Il 4 febbraio e il 5 febbraio

Il campionato non è finito domenica sera, questo è chiaro. Mancano 15 partite (a noi 16) e da qui al 26 maggio sarà come passeggiare su un campo minato. Però era importante che il 4 febbraio 2024 non fosse come il 5 febbraio 2022, e almeno questa missione possiamo dire di averla compiuta. Il resto si vedrà, diciamo che ora – keep calm – siamo piuttosto padroni del nostro destino.

Il 5 febbraio 2022, a parte la quasi coincidenza di data, riportava alcuni parallelismi sinistri. Si giocava Inter-Milan, stadio Giuseppe Meazza in Milano, la prima contro la seconda della classifica. Era la 24esima giornata: Inter 53*, Milan 49. L’asterisco era la partita Bologna-Inter rinviata il 6 gennaio per essere recuperata il 27 aprile. L’Inter, vincendo, sarebbe andata a +7 sul Milan e con una partita da recuperare: forse il colpo di grazia al campionato. L’Inter non era più brillante come due o tre mesi prima, ma viaggiava ancora discretamente e a gennaio aveva vinto la Supercoppa battendo la Juve. Il Milan era in una mezza crisi, due settimane prima aveva perso in casa con lo Spezia 1-2 prendendo il gol al 96′ e noi eravamo ancora lì che ridevamo tutti, muahahahahah, lo Spezia, prrrrrrrrrrr, Pioli on fire muahahahahah.

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Al 74′ l’Inter vinceva 1-0, gol di Perisic nel primo tempo. Avevamo già in mano ago e filo e una stellina dorata. Poi Giroud fece due gol in quattro minuti, Inter-Milan 1-2, noi lì senza parole, ago filo e stellina tornano nel cassetto. Sono ancora lì.

Mancavano altre 14 partite, ma sappiamo tutti com’è andata. Per noi fu un pessimo febbraio (perso col Sassuolo, pari col Napoli, pari col Genoa, mettici anche lo 0-2 col Liverpool in Champions) e quando ci risollevammo fu tutto un duello affannoso sul filo dei punti fino al suicidio di Bologna, quando scoprimmo che l’asterisco non valeva tre punti in automatico. Il Milan, invece, non perse più una partita. Qualche punto lo buttò via, ma noi di più. Parziale delle ultime 15 giornate (per noi 16): Milan 37, Inter 31. Classifica finale: Milan 86, Inter 84.

Noi lo scudetto l’abbiamo perso il 5 febbraio 2022 (Bologna-Inter fu solo la conseguenza di tutto lo stress accumulato dal 5 febbraio in poi), il Milan lo ha vinto il 5 febbraio 2022. Per questo il 4 febbraio 2024 era importante non perdere, meglio ancora vincere. Per non concedere alla Juve quella botta di autostima e di orgoglio e di superiorità che noi riuscimmo a regalare al Milan in quei merdosi quattro minuti dal 29′ al 33′ del secondo tempo (perché quando si è girato Giroud si è girato anche il nostro campionato – che era mezzo vinto e d’incanto è finito).

Con la Juve, sotto questo punto di vista, abbiamo sistemato le cose. All’andata fu una non-partita con una sua logica: perché perdere inutilmente a sei mesi dalla fine del campionato? Al ritorno poteva accadere la stessa cosa – perché affannarsi con 15 partite ancora da giocare? – ma è entrata in gioco la scala dei valori, che ci vede nettamente più in alto. L’Inter è più forte della Juve, lo ha visto tutto il mondo. Questo è il paletto che andava piantato perché non rimanessero dubbi nè zone grigie: eh ma quel tiro, eh ma quel rigore… eh ma quel cazzo di niente, la situazione è questa, è chiara, è lampante. Siamo superiori, non c’è nulla in cui doverci sentire inferiori. Potevamo dircelo tra noi, adesso lo hanno visto tutti.

Il 5 febbraio 2022 ci ha dimostrato che certe cose contano. E il 4 febbraio 2024 non deve essere stato una semplice dimostrazione muscolare o una gara a chi ce l’ha più lungo. E’ stata l’affermazione delle proprie ambizioni e un limite messo a quelle degli altri. Non è niente di definitivo (le ultime 15 partite sono da portare a casa una a una) ma è un passo significativo. Lo scudetto non lo può vincere una squadra che in due scontri diretti fa due tiri in porta, dai, è immorale. Lo scudetto lo dobbiamo vincere noi. E lo scrivo con le due mani entrambe sulla tastiera.


