Il limite al peggio

Restiamo agli ultimi due anni. 29 ottobre 2022. In un agguato di puro stampo mafioso, in pieno giorno, sparano sotto casa in via Zanzottera (Milano, quartiere Figino) a Vittorio Boiocchi, quello che tutti i media definiscono “storico capo ultras dell’Inter”. Aveva 69 anni, quasi 70, di cui 26 trascorsi in carcere (quindi era un capo ultras da remoto, diciamo così, daspato fino al maggio 2023) per scontare diverse condanne tra cui rapina, sequestro di persona e traffico di stupefacenti. “Lo storico capo ultras” della mia squadra del cuore. Ah, molto bene. E’ il peggio? No.

Boiocchi viene soccorso ormai morente e portato in elicottero all’ospedale San Carlo dove muore, a 15 minuti a piedi da San Siro. E’ un sabato, alle 20,45 si gioca Inter-Sampdoria (finirà 3-0, De Vrij, Barella e Correa). La notizia arriva allo stadio un’ora prima dell’inizio della partita. La curva prima sta in silenzio, poi a un certo punto decide che tutti devono uscire in segno di rispetto per il leader morto. Tutti – compresi anziani, bambini, donne, intere famiglie – tra la fine del primo e l’inizio del secondo tempo con modi bruschi vengono fatti uscire dal secondo verde. Alcuni, con modi molto bruschi. E’ il peggio? No.

Un mese dopo, il 25 novembre 2022, la Curva Nord emette un comunicato sulla vicenda, “Fratelli interisti, torniamo oggi, dopo una pausa di riflessione, ad affrontare i fatti accaduti durante la partita Inter-Sampdoria del 29 ottobre scorso (…) Vogliamo lanciare un segnale distensivo nei confronti del popolo neroazzurro e di chi l’Inter la porta nel Cuore (…) Purtroppo a livello mediatico siamo stati dipinti (ingiustamente) come dei mostri. Ci siamo comunque abituati e non ci interessa. La realtà degli avvenimenti è ben altra (…) Una scelta più o meno condivisibile ma che è stata fraintesa nelle sue motivazioni più profonde (…) E’ il peggio? No.

Il 4 settembre 2024 Andrea Beretta, 49enne pregiudicato storico capo ultrà Inter (sono sempre storici, ‘sti capi ultrà) uccide Antonio Bellocco, 36enne pregiudicato legato al clan ‘ndranghetista di Rosarno, l’uomo che stava scalando le gerarchie della curva per diventare il capo (non ha fatto in tempo a diventare storico). Beretta lo ha ucciso perchè altrimenti, in buona sostanza, Bellocco avrebbe ucciso lui. E’ il peggio? No.

Il 24 settembre 2024 la Curva Nord emette un comunicato che inizia così: “Come già più volte ripetuto nei recenti comunicati, la Nord ha intrapreso una nuova rotta imboccando la strada della trasparenza e dei valori come faro da seguire per ritrovare quell’armonia messa nuovamente a repentaglio da eventi che coi frequentatori della curva non hanno nulla a che vedere”. E’ il peggio? No.

All’alba di lunedì 30 settembre la polizia arrestato 19 persone, tutti capi ultras o figure di spicco delle curve dell’Inter e del Milan, tutti nomi più o meno noti, alcuni notissimi. Al centro dell’inchiesta, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della procura della Repubblica di Milano, ci sono i business illegali fioriti intorno a San Siro: biglietti rivenduti a prezzi maggiorati, parcheggi controllati, merchandising, vendita di bibite all’interno dello stadio, pizzo ai paninari fuori dallo stadio. Oltre a un vasto giro di spaccio. I reati ipotizzati sono associazione per delinquere, con l’aggravante del metodo mafioso, estorsione, lesioni. “Metodo mafioso”. E’ il peggio? No.

