I silenziosi fratelli del mondo

Sono cose che succedono, prima si erano strattonati, lui lo ha provocato, c’è chi fa di peggio, non intendeva di dire quello, è trash talking no?, in Italia in fondo non c’è razzismo, vabbe’ stavano giocando a pallone, i problemi sono altri, ce la vogliono far pagare, eh sì certo la Marotta League, i calciatori sono dei minus habens, in Italia in fondo siamo tutti razzisti, ma non avevi detto che? sì ma intendevo che.

(è lei che lo è andato a cercare, è per il troppo amore, lei si vestiva da zoccola, l’uomo è cacciatore, ma che sarà mai?, se stava a casa non succedeva niente, tanto a voi basta aprire le gambe, chissà che scassacazzo era, lei voleva lasciarlo, lui non poteva accettarlo, vabbe’ così impara a scopare con un marocchino)

Ah, e comunque “negro” è la parola più etimologicamente corretta. Anche Edoardo Vianello in “Siamo i watussi” diceva chiaro e tondo che “Nel continente nero / Alle falde del Kilimangiaro / Ci sta un popolo di negri / Che ha inventato tanti balli” e quindi…

Ascolta “INTERvallo di alto gradimento” su Spreaker.

E quindi stop. A un certo punto bisogna dire basta. Bisogna imporselo. Decidere che non c’è nulla da giustificare in un determinato comportamento o nell’uso di una parola invece di un’altra. Piantarla di andare alla ossessiva ricerca di attenuanti o di sfumature che possano ammorbidire la cosa. Perchè ammorbidirla? Ci eravamo ammorbiditi quando ululavano a Lukaku? Siamo antirazzisti a fasi alterne? Negro, nel 2024, non si dice. Insultare una persona di colore chiamandolo negro, nel 2024, è una cosa triste, il segno – uno dei tanti, per carità – del tempo che a volte passa invano. Facciamo la raccolta differenziata, abbiamo inventato i sacchetti biodegradabili, i circhi non fanno più i numeri con gli animali, i disabili hanno parcheggi dedicati, però ogni tanto diamo del negro a qualcun altro. Possiamo migliorare: ecco, facciamolo.

Ascolta “Le parole sono importanti” su Spreaker.

Spiace parecchio che sia capitato ad Acerbi, uno che personalmente avevo eletto a simbolo dell’Inter dello scorso anno, uno serio, uno che sa cosa vuol dire la sofferenza. Potrebbe essere un’attenuante, ma non ce ne devono essere purtroppo. E’ una storia un po’ deprimente, gestita malissimo. Poteva finire domenica notte e invece è durata tanto, troppo, con un effetto domino disastroso. Se dopo tre giorni la difesa è “Veramente gli ho detto ti faccio nero”, beh, che dire? chiudiamo tutto e andiamo a casa. “Ti faccio nero” lo dicevano nei western di 50 anni fa. L’ultima persona ad avere detto “Ti faccio nero” forse è stato Bud Spencer in “Altrimenti ci arrabbiamo”. Io farei nero quello che ha consigliato Acerbi in questi interminabili tre giorni (ops, potrei passare per un violento. Non lo sono, ho i testimoni).

E’ una vicenda così sconclusionata che non può nemmeno essere usata da case history così com’è, per farne una lezione a scuola, per dire. Se ha sbagliato Acerbi ha sbagliato anche Juan Jesus, la vittima, con quel tira e molla di indignazione e perdono a stretto giro e per aver definito “cose da campo” un insulto razzista. Perchè è proprio questo il messaggio che non deve passare: che in una partita ci si può dare nel negro in un contesto di impunibilità in quanto “cose da campo”. Minchia, a questo stiamo ancora? Del resto, siamo un paese in cui puncicate, bombe carta, devi morire, forza Vesuvio e motorini lanciati dal secondo anello erano “cose da stadio” fino a non molto tempo fa. Pochi giorni fa Maignan in Udinese-Milan, al centesimo “negro di merda” urlatogli dietro la porta, si è dovuto incazzare. A questo stiamo ancora, sì.

E spiace un po’ che la società dei Fratelli del mondo, in tutto questo casino, abbia scelto il silenzio. Pensavo che fosse per accertare bene i fatti, ma se dopo tre giorni è stato partorito solo un “Ti faccio nero” le mie convinzioni vacillano. Spiace, perchè è come l’antirazzismo di cui sopra. Non si può essere Fratelli del mondo a fasi alterne. E’ tutto molto semplice: Acerbi (ci dobbiamo ancora aspettare che chiarisca?) va sanzionato, ci si deve scusare (Acerbi per primo, e la società con lui), ci si deve impegnare perchè queste cose non si ripetano e siano di insegnamento per le generazioni a venire. I ragazzi devono imparare che il razzismo è una montagna di merda, e che se fai il razzista stai fuori. Noi vogliamo la seconda stella, non fare figure del cazzo. E non mi riferisco solo ad Acerbi, il cui comportamento è totalmente da censurare ma che possiamo sforzarci di contestualizzare in quel prato verde in cui succedono cose turpi tra maschi rozzi. Mi riferisco alle 72 ore successive.

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149 risposte a I silenziosi fratelli del mondo

  1. Gaetano scrive:

    Riporto il mio commento che era sull’altro post…
    Allora, sul caso “Acerbi”, raccolgo l’invito di Geppetto e, da “leguleio”, vi dico cosa ne penso.
    Ho letto quanto riportato sulla Gazzetta da questo avv. Chiacchio .
    Credo che la chiave giuridica sia nella esistenza di una “presunzione grave, precisa e concordante” ( Cipe ha già bene inquadrato il tema proprio pochi minuti fa ..)
    Si tratta non di una vera e propria prova , ma, pur sempre, di molto più di un semplice indizio ( che da solo non potrebbe supportare un bel nulla )
    In sostanza è un concetto che si basa sulla probabilità; c’è un “latinorum” che inquadra la cosa ( chi ha fatto il liceo capirà…) : “id quod plerumque accidit”, ossia “ciò che accade di solito ” ( cioè il caso più verosimile o probabile…)
    Per cui, chi si trova a giudicare questi fatti/situazioni, se vede che, in base al quadro indiziario che si trova davanti, ravvede che sussiste una (più o meno ) elevata probabilità che le cose siano andate così… scatta la condanna e la presunzione ( ai fini del verdetto ) ha assunto il valore di una vera e propria prova…
    Nel caso specifico, la presunzione emerge(rebbe) da due principali circostanze che fanno sorgere altrettante domande:
    1) Juan Jesus accusa Acerbi di una cosa grave; se non fosse successo nulla perchè JJ contesta Acerbi con così grande veemenza ? E’ quindi “probabile” che le cose stiano così…
    2) Acerbi si scusa; se non ha fatto nulla di grave perchè si dovrebbe scusare ?
    E’ quindi probabile che le cose siano accadute come dice JJ…
    In questi casi è comunque concesso, a colui che si trova a dover rispondere dell’accusa, di “provare” di non aver commesso il fatto contestatogli; però si tratta della c.d. “inversione dell’onere della prova”; difatti ( normalmente) è colui che accusa che deve, in primo luogo, fornire la prova; al contrario nel caso in cui a legge prevede l’inversione (appunto) in presenza di queste “presunzioni”, l’accusatore è esentato dal provare le proprie accuse, e, pertanto, tocca all’accusato provare di non aver commesso il fatto…
    E qui, spesso, ci troviamo di fronte alla c.d “probatio diabolica”, ossia, come diceva Geppetto, “occorre provare di non aver detto…” ; appunto, si tratta di una prova impossibile da dare e quindi diabolica !
    Comunque, nel ” caso Acerbi” potrebbe essere molto importante capire se ci sono testimoni che hanno sentito le frasi incriminate … ovviamente dubito che costoro possano essere giocatori dell’Inter, poichè in questo caso incorrerebbero nella “omertà” per non aver denunciato Acerbi e conseguente squalifica… è più probabile (temo) che vengano fuori giocatori del Napoli che sosterranno di aver sentito la parola ” negro” …se andrà così, per Acerbi non ci sarà scampo, perchè si passerà dalla “presunzione ” alla vera e propria prova.
    Scusate se ho annoiato e se mi sono dilungato un pò troppo…

    • Cipe64 scrive:

      Ma figurati…anzi grazie per la spiegazione.
      In punta di diritto è chiara, o tale mi sembra la cosa.

      Voglio però cercare di capire anche altro.

      E’ comunque è in gioco il finale di carriera e la vita di una persona e ci vuole qualcosa di più, secondo me, per essere così perentori.
      Vedo la stampa tutta orientata, di default, sulla colpevolezza sin dall’inizio

      @Settore devo dire che questa volta ti condivido fino ad un certo punto (capita e non sono fratello a fasi alterne, ti assicuro).

      Sono d’accordo che il razzismo sia una montagna di merda e che non si possa, mai e poi mai, sdoganare una frase razzista derubricandola a fatto di campo, battuta o altro. La frase razzista è razzismo… senza se e senza ma per me.

      Ai miei tempi, quando l’obiezione di coscenza non era una passeggiata (v’era pure un preesame in una caserma dei carabinieri per poterla scegliere e non era un diritto), ho deciso di dedicare il mio tempo proprio in un centro di accoglienza per immigrati. Forse il periodo più ricco e prezioso della mia vita.

      So bene, ho visto quanto soltanto uno sguardo può ferire…ed essere razzista, figuriamoci una frase.

      Il fatto è che adesso sono veramente, forse ingenuamente, confuso su quanto è successo. Sarà che sono un boomer …ma a me, quella espressione sul far nero qualcuno, non appare così desueta ed improbabile.

      Che ci posso fare…se emergeranno altri elementi a carico di Acerbi che mi convinceranno….via a calci in culo senza condizionale…altrimenti io aspetto prima di schierarmi.

      In questo momento sono solo in sospeso, in attesa di potermi fare una idea più precisa.

      • Vittorio di secondo nome scrive:

        Il ragionamento ci può stare. Dopodiché, difficile che in un caso del genere si possa trovare il supporto tardivo di testimoni, i quali incorrerebbero in pesanti squalifiche, visto il ritardo, come più volte spiegato. Al di là dei chiarimenti in punta di diritto, che ci stanno (nella vita sono anch’io un uomo di legge), qua si tratta di stabilire la cosa dal punto di vista sostanziale, e dell’etica sportiva, che dovrebbe andare oltre alle interpretazioni strettamente giurisprudenziali: sui campi da gioco non ho mai sentito parlare latino (parolacce sì, e compagni appesi al muro dal capitano, quando si scopriva che avevano raccontato balle, al netto delle prove oggettive, che servono in Tribunale ma non, appunto, in spogliatoio: quella sportiva è una giustizia sommaria, lo sappiamo). Sono convinto che Acerbi, giocatore che rispetto come uomo per ciò che ha passato nella vita, al netto del calcio (dove ha dimostrato di essere forte, anche confrontandosi con una tifoseria che, in parte, gli aveva augurato le cose peggiori, vivisezionando una sua foto quand’era in maglia biancazzurra), abbia raccontato a Spalletti la corretta versione dei fatti (in nome dello spogliatoio di cui parlavo sopra), con tutto ciò che ne è conseguito, che la società taccia per il terrore che, in qualche modo, vengano fuori nuove immagini o chissà cosa inequivocabili, e che cozzino con un’eventuale linea garantista che, in punta di diritto, è ovviamente legittima ma che, in virtù di quanto affermato sopra, nessuno vuole percorrere (chissà perché…). Il club del “BUU” in risposta agli ululati razzisti di parte del pubblico del Meazza (e anche lì c’erano stati dei distinguo di parte dell’opinione pubblica…) non si può permettere che un tesserato si comporti in questo modo, andrenalina o meno, cose di campo o meno. Solo Acerbi poteva uscire da questa situazione in modo dignitoso, ammettendo le proprie responsabilità, andando incontro alle conseguenze (il campo a volte ti tradisce, commetti degli errori, e li paghi): ma ha preferito ascoltare chi gli parlava in latino. Che va benissimo, ci mancherebbe: ma che non tiene conto di altri fattori. Il problema è che la società non si fida (qualcuno il numero di Spalletti in rubrica ce l’ha ancora, sicuramente), non appoggia il giocatore per le paure di cui sopra, e questo silenzio sta creando un vulnus comunicativo incredibile, che verrà pagato a lungo. E che annulla tutto quanto di buono fatto sul tema negli anni scorsi. Peccato

        • Cipe64 scrive:

          Se veramente Acerbi ha raccontato a Spalletti una versione diversa da quella resa pubblica in nome dello spogliatoio….penso che Spalletti proprio in nome dello spogliatoio e del segreto confessionale che questo comporta, non la rivelerebbe né all’Inter FC né al Papa in persona neanche sotto tortura.