(per l’angolo Podcast, vi ricordo che io e il mio socio aspirante pensionato, il mitico Max, attendiamo sempre i vostri vocali al numero dedicato Whatsapp 351 351 2355. Cosa dovete dire? Quello che vi pare. Dopo Inter-Juve vi mancano gli argomenti? Beh, è un problema)

(il podcast con 41 episodi ha inaspettatamente mangiato il panettone e punta dritto all’uovo di Pasqua e al Grammy categoria Rivelazione dell’anno. Oltre che su Spreaker – il cui player trovate qui sul blog – lo potete ascoltare anche su Spotify, Audible, Apple Podcast, Google Podcast e tutte le principali piattaforme. Non lo trovate? Prendete appunti (non è difficile): scrivete “Settore” o “interismo moderno” nell’apposito campo e per incanto vi apparirà. Oppure, certo, potete non ascoltarlo. Amate la mediocrità? Basta dirlo)

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81 risposte a Il 4 febbraio e il 5 febbraio

  1. Lothar scrive:

    Primo?

  2. Cruz Pallone d'Oro 🖤💙 scrive:

    Hai dimenticato Juve merda.

  3. grigio47 scrive:

    Concordo con bJuvemerda.
    Concordo ASSAISSIMO col post.
    Siamo forti. Più forti degli altri, siano quelli che volete voi.
    Possiamo (brrr….) perderla noi, ma non vincerla loro. Siano quelli che volete voi, gli altri.
    (un erroruccio, forse: dal 29 al 33 non ce ne passano sei…massimo cinque, da 29.00 a 33.99. O no?)

  4. Jamescott scrive:

    non sottovalutiamo il milan

  5. GuS scrive:

    Concordo, dalla prima all’ultima parola.
    Ora c’è un calendario complicato e ci sono le statistiche che ci raccontano come le squadre di Simone Inzaghi a febbraio si sciolgano per poi riprendersi a danno fatto. Non resta che sperare in dimostrazioni di forza e maturità come quelle viste fin qua e cancellare quelle statistiche. E con le statistiche anche quel 2022 che non ha certo smesso di aleggiare e che per molti di noi resta ancora un freno non da poco nel giudizio definitivo sul tecnico…

  6. Paolo scrive:

    Potrei temere febbraio in condizioni “normali”, ma qua di normale non c’è nulla, ragazzi.

    È da aprile 2023 che praticamente rulliamo tutti City escluso, ma con quelli abbiamo lottato alla pari, la miglior squadra del mondo.

    Segnamo più di tutti e prendiamo meno gol di tutti.

    Nel frattempo abbiamo cambiato 5 titolari, come fosse una cazziatella qualsiasi.

    Tutto questo lo facciamo con un gioco pazzesco; perché creiamo occasioni a pacchi senza che praticamente mai nessuno salti l’uomo. E senza comunque perdere equilibrio.

    Sappiamo giocare pressando altissimo e sappiamo ripartire come nessun altro.

    A me sta bene che possano esserci gli scaramantici, figuriamoci, so che siamo l’Inter e ne abbiamo viste di tutte… ma Santo cielo, ragazzi, per non vincere lo scudo quest’anno deve arrivare un cataclisma..

  7. Alex scrive:

    Quoto il post di Sector al 110%, compresi punti, virgole e parentesi. Certo, siamo i più forti: ma come ho già detto il vantaggio è risicato, Febbraio è un mese complicatissimo (a partire da Sabato), Frattesi si è fermato. Se il cataclisma di cui parla Paolo vuol dire che si possano fermare anche solo 3/4 partite Lautaro, Chala o Thuram….Io, al contrario del nostro redattore, lo sto scrivendo con una mano sola, perchè l’altra è impegnata in gesti apotropaici.

  8. Francesco 70 scrive:

    Concordo con quasi tutto il post di Settore.
    Ma le due mani sulla tastiera, caspita, no!
    Basta un raffreddore di Lautaro o Thuram e quelle 15 partite potrebbero diventare un calvario infinito, a cominciare da sabato.
    Quindi testa sulle spalle, non si è vinto nulla e le cose belle finora viste posso cambiare in un nanosecondo.
    Va detto, questo si, che la strada finora intrapresa ha dello spettacolare.
    Speriamo duri, abbiamo Forte dalla nostra.

    • Bandini scrive:

      Tu invece Francesco saresti quel tipo di attaccante bravo con le palle alte.

    • Cipe64 scrive:

      +un casino.

      Scaramanzia questa sconosciuta…concordo con Settore ma io sto scrivendo con un alluce, l’altro piede sta con le due mani.

