Questa Coppa Davis

Il tennis è nella mia top 4 degli sport preferiti, forse top 3, forse top 2 se devo far pesare di più una presunta competenza tecnica (nel senso che ci ho giocato 30 anni e passa, pi-pim e pi-pam, per poi darmi 100% al podismo, pant-pant) rispetto alla semplice frazione emozionale. Il tennis mi piace, mi è sempre piaciuto, mi piacerà sempre. Riesco persino a infervorarmi un po’ a parlare di tennis (tipo di Inter o di calcio, solo una tacca sotto). Mi piace parlare di calcio e di sport – non appena capisco che ai miei occasionali interlocutori gliene frega almeno qualcosa, sennò mi spiace passare per il solito poveretto che si dà le arie da intellettualotto e poi pensa solo al pallone, quale che sia lo sport, mentre gli altri reprimono per gentilezza uno sbadiglio e la prossima volta cambieranno marciapiede – e mi piace parlare di tennis perché ne mastico, con idee mie magari, ma ne mastico. Almeno credo. E comunque: chi se ne frega se ne mastico o no. A me piace il tennis, è nella mia top 4 degli sport preferiti, forse top 3, forse top 2.

Per cui: sono molto contento che l’Italia abbia vinto la Coppa Davis. Ma non sono contento che abbia vinto questa Coppa Davis.

Ci sta, ci sta eccome, che l’Italia riesca a vincere la più importante competizione a squadre nel tennis. Attenzione: dopo più di quarant’anni di carestia, è addirittura una cosa enorme vedere – lo dicono le classifiche, mica il pur competentissimo Sector che ne mastica, fidatevi – che siamo tra le nazioni guida di questo sport per qualità a quantità di giocatori, come gli Usa, la Russia, la Spagna eccetera. Abbiamo vinto la Coppa Davis (questa Coppa Davis) schierando i nostri virtuali numeri 4 e 5, perchè il virtuale 2 (oggi 5) è fermo da non si sa nemmeno quanto e il nostro vero 2 (ma virtuale 3, anche se per bellezza di tennis 1) è in stato di forma tipo Lukaku quando torna dal mare. Cioè, siamo proprio forti come movimento (è incredibile). Poi vabbe’, il nostro numero 1 è il tennista oggi più in palla e più trendy di tutto l’universo e la Coppa Davis (questa Coppa Davis) l’avremmo vinta anche schierando ME come secondo doppista (col cavolo che stavo a rete con ‘sti missili che passano, me ne stavo a fondo e lasciavo fare all’altro) (poi servivo da sotto, per sfregio) (mi chiamano il Kyrgios delle nutrie).

“A Setto’, hai rotto er cazzo co’ tutti ‘sti numeri che nun se capisce ‘na sega”.

Ok, passiamo al secondo argomento. Questa Coppa Davis.

Amici dirigenti del tennis mondiale, voi potete fare il cazzo che vi pare, sia chiaro. Cambiate tutte le formule che vi pare. Però, allora, cambiate anche i nomi. Coppa delle Nazioni, Tennis League, Confederations Cup, Tennis World Champioship, Intercontinental Tennis Trophy, International Tennis Award, Pallina d’Oro, Racchetta Universale, TCFKAD (The Cup Formerly Known As Davis). Ecco, robe così. Non Coppa Davis. Questa non è la Coppa Davis.

Cioè, ma voi che adesso siete saliti sul carro dei vincitori, ecco, voi vi ricordate cos’era la Coppa Davis? Quella vera, non questa robaccia schifosa?

Vi propongo un ripassino. Ogni turno di Coppa Davis si giocava con cinque partite (4 singolari, 1 doppio) al meglio dei 5 set (che assoluta meraviglia) distribuite in tre giorni (2 singolari il venerdì, il doppio il sabato, 2 singolari la domenica). Si giocava sul campo di una delle due nazioni (secondo un criterio di turnazione: la prossima volta che ci sorteggiano insieme, giochiamo da te), che sceglieva luogo e superficie (che assoluta meraviglia).

Ma voi ve lo ricordate il parquet di Asuncion?

Allora, vi spiego. Anni Settanta-Ottanta. Il Paraguay aveva un signor giocatore, Victor Pecci, e poi nessuno. Ma quando c’era la Coppa Davis nessuno voleva andare a giocare in Paraguay. Perchè loro sceglievano come superficie il parquet del palasport di Asuncion, una roba così scivolosa che lo stadio successivo era il palaghiaccio di Bolzano. E una volta batterono gli Stati Uniti di McEnroe (ad Asuncion, ovvio, perchè l’avessero giocata a New York beccavano un 5-0 e a casa). Ma voi ve lo ricordate il Brasile che ci fece giocare in riva al mare a Macejo con tipo 40 gradi all’ombra e 55 al sole? O la Polonia che ci fece giocare in un campo in terra rossa con le righe in gesso che quell’infame di Fibak le cancellava col piede?

Ma ve le ricordate queste cose meravigliose?