          Qui si è venuto a creare un dilemma tra due necessità fondamentali.

          La prima necessità di condannare senza se e senza ma ogni forma di razzismo…e tra queste ci metto anche le cosiddette “battute di campo” a sfondo razzista.
          Anche queste “battute” sono per me una infamia e quindi sono infamanti.

          La seconda necessità è quella per cui prima, appunto, di “infamare” un giocatore, sottolineo, qualsiasi casacca indossi…quindi una persona…ci vuole qualcosa di più di quel che abbiamo adesso.

          Forse mi mancano dei pezzi della storia, forse sarò anche un ingenuo, uno stupido…ma la certezza che hanno diversi su come siano andate le cose in non la ho.

          Posso avere ed ho dei dubbi ma quello che è successo si può spiegare in modi diversi…secondo me.

    • Mauro scrive:

      Non credo perché se i giocatori del Napoli avessero sentito e non denunciato incorrerebbero anch’essi in squalifica

  2. Ellevu scrive:

    Non mi pare ci sia null’altro da aggiungere.
    Noi siamo I fratelli del mondo, per cui l’Internazionale queste cose non e può non deve tollerarle

  3. Maura scrive:

    Ok. Ma allora coerenza! Dotiamo i calciatori di registratore e vietiamo 1) sessismo: figlio di, donnicciola, non fare la femminuccia, mettici gli attributi, gioco maschio… 2) omofobia e sessismo: vaffanc, vai a farti fot e sinonimi che implicano che chi ha un ruolo detto passivo nel coito è un inferiore. 3) cretino: si offendono i cuneesi. 4) matto, pazzo, handicappato, deficiente… 5) porco, crepi il lupo… per gli animalisti. 6) Non fare l’indiano. Crucco, Gobbo, per offendere gli juventini. Ecc.ecc. . Perché quello che io non capisco, da femminista, è perché il razzismo nei confronti degli africani sia l’unica vergogna. Anche dire che noi siamo fratelli del Mondo è sessismo perché io non sono fratello di nessuno. Essendo una sorella. Ed è una frase non inclusiva. Magari sto discorso, fuori dalla ipocrisia, andrebbe ben studiato.

  4. Riccardo scrive:

    La questione del “Ti faccio nero” è talmente grave e patetica che è anche difficile commentare.
    Io vorrei porre l’accento su una questione che questa vicenda ha reso evidente: la teoria degli scarafaggi.
    In parole semplici, se trovi uno scarafaggio in casa, non ne hai uno solo, ne hai moltissimi molto vicini, che non vedi.
    Acerbi è lo scarafaggio che si è fatto trovare. Ma gli altri?
    Di fronte a una cosa così grave, che non possono non aver sentito anche gli altri che stavano attorno, perché nessuno ha detto niente? Ecco, appunto

  5. Pastorius scrive:

    Complimenti Settore per il tuo post che trovo perfettamente centrato ed equilibrato.

  6. Eh scrive:

    Doveva dirgli che lo faceva bianco ed era a posto.

    • TOTO scrive:

      Già.
      Per farci una risata voglio raccontarvi un aneddoto reale.
      Sono stato a Zanzibar ed un simpaticone venditore di pareo sulla spiaggia, parecchio “abbronzato”, ci diceva proprio così: sono incazzato bianco.
      E giù a ridere.

      Cosa non si fa per vendere un pareo in più al turista italiano! 🤣🤣🤣

    • Cipe64 scrive:

      😄in effetti anche l’eventuale “ti faccio nero” potrebbe avere un contenuto ironico sul colore della pelle…ma qui saremmo al processo sulle intenzioni delle intenzioni….etc.

      Spero si possa arrivare ad un chiarimento vero anche se non di credo molto.

  7. Flavio Mucci scrive:

    Ok d’accordo…

    ..ma Juve Merda ? Come la mettiamo?

    Non sto scherzando…

  8. black&blue scrive:

    In realtà a quanto pare siamo ancora nel campo delle ipotesi su chi abbia detto che cosa e in che modo. In breve, se davvero è volato un negro all’indirizzo di JJ, deve attestarlo l’arbitro nel suo referto o uno degli altri ufficiali di gara, sempre che abbiano sentito. Altrimenti è parola dell’uno contro parola dell’altro e senza ulteriori testimonianze, il giudice dovrà archiviare il caso per mancanza di prove.
    Poi noi tifosi potremo avere l’opinione che riteniamo più consona alla questione. Ultima cosa: nel caso si provasse la colpevolezza di Acerbi e seguente squalifica, la cosa deve rimanere circoscritta alla sua stretta responsabilità, non deve ricadere sul meraviglioso tragitto che sta compiendo la squadra verso il traguardo che tutti ci aspettiamo

    • Cipe64 scrive:

      Io sono certo che se dovessero emergere indizi importanti a carico di Acerbi la Società prenderebbe provvedimenti giustamente esemplari.
      Di questo sono davvero sicuro.

  9. Luca scrive:

    Avrei una domanda per tutti con riferimento al commento di Graziano.
    Un giocatore della squadra X accusa il giocatore della squadra Y di avergli rivolto un insulto razzista.
    In base al ragionamento di Graziano e’ il giocatore della squadra Y che deve dimostrare di non aver detto nulla di simile (dimostrazione diabolica come può dimostrare di non aver detto?).
    Spunta un giocatore della squadra X e dice di aver sentito l’offesa.
    Per il giocatore della squadra Y non c’è scampo.
    Orbene se è così allora e facilissimo vincere i campionati.
    Basta che un giocatore dica di aver ricevuto un’offesa razzista ed il gioco è fatto. Dalle 10 giornate di squalifica in su.
    Altra domanda: perché tutte le altre offese non valgono? Voglio dire: Matrix riceveva offese alla mamma (deceduta prematuramente) ogni partita.
    Quelle non valgono?
    Volete altri esempi di offesa?
    Con il registratore in campo!

  10. darthmanfro scrive:

    Il problema non è tanto squalificare o non squalificare Acerbi, ma è questa giustizia a maglie alterne che non va bene per niente.
    E soprattutto la grancassa mediatica a maglie alterne che ci sta sopra.

    Comunque per la cronaca Acerbi ha detto:
    “Ieri ho perso un’altra occasione buona, è andata a casa con te la signorina”.

  11. Gaetano scrive:

    Ciao Luca, credo che tu ti riferissi a me ( però sono Gaetano, non Graziano ! ).
    Vorrei precisare che quanto ho scritto non è un “mio ragionamento”, nè tantomeno rappresenta la mia opinione personale … ho solo cercato di descrivere, in modo “tecnico” , da legale quale sono, i meccanismi legali e processuali, (per quanto di mia conoscenza, considerato che non sono specializzato in diritto sportivo ma in altre branche del diritto…)-
    Tra l’altro, quanto all’importanza che potrebbero assumere le testimonianze, nelle serie minori esiste già un precedente (citato dall’Avv Chiacchio nell’intervista alla Gazzetta ) che ” fa giurisprudenza” come si dice nel gergo di noi legali.
    E in quel caso, la testimonianza di un giocatore avversario non è stata considerata “omertà” , ma, anzi , è stata decisiva per la condanna …. questo per rispondere anche a chi ritiene che non potrebbe spuntare fuori un giocatore del Napoli, perchè rischierebbe anche lui la squalifica per “omertà”….
    Purtroppo, non è considerata la stessa cosa il fatto che a “tacere” sia un giocatore avversario, piuttosto che un compagno di squadra dell’accusato… difatti se è un compagno a tacere, viene considerato ” complice” dell’accusato … se invece è un avversario no…
    Può piacere o no, ma le cose stanno così.
    Quanto alla mia opinione personale (per quanto può interessare…), dato che, oltre ad esercitare la professione di avvocato sono anche interista è molto intuibile capire da che parte sto… Per me, fino a quando non si riscontra la prova certa al 100% si è sempre innocenti… immagino che la mia sia deformazione professionale, unita ( nel caso di Acerbi) alla “deformazione da tifo calcistico” , fate voi…

    • Luca scrive:

      Ciao Gaetano, scusa ho sbagliato nome.
      Capisco bene ciò che scrivi anche non sono un legale.
      Si il principio “dura lex, sed lex” che tu invochi con correttezza, deve valere.
      Però non hai risposto alla mia domanda.
      Se questa è la “dura lex” allora basta che chiunque dica di aver ricevuto un’offesa razzista ed il giocatore avversario viene squalificato.
      E, si badi bene, le altre offese (dalla mamma in giù) non vengono punite. Conta solo loggia sfondo razzista.
      Ipocrisia, viviamo in un mondo di ipocriti.

  12. gianfba scrive:

    Il post di Settore è come un intervento di Burgnich. Stoppa l’avversario e respinge decisamente il pallone bloccando ogni possibile replica.
    Siamo d’accordo che squalificare un giocatore sulla parola di un avversario sarebbe un brutto precedente, siamo d’accordo che condannare una persona sul principio di presunzione di colpevolezza sarebbe giuridicamente un obbrobrio, ma noi interisti, società e tifosi, dobbiamo necessariamente essere difensori d’ufficio di Acerbi?
    Fossimo convinti della sua correttezza e che tutto sia stato un malinteso, una parola mal compresa nel casino di una partita, allora dovremmo difenderlo con forza. Ma se abbiamo il fondato sospetto che il giocatore si sia lasciato andare a frasi indecenti, perché schierarsi dalla sua parte a prescindere?
    Non sono lo sportivo duro e puro che vuol fare discorsi di morale, sono il tifoso dell’Inter, di una squadra in cui ho sempre visto dei giocatori di colore, da Jair e Eto’o a Vampeta e Jonathan e mi domando cosa pensino in questo momento Thuram, Dumfries, Bisseck, Buchanan, Cuadrado, Agoumé, Akinsanmiro.
    Non voglio scaricare Acerbi, ma difenderlo per partito preso è veramente il messaggio migliore?
    E se stampa e TV si accaniscono contro di noi non mi pesa più di tanto, non siamo stati capaci di difendere Facchetti, ci stracceremo le vesti adesso?

    • Cipe64 scrive:

      @gianfba.
      I dubbi che io posso avere o meno su quanto sia realmente successo, e così penso quelli di chiunque altro Interista, fino a prova contraria, prescindono dal fatto che questo sia successo ad un giocatore dell’Inter.

      Potrebbe essere successo a chiunque…se avessi dei dubbi lo direi comunque.

    • Gaetano scrive:

      Gianfba, come ho scritto poco fa ( vedo però che il tuo intervento è contemporaneo al mio, per cui non credo tu lo abbia letto …) da avvocato non posso pensarla in un modo diverso. Per me, Acerbi, fino a prova contraria è innocente e credo che rovinare la carriera di un calciatore ( che comunque putacaso è interista…) sulla base di una presunzione, ( seppur grave, precisa e concordante) sia una faccenda triste.. però, d’altra parte la legge ( e i processi) funzionano così…e dobbiamo accettare questo anche se non ci piace…
      Posso solo dirvi che, nel diritto penale, le ” presunzioni” non sono assolutamente accettate… ve lo vedete voi un imputato condannato per aver commesso un omicidio solamente in base ad una “presunzione” ??
      Ecco perchè esiste la formula ” assolto per insufficienza di prove” ( che è tipica del diritto penale.
      Nel diritto sportivo invece ( come nel diritto tributario, ad esempio) la presunzione è considerata un elemento che può portare ad un verdetto di condanna.