  9. Scetticonerazzurro scrive:

    Giusta l’esultanza di noi tifosi interisti, giusta la rassegnazione dei nostri avversari . Nel dopo partita di domenica, ho saltabeccato da un canale all’altro, SKY, secondo canale RAI, Pressing, curioso di conoscere le reazioni dei tradizionali commentatori, quasi sempre in disaccordo sull’interpretazione delle singole partite: ebbene, nessuno, dico nessuno, che abbia messo in dubbio il successo meritato dell’Inter, la maggioranza ritenendo il risultato troppo stretto a nostro favore, e alcuni addirittura dando per archiviata la questione scudetto…). E tuttavia io non sono affatto convinto che i giochi siano fatti: stiamo con i piedi ben piantati per terra. Il campionato, per tradizione, si decide nei mesi di marzo e di aprile, quando gli impegni si fanno più ravvicinati e la condizione atletica è appesantita dalla fatica e dal cambio di stagione. Insomma, come è capitato lo scorso anno, solo un gruzzolo cospicuo di punti in precedenza raggranellati può garantire la prima in classifica dalle sorprese e rendere sicuro il cammino verso lo scudetto. Nel frattempo per esperienza ritengo indispensabili che si realizzino almeno due condizioni. Prima di tutto, che Eupalla ci sia così benigna da conservare intatta da incidenti e squalifiche la formazione base perché il giocattolo costruito dal nostro geniale allenatore funziona perfettamente solo se le rotelle sono tutte al loro posto e ben oliate , come nell’ultima partita. Se come a Firenze mancano uno o più titolari, tutto il meccanismo s’inceppa , perché la squadra gioca a memoria, non può contare sulla fisicità dei nostri avversari né su una panchina all’altezza dei titolari e rischia di essere messa sotto scacco anche dalle provinciali. La seconda condizione è che la fatica non impiombi i muscoli per i troppo frequenti e ravvicinati impegni di campionato e soprattutto di Champions (se come lo scorso anno andremo avanti fino alla finale). A questo proposito mi perseguita il ricordo della squadra che a mio giudizio più si avvicina a quella di oggi, l’Inter di Herrera nella stagione ‘66-‘67. La vidi in alcune partite qualche mese prima del crollo : sembrava invincibile, tanto si muoveva con assoluta sicurezza , a memoria, e in perfetta sintonia tra i reparti . Poi la rividi nelle ultime due settimane, a SanSiro, totalmente diversa, come se il duplice impegno di campionato e di coppa l’avessero svuotata di energie e di fiducia. Purtroppo il gioco a tutto campo della nostra squadra, come quello dell’ultima di Herrera , è molto dispendioso di energie e il rischio è veramente alto , a mio parere, che la squadra non regga nel duplice impegno di campionato e di coppa. Ma non voglio essere pessimista in un momento in cui è giusto, a più di metà del cammino, guardare al futuro con fiducia, sperare che Inzaghi sappia ben dosare le forze per i futuri impegni e Eupalla ci sia ancora benigna e ci preservi da brutte sorprese.
    Una felice giornata.

    • Alex scrive:

      Se lo dici tu, Scettico, dobbiamo fidarci. Mi ricordo molto vagamente di come sentivo parlare in famiglia di una squadra perfetta, praticamente invincibile. Poi la finale di Lisbona contro il Celtic senza Suarez (e dici niente) alla quale assistetti tra l’incredulo e l’incosciente, come direi sia giusto per un bimbo di 6 anni. Ma quel giorno decisi che avrei tenuto l’Inter e sono ancora qui, 57 anni dopo. La settimana dopo l’atroce beffa di Mantova con superpapera di Sarti. Di fatto la fine di un ciclo. Per dire che a volte basta veramente poco per far “girare” le cose, in meglio o in peggio. E quindi, se pur consapevole della forza della nostra squadra, continuo con i gesti apotropaici….

  10. mare scrive:

    Avete detto praticamente tutto, al momento la preoccupazione che si può pensare da qui a fine stagione è appunto le gestione delle forze.

    Sul resto il nostro allenatore top assoluto, ma appunto la gestione…di quell’Inter-Bologna di coppa iatlia ne ho parlato fin troppo, ma anche della supercoppa ne vogliamo parlare?
    Tutti e 11 gli stessi titolari su partite in 3 giorni, arrivando poi mezzi cotti e rischiando molto a Firenze…

    Firenze, che come scrisse qualche giorno fa’ credo scettico, è stata ad oggi lo snodo cruciale di questo campionato, ma ci siamo arrivate male per via della supercoppa.

    Da qui in avanti dovrà dosare le forze, dovrà fare turn over, che io farei in Champions

    Lo straordinario cammino di Inzaghi e di questa squadra di questi anni verrà consacrato solo ed esclusivamente con lo scudetto.

    Questo se lo deve mettere in testa il.mister, ma se non ha snobbato coppa italia e supercoppa figuriamoci la champions

    Ma scudetto o non scudetto cambieranno la storia di Inzaghi e di questa squadra e nessuno più di Inzaghi e questo gruppo meritano questa soddisfazione.

    questa definitiva consacrazione che li farebbero ricordare come una delle squadre/allenatore vincenti e in assoluto più belle(per il gioco) della storia di questo club.

    Passa tutto dal campionato

  11. Cruz Pallone d'Oro 🖤💙 scrive:

    Skriniar, Lukaku, Onana, Dzeko e Brozovic. Per capire la grandezza della squadra attuale bisogna partire dai cinque titolari che ci hanno lasciato in estate, tutti via in un colpo solo. Oggi li abbiamo già dimenticati, ma chi avrebbe scommesso un centesimo su un’Inter migliore di quella dello scorso anno, guardando i sostituti? Tolto Calhanoglu, già ampiamente certificato come alternativa a Brozo, l’unico sul quale si poteva riporre qualche speranza era Pavard (che ha ripagato egregiamente le attese), che poi è anche l’unico non “pianificato”, arrivato quasi per caso a fine mercato.
    A proposito di Benji l’interista, non finirò mai di ringraziare il padre di Samardzic, è lui il vero artefice di questo colpo di mercato.

