(ma no dai, in realtà uno basta)
Stagione 1, episodio 17
(città del nord capoluogo di provincia, Fase 2, tempo un po’ così, gente tipo Fase 3, nutrie, zanzare, qualche cimice)

(continua)
Allora, 17 maggio. Parliamone.
Il 17 maggio 1965, a Roma, nascono Corrado Guzzanti e Claudia Koll. Non è buffo?
Scusa, che cazzo c’entra? Parliamo di calcio. Il 17 maggio 2010 tu…
… io mi crogiuolavo nel relax del quinto scudetto consecutivo e mi lasciavo perfondere dall’attesa per la trasferta di Madrid, la cui unica prova era rappresentata da un bonifico, il mio. Non sapevo nulla. Nessuna conferma del volo, del biglietto, di nulla. Manco del bonifico pervenuto. Ma ero fiducioso. Sai, tendo a fidarmi.
Vabbe’. Nel libro, un capitolo è datato 17 maggio. Cosa accadde?
Accadde che l’agenzia Ansa (quindi una fonte parecchio attendibile) scrisse una cosa su Mourinho.
Tipo?
Tipo che se ne sarebbe andato. Avevano accertato che non aveva iscritto i figli alla scuola internazionale l’anno dopo.

Dramma.
Ma no. Se ne parlava da un po’. Io ho sempre trovato ineccepibile questa decisione. Non poteva sopportare un’altra stagione in un postaccio come l’Italia, con quel livello di tensione, con tutta quella prostituzione intellettuale. E difficilmente avrebbe potuto fare di meglio all’Inter. Tanto più facendo il Triplete, immenso, irripetibile.
Il Triplete doveva ancora farlo, però.
Sì, ma in questo lui era una garanzia. Non avrebbe mai mollato un obiettivo così, avrebbe trascinato la squadra fino all’impossibile, come aveva fatto nel corso degli ultimi quattro mesi di stagione.
Mancini, annunciando che ne se sarebbe andato a fine stagione, provocò un po’ di sbracamento generale.
Fu un annuncio un po’ troppo impulsivo. E un po’ troppo anticipato. Quel finale di stagione 2007/2008 fu complicato, oltretutto con Ibra che restò fuori parecchio. Nel 2010 Mourinho non annunciò nulla, non disse nulla. Tenne alta la tensione fino all’ultimo secondo della partita del Bernabeu, anche se si dava ormai per certo che sarebbe andato proprio lì, a Madrid.
Quindi cosa scrivesti sul blog il 17 maggio 2010?
Lo ringraziai di tutto. Gli chiesi solo di fare un ultimo sforzo, per favore. Cinque giorni. Poi ciao, è stato bellissimo, non ti dimenticheremo mai.

Nel libro c’è la tua foto prostrato in avenida Josè Mourinho, a Setubal.
E’ stato come andare a Betlemme, o a Nazareth, una roba così.
La sua frase migliore?
Agli italiani non piace il calcio.
Amen.
Sempre sia lodato.
(17 – continua)

COMUNICAZIONI DELL’AUTORE. Le foto dei lettori che mostrano al mondo il prezioso volumetto arrivano copiose in redazione (cioè alla mia mail) (volevo solo tirarmela). Questa proviene dalla steppa padana in provincia di Pavia, una zona che si affaccia sul Grande Fiume. In questo paesino di poco più di 700 anime, M. C. (che vediamo ritratta in foto) non solo è accorsa ad acquistare il libro, su imbeccata di un amico particolarmente pettinato, ma ha anche stalkerato di brutto un gruppo di concittadini (nei prossimi giorni produrrò le foto dei malcapitati) con minacce irriferibili (“compralo o ti trasformerai in Chiellini” è la meno violenta): Amnesty International si sta occupando del caso. Nel mentre, in paese ho battuto i record di Elena Ferrante e Fabio Volo. Se volete anche voi partecipare a questa simpatica iniziativa, mandate la vostra foto a r.torti@gmail.com e tutta una filiera in crisi per questa merda di virus cinese vi ringrazierà. Ok, ora le info di servizio. Nella sua versione cartacea il libro è presente in libreria a Pavia e Voghera, le due città più importanti del mio piccolo mondo, ed è in vendita on line su Ibs.it e ora anche su Libreria Universitaria, LaFeltrinelli e Unilibro. Poi c’è la versione eBook che è disponibile tipo su Ibs, Amazon, Mondadori Store, Kobo, Libreria Universitaria, Librerie.Coop, Hoepli, Il Libraccio, LaFeltrinelli, Rizzoli e siti del genere o, se volete acquistare in lingua inglese, nientemeno che su Barnes&Noble, se volete acquistare in lingua spagnola BajaLibros.com e se volete acquistare in lingua portoghese Fnac.pt (cioè, se mi arriva un ordine da Setubal muoio felice). Infine, se proprio non ce la fate (e io vi capisco, anzi, vi ammiro per la vostra resistenza: ma lasciatevi andare, vivaddio!, si vive una volta sola) potete scrivere direttamente all’editore, giorgio.macellari@alice.it , e ricevere soddisfazione: nel senso che Giorgio vi spiega la rava e la fava e il libro cartaceo ve lo spedisce anche in un batter d’occhio (dietro pagamento, immagino. Ma non sono affari miei, io scrivo e basta, tutto il resto è noia).