      • gianfba scrive:

        Buongiorno,
        Io l’ho scritto che una condanna senza prove sarebbe un obbrobrio.
        Io non mi sento né di accusare né di difendere Acerbi, solo che l’assoluzione per insufficienza di prove non mi soddisfa perché non chiarisce la situazione. La difesa a priori rischia di provocare tensioni in un ambiente con forte presenza di giocatori di colore.
        Se e quando Acerbi si sarà spiegato con i suoi compagni “neri”, allora sarà ok per me.

  13. gianfba scrive:

    Buongiorno,
    Io l’ho scritto che una condanna senza prove sarebbe un obbrobrio.
    Io non mi sento né di accusare né di difendere Acerbi, solo che l’assoluzione per insufficienza di prove non mi soddisfa perché non chiarisce la situazione. La difesa a priori rischia di provocare tensioni in un ambiente con forte presenza di giocatori di colore.
    Se e quando Acerbi si sarà spiegato con i suoi compagni “neri”, allora sarà ok per me.

  14. ced scrive:

    Questo è il post è la cosa più in linea col mio pensiero sulla questione, eccetto per il fatto che reitera per ben 6 volte il termine in questione, e uno dei passi per superarne l’utilizzo sta anche nel non normalizzarlo: esiste ampia letteratura relativa al fatto che la normalizzazione di termini denigranti non aiuta, anzi peggiora la situazione.

    • Bandini scrive:

      Qui siamo ancora a disquisire se sia o meno un insulto.

      Direi che la psicologia semantica applicata alla sociologia può prendere il numerino ed accomodarsi nell’apposito salottino.

      • ced scrive:

        > Direi che la psicologia semantica applicata alla sociologia può prendere il numerino ed accomodarsi nell’apposito salottino.

        Che la conversazione sia “leggermente” più indietro di dove dovrebbe essere è evidente, ma proprio per questo, visto che condivido lo spirito del post, mi sembra il caso di farlo presente qui: Settore è evidentemente anni luce avanti su questo argomento (se non altro rispetto al tifoso medio, ma temo che non sia un problema solo calcistico) e quindi c’è terreno per un dialogo.

        E personalmente penso che ne valga la pena anche perché essendo un blog seguito, il modo in cui parla di certi argomenti può essere anche educativo, volente o nolente. Lungi da me dire agli altri quello che devono o non devono fare, ma coi benaltrismi non ci si muove di un passo, eh

  15. Enzo Primo scrive:

    Confesso francamente che tutto questo putiferio scatenatosi intorno al pianeta Inter, mi sta “uggidendo” l’anima.
    I pennivendoli sciacalli e avvoltoi e a libro paga, non aspettavano altro!
    Desidero ricordare una cosa: la juve storicamente è una delle squadre più detestate sul globo terraqueo e l’Inter, mi pare di aver capito è quella più detestata da tutte le squadre calcistiche italiane.
    La conferma è data dal fatto dell’accanimentocon quando giocano contro di noi.
    A tal proposito, Marotta e compagnia cantante, dovrebbe raccomandare a ogni singolo calciatore che veste la nostra gloriosa casacca, che il comportamento etico (dentro e fuori dal rettangolo di gioco) dev’essere sempre esemplare.
    Tutto questo, per non dare in pasto ai pennivendoli faziosi e disonesti, nessuna possibilità di ingrassarsi a nostre spese.
    Detto questo, più passano i giorni e più mi convingo che JJ non è uno stinco di santo, poiché in passato scatenò un altro putiferio ma, si concluse con un nulla di fatto perché l’Inter in quel caso non era in mezzo.
    Che schifo ragazzi!
    Stanno facendo di tutto per smontare il “giocattolo” calcio.

  16. Dawide scrive:

    L’avevo già detto che domenica sera ero allo stadio?
    (mi gaso perchè ci vado una volta all’anno. Per me è come un secondo Natale…).

    Bene: io non ho sentito nulla.

  17. nicco scrive:

    Secondo me ci sono due punti su cui riflettere (anche leggendo i commenti al post).
    Sebbene non si sappia ancora come stiano le cose tutti quanti (a vedere la stampa perlomeno) danno per scontato che Acerbi abbia effettivamente usato linguaggio razzista. Questa che sembra una banalità a mio avviso non lo è. Che poi, come scrive giustamente Sector, la difesa del “ti faccio nero” appaia quasi come una ammissione di colpa tanto è sgangherata può anche starci. Ma per adesso di concreto c’è solo la testimonianza di jj …forse non basta che dite?
    Altro punto, e mi dispiace molto se qualcuno si offende però devo dirlo: il fatto che insultare uno per il colore della pelle sia lo stesso che dargli del figlio di putt (tipo a Materazzi ) è una cosa che ho sempre sentito dire dai razzisti! Insomma parliamo di cose serie, non ci son mai stati i posti riservati ai figli di putt, oppure club dove i figli di putt non potessero entrare eccetera. Anche perchè se ci pensate, il termine Ne..o come insulto, lo si utilizza solo con quelli di colore no? Non riconoscerne la specificità rispetto ad altri insulti rischia di essere una paraculata :-)!

    • Luca scrive:

      Scusami: sì mi sento offeso visto che Materazzi l’ho rammentato io.
      Per due motivi
      1) non l’ho paragonato, ho detto che oltre all’insulto razziale ne esistono altri. Più o meno gravi (ho portato l’esempio di Matrix, ma potevo portarne altri che sono religiosi e sappiamo benissimo che per la religione ad esempio sono state uccise milioni di persone in oltre 2.000 anni un po’ da tutte le parti, oppure politici ed anche per la politica sono state uccise e torturate milioni di persone). Quindi mi domando perché si punisca una solo offesa. Grave finché si voglia, ma una sola.
      2) e’ l’esatto contrario. E’ chi vede una sola offesa che è nel torto. Perché tollerando tutti i tipi di offesa, tranne uno, si commette un errore grave in primo luogo nelleducazione. Allora, visto che si tollera insulti di tutti i tipi (tranne uno), debbo dedurre che sono ad esempio omofobi? Perché dire “fro…” non comporta la pena di minimo 10 giornate?
      Non si danno etichette così a caso.
      Con la giusta proporzione vanno punite tutte le offese. Altrimenti nessuna.
      La penso così.
      Accetto, naturalmente, che là si pensi diversamente, ma non accetto etichette ed offese.
      Grazie.

      • nicco scrive:

        Luca nessuna etichetta e tantomeno offesa nelle mie parole. Scusa per carità!
        Comunque per il resto non son d’accordo, mi spiace ma resto convinto che quello sia un insulto particolare e particolarmente odioso.

    • Von scrive:

      Parlando di donne che facevano/fanno questo chiamiamolo lavoro (costrette purtroppo) i loro figli non hanno avuto posti e fontanelle riservate, ma le loro madri si (correggimi se sbaglio). Senza volere approfondire le condizioni di trattamento che gli riserva(va) la società.
      Se mi si dà del razzista non mi offendo molto, mi hanno dato anche del radicale chic (sono un modesto metalmeccanico in pensione) perché penso che a ogniuno di noi sono “scappati i cavalli” e ha detto cose di cui si è pentito un minuto dopo. Acerbi è recidivo? (Pirla sicuramente) Non lo so, se si 2 anni di squalifica, altrimenti prima di erigere forche pensiamoci un attimo

  18. Marco Langmann scrive:

    Grazie Settore!

  19. Alex scrive:

    E’ veramente raro non trovarmi totalmente d’accordo con i post di Sector; ma in questo ci sono un paio di cose sulle quali non mi sento proprio allineato. La prima: l’ho detto subito a caldo, a fine partita. A me che debba per forza essere vero a tutti i costi che Acerbi abbia detto “negro”, non so, mi sembra un pò una forzatura. Io tendo a essere abbastanza garantista; ora, che la giustizia sportiva si muova in base a procedimenti differenti da quella ordinaria, come ci testimonia anche Gaetano, ok. A me però, scusate, fa un pò paura che in casi come questo diventi determinante e insindacabile la parola di uno di una delle due parti in causa, e che quella dell’altra diventi praticamente “aria fritta”. Qui c’è in gioco la carriera e per certi versi anche la vita di una persona: basta la testimonianza di un altro giocatore a fargliela chiudere con ignominia ? Che poi, se vi andate a rivedere le immagini di JJ che riferisce all’arbitro, si fa molta fatica dal labiale a capire se dice “Mi ha detto che sono nero” o negro”. Probabilmente l’avrà notato l’arbitro sul referto, che ovviamente non è a disposizione di tutti quelli che stanno esprimendo giudizi. Acerbi deve avere detto per forza quella parola, insomma; non si contempla nemmeno minimamente che possa avere detto l’altra. La seconda: non capisco la critica alla posizione della Società. Noi non sappiamo cosa sia emerso nel colloqui fra Acerbi e la stessa; ma mettiamo, come è probabile che il giocatore, dicendo il vero o mentendo, sia rimasto sulle sue posizioni, e cioè che non si è resto protagonista di offese razziste. Ma cosa avrebbe dovuto fare l’Inter F.C. : condannarlo ugualmente? Magari l’avranno anche consigliato di ammettere la colpa, e magari, mi auguro, non credo sia stata la Società a consigliarli di dire che la frase sia stata “Ti faccio Nero” (modello Western anni ’70). Ma se continua a insistere che questa colpa non ce l’ha ? E’ una situazione piuttosto intricata e delicata, secondo me un pò di più di quello che si descrive nel Post. Visto che c’è un’indagine in corso da parte della Procura Federale, io concordo con la linea della Società che, in mancanza di certezze, attende il pronunciamento di quest’ultima. Nel caso ahimè più probabile, cioè che ad Acerbi si attribuisca un epiteto razzista e che venga di conseguenza sanzionato, non ho dubbi che l’Inter prenderà i giusti provvedimenti del caso, vista anche la sua posizione in merito al razzismo e la sua storia. Ma solo di fronte a una CERTEZZA, che in questo caso e a questo punto, non può che essere il pronunciamento della Procura. Senz’altro Acerbi ha sbagliato anche a rilasciare quelle dichiarazioni “on the road” alla Stazione: tipico caso in cui il silenzio sarebbe stato d’oro.

  20. Scetticonerazzurro scrive:

    “Dura lex, sed lex!”. Così gli antichi. Che Acerbi abbia detto la parola fatale , secondo me, non ci sono dubbi, quella parola che oggi , se pronunciata in un campo di calcio viene punita peggio di un calcio proditorio che metta a rischio le gambe di un avversario. La pena sarà giusta e certa, e destinata a chiudere l’onesta carriera del giocatore proprio nella sua stagione più gloriosa, quella della conquista dello scudetto a cui ha dato un grande contributo. Perché, è inutile nascondercelo, la società se ne libererà prima possibile e Acerbi, in là negli anni e sotto l’accusa infamante di essere un razzista, difficilmente troverà un’altra squadra dove concludere dignitosamente la sua carriera. La domanda però che da qualche giorno rivolgo a me stesso è: ma Acerbi è veramente un razzista, degno di una punizione così esemplare? I miei maestri mi hanno insegnato , ed io per anni l’ ho trasmesso ai miei discepoli, che col termine razzismo s’intendono più cose: un sentimento di eurocentrismo, coltivato da noi europei, nella convinzione di essere i migliori di tutti gli altri popoli al di fuori dei nostri confini, o un sentimento di xenofobia, di tipo economico, perché genti estranee alla mia civiltà mettono a rischio con la loro venuta il benessere di cui godo e non voglio dividere con nessuno. Infine il cosiddetto razzismo culturale , un’ideologia funesta, che è stata alla base delle famose leggi razziali, secondo la quale esistono razze superiori e razze inferiori e quest’ ultime legittimamente devono essere soggette alla prime, o addirittura sterminate. Ora io mi domando a quale di questi tipi di razzismo appartiene quello che ha mosso Acerbi, un giocatore che sei giorni su sette vive insieme a giocatori di nazionalità diverse, soprattutto di colore, che non minacciano certo di rubargli il posto, che abbraccia e bacia nel corso delle partite nell’occasione di gol o di vittorie, che stima e apprezza giustamente per la loro bravura? A mio parere, l’uso di quel termine malfamato, privo da tempo del suo valore semantico come lo sono altri di uso corrente come “stronzo” , o “testa di cazzo”, è stata l’ esclamazione spontanea nei confronti di quel giocatore che gli piombava addosso dopo un intervento duro, senza nessun intento denigratorio ma suggerito dal colore dell’avversario. Qualcuno tra chi mi legge giudicherà quello che scrivo una pezza peggiore del buco, ma sinceramente non ritengo verosimile un Acerbi razzista come l’opinione pubblica lo sta dipingendo, ma il suo comportamento il frutto di una reazione estemporanea , priva di contenuti veramente razzisti, di cui probabilmente si è prontamente pentito. Quanto alla legge che lo punirà non la trovo né giusta né proporzionata alla colpa che si propone di punire. Ma tant’è!
    Felice sera.