  12. Er pomata scrive:

    Essendo io tassonomico e non nozionistico, faccio una piccola correzione: nel pessimo febbraio 2022 oltre alla sconfitta col Sassuolo (era il 20 febbraio, giorno del mio genetliaco) i pareggi per 1-1 furono contro Fiorentina e Torino (non Napoli).
    Tutto questo per la precisione.

  13. Flavio Mucci scrive:

    Mi sono sempre chiesto perchè della miriade di attimi vissuti, ne restino in memoria solo alcuni, qua e la’, a volte apparentemente a caso ma sicuramente impressi per l’emozione e per l’importanza dell’accaduto.
    Sulla scorta di Alex e Scettico, ho nella mia memoria, tra le altre, due immagini: il pomeriggio di Inter Celtic e la domenica dopo il giovedì di Mantova-Inter.
    Nella prima sono davanti a casa nel viale della (allora) periferia di Sassuolo, così simile a tante altre periferie di quella Italia del boom e nella seconda sono invece a pranzo da cugini in una villetta che , ironia della sorte, dista poche centinaia di metri da dove abito adesso a Fiorano e davanti alla quale ora passo regolarmente portando a spasso il cane. Di quest’ultima ricordo perfettamente i tre gradini di accesso e le canzonature dei miei zii per il campionato perso.
    Nonostante che la semifinale del Bernabeu mi abbia notevolmente rinfrancato sui nostri destini e da allora ho meno patema ad affrontare finali e/o partite importanti, il lascito di quegli episodi vissuti nell’adolescenza (periodo fondamentale di formazione) mi rendono alquanto cauto sul pronosticare il futuro.
    Fannno bene gli allenatori a ragionare “partita per partita”

    • denny71 scrive:

      Flavio, scusa l’ignoranza ma mantova-inter si giocò di giovedì? Cmq dopo Scettico sei il secondo a citare la conclusione infausta di quella stagione… urgono riti apotropaici!

      • Flavio Mucci scrive:

        Si, sono andato a controllare prima di scrivere, io ricordo bene che quel pranzo fu di domenica a mezzogiorno, quindi la partita era già stata giocata prima.
        Al riguardo ho letto anche che la Juventus avrebbe dato un premio partita al Mantova e che l’arbitro avrebbe messo avanti le mani prima dell’inizio, affermando che non avrebbe dato rigori per non voler influire sull’assegnazione del campionato.(affermazione che fosse vera sarebbe assurda, in quanto se il rigore è sacrosanto e non lo fischi, incidi e come, sull’assegnazione del Campionato).

    • Flavio Mucci scrive:

      Errata corrige : semifinale al Camp Nou.

      Sempre spagna è, ma ,personalmente, molto più emotiva la semifinale, della finale.

      • Scetticonerazzurro scrive:

        In quel finale di stagione ci fu fatale il mese di maggio: perdemmo in casa con i gobbi, pareggiammo a Napoli e in casa con la Fiorentina (che fu la partita a cui assistei direttamente a SanSiro e in cui ebbi la netta percezione di una squadra ormai a corto di carburante ), poi la disfatta col Celtic e infine il primo giugno la partita di Mantova. I gobbi si portano a un solo punto e vincendo con la Lazio all’Olimpico (sempre la Lazio di mezzo nei nostri duelli coi gobbi!) conquistarono lo scudetto. Questa almeno, se la memoria non mi tradisce , la successione degli eventi .

  14. Luca scrive:

    Condivido i timori di @Francesco70 e di chi esprime, n un modo o nell’altro, gli stessi concetti.
    Anche Settore mette le mani avanti ed impronta il post ad una moderata prudenza.
    Dire che le partite decisive sono nel mese di febbraio.
    Solo dopo il doppio turno di CL ed il recupero con l’Atalanta potremo fare un punto della situazione molto più affidabile.
    Giusto essere contenti, giusto rimarcare la notevole differenza vista in campo contro la gobba (li abbiamo presi a pallate, questa la verità).
    Ma piedi ben piantati in terra. Tutto è ancora da vedere.
    Ribadisco che su Thuram c’era un rigore solare e mi meraviglio che nessuno ne parli.
    Aver vinto non significa non rimarcare questi errori clamorosi.
    Forza Inter e juve merda a tutti.

    • Cipe64 scrive:

      Non ne parla nessuno perchè, fin dai primi commenti, su dazon l’intervento viene classificato ed archiviato come non falloso.

      La stessa cosa avviene quando una normalissima uscita di Sommer, viene classificata ed archiviata come fallo di imprudenza, dopo mille ridicole capovolte concettuali.