La sera del 15 novembre, fuori da San Siro, retto da due persone e firmato “Secondo anello verde”, viene esposto lo striscione “La tua infamità non appartiene alla nostra mentalità”. Da un paio di giorni molte testate hanno riportato la notizia che Beretta, dopo i silenzi iniziali, sta collaborando con la giustizia. Trattandosi di un processo per mafia, è di fatto un pentito. Del resto, trattandosi di mafiosi, avendo ucciso un boss della ‘ndrangheta è di fatto un condannato a morte. E’ stato trasferito in un carcere più sicuro, poi si vedrà il da farsi. Intanto, da fuori, gli dedicano uno striscione. E’ il peggio?

Sì, è il peggio. Perchè se ammazzano sotto casa un criminale, come dire, è una cosa che rientra nel rischio di impresa. E se due malavitosi si sfidano a duello dentro una Smart, è un fulgido caso di selezione naturale. Ma se dopo tutto ‘sto casino, in cui finalmente si certifica nero su bianco cosa sono le curve di Inter e Milan – luoghi controllati, anzi comandati dalla mafia -, dopo tre o quattro comunicati mielosi c’è ancora qualcuno che tiene a dimostrare quali sono le logiche e le priorità della curva, allora è come se non fosse successo niente.

Tutto questo è vergognoso, fosse anche opera solo dei due che tengono sollevato lo striscione e del terzo che fa la foto. E’ una vergogna totale, un messaggio preciso e non solo a Beretta: è un messaggio a tutti, anche al resto dello stadio. Anche a noi. La curva ha un codice mafioso, lo conserva, ci tiene, lo ostenta, lo perpetua. Seppelliti i morti e chiuso in galera qualche pezzo grosso, c’è già gente che scalpita. Le curve passeranno di mano a qualche altro malavitoso. La mentalità resterà quella di prima. Molto bene.

Ma noi, noi tifosotti, noi gente normale, noi che abbiamo l’Inter nel cuore (benchè loro non perdano mai l’occasione di dire che ce l’hanno di più di noi), quando ci libereremo di questa merda? No, chiedo per un amico. Perchè da due mesi leggo, nei riguardi di quel pezzo di stadio che dovrebbe rappresentare la passione di tutti noi indivanati, cose che Gomorra al confronto è i Teletubbies. E dopo tutta questa robaccia che ci è toccato sorbire, e dopo tutta ‘sta ipocrisia della curva che cerca una nuova strada bla bla bla, il nuovo corso è uno striscione di mafiosità in purezza?

Io dal primo blu guardo il secondo verde con compatimento, fastidio, rassegnazione. I delinquenti qualche volta finiscono in galera (qualcuno all’obitorio). Ma gli altri? In questo ordinamento a cerchi concentrici, quanta gente è coinvolta in questa organizzazione di stampo mafioso e criminale? E quanti, di cerchio in cerchio allontanandosi dal centro, hanno la responsabilità morale di accettare questo andazzo in cambio di qualche salamelecco al boss, di qualche trasferta in prima fila o di un po’ di bamba a buon prezzo? Quando il resto dello stadio farà capire a questa gente che no, non ci serve più? Sogno un Meazza con i cori in filodiffusione e un bello squarcio dove ora c’è il secondo verde, con vista sul Resegone. Sarebbe un bel segnale, anche architettonico. Sarebbe il nuovo stadio, in tutti i sensi.

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58 risposte a Il limite al peggio

  1. TOTO scrive:

    Primo, come l’Inter a maggio.

  2. Paolo A scrive:

    Grande Settore, nulla da aggiungere.

  3. Sergio 57 scrive:

    Ciao a tutti, leggo sempre ma scrivo quasi mai.
    L’argomento trattato però mi prende molto, frequentavo S.Siro dagli anni 70 e gestivo un Interclub, ho avuto modo di assistere alle cose più vergognose da parte della curva, in elenco:
    Quando la sede era in Foro Bonaparte, a noi “Interclub” venivano rifiutati i biglietti e nello stesso momento si presentavano in sede quelli della curva a ritirare pacchi di biglietti che poi rivendevano a loro piacimento.
    Durante una riunione di tutti i Club d’Italia in un teatro con la presenza di Mazzola, si sono presentati “loro” iniziando a picchiare con le mazze a chi gli capitava a tiro.
    Prima delle partite, davanti al cancello riservato ai Club, mi sembra fosse il cancello 8, uno di loro con il megafono faceva l’appello e ad uno ad uno, dopo avere versato 1000/2000 lire allo stesso, entrava senza biglietto.
    Durante o dopo un incontro di coppa, mi sembra con l’Austria Vienna, venne accoltellato un tifoso austriaco e per questo fu arrestato Caravita, nelle partite successive la curva gridava “Caravita in libertà o bruceremo la città”
    Oggi Caravita viene invitato dalle Tv private in qualità di esperto.
    Questi sono solo alcuni episodi di quegli anni, ne avrei a iosa da raccontare.
    Dopo 40/50 anni non è cambiato nulla, ho smesso di andare allo stadio.