    • Alex scrive:

      Scusa, ma perchè non ci sono dubbi? Perchè lo dice uno che si chiama Jesus (Gesù) ? E’ di questi giorni la notizia che un italiano trasferitosi in Irlanda con la famiglia, sia stato accusato di molestie sessuale da un amico della figlia, allora minorenne. Questo si è fatto due anni di carcere in Irlanda e ha perso tutto, lavoro, famiglia, dignità. Peccato che poi sia stato assolto perchè dimostrato che le accuse erano totalmente inventate. Anche lì, direi certamente, non c’erano stati dubbi sulle dichiarazioni di ‘sto ragazzo. E invece……

      • Mauro scrive:

        Io sono straccordo con te. Perché nn può essere una montatura?
        Proprio perché nel diritto sportivo nn esiste l onere della prova a carico dell accusatore… più facile di così
        Sarò complottista ma se la prossima partita o durante il derby thuram va dall’ arbitro e racconta che theo l’ha apostrofato n..ro
        Dovrebbe essere squalificato o no?

      • Scetticonerazzurro scrive:

        Ma è il comportamento di Acerbi a denunciare la sua colpevolezza, il comportamento tenuto quando J.J. corre dall’arbitro e l’arbitro convoca il nostro per conoscere la sua versione dell’accaduto. Se Acerbi avesse detto al brasiliano “ ti faccio nero!” di fronte all’accusa portata avanti dall’altro, si sarebbe giustamente imbufalito, conoscendo i guai a cui sarebbe andato incontro se fosse passata come vera la versione di J.J. Invece, ha chiesto scusa, addirittura perdono, ha abbracciato J.J. per placare la sua furia, come riconoscendo la gravità del fallo commesso e sperando nella benevolenza del rivale.

        • Cipe64 scrive:

          Sempre in via ipotetica, può darsi che abbia voluto anche solo spiegarsi e scusarsi per quella minaccia che, rivolta ad un nero….può essere anche intesa come intrisa di una certa ironia sul colore della pelle.

          Personalmente non ho alcuna ragionevole certezza su quanto sia accaduto…non quanta ne merita una situazione che può infamare una persona e rovinargli il fine carriera.

          Se sono state scuse per l’appellativo razzista l’arbitro dovrebbe saperne parlare perché era lì…mi pare di ricordare.

          Magari domani l’arbitro conferma quello che pensi tu e fine della storia.

    • Francesco89 scrive:

      +1

  21. Paolo scrive:

    De Vrji out in nazionale. Piove sul bagnato. Fanculo.

  22. TOTO scrive:

    @Luca.
    Buonasera.
    Visto che ogni tanto passi di qui ti riscrivo perché ho risposto molti messaggi indietro e facilmente può sfuggire. (Gli altri utenti non me ne vogliano)

    In relazione alla mezza maratona percorsa.

    “Non ci posso credere.
    Ieri ero a Lisbona ed ho incontrato dei maratoneti italiani, pugliesi per la maggior parte, in albergo nel primo pomeriggio.
    Eri tra loro? 🤣”

  23. GuS scrive:

    Quoto in toto il post di Settore. Per il resto ne ho già scritto abbondantemente nei giorni scorsi e non vi ammorbo oltre.
    Penso però che qui dentro, come d’altronde nel paese in generale, si faccia una fatica boia probabilmente anche per ragioni anagrafiche, ad abbandonare una certa vetusta mentalità propria dell’epoca in cui dare del frocio o del negro in un campo da calcio era la normale tassa da pagare all’interno di una virile contesa non adatta ad educande. E che il tentativo, certo spesso grossolanamente mediatizzato, di farla tramontare quell’epoca, finisca con il trovare schierati dallo stesso lato (e da ambo le parti venga vissuto/osteggiato con analogo fastidio), chi rivendica il dovere benaltrista di scandalizzarsi per questioni più serie (diversi qui dentro) con chi la propria virile e ruspante cafoneria che nessun radical chic puó permettersi di imbavagliare. Per entrambi i tipi umani il problema più impellente sembra essere il politically correct. Quella pratica per la quale la giornata precedente a quella del caso Acerbi, nei campi dei tornei amatoriali di ragazzini venivano srotolati striscioni fatti a mano per un’iziativa contro il razzismo. A quei ragazzi bisognerebbe spiegare che il razzismo è una cosa seria, c’è gente che affoga nel mare scappando da vere persecuzioni mentre loro perdono tempo con vernice e pennelli. E che se un loro compagno di colore viene chiamato negro non se la deve prendere, infatti come può notare ci sono ragazzi di colore pure nell’altra squadra.

    • Alex scrive:

      Mah! Niente da fare; vedo che continui a portarla sul politico, come se la lotta al razzismo debba essere ad appannaggio solo di chi la pensa in un certo modo. Chi la pensa diversamente non ha nemmeno il diritto al dubbio, ma NON il dubbio che certi appellativi (tipo negro o frocio) siano o meno da considerarsi razzisti; qui di dubbi non ce sono, non da parte mia almeno: l’ho direi ribadito più volte. Quanto il minimo dubbio che Acerbi possa avere detto qualcosa di diverso e che Juan Jesus possa avere capito male. Il razzismo è un fatto culturale, non politico: se non ci mettiamo in testa questo concetto, non ci si salterà mai fuori. Qui si vuole stroncare una carriera senza nemmeno un processo, ma solo sulla base di una “presumibile probabilità”; questi sono metodi da Inquisizione, scusate. Io direi che ci vuole una CERTEZZA e, ripeto, c’è una Procura che sta indagando ed emetterà un verdetto che accetteremo qualunque esso sia: se riterrà che ci siano gli elementi per condannare Acerbi, si beccherà 10 giornate (primo nella storia) e quasi sicuramente l’Inter gli rescinderà il contratto. Così saremo tutti felici e contenti.

      • GuS scrive:

        Alex, potrei tirare in ballo il Thomas Mann del “tutto è politica”…ma temo che sia proprio il termine ad angustiarti.
        Comunque non vedo stroncature di carriere in arrivo. Mal che gli vada, gli si rovinerà il resto della stagione e la (speriamo) festa scudetto. Io della procura me ne batto e credo a Juan Jesus: sbaglierò.

    • Von scrive:

      Caro Gus, questi diciamo non complimenti scritti tea le righe (neanche tanto) li accetto. Idee diverse, altrimenti saremmo noiosi. Non mi ritengo razzista ma capisco che ogniuno ha un metro di giudizio e verso noi stessi siamo sempre molto clementi. Purtroppo non è colpa mia essere nato molti anni fa, largo ai giovani con buone idee, siamo venuti al mondo per migliorare.

      • GuS scrive:

        Nessun intento offensivo, solo “sana” dialettica. E poi non sono un ragazzino manco io…

        • Alex scrive:

          Non è perchè sostiene una cosa Thomas Mann che debbe essere vera per forza. Io sostengo semplicemente che una battaglia importante, come quella della lotta al razzismo, possa essere portata convintamente avanti da persone che hanno idee politiche diverse; tu mi pare di noi. Poi sarò un illuso e non avrò letto l’opera omnia di Thomas Mann, ma la penso così ugualmente. Non vedi carriere stroncate? Se Acerbi si prende 10 giornate e l’Inter gli rescinde il contratto per razzismo, voglio vedere chi lo ingaggia a 35 anni ,ovviamente nel calcio che conta; e se torna in Nazionale. Tu credi a Juan Jesus al di là di ogni dubbio, io aspetto una sentenza della Procura. La differenza è tutta qui.

  24. Gianfranco scrive:

    Va bene la condanna ad Acerbi, dopodiché non mi entusiasma il comportamento di Juan Jesus. Inoltre continuando così come fa la gazzetta di questa mattina rescindiamo il suo contratto è poi ritiriamoci dal campionato oppure mandiamo in campo la primavera per le restanti partite.

  25. Gaetano scrive:

    In mezzo a questo grandissimo casino… queste sono le novità odierne ( finora):
    1) Juan Jesus ha già “deposto in gran segreto” davanti alla Procura Federale … prima di Acerbi, ovviamente.
    Perchè prima ? Per i motivi che vi ho già dettagliatamente spiegato, ossia: prima viene ascoltata l’accusa e poi è l’accusato che deve provare di non aver commesso i fatti che gli vengono contestati-.
    2) Juan Jesus ha chiesto la ” privacy” sul suo intervento… ottimo… prima sui Social si scatena e racconta “urbis et orbis” tutti i dettagli del caso, poi chiede la privacy, mi sembra tutto logico …
    Avrebbe dovuto tacere anche Acerbi invece di parlare, credo sia stato male consigliato.
    JJ invece mi pare sia consigliato molto bene…
    3) KO anche De Vrij… quasi certa l’assenza con l’Empoli…mi pare la ” tempesta perfetta”.

  26. Mandorlo scrive:

    Scusate la mia beata ingenuità, ma per me l’espressione “ti faccio nero” ha sempre significato: “ti riempio la faccia di botte tanto da farla diventare nera per gli ematomi “. Un’iperbole (per me che mi ritengo un mite) violenta quanto si vuole, ma che nulla ha a che fare con il razzismo e indirizzabile a chiunque. Ma come detto evidentemente sono un ingenuo e scopro solo ora un significato diverso per il quale umanamente non trovo giustificazioni di sorta.

  27. Paolo scrive:

    Altro che 10 giornate, meriterebbe 10 anni di galera.

    Ha detto al culmine di un alterco verbale, in un momento di stress psicofisico, “sei solo un negro” ad un tipo che lo stava fanculizzando. È terribile.

    È palese che fatti come questo siano la vera causa della piaga razzista, è così che nasce e prospera la discriminazione.

    In una classica rissa verbale da traffico congestionato ho sentito l’altro giorno un tipo dire “frocio di m.” a un noto esponente politico gay. Per fortuna gli han preso il numero di targa, gente così va eliminata, non deve andarsene in giro.

    Una buona giornata a tutt*

  28. Luca scrive:

    Sembra la torre di babele. Uno dice lesso l’altro capisce arrosto.
    Cosa c’è di difficile nel capire la mia domanda:
    “Ritenete giusto punire solo offese razziste e tollerare TUTTO il resto”?
    Non c’entra NULLA il fatto che le offese razziste siano gravissime.
    Per me e credo per tutti, questo fatto è appurato.
    Chiedo: perché dare del “froc…” o del “figlio di…” sono sempre tollerate e nessuno si scandalizza?
    Se vogliamo essere coerenti si dovrebbe punire realmente tutte le offese.
    Indignarsi solo per un tipo e tollerare tutto il resto delle offese (siano pure meno gravi), è ipocrisia.
    Infine: non sono sicuro che Acerbi abbia detto un’offesa razzista e non perché è un giocatore della nostra squadra, ma per il comportamento di JJ.
    Grazie.

    • TOTO scrive:

      Luca, buongiorno.
      Se scorri indietro trovi un commento in cui ti ho fatto una domanda inerente Lisbona.
      Mi togli il dubbio? Grazie.