      Uguale quando un chiaro fallo di mano di un laziale in area di rigore neanche viene notato.

      Infine una sbracciata per scrollarsi un avversario di dosso, avversario che crolla e simula, viene archiviata come infame gomitata….e l’Inter la favorita del var.

      E’ dai primi commenti che nasce la distorsione e questa cosa avviene in modo sistematico.

      • mare scrive:

        Esattamente così.

        La “verità” non è il fatto in quanto tale ma come viene raccontata.

      • Luca scrive:

        La penso anch’io così. Però che facciamo? Ci arrendiamo oppure proviamo, nelle nostre infinitamente piccole possibilità, a cambiare qualcosa?
        Se nemmeno fra noi parliamo di un rigore clamoroso e ci diciamo che l’arbitraggio è stato buono…
        Domanda: e se la gibbaccia avesse pareggiato con un gol al 96? More solito?
        Jube merda a tutti.

        • Cipe64 scrive:

          E che possiamo fare noi?
          Parlarne se qualcun altro non lo fa.
          Questo possiamo fare…

          Questo modo di agire dei media…ovvero enfatizzare le scelte “favorevoli” e neanche vedere quelle sfavorevoli anche se evidenti o, peggio, mistificare la realtà a nostro sfavore era il modo di agire ai tempi di calciopoli quando moggi controllava direttamente moviolisti e giornalisti.

          Non dico che sia uguale nel complesso la situazione sia confrontabile ma riguardo al comportamento dei media ci siamo quasi.

        • mare scrive:

          Possiamo fare solo quello che correttamente stai facendo tu, evidenziarlo dove possiamo

  15. Geppy57 scrive:

    Ma noi, partite da recuperare con la Salernitana, per dire, mai?

  16. Giorgio scrive:

    Sto guardando la semifinale di Copa del Rey (A. Madrid contro A. Bilbao). Sottolineo che per il “dovere” ho sacrificato alcune scene non male di M. Robbie su RAI Movie 🙄
    Ho maturato la convinzione che l’ A. Madrid, se pressato, sia in forte difficoltà.
    E non aggiungo altro…

  17. Alex scrive:

    @Luca.
    Hai ragione. Se fischi un rigore a Sommer per intervento “imprudente”, e hai messo la postilla nel regolamento che, anche se prendi prima il pallone ma un attimo dopo travolgi tutto puoi venire sanzionato con la massima punizione, sicuramente anche l’intervento su Thuram può tranquillamente essere da calcio di rigore. Io e un mio cugino insieme al quale l’ho vista, l’avevamo notato subito. Ma ormai è quasi inutile parlarne: è come se ogni partita venisse giocata con un regolamento deciso qualche ora prima. Mi ricorda un pò un grandissimo film (a mio parere ovviamente) degli anni ’70, Rollerball, per me attualissimo anche oggi: prima di ogni partita viene cambiato il regolamento, sperando che il protagonista, che si era ribellato al sistema, ci lasci la buccia durante il gioco. Non è che tra un pò, per fischiarci un rigore a favore, ci vorrà un tentativo di violenza sessuale su un nostro giocatore ?

  18. Giorgio scrive:

    Orc…! Rigore “annullato” al 93.mo…😬

  19. Scetticonerazzurro scrive:

    Io invece, @Giorgio, ho visto lunedì sera su SKY la partita registrata del City contro il Brentford. Col ricordo fresco della nostra partita di domenica, mi è capitato così di confrontare il gioco della nostra squadra con quello del City. Intendiamoci, il calcio inglese è molto diverso da quello del nostro campionato: più veloce e meno tattico, con la squadra che si ritiene inferiore che mai si chiude a bunker nella propria metacampo, ma coraggiosamente si stende in avanti in cerca di occasioni (infatti il Brentford ha segnato per primo e a lungo ha tenuto testa alla reazione della squadra di Guardiola) . Tuttavia il confronto tra il gioco collettivo degli inglesi e quello della squadra di Inzaghi mi ha confermato in una convinzione che già nello scontro diretto di Champions avevo maturato: che la squadra di Inzaghi, pur prendendo a modello il City, ha raggiunto attualmente nell’organizzazione della difesa e del centrocampo un grado di perfezione maggiore di quella inglese. Insomma, lo scolaro ha superato in quei settori, a mio parere, il maestro. Quello che differenzia le due squadre, e non è cosa di poco conto, è la mentalità e al tempo stesso la concretezza degli inglesi, i quali, centrocampisti e attaccanti puri, quando vedono lo specchio della porta sparano a rete da tutte le posizioni, da media e lunga distanza, centrando quasi sempre con tiri forti e precisi il bersaglio. Insomma, tutto il contrario dei nostri attaccanti, sempre indugianti non si sa bene se per timore di sbagliare o per scarsa fiducia nei propri mezzi: un enorme spreco di occasioni con tiri sbilenchi o fuori bersaglio, spesso addirittura in tribuna. Insomma, se vorremo, in Champions, superare i prossimi turni, dovremo in qualche modo trovar rimedio a questo pesante handicap, che potrebbe veramente rivelarsi decisivo per le nostre sorti in quella competizione. Non so come, ma Inzaghi, che ha già fatto il miracolo di organizzare una squadra quasi perfetta, dovrebbe trovare un qualche rimedio che non ci penalizzi troppo nei prossimi incontri. Almeno giova sperarlo..
    Una felice giornata.