    Amala

  4. Giorgio scrive:

    Caro Settore, è triste dover pensare che la bontà di quel che scrivi ti costerà prima o poi una scorta… 😖
    Ero al primo rosso, la sera di Inter-Sampdoria, nella parte vicina alla curva. Ho visto da lontano un gol di Correa e da vicino lo “sgombero” del secondo verde 😞

  5. roberto scrive:

    e quando finirà la connivenza dellE società?

  6. Militus scrive:

    Settore è, come sempre, estremamente interessante nella ricostruzione dei fatti e nelle analisi. Ma gli stadi, purtroppo, non sono che una società civile in miniatura. Una buona parte di persone oneste e un’altra parte, non saprei dire quanto piccola, di lugubri personaggi che gestiscono affari sporchi con la scusa del tifo. Tutte le teorie sulla devianza lo certificano, è come la disoccupazione, una certa percentuale è fisiologica in ogni società e gli stadi non fanno e non faranno mai differenza. La sfida è ridurre al minimo la percentuale di questi loschi figuri. Ma non è facile, come nel resto della società civile, probabilmente ci sono connivenze ed intrecci sociali estremamente complicati da sradicare.

    • Gobbobuono scrive:

      Un saluto a tutti. Perdonami, ma l’argomento mi interessa moltissimo e nel modo più rispettoso possibile vorrei dirti che non condivido niente di quello che hai scritto.
      Non condivido la rassegnazione, non condivido l’ analisi, non condivido la conclusione.
      Si tratta, a proposito della presenza della malavita organizzata negli stadi, di un fenomeno più che decennale. Un fenomeno ben definibile, perché (come tutti i fenomeni) fatto da persone. Persone individuabili, che in questo caso commettono reati perfettamente documentabili. Reati, tali sono, punibili senza bisogno di ricorrere a chissà quali strumenti di indagine. Non so perché la polizia e la magistratura non lo facciano.
      Riguardo alla somiglianza con la società… Non é vero: nella società ci sono le famiglie, le organizzazioni sociali, il volontariato. Allo stadio quel tipo di comunità non c’é.
      Quando sento dire che la violenza é nella società e conseguentemente anche nel calcio a me pare invece vero l’esatto contrario. E cioè che come società ci siamo imbevuti degli stessi comportamenti delle curve: dilagano l’aggressività, l’odio, la prepotenza, le leggi del branco. Nei luoghi di lavoro, per le strade, nella politica.
      Io credo che un paio di anni di chiusura degli stadi non ci farebbero male, anche se mi rendo conto che non sono nel luogo più facile per dirlo.
      Di nuovo ciao a tutti.

      • Militus scrive:

        @Gobbobuono, non so dove tu abbia visto “rassegnazione”, la mia analisi deriva esclusivamente da anni di studi sociologici sulla devianza, sulla teoria dei gruppi sociali e sulle statistiche che ne scaturiscono. Ogni miniagglomerato sociale estratto da un elemento più grande conserva al suo interno le stesse caratteristiche, è il motivo per cui in statistica si parla di “campione rappresentativo”. Allo stadio ci sono le famiglie (anche se non so ancora per quanto) e i gruppi sociali. Cosa sono gli ultras, i vari club, i gruppi di amici e di ragazzi che vi si recano? Allo stadio si commettono reati che non vengono puniti, esattamente come nella società civile che, per analoghi sistemi di connivenze, convenienze e rapporti sociali, non vengono puniti. Del resto, aggressività, odio e prepotenza sono ovunque, basta farsi un giro in macchina intasati nel traffico per sperimentarlo. E la tua conclusione sul fatto che sia la società ad uniformarsi al comportamento delle curve è abbastanza singolare, già 2000 anni fa gli antichi romani portavano in scena nel Colosseo quei combattimenti che erano soliti applicare quando andavano alla conquista del mondo. Alla fine, il calcio non è che una delle tante rappresentazioni sociali, è nato appena 150 anni fa e magari tra altri 150 non ci sarà più. E chiudere gli stadi sarebbe come abdicare alla violenza di coloro che vorrebbero trasformarli in un nuovo Colosseo.