      • Luca scrive:

        Non ho trovato i tuoi amici / gruppo ti ho risposto sempre 😀 questa è la quarta volta. 🤗

    • Maura scrive:

      È la domanda che ho fatto io, ma nessuno mi ha risposto. E non il razzismo, ma solo certe etnie, che i serbi non li ha mai tutelati nessuno. E solo certe squadre. Vorrei poi far notare che ogni partita contro il Napoli finisce in un polverone.

  29. Gianfranco scrive:

    Aggiungerei anche un paio di anni senza condizionale a tutti gli spettatori che di fatto sono da ritenersi in qualche misura complici per non aver abbandonato lo stadio non appena si sia potuto sospettare l’accaduto.

  30. mare scrive:

    Come ho detto l’altro giorno se Acerbi ha detto quelle parole merita una squalifica adeguata, senza nessun dubbio, ovvio.

    Ma al solito inizia a disgustarmi il diverso trattamento che a noi viene riservato.

    Il ” ti faccio nero” anziché “sei solo un negro” può essere più o meno credibile tanto quanto quel monkey/donkey…devono esserci certezze altrimenti si crea un precedente pericoloso.

    Veniamo alla spallata di Bastoni che fece indignare tutto il calcio Italiano, l’altra sera Juan Jesus ha fatto la stessa identica cosa, solo che Acerbi, a differenza di quel simulatore di Duda, si è prontamente rialzato.

    Perché nessuno ne parla, perché non viene chiesto scusa per tutte quelle stupide accuse su Bastoni?

    • Cipe64 scrive:

      Caro Mare ti giuro sta cosa mi sta fa facendo diventare matto…
      Io non comprendo veramente la sicurezza con la quale si sta dando per scontata una cosa così grave, per me infamante, sulla base di…impressioni.

      Ho appena visto su youtube un video di tal Cavasinni che analizza l’accaduto e che mi ha fatto notare che neanche le cosiddette “scuse” che proverebbero la colpevolezza…neanche scuse sembrano…

      Acerbi agita le braccia facendo segno di “no”…negando non scusandosi..

      Io ricordo che in campo per farci sentire si doveva urlare…per me in un catino con 80.000 persone che urlano è anche possibile che si possa fraintendere.

      Magari saranno tutte fesserie, sarò io un fesso, e salterà fuori un indizio serio ma adesso…come si fa ad essere così sicuri? Ci fosse anche un 5% che non fosse vera la versione di jj…ma come si fa ad accollare questa infamia ad una persona???

      Davvero non lo capisco.

      • kikkina scrive:

        sono uscita matta quanto te!! penso che da quando ci sono i social (e i giornalai così asserviti) sono tutti GIUDICI senza la minima prova. su tutto. dalle cazzate di gossip, alle questioni politiche, ai fatti di cronaca (!!!!), allo sport (ovviamente con maggiore accanimento sull’inter perché vince r perché “ah ma la marotta league”).
        INDECENTE.

  31. Luciano scrive:

    In realtà, tutto può essere offensivo e razzista, oppure no, a seconda dei termini usati e della condizione in cui si trova l’interlocutore. Per questo credo che un bianco non si offenda se gli dai del negro, neanche ti offendi se ti danno del frocio, se sai non esserlo, e neanche reagisci se ti danno del figlio di put..a , se sai della moralità di tua madre. Allora bisognerà, purtroppo, dare scredito alla reazione di JJ. Ma se è sufficiente, come prova, la reazione del probabile offeso, poichè tacciato di una condizione reale e tangibile, allora bisogna restituire la coppa del mondo alla francia, stante la reazione di Zidan.

  32. Luciano scrive:

    CREDITO NON SCREDITO

  33. Jamescott scrive:

    Vi consiglio di vedere il film American fiction, che concorreva per l’Oscar.
    E’ interessante perché fa vedere come il problema del politically correct è che alla fine una sorta di blob che ingoia tutti, anche le vittime, in quel caso il professore di colore che si rifiuta di essere la vittima, ma che solo accettando di fare la vittima riesce ad avere il successo che non aveva fin lì raggiunto.
    Il caso di Acerbi è diverso, ma mi suggerisce come l’adagio est modus in rebus alla fine valga sempre, e dovrebbe essere una regola aurea delle nostre valutazioni.
    Giusto che Acerbi paghi, ma demonizzarlo, addirittura chiamarlo scarafaggio da qualcuno qui – una deumanizzazione che mi spaventa- ,considerare un errore indubitabile un abominio da punire per sempre, addirittura da escluderlo dall’Inter per il futuro, mi sembra una risposta esagerata rispetto al gesto.

    • Gaetano scrive:

      Caro Jamescott, sono d’accordo con te.
      Est modus in rebus…è proprio una regola aurea , purtroppo troppe volte disattesa…
      Solo una piccola ( ma importante) aggiunta/precisazione a quanto scrivi: “giusto che Acerbi paghi – SE VERRA’ DICHIARATO COLPEVOLE”.
      Insisto nel dire che, fino a quando non è stata appurata la colpa, si è sempre innocenti… da avvocato, non posso che ragionare così…e se a qualcuno tutto ciò urta o dà fastidio , se ne farà una ragione ( citazione…)

      • Paolo scrive:

        Ho letto da qualche parte che tra diritto penale e sportivo, in pratica, si inverte l’onere della prova.

        Che poi l’onere della prova sia in Italia nei primi gradi di giudizio una lontanissima chimera, è un altro discorso.

        Credo sia effettivamente cosi, basta che l’indizio sia abbastanza pesante, diciamo.

        Tu da avvocato me lo confermi?

  34. Paolo scrive:

    Comunque JJ è l’unico che ha il potere di far finire questa storia. Spero la pensi così anche lui, che mi ricordo essere un ragazzo intelligente.

  35. Dawide scrive:

    Prima o poi la matematica dirà che abbiamo vinto il nostro 20° scudetto.
    Come ci stanno ampiamente sibilando da tutte le parti, sono 20 ma 3 o 4 li abbiamo vinti con i caffè dopati di Herrera, uno l’abbiam vinto contro i bambini, uno è di cartone, uno l’abbiam vinto grazie al covid… insomma: sarebbero una dozzina in realtà. Va bene. Sempre tralasciando i milanisti, poverini, va bene che i gobbi facciano così. Va bene che si siano invertiti i ruoli: loro a sputare la bile e noi a
    vincere.

    Quindi, ripeto: la matematica prima o poi ci consegnerà un fantastico 20° scudetto, la storica seconda stella, un traguardo importante.

    Eppure, dio mio, c’è un’aria intrisa di tragedia che probabilmente nemmeno a Salerno o a Sassuolo la si respira cosí pesante.

    Innanzitutto sto ragazzo. Finalmente vince uno scudetto, apice della carriera ormai al termine, e cosa fa? Si mette nelle condizioni di non poterlo festeggiare! Ben che vada, sul pullman scoperto, lui dovrà stare seduto di fianco all’autista dietro ai vetri oscurati. Diversamente, non sarà nemmeno in campo a portare con gli altri lo stellone tenendolo per le punte. Che tristezza.

    Poi c’è l’altro ragazzo. Il cinese. Cinese si puo’ dire? Spero di sì. Pure lui rischia di finire anzitempo la collezione di selfie con i trofei nastrati di nerazzurro.
    Potrebbe essere il primo scudetto al mondo festeggiato senza un presidente! Alla faccia del radical chic!!

    Infine c’è una società intera che non si capisce bene cosa diventerà.
    Dovrebbero essere lì a studiare il disegno e la scritta da mettere sulle magliette celebrative ed invece sono in attesa di conoscere i nuovi proprietari.
    Oaktree, il fondo di qua, il fondo di là, nessuno sembra in grado di dirci cosa stia maturando. Sta palla del rifinanziamento, del riscadenziamento… ma dai! Ma checcazzo vuol dire? Ma arriviamo davvero a vincere uno scudetto senza conoscere il futuro immediato del club??

    juve merda. sempre. in ogni sede.
    milan merda. ambrosini col cartello. ibra con i cori. theo hernandez con le imitazioni delle esultanze. merda dappertutto. zazzaroni, capello, chirico.

  36. Alex scrive:

    Cercando di tornare a parlare di calcio; scusate tanto, non sto facendo la parte di Francesco70 e Fortebraccio, ma è vero che abbiamo 14 punti di vantaggio, ma è altrettanto vero che mancano 9 giornate alla fine, mica 4/5, e cioè 27 punti. Le prossime 3 le giocheremo contro squadre con la bava alla bocca, invischiate fino al collo nella lotta per non retrocedere (Empoli, Udinese, Cagliari). Il punto è: in che condizioni le giocheremo ? Comunque vada la vicenda di Acerbi, credo non potrà non lasciare qualche tipo di scoria nello spogliatoio. Rischiamo fortemente di giocare, almeno le prime 2, senza un centrale di ruolo e con l’Empoli senza nemmeno C. Augusto, almeno non arruolabile fra i titolari. E’ vero che qualche soluzione c’è, tipo Pavard centrale; ma se è vero che al Bayern ci ha già giocato, è altrettanto vero che non lo ha mai fatto nel modulo dell’Inter, e i tempi per provare sono piuttosto stretti.
    In attacco sia Thuram che Lautaro stanno attraversando una fase di involuzione, Arna è fuori uso e Sanchez è quel che è (non più una punta nel senso classico del termine). Tutto questo sempre che ‘ste cacchio di Nazionali non chiedano un altro tributo “di sangue”. Dovessimo raccogliere 2/3 punti in queste 3 partite e il Milan 9 (Fiorentina, Lecce e Sassuolo, tutt’altro che impossibile), ci troveremmo allo scontro diretto con 7/8 punti di vantaggio. Perdendo poi anche questo, i punti di vantaggio diventerebbero 4/5 con altre 5 partite da giocare. I conti fateli voi. Il vantaggio può essere ampio ma anche no: dipenderà tutto da condizione fisica e soprattutto mentale.
    Con tutti i media che ci tirano addosso poi; proprio come 2 anni fa. Adesso hanno aperto anche il fronte Zhang/Suning. Paranoia ? Mi auguro proprio di sì; ma ripeto, in 55 anni ne ho viste troppe per stare tranquillo.

  37. Francesco89 scrive:

    Mi interessa solo vincerlo…. questo scudetto poi succeda quel che succeda….

    Sarebbe comunque ora che Zhang venda…

    Vuole rimanere altri 2-3 anni solo perché spera che con i futuri guadagni (stadio, mondiale per club, nuova Champions) possa rientrare di tutti i soldi immessi….. ma se capisse di calcio saprebbe che è impossibile… Anzi semmai c’è il rischio che prossimamente il nostro ciclo possa finire con ulteriore aumento delle perdite….

    Oaktree, più sveglia, ha capito che se non vende l’Inter presto, dopo una finale di Champions e lo scudetto della 2° stella, non la vende più, se non perdendoci pure del suo….

    Zhang sta solo indebitando a dismisura l’Inter, rovinandone il futuro prossimo, sta giocando con i soldi degli altri, perché lui non ne mette più e perché in pratica i suoi sono già stati persi tutti negli anni precedenti! Non riesco a capire questa cosa che i “cinesi” (vedi anche gli ex proprietari dei rossoneri) non possano accettare un compromesso e piuttosto debbano per forza fare il botto, fallendo miseramente….

    Sulla questione Acerbi: anche se avesse usato un termine “vietato”, ancora da dimostrare, io ritengo che non sia una persona razzista, e come tale ritengo veramente esagerato tutto quello che sta succedendo! Ma se lo fosse cosa gli faremmo? Lo fucileremmo in pubblica piazza!

