

    A M A L A

  63. GuS scrive:

    Concentrazione. Se è vero, ed è vero, che l’Inter deve “giocare” sempre per arrivare al gol (non abbiamo la modalità “palla a Leao e vediamo che succede) è altrettanto vero che i gol che abbiamo preso con Sassuolo e Bologna dipendono esclusivamente da cali di tensione e di concentrazione. Quelle son partite che non è che devi vincere 6-4. Le devi portare a casa capitalizzando i gol che fai. Ci riusciamo in CL, dove l’attenzione e le motivazioni sono massime e costanti, e non ci riusciamo spesso in campionato con le medio/piccole. Inzaghi lo sa ed è di questo che ha parlato sabato pomeriggio. Fin qua non abbiamo un problema gol fatti. Abbiamo un problema gol presi.

  64. daniele fc scrive:

    bisogna arrivare a Gennaio restando più vicini possibili alla vetta , per poi intervenire sul mercato ( sperando di passare il turno di CL con quei soldi li ) e prendere una punta buona altrimenti dovremmo lottare per quarto posto , impossibile pensare di allestire un reparto d’ attacco da scudetto con 2 parametri 0 ed un 34 enne spesso rotto e panchinaro della decima in classifica .

    • GuS scrive:

      Ciao @Daniele, a gennaio ci vorrebbero una ventina di milioni (transfermarkt lo da a 18) per anticipare i soldi del giocatore che l’anno prossimo andrebbe a sostituire Arna, Taremi. Un giocatore che a giugno verrebbe via a zero. A meno di non convincere Zhang a metterne di più su qualche prospetto: economicamente avrebbe più senso, però difficilmente riesci a portarlo via a gennaio e il bilancio è quello che è. Insomma, molto complicato.

  65. Gaetano scrive:

    Anch’io ho letto le dichiarazioni di Rocchi sul “gol” di Pulisic.
    Vorrei ricordare a tutti CHI è il signor Gianluca Rocchi.
    E’ colui che arbitrò il celebre derby del 2010, vinto dall’Inter 2-0 , nel quale questo signore decise di :
    -espellere per futili motivi Snejider al 26 del PT (Più di un’ora di partita giocata in 10 !)
    – espellere Lucio al 89′ ;
    – fischiare un rigore ( dubbio ) che il Bilan comunque sbagliò con Ronaldinho.
    Alla fine Mou disse una cosa così: “oggi avremmo vinto anche se fossimo rimasti in 6 …”
    Ci dobbiamo rendereconto che siamo nelle mani di questa gente…e non è un caso !
    Per parte mia, sono rassegnato: vi dico subito che, soprattutto se il Bilan non andrà in Champions, i giochi saranno già fatti a gennaio…e, in ogni caso, penso che la loro rivale non saremo noi ma i ladri…
    Ma vi rendete conto che la Rube, giocando di merda, schifata dai suoi stessi tifosi (basta leggere un qualsiasi loro blog ), schierando a partite alterne i suoi migliori attaccanti, spesso infortunati, si trova SOLO 2 punti dietro di noi ?
    Non è vero che è troppo presto per fare certe considerazioni e che siamo solo all’inizio… il “buongiorno” si vede dal mattino…

  66. mare scrive:

    Gaetano, è lo stesso di Juve-Roma 3-2 del violino di Garcia, così come Rizzoli prima era quello che Bonucci poteva prendere a testate etc..

    Il var è un problema?
    No, in quanto toglie la possibilità all’arbitro di influenzare una partita.

    Oh cazzo,allora è un problema

    Come possiamo risolvere?
    Semplice, il protocollo!

    Il protocollo è quella “geniale invenzione” che consente agli arbitri di influenzare una partita.

    Basterebbe eliminare il protocollo e mandare un arbitro in ogni episodio dubbio davanti al monitor

    Semplice

    Se mandi l’arbitro davanti al monitor di Juve-Bologna lo “costringi” a fischiare rigore ed espulsione

    Così come il caso di Lautaro, se lo mandi al monitor deve dare rigore ma siccome l’arbitro l’aveva giudicato il var poteva cavarsela con il solito “il protocollo impediva al var di intervenire”

    Questi sono i casi grazie al protocollo in cui gli arbitri hanno ancora il potere di influenzare una partita

  67. TOTO scrive:

    Nuovo post

  68. Militus scrive:

    Pensate se le decisioni del Var nel calcio potessero scaturire esclusivamente da algoritmi di Intelligenza Artificiale appositamente costruiti… Ad esempio, vedo che nel volley il video-check interpreta senza problemi l’eventuale presenza di un block-touch o meno. Perché il (la) Var non può farlo? Magari perché ora il bbilan avrebbe due punti in meno?

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