    • Giorgio scrive:

      Ciao, Gobbobuono.
      Sono dubbioso sullo scenario che ipotizzi.
      Ricordo di aver visto “Ultrà”, il film con Amendola, che molti anni fa descriveva esattamente quel che succedeva e succede ancora.
      Riguardo al quesito “se sia nato prima l’uovo o la gallina” (la violenza è figlia della società o la società è stata contagiata dagli stadi ?) non ho proprio idea. Oggi ci sono ragazzetti che sparano e si accoltellano per strada, quindi temo che per una specie di giansenista come me…sarebbe troppo facile citare l’ineluttabilità “circolare” degli eventi.
      Mi intriga l’idea della chiusura degli stadi, anche alla luce di quanto poco, ormai, contino gli incassi diretti rispetto ai proventi delle TV e di tutto “il circo”.
      Forse si potrebbe ipotizzare una soluzione di assegnazione dei biglietti con una estrazione tra tifosi che si siano regolarmente registrati, SENZA possibilità di cambiare posto.
      Forse…

  7. ERG scrive:

    Perchè non le chiudono e fanno posti riservati per famiglie. Che cosè il tifo organizzato? Chi è che ha bisogno del tifo organizzato? i calciatori miliardari che si sentono soli nelle trasferte? i calciatori che vanno a ringraziare la curva (???), che si mettono sull’attenti di fronte a capiultrà? In America barbecue davanti agli stadi con le famiglie. Li buttano via le chiavi mica scherzano.

  8. GuS scrive:

    La curva che canta, trascina tutto lo stadio con canzoncine aggiornate e mandate a memoria da grandi e piccini, che fa le coreo strabilianti, è parte dello spettacolo. È spettacolo nello spettacolo. È nel pacchetto “evento stadio” che quando compriamo il biglietto ci aspettiamo. Perlomeno, molti di noi si aspettano, sarebbe ipocrita negarlo.
    Il prezzo da pagare per tutto ciò è la lista di schifezze criptomafiose di cui al post di Settore? Si, temo. La cosiddetta mentalità ultras (che conosco bene avendone frequentati in passato) è intrinsecamente mafiosa, come quella di tutti i clan del resto. E fascista, profondamente fascista, non ometterei il dettaglio. Collaborare con le guardie, da sempre, la peggiore infamità. Il “nuovo corso” del secondo anello verde non ha nessuna intenzione di abdicare a quella mentalità, al limite abdica al taglieggio ed al bagarinaggio, e ci tiene a farlo sapere vedi mai che in giro per l’Italia si venga tacciati di amichettismo con gli sbirri.
    Io credo che il problema verrà risolto “gentrificando” la curva (come per certi quartieri popolari nelle città che hanno perso delinquenza e anima allo stesso modo) attraverso il rincaro dei biglietti e la teatrificazione degli spalti. Un pò quello che accadde in Inghilterra ed in generale dove sono stati costruiti stadi nuovi.
    Oppure si può fare come a Madrid, sponda Real se non sbaglio, dove la macchia bianca dietro la porta, il settore canterino, è regolarmente e trasparentemente organico alla società. Obbligato a collaborare con le forze dell’ordine per mettere in scena lo spettacolo.