    La stragrande maggioranza delle persone che usa termini “vietati”, lo fa per superficialità, ignoranza, sfogo della rabbia, non per discriminazione, spesso lo fa solo come forma di offesa e continuerà a farlo proprio perché ci riesce, cioè perché genera una reazione negativa nel proprio interlocutore… Non dico di accettarle, ma di punirle per quelle che sono, semplici offese, senza caricarle di significati che non hanno più…

    La Legge dice il contrario?! Dice che “negri”, “handicappati” prima andavano bene ora sono termini gravissimi….. poi andavano bene “neri” e “disabili” ora sono gravi, poi vanno bene “di colore” e “diversamente abili”….prossimamente anche questi non andranno bene! La nostra società certamente si sta evolvendo ma forse solo poche elite ne godono veramente i benefici… Le leggi sono sempre giuste?! Ho i miei dubbi…

    Per me fa bene Acerbi a difendersi, e questo anche se ciò che afferma non fosse vero, ma servisse solo ad alleggerire la questione, riportandola alla giusta dimensione ed evitando una squalifica di 10 giornate che per me sarebbe una grande ingiustizia!

    Certo i dirigenti Inter ha un grande tempismo…. quando c’è da pararsi il fondoschiena, oggi hanno fatto venire fuori che avevano già rinnovato il contratto ad Acerbi fino al 2027 (prima la scadenza era 2025)!

    • Alex scrive:

      Concordo Francesco; io un minimo la realtà cinese la conosco e sono tre anni che vado dicendo che Suning è un progetto morto. Poi sono bravissimi i dirigenti a cavare il sangue dalle rape, ma alla prima stagione che qualcosa ti gira storto, inizia uno sprofondo destinato a finire in un modo che nessuno di noi si augura. “Eh, ma se lasciano questi non si sa a chi andiamo in mano”. Vero. Ma se rimangono questi si sa come, prima o poi, va a finire. “Killing me softly”……

  38. GuS scrive:

    L’Inter è una società che l’Uefa ha appena dichiarato perfettamente in linea con i parametri imposti. Dissento da chi scrive che con Zhang non ha futuro. Anche l’attuale gestione dei soldi a debito sta consentendo, grazie alla dirigenza (che sta lì per quello) ed ai margini di manovra sugli ingaggi (consentiti da Zhang e superiori a quelli, esempio a caso, di un Milan cui infatti abbiamo soffiato per questo motivo Thuram) di aumentare i ricavi, proseguire nel risamento dei conti e restare competitivi. Chiunque subentri non può che proseguire su questa scia: aumentare i ricavi attraverso i risultati sportivi (qualificazione CL, percorso in CL, qualificazione ai mondiali) i ricavi da stadio, gli sponsor. A meno di non stare ancora lì a bramare il magnate che butta i miliardi per amore con gli aumenti di capitale a pioggia. Se Oaktree si prende l’Inter spero e immagino che non intenda disfarsi dell’argenteria per risanare drasticamente il bilancio. I fondi comprano per vendere e Oaktree non penso voglia abbattere il valore della rosa (e quindi del prezzo di vendita). A Zhang andrà, nel caso, il mio sentito ringraziamento per aver messo in campo la migliore organizzazione societaria che l’Inter abbia mai avuto. I risultati si sono visti.

  39. mare scrive:

    Se guardiamo i risultati sportivi e se quest’anno finisce come speriamo, da questo punto di vista parliamo di un presidente con un percorso straordinario, che in pochi anni ci ha dato una squadra vincente e spettacolare e una struttura dirigenziale invidiabile.
    Da questo punto di vista andrebbe osannato come uno dei migliori presidenti della nostra storia.
    MA prima di dare un giudizio definitivo e completo su Zhang dobbiamo aspettare e capire come proseguirà o in quali mani ci lascerà perché inutile fare finta di niente, la sua posizione, di riflesso la nostra, è piuttosto nebulosa

  40. Egidio Cellie scrive:

    sono professionisti che hanno famiglie a carico, in campo succede di tutto, e competizione, quando finisce una partita aldilà del risultato si pensa alla prossima, dopo il 90esimo tutti a casa, se qualcuno ha dentro la rabbia di una annata negativa di risultati della propria squadra non deve trovare escamotage per danneggiare l’avversario (invidia)che si appresta a vincere lo scudetto.

  41. GuS scrive:

    Dopo la sagra del benaltrismo adesso questa che il problema sarebbe Juan Jesus che si è inventato sta storia del negro perché invidioso del prossimo scudo di Acerbi. Dimmi che almeno sei un troll…

    • Scetticonerazzurro scrive:

      @Gus, non si tratta di benaltrismo né di cialtroneria a un tanto al chilo, ma piuttosto di dare il giusto peso a quello che avviene in campo. Il famoso slogan “il calcio non è un gioco da signorine” non è affatto da relegare tra i ferri vecchi di un passato da dimenticare: il calcio è tuttora , anzi lo sta diventando ogni giorno di più grazie ai nuovi criteri dagli arbitri adottati, uno sport particolarmente violento, con incontri-scontri tra i contendenti e causa di traumi e azzoppamenti di cui tutti siamo quotidianamente testimoni e al linguaggio violento del corpo corrisponde, altrettanto violento, quello delle parole, vale a dire degli insulti che i contendenti si scambiano tra loro, totalmente privi del loro significato originario, ma ridotti al ruolo di insulti generalmente altrettanto violenti accompagnati da smadonnamenti vari, frutto di cattiva educazione e di intolleranza e specchio autentico del turpiloquio di cui è impastato il nostro linguaggio quotidiano in casa e in piazza. Comportamenti da condannare, certo, ma di certo non da giudicare a posteriori addirittura come prove di razzismo da parte di chi li usa: nel razzista c’è la consapevolezza di una superiorità di razza e di cultura che , a mio parere, negli insulti che i giocatori si scambiano vicendevolmente, magari mascherando la bocca con una mano, è assente nella generalità dei casi. L’episodio di Acerbi è appunto, a mio parere, uno di questi e fuori luogo, sempre a mio parere, è stato il ricorso all’arbitro perché venisse fatta giustizia. Ma , al solito, quelle nostre sono solo opinioni, frutto delle esperienze di vita di ciascuno di noi e espresse in modo civile in questa libera palestra di libere opinioni che è il blog di Settore, da non condannare con cipiglio moralistico, ma da assolvere appunto semplicemente come libere opinioni.

      • GuS scrive:

        Buona domenica Scettico.
        Nessun alibi da parte mia a chi non riesce a tenere fuori dalla “pugna” espressioni discriminatorie di stampo razziale. Non mi interessa il grado di razzismo presente nell’insultante, mi interessa quello che pensa l’insultato. Che finalmente alza la voce e ci chiede non si tolleri più chi gli si rivolge dandogli del negro o dello zingaro. È ora che cambi la società ed è ora che cambi il calcio. Ognuno deve fare la sua parte nel suo ambito (perfino dentro un blog) e il linguaggio non è un dettaglio. È quello che io insegno ai miei figli, piccoli calciatori, piccoli cittadini: zero alibi, nessuna zona franca. Ognuno continuerà a pensarla come crede, però tocca sopportarmi…

        • Scetticonerazzurro scrive:

          Temo però che la tua battaglia , coerente con le tue idee, ma controcorrente, sia attualmente una battaglia contro i mulini a vento. Basta ascoltare come si esprimono i giovani d’oggi quando conversano tra loro. Quanto al razzismo, o meglio a quello che viene interpretato come razzismo, solo alle nuove generazioni, che tra i banchi di scuola e nei luoghi di ritrovo hanno quotidiani rapporti con i loro coetanei di etnie diverse , la questione apparirà priva di senso, ma nei campi di calcio, credi a me, durerà ancora a lungo e a poco serviranno le punizioni draconiane come quella che condannerà il nostro Acerbi.
          Felice sera.

  42. Enzo Primo scrive:

    Sì, ok la telenovela Acerbi vs JJ.
    Ok il debito di Zhang etc. ma, l’enigma che mi perseguita da oltre 3 giorni è:
    TOTO e Luca secondo voi, si saranno incrociati a Lisbona?
    🤔🤔🤔
    🤣😝🤣😝

    • Gaetano scrive:

      Mi pare che … Luca abbia… “seccamente” smentito per 4 volte !!!
      ( vedere 22 marzo ore 17,33 ) … Toto, Luca , fate qualcosa, decidete di incrociarvi … a Giacarta.. a Dakar…un posto così !

      • TOTO scrive:

        Faremo il possibile.
        Mi informerò di tutte le maratone in giro per il mondo, approfitterò per fare dei bei viaggetti, portando un enorme cartello con su scritto “LUCA SONO QUI” 🤣🤣🤣🤣

        PS: evidentemente la mia rotellina non scorre bene indietro, altrimenti mica mi divertivo a chiedere 4 volte la stessa cosa. 🤦‍♂️🤦‍♂️🤦‍♂️

  43. Gaetano scrive:

    @Paolo: ( risposta a domanda del 22 marzo ore 20,15 )
    Confermo.
    Come ho spiegato in altre occasioni, nel diritto penale l’onere della prova ( che solitamente deve essere “piena e convincente” e non un semplice indizio) è sempre a carico dell’accusa.
    Nel diritto sportivo, così come nel diritto tributario, spesso è sufficiente una presunzione , seppur grave , precisa e concordante ( in pratica una via di mezzo tra una vera e propria prova e un semplice indizio) per “invertire” l’onere della prova; pertanto, “toccherà” all’accusato ( e alla sua difesa…) provare di non aver commesso ciò che gli viene imputato.
    Come puoi immaginare, un bravo avvocato in queste situazioni può fare veramente la differenza…

  44. Gaetano scrive:

    Tornado a parlare di calcio.
    Ho letto l’intervento del mio concittadino Alex ( 22.03 ore 23,50).
    Concordo con lui al 1000 % .
    Attenzione: le prossime partite saranno durissime.
    Tifo Inter dal 1972 , in 52 anni ne ho viste di cotte e di crude.
    Scudetti già vinti che poi sono andati a finire sulla sponda sbagliata del Naviglio oppure (peggio) sono andati ad incrementare il conteggio degli scudetti rubati da quella squadra innominabile… ed è inutile che vi faccia la lista degli scudetti persi, perchè tanto la conoscete tutti…
    Invidio quelli che affermano che si tratta solo di aspettare la matematica…beati voi…

  45. Geppetto57 scrive:

    Chissà perché queste telenovelas devono SEMPRE saltare fuori alla vigilia di una sosta per la Nazionale, in modo tale che i pennivendoli abbiano tutto il tempo per stracciarci i maroni. PS : adesso ci manca solo che Sanchez ci azzoppi Asslani e poi le abbiamo viste veramente tutte. PPS : meno male che Acerbi è più giovane, se no, se avesse giocato con Negro (Paolo) ci sarebbe stato qualcuno che avrebbe obiettato pure su quello. Che mondo difficile…

  46. Militus scrive:

    Intanto, oltre a De Vrij, si è fatto male anche Sommer. Riusciremo a metterne in campo 11 contro l’Empoli?

  47. Early spy scrive:

    Compleanno di Toto.
    🎂🍾🥂🎂🍾🥂🎂🍾🥂
    AUGURI !
    (presentaat…sorris 😁)

  48. Lothar scrive:

    Auguri Toto,
    credo di conoscere anch’io questa mascherina😏…

  49. neroazzurro-rosso scrive:

    Auguri TOTO!

    • Geppetto57 scrive:

      Stamattina ero tentato di fare gli auguri facendo riferimento al regalo delle Rosse me non volevo spoilerare. Auguri fanciullo…

  50. Alex scrive:

    Auguri a Toto anche da parte mia. Azz ! Devo avere portato un pò di sfiga, anche se, con ‘ste cacchio di pause per le Nazionali, non bisogna essere dei “Nostradamus”; basta controllare le statistiche. Il “tributo di sangue” è prontamente arrivato: fuori anche Sommer ! (Sicuramente almeno per l’Empoli). E non è finita; ma speriamo, con due “vittime”, di avere finito di pagare detto tributo, altrimenti dovranno rimettersi in pista Inzaghi e Zanetti. Battute a parte, ringrazio Gaetano, anche se in questi casi dispiace parecchio sentirsi dare ragione. Per quanto riguarda la Proprietà, non è mica detto per forza debba essere un fondo. Non ho nulla contro Zhang, anzi: aspetto a ringraziarlo a fine stagione. Ma i fatti sono fatti: lui non ha più le possibilità finanziarie per continuare a tenersi l’Inter. Dovesse intestardirsi a farlo, presto o tardi la Società farà una brutta fine; fine che potrebbe fare ugualmente nelle mani di qualcun altro, ma in questo caso almeno c’è il dubbio, nell’altro praticamente la certezza, visto che Marotta e gli attuali dirigenti hanno appena dichiarato che non rimarranno nell’Inter a vita (cosa, d’altro canto, ampiamente prevedibile).