    • Francesco89 scrive:

      Quella differenza di concretezza in fase offensiva che descrivi bene ha un nome ben preciso: si chiama qualità/talento!
      E’ proprio per la sua assenza che per esempio non saltiamo mai l’uomo e comunque facciamo molta fatica a creare superiorità….

      Ad essa purtroppo Inzaghi non può porre rimedio!

      Voglio essere però più chiaro: in una scala da 1 a 10, abbiamo mediamente negli 11 titolari una qualità da 8 che è la più alta in Italia ma è diverso dall’avere 8,5 o addirittura 9 come nelle migliori squadre in Champions League!

      Fortunatamente nel risultato di una partita di calcio contano molti altri aspetti, ma ciò non toglie che da questo punto di vista partiamo con un handicap rispetto a loro….. ed è ovvio, considerando le diverse risorse economiche a loro disposizione!

      • Scetticonerazzurro scrive:

        Certo, noi non abbiamo tra le nostre file un Haaland o un Messi, ma quando abbiamo incontrato il Barcellona e il City la nostra difesa ha saputo imbrogliare i due fuoriclasse, rendendo pressoché nullo il loro potenziale offensivo, inteso come capacità finalizzatoria, non certo di manovra a favore di compagni. Le difese fuori d’Italia sono molto meno arcigne e consentirebbero ai nostri attaccanti, se ne fossero capaci, di finalizzare maggiormente il gran gioco preparatorio alle loro spalle. Purtroppo non ne son capaci, come è accaduto nell’ultima finale di Champions…Quanto poi alla qualità complessiva dei giocatori della nostra squadra, tranne che per i fuoriclasse di cui le maggiori europee dispongono in attacco, attualmente io non cambierei nessuno degli atleti che giocano oltralpe con quelli che costituiscono la formazione base della nostra squadra: l’organizzazione collettiva che Inzaghi ha saputo dare alla sua squadra, permette ad essa di compensare nettamente il divario tecnico che indubbiamente esiste ma che, a mio parere, meno si evidenzia in tornei di breve durata.

  20. Javier + scrive:

    Io ieri sera ho visto Sanremo.
    Poi ai supplementari sono andato a dormire.
    Ma in Liguria non si lavora la mattina?

  21. Lothar scrive:

    Sono quasi 20anni che NON vedo Sanremo, e tutto va bene.

  22. Lothar scrive:

    Uhm, forse un pò di più a pensarci bene

  23. Lothar scrive:

    Anche se ammetto che é difficile sfuggirvi in toto, ad es. vedere durante il desio quel creten di svedese con la coda malmenare la lingua italiana per far ridere (?) gli italioti, beh, risulta veramente fastidioso.
    Tutto fatto coi soldini dei contribuenti.
    Ma andate a ‘ppiarvelo in…

  24. Lothar scrive:

    Maltrattando, stavolta io, l’italica lingua, per desio intendevo l’ora del pranzo

  25. Lothar scrive:

    Eccallà🙄…

  26. Enzo Primo scrive:

    Nei vostri commenti leggo tanta preoccupazione/timore/paura per la partita contro la rivitalizzata Roma guidata dall’ex capitan futuro.
    Io invece – contrariamente alla vigilia delle passate partite di cartello- mi sento moderatamente tranquillo.
    Piuttosto, mi avrebbe tolto il sonno se al posto della Roma ci fosse stato il Sassuolo.
    Questo sì, solo scrivere il nome mi incute terrore.
    😱😱😱
    Hanno un piede nella serie cadetta ma, i giocatori un domani potranno raccontare ai nipotini di avere fatto l’impresa al Meazza.

  27. Javier + scrive:

    E comunque per fortuna che l’Inter gioca alle 18 altrimenti mi perdevo la finale di Sanremo tra Sangiovanni e i Santi Francesi (chissà quanto ha pagato il Vaticano)
    Io comunque tifo per Sangiovanni, anche perché abito a Torino, e poi i Santi Francesi stan sulle balle a tutti pure in paradiso perché non usano il bidet.

  28. Paolo scrive:

    Dopo la partita a Roma, diventerà fondamentale la rotazione dei titolari, sia per proporre sempre una squadra competitiva e fresca atleticamente sia per evitare sovraccarichi ai “titolarissimi”.

    Su tutti, tre aspetti mi paiono importanti.