    • lorenzo scrive:

      Per quanto mi riguarda quando ho comprato il biglietto e sono stato a san siro sono andato per vedere giocare la mia squadra del cuore e tifarla. cori e coreografie non mi cambiavano ne il prezzo del biglietto ne la gioia o la tristezza per un risultato che fosse diverso dalla vittoria. Se le curve fossero settori dove poter portare mio figlio disabile sarei a san siro piu frequentemente ma se la vita oggi vuole questo per me va bene anche seguire l inter in altro modo.

      della schifezza curvaiola di oggi, di ieri e di domani se continuerà ne faccio volentieri a meno.

  9. Militus scrive:

    Ricordo che fui abbastanza perplesso e contrario quando, a cavallo degli anni 80 e 90, il governo di Margaret Thatcher introdusse le famose misure repressive negli stadi (una delle quali era proprio l’aumento del prezzo dei biglietti). In realtà, oggi non ne sono più tanto sicuro. E’ interessante il tema della “gentrificazione” della curva attraverso il rincaro dei biglietti introdotto da GuS, tuttavia mi chiedo ancora se sia giusto trasformare uno sport di massa come il calcio in un evento, per così dire, quasi elitario. Del resto, il costo dei biglietti mi sembra già abbastanza “elitario”. Forse occorrerà esplorare altre modalità.

    • GuS scrive:

      Io posso permettermi di andare a San Siro con i miei ragazzi solo quelle 2-3 volte all’anno, che mi costa una barcata tra biglietti e viaggio.
      Ho nostalgia di quando con il mio vecchio con 7000 lire si andava in gradinata? Hai voglia. Gradoni scomodi, cuscinetti sotto il culo ma chissene, con lo stipendio di un operaio potevi goderti fior di fuoriclasse tutte le cazzo di volte che volevi.
      No, non è giusto trasformare uno sport di massa in uno spettacolo per chi se lo può permettere. Ma pare sia lo spirito del tempo…

  10. Jad scrive:

    L’ultima che ho visto allo stadio è stata Inter/juve 4/4.
    Ho pagato 210 euri a biglietto. ( ghe sb iro!)
    Mentre camminavamo verso lo stadio guardavo i ragazzi con le maglie e i cappellini. Pensavo: c’è futuro ed ero contento.
    Loro, come me quando ero giovanotto, probabilmente tutti quei soldi non avranno potuto spenderli. Saranno andati in terzo anello o forse in curva, tutti gasati e carichi di speranza. Figo! Stra figo!!
    Con questo dico che per me è sbagliato alzare i prezzi per tutti.
    Lo stadio deve aver prezzi alti, anche esagerati, medi e bassi.
    Tutti devono avere la possibilità di godere dello spettacolo più bello del mondo.
    ( ma non solo i ragazzi..molti possono avere difficoltà a scucire tanti soldi).
    Le curve sono una piaga ,ma sono anche una figata unica.
    Come eliminare solo la feccia che ne fa parte, non lo so. Forse con pene più severe! Boh.
    Di sicuro non è facile anche perché sti sottosviluppati mentali esercitano un forte potere sulle società di calcio.
    Basta un coro ad “arte” e ti squalificano il campo, con conseguenti danni alla società di club.
    Altrimenti si và verso il modello ammeregano: panzoni ricchissimi che mangiano patatine e della gara fotte un cazzo di nulla.
    Poi guardi una partita di NBA e vedi com’è scaduto il basket USA che assomiglia molto al Wrestling. Roba da ritardati.
    *
    nessun rif al post dell’utente ERG che condivido.

  11. Pastorius scrive:

    Grande post Settore. Grazie!

  12. ERG scrive:

    Il segreto sta tutto nella bamba, vi ruota tutto attorno. Per cantare 90 minuti e passa, ci vuole il carburante adatto, probabilmente delle “mixture” appositamente studiate. Questo vale per tutti gli stadi. Da qui poi il dilemma: è nato prima l’uovo o la gallina? La bamba serve per il tifo? o il tifo serve per la bamba?🫤

  13. Francesco 70 scrive:

    Bel post, Settore. Bello.

    E per oggi passa in secondo piano la gufata apotropaica.

  14. lorenzo scrive:

    schierare correa me parrebbe un filino esagerato, poi magari fa doppietta.

  15. Nicola Brambilla scrive:

    Qui c’è poco da ridere, molto bene Sector che se ne parli.