  51. Francesco 70 scrive:

    Acerbi fuori per quello che sarà, fosse anche fino alla fine del campionato. Si, sono d’accordo.
    De vraj out, sommer pure.
    Ovviamente la stagione è finita, lo sappiamo tutti.
    Il 5 maggio, al confronto, è stata una paseggiata di salute. Verremo perculati in eterno come quelli de” avevate 14 punti di vantaggio a 9 giornate dalla fine”.
    E invece.

  52. Maura scrive:

    Che moralmente ineccepibile una nazionale rappresentata da Buffon, Chiellini e Cannavaro. Viva l’Italia

  53. TOTO scrive:

    Grazie a tutti per gli auguri!

    Ma……….quando gioca l’Inter?

    A M A L A

    • Enzo Primo scrive:

      Se ti interessa, l’Inter in questo momento sta giocando contro l’Ecuador.
      Poco fa ha segnato Barella. 🤣

  54. neroazzurro-rosso scrive:

    L’Inter deve “giocare” solo in nazionale, in campionato, d’ora in poi, è vietato “giocare”, si fa sul serio, si svolge il compitino, si porta a casa il risultato, si zittiscono i pennivendoli…insomma, si arriva alla seconda stella e fanculo tutti gli altri, che continuino a sparlare di Zang, dei debiti, dei rigorini, del VAR e che continuino a consumare dosi massicce di Malox.

    AMALA.

  55. Javier + scrive:

    Buon compleanno TOTO
    In zona Cesarini.

  56. Lothar scrive:

    Vicini, sempre più, alla preda ( 🌟 🌟),
    si riprende la caccia.
    Si deve tornare in campo con una ferocia e una determinazione che non caleranno fino alla matematica consacrazione.
    Non un secondo di meno.
    Mancano Acerbi?
    De Vrij?
    Sommer?
    Siamo, più che mai, una squadra.
    UNA. UN BLOCCO!
    Spazziamo via gli ultimi ostacoli strafregandocene di qualsiasi voce esterna.
    Uniti verso l’obbiettivo,
    nessun’ altra distrazione,
    oggi prendo il biglietto per vederli a Udine col mio bandierone 220×140.
    Lasciate ogni speranza o
    voi che inseguite!

  57. Alex scrive:

    Scusate il mio chiodo fisso….In attesa del giudizio su Acerrbi, ennesima sentenza contraria alle “merde” su Calciopoli: giudicato inammissibile il ricorso di Giraudo al TAR del Lazio (fatto “in esilio” da Londra dove si è rifugiato). Ho perso il conto ma devono essere a 38 sentenze contrarie, o giù di lì; più dei famosi scudetti. Attendiamo il prossimo, anche se ormai hanno praticamente esaurito i tribunali: gli resta giusto la Corte Penale Internazionale per i crimini di guerra e la Sacra Rota.

  58. denny71 scrive:

    TOTO auguroni in ritardo ( se non ho capito male era ieri?)
    Alex credo che il ricorso di giraudo, come molti altri fatti dai gobbi in questi anni, sia stato considerato inammissibile perché il tar non è “competente”, un po’ come se dicesse “non è a me che devi chiedere” (mi scuso per usare termini così terra terra) non capendo niente di cose legali ho l’impressione che spesso i gobbi fanno ricorsi a enti che non c’entrano niente con la materia del contendere, come se acerbi fosse squalificato per razzismo (per restare all’attualità) e si appellasse, che so, a un giudice di pace, ovviamente questo gli direbbe “non sono io che posso giudicare se la tua squalifica è giusta o no”, ma intanto i tifosi gobbi lobotomizzati schiumano di rabbia perché secondo loro nessuno ha il coraggio di dargli ragione per qualche oscura macchinazione, ovviamente ordita da marotta, zhang, il kgb, la spectre…

    • TOTO scrive:

      Grazie ☺️

    • Alex scrive:

      Eh, ho capito Danny; ma allora perchè ricorrere al TAR ? Giraudo non ha i soldi per pagarsi degli avvocati che sappiano distinguere L’Ente Giuridico corretto al quale rivolgersi ? Non credo. Per non parlare poi dei soliti giornalai, pennivendoli, prostitute intellettuali. Cito due titoli, il primo di SKY: “Un potenziale terremoto potrebbe scuotere la Giustizia sportiva. Il 12 marzo 2024 il Tar tratterà davanti a una sezione specializzata in Diritto Comunitario”.
      Il secondo di Sportmediaset: “La battaglia legale di Antonio Giraudo, a quasi vent’anni dai fatti di Calciopoli, non e’ ancora conclusa. Il 12 marzo il Tar del Lazio si riunira’ per pronunciarsi sulla richiesta, da parte dei legali dell’ex dirigente della Juventus, di rimettere alla Corte di Giustizia Europea la questione di incompatibilita’ della legge 280/2003, quella che disciplina la giustizia sportiva secondo il criterio della specificita’ dello sport, rispetto ai principi di diritto comunitario”.
      Quello di “Ruttosporc” non lo cito neanche.
      Ora, va bene avere dei soldi da buttare nel cesso per tenere viva l’attenzione del popolo bove bianconero, ma a questo punto rivolgiti veramente all’Alta Corte dei Diritti dell’ uomo di Strasburgo, anche se con possibilità di successo prossime allo Zero, secondo me. Si fa veramente fatica a capire quale vero scopo si prefigga questa gente.

  59. Luca scrive:

    Vi lascio cosa ha scritto l’avvocato Ruggiero Distasio, visto che il link che ho lasciato, non va bene.
    Potete comunque trovarlo in rete, io lo conosco dai tempi di “In Inter Veritas” e siamo amici su fb dove mi mette sempre i collegamenti ai suoi articoli.

    Innanzitutto, come sempre, buongiorno a tutti. Ultimamente, per mio grande divertimento, gli juventini sono in grande fermento per questo famoso ricorso al TAR di Giraudo e, soprattutto, per questa udienza che si terrà il 12 marzo che sembra che, chissà in quale maniera, potrà sconvolgere il mondo del calcio, rivoluzionarlo, qualcuno addirittura parla, niente poco di meno, di una sentenza che potrebbe far tremare il mondo del calcio. La FIGC trema, mamma mia, quante eresie. Mettiamo subito in chiaro un concetto: ogni volta che voi leggerete “eresia” in questo articolo, dovrete intendere un altro termine di accezione più “virile”. Se io userò in questo articolo il termine eresia è solo perché mi sono sempre ripromesso di mantenere un certo stile. Allora, incominciamo col capire subito una cosa: per che cosa Giraudo ha fatto ricorso al TAR? Ma secondo voi, così, curiosità, potrebbe mai Giraudo fare un ricorso al TAR per far riavere i due scudetti alla Juventus? Ovvio che no, ma ci mancherebbe, mica li hanno tolti a lui gli scudetti, gli scudetti li hanno tolti alla Juventus ed è quindi la Juventus che dovrebbe agire – ma lo ha già fatto e gli è andata male – per farsi riavere i due scudetti. Per che cosa ha fatto ricorso Giraudo allora? Per ciò che riguarda lui, la sua radiazione. Lui non può fare ricorso avverso la Sentenza che ha revocato gli scudetti alla Juventus come non potrebbe fare ricorso avverso i punti di penalizzazione che hanno dato al Milan esattamente come la Juventus non può fare un ricorso di fronte a qualsiasi giudice affinché tolgano lo scudetto all’Inter e di esempi ne potrei continuare a fare tanti. Il ricorso di Giraudo riguarda esclusivamente la sua radiazione che Giraudo, come è umano che sia, vorrebbe che gli venisse revocata perché, per tanti motivi che comunque a noi non interessano, probabilmente (non capisco perché comunque dato che ha quasi 78 anni) vorrebbe ritornare nel mondo del calcio o forse per un qualsiasi altro motivo che in questo momento mi sfugge e che comunque non ci interessa. C’è un però: allo stato degli atti la sua radiazione è definitiva, una sorta di ergastolo calcistico per cui Giraudo non può più far parte del mondo del calcio. Perché la sua radiazione allo stato degli atti è definitiva? Perché sono stati esperiti tutti i gradi di giustizia sportiva e, con la legge attuale, la 280/2003 si può ricorrere alla giustizia amministrativa, da non confondersi con quella civile, quella penale e quella sportiva, sono cose diverse, esclusivamente per ottenere un risarcimento nel caso in cui, a parere del TAR, o, in appello, del Consiglio di Stato (la Cassazione c’è nella giustizia amministrativa ma ha compiti che per quel che ci interessa sono marginali ed è inutile che ve li spiego), la Sentenza emessa dalla Giustizia Sportiva sia considerata iniqua. Ai sensi dell’art. 2 lettera b) della legge 280/2003 infatti, i comportamenti rilevanti sul piano disciplinare e l’irrogazione ed applicazione delle relative sanzioni disciplinari sportive sono di pertinenza esclusiva della Giustizia Sportiva. Facciamo un esempio pratico che sicuramente i più ricorderanno: il ricorso al TAR avverso le Sentenza sportiva Calciopoli per disparità di trattamento fatto dalla Juventus. Se i giudici del TAR avessero putacaso accolto il ricorso, avrebbero condannato la FIGC a risarcire la Juventus. Non avrebbero potuto mai condannare la FIGC a restituire gli scudetti, sarebbe stata poi la Juventus, oramai vincitrice, a dover ricattare la FIGC dicendogli: ridateci gli scudetti e noi rinunciamo ai soldi e certo, e poi gli asini volano. Sappiamo tutti come è andata, il ricorso al TAR è stato respinto ed è inutile continuare a parlarne anche perché le motivazioni e i miei articoli a riguardo stanno in rete e chi vuole se li può andare a cercare. Torniamo al ricorso Giraudo. Giraudo vuole essere reinserito nel mondo del calcio o comunque vuole che la sanzione di radiazione inflittagli venga annullata, come fare? Deve far si, o meglio, i suoi legali, devono far si che la legge attuale che prevede che la giustizia amministrativa non possa entrare nel merito della sanzione sportiva, cambi. Come farlo? ricorrendo alla giustizia europea e chiedendo che questa legge venga cambiata per i motivi che in questo momento non mi permetto neanche di sindacare. Gli avvocati di Giraudo saranno sicuramente dei validi avvocati che avranno presentato un ricorso al TAR sicuramente di pregevole fattura. Il punto è un altro: il 12 marzo si discuterà di fronte al TAR di Roma se rimettere o meno di fronte alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea questa questione ossia se sia giusto o meno che la legge 280/2003 permetta al TAR al più di stabilire un risarcimento avverso le sentenze della Giustizia Sportiva senza avere la possibilità di riformarle. Ammettiamo pure che il TAR accolga le richieste dei legali di Giraudo, cosa pensate che possa mai succedere? Niente, che deve succedere? Sarà incardinato un procedimento di fronte alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea che stabilirà se la legge 280/2003 sia in linea con i principi del diritto europeo oppure no. Supponiamo il caso che la Corte di Giustizia dell’Unione Europea accolga il ricorso di Giraudo, io sono di mentalità aperta e comunque molto possibilista, sia chiaro, cosa pensate che possa succedere? Niente, che deve succedere? Molto probabilmente il Governo italiano riformerà la legge 280/2003 permettendo che la giustizia amministrativa (quella del TAR e del Consiglio di Stato) possano anche riformare nel merito le sentenze dei tribunali sportivi non limitandosi più ad un mero risarcimento. A quel punto, sempre che non decida direttamente la Corte di Giustizia UE (la sfera di cristallo mi manca), si riaprirà il processo di Giraudo di fronte al TAR che, nella migliore delle ipotesi, potrebbe riformare in senso più favorevole per Giraudo la Sentenza con cui gli è stata irrogata la Radiazione e magari decidere che 5 anni di sospensione già abbondantemente trascorsi siano sufficienti. I “se” sono già molti ma voglio essere possibilista. In tutto ciò gli scudetti della Juventus non c’entrano niente. Pensare che la Juventus da questo ricorso al TAR intentato da Giraudo possa trarne vantaggio e riavere indietro i due scudetti è una grandissima “eresia”. Calciopoli è chiusa e, come disse Mughini, “non si riapre un beneamato cazzo”. Se usa Mughini questi termini, che è un grande intellettuale, perché non li posso usare io? Tengo comunque alto il livello dell’articolo citando Mughini, o no? Chiedo.