    1) Cominciare ad inserire Buchanan a destra, che Matteo comincia ad accusare molta fatica a reggere lo sforzo che si richiede al quinto e Dumfries pare un pelo involuto, o forse svagato..
    2) se andiamo in vantaggio aumentare giocoforza il minutaggio delle due punte di rincalzo, è troppo importante preservare la Thula.
    3) Ricordarsi che Mkhi ha una certa età.. sappiamo che Sensi ha l’autonomia di Una Ferrari con il serbatoio di un Ciao, e Klaassen non sembra un fenomeno. Però ragazzi, l’armeno nelle partite clou è ancora troppo importante, diamogli un po’ di respiro

    • Alex scrive:

      Eh, il problema è che a Roma mancherà Frattesi che, a partita in corso, poteva essere determinante con i suoi inserimenti come una delle migliori alternative che possiamo mettere in campo in fase offensiva. Nella malaugurata idea che dovessimo essere sotto, o pari a 12/15 minuti dalla fine, non è impossibile che vedremo all’opera questo Buchanan. Sarà dura, ragga, molto dura.

      • GuS scrive:

        @Paolo quoto.
        Su Dumfries resto convinto che la questione del mancato rinnovo abbia pesato in modo significativo. Prendo però per buone le parole del mister che ha parlato di un problema fisico e il modo con il quale è entrato in partita nell’ultima gara mi conforta. C’è bisogno della sua, per quanto spesso sgangherata, fisicità e capacità di dare profondità. Il bravo Darmian dà equilibrio ma ha bisogno di riposo e comunque non garantisce nè l’una nè l’altra.

        • Scetticonerazzurro scrive:

          Non ritengo concepibile che atleti professionisti si possano ritenere stanchi dopo una settimana di riposo e con i cambi di mezza squadra che avvengono al settantesimo minuto. A mio parere, eviti Inzaghi di mettere in campo , almeno nel primo tempo, formazioni raffazzonate, con giocatori non abitualmente in sintonia col resto della squadra. Proprio per questo motivo abbiamo colpevolmente rinunciato al primo posto in Champions e ci ritroviamo tra i piedi l’Atletico…

          • Enzo Primo scrive:

            Concordo pienamente!
            Se parliamo di stanchezza con giovanotti 25/30/35enni, ecco, io farei vedere loro un torneo completo di tennis dove qualche set si conclude al tie break e magari dopo 5 ore di battaglia.
            Dai su, non scherziamo!

  29. Giorgio scrive:

    Buongiorno a tutti da una Livorno col clima uggioso (non mi domandate l’esatto significato, però).
    Io vedrei con favore Bisseck, al posto di Darmian. Il giovanotto ha fisico enfaccia tosta e può benissimo fare la fascia più o meno in qualsiasi ruolo, tra difesa e attacco. Di Buchanan non ho cognizione visiva, ma il fatto che sia stata data una chance più o meno a tutti e non a lui, che è arrivato ormai da un po’…non depone a suo favore. Certo…lui deve capire gli schemi, imparare quattro parole di italiano, Inzaghi vorrà avere le idee ben chiare, ma…ricordo un certo Schneijder che praticamente arrivò c8n le valigie a S. Siro e giocò prima ancora di vedere casa… 😉

    • Giorgio scrive:

      L’enfasi dovuta al ricordo di Schneijder ha prodotto gli errori di digitazione.
      Lo dico (una tantum) a discolpa delle (fottute) tastierine…

    • GuS scrive:

      Allegri domenica ha buttato dentro il bambino Alcaraz appena sbarcato.
      Credo dipenda sia dalle caratteristiche “personali” del buon Simone (che tende a fidarsi ed affidarsi del suo zoccolo duro e ci mette un pò, eufemismo, ad allargare la cerchia degli eletti) sia oggettivamente da un modo di intendere calcio (modulo, movimenti, geometrie, equilibrio tra le fasi, delicatezza del ruolo di quinto…) molto diverso da quello di un Mou o di un Allegri (più “basico”…tipo “entra e fai un pò quel che sai fare”). C’è da capire quanto è uno da buttare dentro per sparigliare in partite ingarbugliate, magari da sbloccare o recuperare.

      • Giorgio scrive:

        Nulla quaestio.
        Il mio interrogativo era – se mai – più orientato a quanto già abbastanza visto : perché mai Inzaghino, dato l’evidente principio di stanchezza/opacità di Darmian (elemento PRE-ZIO-SO, sia ben chiaro) non impiega un poco di più Bisseck, che ha già conosciuto ?
        Inizia a sembrare una bocciatura, ma il ragazzo ha fatto persino un po’ di più e di meglio di Asslani, che pure ogni tanto qualche occasione se la vede concedere…

        • GuS scrive:

          Non penso a bocciature, anzi. Più che altro al limite rigidità, come ti scrivevo. Bissek ha fatto molto bene il “braccetto” e il mister lo vede lì, a disputarsi il posto con gli altri “centrali”. Sul quinto di destra se la giocano Darmian e Dumfries (e Buchanan appunto, che comunque mi sa tanto di occasione anticipata ma con vista 24/25, allorquando l’olandese saràprobabilmente ceduto). Pensa la gioia di Buchanan se intanto che consegue il master tuttafascia dovesse vedersi passare davanti anche Bisteccone.
          Comunque in generale a Bissek e soci va trovato spazio, nell’ottica di far arrivare allo sprint finale in condizione i titolari, come scriveva @Paolo.