  16. ERG scrive:

    Sempre per rimanere “ON” TOPIC da GDS oggi:
    “..in un capannone sono stati rinvenuti e sequestrati pistole, kalashnikov, bombe a mano e molti proiettili”.

  17. Fortebraccio scrive:

    Verona – Inter 3-1

    ‘notte

  18. Enzo Primo scrive:

    Oggi tripletta di Correa.
    Segnatelo!

    A quanto pare a Simone nostro, non manca il coraggio…

  19. TOTO scrive:

    Speriamo finisca come con il coraggio di Volandri contro l’Argentina. 🤞🤞

  20. neroazzurro-rosso scrive:

    Ma…ha segnato Correa?
    Davvero?

  21. gianfba scrive:

    E va bene, Correa, DeVrij, Bisseck….e basta, non esageriamo

  22. Dawide scrive:

    Purtroppo questo è quello che succede se ti mettono subito al sabato alle 15 dopo la pausa nazionali. Recuperi quello che puoi recuperare, la prepari un po’ così e fai giocare quelli meno stanchi.
    Il risultato è che alla fine del primo tempo sei a fatica sul 5 a 0.

  23. giardinero9cruz scrive:

    Dopo l’ennesimo approccio così e così, con traversa Hellas e preoccupante saponetta di Sommer, l’Inter si sveglia e ne mette addirittura 5!

    Che dire? Se segna pure Correa vuol dire che oggi è la nostra giornata, non ce n’è per nessuno..

    • Giorgio scrive:

      SE ce ne fosse stata necessità…si è visto dal gol di Bisseck, che era una giornata in cui ti vanno tutte bene.
      Teniamone qualcuno per martedì.

  24. mare scrive:

    E comunque va detto che Giorgio aveva recentemente scritto che era ora di provare Correa

    Sicuramente il migliore del primo tempo

  25. mare scrive:

    A mio avviso ne Correa ne Arnautovic possono giocare nell’Inter in quanto entrambi hanno grossi limiti caratteriali, non reggono la pressione per una grande squadra.
    Quindi spero vengano entrambi ceduti

    Ma detto ciò tra i due a mio avviso c’è una differenza importante, l’Austriaco oltre i limiti caratteriali rimane un onesto centravanti da squadra di medio bassa classifica,non ha nulla per.giocare nell’Inter

    Per Correa invece è tutto un problema di cervello perché tecnicamente è di livello superiore alla media ma con quel cervello(indolenza, non regge la pressione etc..) c’è poco da fare

    Ma tra i 2 per me tutta la vita Correa

    Il.primo gol di oggi nella nostra rosa lo può fare solo lui

    Che peccato tanto spreco

    • Pastorius scrive:

      Co divido completamente le tue considerazioni. Correa ci ha deluso (finora), ma quell’altro proprio non capisco chi abbia potuto pensare di farlo giocare nell’Inter.

  26. giardinero9cruz scrive:

    Bella vittoria, clean sheet, momentaneo primo posto in classifica e miglior attacco. Infortunio di Acerbi a parte, più di così non si poteva chiedere…

    Ora la pressione è tutta per gli altri e vista la classifica non mi dispiacerebbe una vittoria dei cugini di campagna contro la gobba.

    Se Correa fosse sempre quello di oggi, in rosa ci potrebbe anche stare… dopodiché come già scritto da Giorgio, mi auguro abbiano conservato qualche galletto per martedì…

    Amala

  27. TOTO scrive:

    Dopo 33 secondi di partita Gatti di conferma uomo di 💩

  28. Mandorlo scrive:

    Non ho potuto vedere la partita .
    C’è da preoccuparsi per il secondo tempo?

  29. ERG scrive:

    Sembra che il Milan abbia trovato una quadratura non da poco. L’impressione è che la Juventus abbia attaccato per 45′ contro un muro di gomma. Thiago Motta poi che si mette a gigioneggiare indicando “la tuffata” di Leao quando quella tuffata non era, risultato Leao ammonito perchè giustamente uno si incazza se lo buttano a terra senza fischiare.. Fonseca che uno stile ce l’ha l’ha guardato in cagnesco. Vediamo come finisce.