  60. TOTO scrive:

    Acerbi assolto.
    Ma…3 giornate a Samuel!

  61. Jamescott scrive:

    adesso che il verdetto è uscito mi piacerebbe che settore scrivesse un altro pezzo,
    perché il silenzio dell’inter non è stato affatto connivenza ma semplice e sana prudenza rispetto ad una vicenda che non è minimamente paragonabile alla schifezza contro maignan ad udine

    il mondo fuori inter dirà marotta league still rules
    ma francamente me ne infischio

  62. Francesco89 scrive:

    Senza alcuna prova, oltre alla parola di Juan Jesus, l’assoluzione mi sembra la giusta conclusione!

    Ovviamente si era sollevato come al solito un gran polverone contro l’Inter, ricordando i 2 precedenti finiti con le 10 giornate di squalifica, senza far notare che in quei casi ci fossero vari testimoni delle offese razziste…

    Qui, come al solito, si trattava solo di farla pagare all’Inter, anche senza prove….
    Ora diranno che siamo stati favoriti, che abbiamo dei poteri occulti ed è per questo che stiamo vincendo!

    Ovviamente, sempre e solo, per far passare sotto silenzio i loro FALLIMENTI!

  63. Cruz Pallone d'Oro 🖤💙 scrive:

    E’ rimasta la parola di JJ contro quella di Acerbi. Amen.
    Adesso torniamo a concentraci sullo scudetto.
    Le betoniere sono accese?

  64. neroazzurro-rosso scrive:

    Minchia, chissà ora cosa riusciranno a dire!

    Altroché “Marotta ligue”, aspettiamoci il peggio del peggio della fogna mediatica.

    Cruz, ho fatto il pieno alla betoniera…ci si vede davanti San Siro?

    AMALA.

  65. Militus scrive:

    Io resto convinto che tutto il clamore della vicenda Acerbi è servito essenzialmente a distogliere l’attenzione mediatica dalle indagini e le perquisizioni sulla fantomatica vendita del Milan di cui nessuno ovviamente ha più parlato. Ora aspettiamo risposte su quella ma state sicuri che ne iscirà, si e no, un trafiletto.

  66. Alex scrive:

    @Luca. Ma infatti nessuno parla di scudetto/i; ma molti “caproni” avevano “sniffato” la possibilità di rimettere per l’ennesima volta tutto in discussione, nella molto remota possibilità che un qualche organo giudicante revochi la squalifica a vita di quel bel personaggio. E’ solo l’ennesima scornata di una lunga serie, anche se non capisco perchè parli con un tempo al futuro riferendoti al 12 Marzo. Tornando a fatti più concreti, pur non essendo un “leguleio” ci avevo visto abbastanza giusto. Non esiste da nessuna parte, civile, sportiva, penale, marziana, che uno possa essere condannato, per altro alla massima pena, senza uno straccio di prova non dico certa, ma addirittura indiziaria. Ci divideremo ovviamente fra innocentisti e colpevolisti, ma questo poco importa e riguarda l’ambito delle opinioni personali; che, mi verrebbe da dire PER FORTUNA, non possono (ancora almeno) fare giurisprudenza.

  67. Javier + scrive:

    Giornalisti bianchi di merda.

  68. qwerty scrive:

    Ci sono gli estremi per una denuncia per diffamazione?

  69. denny71 scrive:

    Beh, un minimo di logica in questo paese esiste ancora… non essendoci né prove né testimoni (neanche giocatori del napoli) come stracatacacchio (© Giorgio) era possibile squalificare acerbi? Ora non voglio immaginare quello che diranno i marotta league gonzi, gobbi e di tutti i colori, ma per quanto mi riguarda possono andare affanculo. Intanto è finita pure la solita pallosissima sosta delle nazionali, possiamo tornare alle cose serie che c’è uno scudetto da vincere

  70. giardinero9cruz scrive:

    Acerbi assolto. Telenovela finita…

    La mia parola contro la tua, senza testimoni non conta una cippa.

    Razzisti e antirazzisti tutti contenti? Forse.

    JJ sarà deluso, Gobbi & gonzi pure.
    Acerbi sarà quantomeno frastornato, potrebbe querelare mezza Italia, Zuzzerelloni e “giornalai” compresi.

    W l’Itaglia antifascista e antirazzista.

    Ma soprattutto: viva l’Internazionale Fc

    • Cipe64 scrive:

      Il miraggio è stato indotto da presunte scuse a caldo, poi ritrattate, che non che non ci sono state.
      Tanti Interisti, in buona fede, hanno preso posizione sulla base di queste “scuse” date per certe.
      Io querelerei….

  71. mare scrive:

    Avrebbero creato un precedente assurdo, mi sembra una decisione logica, se giusta o meno lo sanno solo loro 2.

    Tralasciando la vicenda sulla quale è stato detto tutto, troppo, da un punto di vista esclusivamente sportivo ritroviamo un giocatore fondamentale, a mio avviso nettamente il nostro miglior difensore nel bloccare gli avversari.
    Viene da 2 stagioni clamorose e nulla mi toglie dalla testa che con Acerbi centrale a Madrid non saremmo usciti.
    Storia passata anche quella

    Avanti tutta verso l ‘obt della nostra stagione

    • GuS scrive:

      Sai che però mi è rimasta la curiosità di vedere Pavard (fosse stato lui il prescelto, perché magari ci metteva Bastoni con Carlos braccetto sx) guidare la difesa da centrale (con Bisteccone alla sua dx)?

  72. GuS scrive:

    Decisione logica, in assenza di altri riscontri. Mister “carriera finita” (non me ne voglia chi ne ha parlato qui dentro, non ricordo se era @Alex, ma in tanti in questi giorni in giro hanno concionato sulla condanna già decisa…) continuerà a fare il suo in mezzo alla difesa.
    A maggior ragione ora pretendo dalla società e dall’uomo Acerbi dichiarazioni chiare e limpide sulla vicenda e sul vissuto di JJ, che non è un idiota ma un ragazzo che si è sentito, a torto o ragione ognuno continui a pensarla come meglio crede, intimamente insultato.
    Al quale, per quel che vale, rinnovo la mia solidarietà.

    • Cipe64 scrive:

      Posso dare anche io la mia solidarietà a JJ Gus, ma solo per quanto lui possa avere solo percepito di offensivo.
      Ci sta.

      Posso dare allo stesso modo la mia solidarietà ad Acerbi per tutto quanto gli è crollato addosso in questi giorni, alla fine, senza alcun indizio serio.
      Ci sta anche questo Gus.

      Può essere accaduto di tutto.

      • Cipe64 scrive:

        Per me, a dirla tutta, venuta meno con certezza la “prova” delle scuse poi ritrattate…è veramente molto probabile che JJ abbia capito fischi per fiaschi in mezzo a 80.000 urlanti.

    • Alex scrive:

      Guarda che ti sbagli. Io ho parlato di carriera finita se fosse stato condannato e sanzionato a 10 giornate o più: non ho mai parlato di condanna già decisa, tanto più che, con gli elementi che avevamo a disposizione, ho più volte detto che sarebbe stata assurda. Forse chi ha “concionato” sulla colpevolezza a priori di Acerbi senza neanche l’ombra di un dubbio è stato qualcun altro…..
      Io la mia solidarietà, se mi permetti la rinnovo ad Acerbi, che si è trovato mediaticamente sul patibolo senza che ci fosse nemmeno un INDIZIO RAGIONEVOLMENTE GRAVE a suo carico (parole del giudice); in caso contrario sarebbe stato condannato sicuramente.

  73. Cipe64 scrive:

    Quel che è venuto fuori, secondo me. di veramente importante dall’analisi dei fatti e dei riscontri nella vicenda – ovvero dal risultato di una istruttoria su fatti e non “impressioni” più o meno indotte da un accanimento mediatico…impressionante – è che la “pistola fumante”, ovvero ciò che rendeva evidente la colpevolezza di Acerbi non esisteva.

    Mi riferisco alle sue, solo presunte, scuse per una, solo presunta, offesa razzista,

    Queste scuse, e questo è certo, non sono mai esistite.

    Sono state interpretate. nel peggiore dei casi spacciate, per delle scuse di Acerbi quel che era solo un chiarimento, una negazione di quanto gli veniva attribuito.

    Viene anche fuori che tutto quanto emerge dal quadro dei fatti è assolutamente compatibile con la versione di Acerbi.

    Possiamo credere all’uno o all’altro…siamo liberi di farlo ma non siamo liberi di metterlo alla gogna solo sulla base di nostre impressioni.

    In questi giorni ho riflettuto su quanto possa essere capitato di orribile al tempo dell’inquisizione, quando bastava un’accusa, una sciocchezza che diventava miraggio collettivo, per portare al rogo un cristiano…

  74. Gaetano scrive:

    Per impegni di lavoro, ho letto solo ora l’integrale testo della sentenza che assolve Acerbi.
    Permettetemi di dirvi che sono contento due volte:
    1) come uomo di legge ; 2) come tifoso interista
    Avevo detto a varie riprese che per me , Acerbi ( fino a prova contraria ) era innocente.
    Questa prova contraria NON è stata data. Si mettano in pace l’anima tutti coloro che avevano considerato Acerbi un razzista da radiare per sempre dal calcio…
    Faccio i miei personali complimenti al Giudice sportivo Dottor Gerardo Mastrandrea.
    La sentenza è assolutamente convincente e ben motivata.
    Vi riporto i passaggi fondamentali:
    “Rilevato che la sequenza dei fatti in campo, ricostruita in base ai documenti ufficiali, con l’ausilio del Direttore di gara e comunque visibile in video, muovendo necessariamente dallo scontro di gioco e dall’atto del proferimento di alcune parole da parte dell’Acerbi nei confronti di Juan Jesus è sicuramente compatibile con l’espressione di offese rivolte, peraltro non platealmente (con modalità tali cioè da non essere percepite dagli altri calciatori in campo, dagli Ufficiali di gara o dai rappresentanti della Procura a bordo del recinto di giuoco), dal calciatore interista, e non disconosciute nel loro tenore offensivo e minaccioso dal medesimo “offendente”, il cui contenuto discriminatorio però, senza che per questo venga messa in discussione la buona fede del calciatore della Soc. Napoli, risulta essere stato percepito dal solo calciatore “offeso” (Juan Jesus), senza dunque il supporto di alcun riscontro probatorio esterno, che sia audio, video e finanche testimoniale; Rilevato, altresì, che la condotta discriminatoria, per la sua intrinseca gravità e intollerabilità, per di più quando riferita alla razza, al colore della pelle o alla religione della persona, deve essere sanzionata con la massima severità a norma del Codice di giustizia sportiva e delle norme internazionali sportive, ma occorre nondimeno, e a fortiori, che l’irrogazione di sanzioni così gravose sia corrispondentemente assistita da un benché minimo corredo probatorio, o quanto meno da indizi gravi, precisi e concordanti in modo da raggiungere al riguardo una ragionevole certezza (cfr. per tutte Corte federale d’appello, SS.UU., 11 maggio 2021, n. 105);”

    Morale: non ci sono gli indizi gravi, precisi e concordanti.
    E’ stata fatta giustizia.

  75. TOTO scrive:

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