  30. Francesco 70 scrive:

    Scopro ora che la nostra sconfitta all’Olimpico partirà alle 18 e non , come pensavo, alle 20.45.
    Temo di non poterla vedere.
    Sarà durissima, altro che juve. Speriamo riposino gli stanchi: sarebbe ora di far rifiatare Darmian.
    E si, diciamolo, sarebbe ora di far rifiatare i due davanti. Ma è letteralmente impossibile. Non ci si crede: un mercato quasi perfetto e ci troviamo ad aver solo due attaccanti “seri”.

  31. Lothar scrive:

    Uhm, nel frattempo il cane John (o John Elkann se preferite pare abbia, assieme ad altri “familiari”, commesso qualche broglio nella spartizione dell’eredità del buon vecchio Gianni Agnelli…
    Perché non mi sorprende?

    • GuS scrive:

      In 2 rami della famiglia si sono spartiti il 60% a testa. Eppure per Gravina, chiamato a testimone, è tutto in ordine “vorrete mica mettere in discussione il brand per una puerile questione aritmetica” pare abbia esclamato davanti al notaio.

    • Paolo scrive:

      😁

  32. Lothar scrive:

    Ops, manca una parentesi, pardon!

  33. mare scrive:

    Bisseck al posto di Pavard o Bastoni(li può giocare)?
    Non scherziamo dai

    Dumfries al posto di Darmian?
    Ci penserei

    Ma sono 5 partite che gioca con Darmian e Pavard:

    Monza-Inter 1-5
    Lazio-Inter 0-3
    Inter-Napoli 1-0
    Fiorentina-Inter 0-1
    Inter-Juventus 1-0

    5 partite, 5 vittorie, 1 gol subito(rigorello…)

    Darmian spinge poco, vero, ma copre tanto

    E Pavard spinge sempre di più in ogni partita perché sa che ha le spalle coperte

    Prima di cambiare domani ci penserei 100 volte

    • Giorgio scrive:

      Francamente…NON avevo intenzione di scherzare.
      A mio avviso Bisseck può serenamente giocare sulla fascia. Non come marcatore dietro, bensì come fluidificante o come accidenti si dica.
      Poi – per carità – può anche essere una valutazione sballata. Ma l’ho fatta seriamente, ecco.

      • Paolo scrive:

        @Giorgio, magari potrebbe anche giocare, non conosco i suoi parametri, anche se francamente non ricordo un quinto “tuttafascia” con quel tipo di fisico.

        Il fatto è che è stato preso per fare il centrale difensivo esterno della difesa a tre. Per questo si sta allenando da mesi e in quel ruolo ha giocato quando è entrato in campo.

        Il “quinto” ha tutt’altre caratteristiche (nella marcatura, nel gioco aereo, nella capacità di cross in corsa, nello stop, nelle capacità aerobiche, ecc) e tutt’altri compiti tattici, che tra l’altro sono particolarmente complicati nel “nostro” 352, specie nei triangoli e scambi nella “catena” di pertinenza in fase di possesso e nel rientro e nelle diagonali a stringere in fase fi non possesso.

        Insomma Bisseck non potrà mai fare il quinto, a meno che non si inizi ad allenarlo per quel ruolo specifico e che abbia le caratteristiche tecniche e fisiche per farlo, cosa di cui dubito fortemente.

        Buchanan, che quelle caratteristiche invece le possiede, non ha ancora visto campo perché deve digerire i movimenti che quel ruolo prevede…per dire.

    • GuS scrive:

      @mare, domani formazione tipo senza dubbio alcuno. Poi però va gestita la rosa…

  34. Javier + scrive:

    @Gus
    120% sul campo (J. Elkann)

  35. Militus scrive:

    Sensi ha la febbre e non è partito per Roma. Come diceva Totò, “ho detto tutto”.

    • Javier + scrive:

      Quando ero ragazzo (Giorgio tieni a bada la lingua) giocavo in una squadra dove la mezz’ala, sempre ammalato, entrava in campo con il fazzoletto ed il Vicks Inalante 🤣🤣
      Devo informarmi se ci sono legami di parentela con Stefanino

    • Giorgio scrive:

      Non capisco il motivo di certe raccomandazioni…
      Mica facevo lo splendido perché conservo ancora un tuo autografo.
      Ricordi ? Allora ero io, il bimbetto, e tu – GIÀ AVANTI negli anni – firmasti con mano un po’ incerta su quella foto di giornale che ti ritraeva sospeso in quella plastica rovesciata che siglò la tua personale tripletta…
      Ah, che tempi… 😏

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