  30. TOTO scrive:

    In mancanza del meteorite…..bene così, nel derby tra retrocesse. 😁

  31. Giorgio scrive:

    Ho visto due squadre (quasi) speculari : grande dinamismo, spunti individuali, molta forza fisica.
    Niente di più.
    Spero che Inzaghino ne tragga spunti utili per.le partite di ritorno…

  32. GuS scrive:

    Sto cercando in giro per il living i gioielli di famiglia che mi sono rotolati via durante l’entusiasmante derby del meteorite…
    Bene così, adesso speriamo in un regalino di mr. Ranieri.

  33. Dawide scrive:

    Più che altro… se Correa potesse giocare una quindicina di partite all’anno col Verona!

  34. Geppetto57 scrive:

    Anche l’ostica (per i macachi) trasferta al Bentegodi si è risolta con una passeggiata di salute.
    Nel frattempo il pareggio di San Siro ci toglie leggermente da in mezzo alle balle i gobbi. Può essere un inizio. Da quassù il panorama è interessante.

  35. Jamescott scrive:

    Di tutte le rivali quella che temo di più è la Dea.
    Mi ricorda il Verona del 1984.
    E hanno consapevolezza dei loro mezzi
    e un grande allenatore, antipatico ma bravo

  36. Lothar scrive:

    Se non ricordo male ci fu un’altra partita nel passato in cui il Grande Correa giocò, non ricordo se segnò ma di certo ben giocò.
    Cos’aveva in comune con oggi?
    Il segnò da pellerossa sullo zigomo.
    Possiamo chiedere alla fgci una deroga per farglielo ogni volta che entra in campo?

  37. Alex scrive:

    Preferirei venissero evitati riferimenti politici, ma a quanto pare sembra che ogni tanto non se ne possa fare proprio a meno; va beh… Personalmente, forse l’ho già detto, quello da curva è un tipo di tifo che ho sempre detestato, e non certo per una questione di snobismo, ma per tutto quello che ha descritto Settore con la consueta efficacia. Come tantissimi atavici problemi del nostro incasinato Paese, temo che la soluzione non sia facile, ma non andrebbe smesso di cercarla, per il bene di questo sport. Per venire al calcio giocato, oggi classica giornata nella quale ti gira tutto dritto, perchè la prima palla gol a stamparsi sulla traversa è stata creata dal Verona; fosse andata dentro, non dico che non si sarebbe vinto, ma sarebbe stata certamente più complicata. Positività certificata dal gol e dalla buona prestazione di Correa, per il quale concordo sul fatto che potenzialmente sia decisamente meglio di Arnautovic (ci vuole poco, dirà qualcuno), ma che venga “tarpato” da evidenti limiti caratteriali. Bravo e coraggioso il Mister a insisterci, perchè se lo recuperasse potrebbe tornare utile, visto il livello dell’austriaco e le difficoltà di inserimento di Taremi. Il loro allenatore poi, Zanetti, ci ha capito piuttosto poco, giocando con la difesa alta e i centrali larghi e tenendo giù contemporaneamente due dei loro migliori giocatori , Suslov e Lazovic: in questo modo si è consegnato alla mercè dei nostri. In serata poi spettacolo di livello veramente infimo fra Cugini e Ladri ed ennesima gran partita della Dea, a questo punto pienamente candidata per la corsa scudetto.

  38. Alex scrive:

    Ma si: il classico “massimo risultato col minimo sforzo”. Non so perché Lautaro sia rimasto in campo così tanto: dopo due transoceaniche e febbre a 39• si vedeva benissimo che era bello “cotto”. Invece giù Taremi. Ma ormai, sui cambi di Inzaghi, bisogna farsene una ragione. Molto bene Zielinski e De Vrij, sufficienti tutti gli altri tranne il Toro e Dumfries, che pasticcia parecchio e “sbanana” in modo inverecondo la palla che avrebbe probabilmente chiuso la partita. Secondo infortunio in difesa: Salvate il soldato De Vrij. Comunque in Champions scendono in campo con un’attenzione diversa dal Campionato.

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