E poi la Coppa Davis era anche una specie di zona franca per il tifo caloroso. Si vedevano scene, in Coppa Davis, che se fossero successe in uno Slam qualsiasi avrebbero sospeso la partita e arrestata mezza tribuna per interruzione di pubblico servizio. Questa era la Coppa Davis, una cosa romantica e sublime. Magari a volte un po’ estenuante (metti che si gioca sulla terra rossa, si affrontano due pallettari al meglio dei cinque set: non benissimo), ma terribilmente affascinante, epica, unica.

Ascolta “Storia di un grande amore, danze caraibiche e Swarovski” su Spreaker.

E questa Coppa Davis? Avendola chiamata in qualsiasi altro modo, non ci sarebbe stato nulla da eccepire. Ma non mi puoi chiamare Coppa Davis una competizione i cui incontri si risolvono in un pomeriggio (non in tre giorni), in tre partite (non in cinque) al meglio dei tre set (non dei cinque), in campo neutro (non in casa dell’una o dell’altra) e quindi sempre sulla stessa superficie (non su una a caso tra terra, veloce o erba a seconda della scelta dei padroni di casa) (o il parquet di Asuncion). Senza contare che il doppio pesa per il 33% e non per il 20% (che già contava parecchio), e anzi è spesso il punto decisivio. Il doppio. Una specialità semiclandestina (escluso la Coppa Davis, quanti doppi vedete in tv in un anno? Giusto le finali degli Slam, nei ritagli di palinsesto, forse). Il doppio composto 9 volte su 10 da giocatori che non giocano mai il doppio (uno spettacolo indegno).

Cioè, ma che merda è?

Facciamo un esempio. Facciamo che domani cambiano le regole dei Mondiali di calcio. Che anzichè in un mese si giocheranno in una settimana attraverso una serie di triangolari tipo Trofeo Birra Moretti, con tempi di 30 minuti anzichè 45, e se finisce pari si fanno gli shoot-out? Sareste contenti? Li chiamereste Mondiali?

Vabbe’, ci tenevo a dirlo perchè mi piace parlare di tennis, che è nella mia top 4 degli sport preferiti, forse top 3, forse top 2. Abbasso la Coppa Davis (questa Coppa Davis), viva il tennis, viva l’Italia, forza Inter.

P.S.: se siamo forti come movimento, adesso dobbiamo durare. La squadra di Panatta, Barazzutti ecc. fece 4 finali in 5 anni. Ragazzi, fate che non sia una roba occasionale così come occasionale è questa Coppa Davis, che almeno le potevano cambiare il nome, ‘sti pezzenti.

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100 risposte a Questa Coppa Davis

  1. vittorio scrive:

    C’è solo l’Inter, per me

  2. Giorgio scrive:

    Settore, giuro…spesso mi viene il dubbio che tu possa captare i pensieri della maggior parte di noi… 😉
    A me, poi…non piace più neanche QUESTO tipo di tennis, del tutto abdicato a favore di marziani che se battono a meno di 195km/h sono ritenuti “molli”. D’altronde…cosa aspettarsi da uno cui piacevano Gerulaitis e McEnroe e che adesso fa infantilmente, cocciutamente il tifo per Fognini, che è rimasto uno dei pochi a giocare “normale” ? Ma questo è un mio problema, visto che non si può cambiare il mondo 🙁

  3. neroazzurro-rosso scrive:

    Hai pienamente ragione, caro Giorgio, sentimentalmente anch’io sono rimasto al tipo di tennis giocato ai tempi di McEnroe ed Edberg (ma ci metterei anche il nostro Panatta).

    Però, ormai o purtroppo, il tennis è questo, bordate da fondo campo, servizio alla velocità della luce e pochi, rari scambi prolungati.

    Dobbiamo farcene una ragione: o lo si guarda o si fa altro.

    Ciò che più mi disturba di più, però, è il contorno di musica, urla da stadio, bande improvvisate sugli spalti…farei volentieri a meno di questa “americanizzazione” del tifo.

    • Giorgio scrive:

      A chi lo dici…
      Ricordi quando McEnroe rispose spiritosamente “Okkkey…” con voce nasale ad uno spettatore che gli aveva detto qualcosa ?
      E “Michelino Chang” (come lo chiamavano Tommasi e Clerici) che al cambio di campo irritava l’avversario mangiando le banane…
      O Camporese, con quello che all’epoca veniva definito “dritto anomalo”…
      Bah…son vecchio. Punto.

  4. Bandini scrive:

    ..e quando toccò a noi Italiani, li facemmo giocare in un campo di salsa di pomodoro con le righe in mozzarella.

    Adesso però dormi che è tardi, domani ti racconto dell’Inter e di….ah, già dormiva…

  5. STEFANO scrive:

    Le pallate da fondo campo mi annoiano, per questo ho da anni lasciato la visione del tennis così come per la F1. Una noia mortale, vinci o perdi ai box, c’erano più sorpassi in un singolo GP degli anni ’70 che in tutta la F1 attuale e così non guardo più neanche quella.
    Dal 2025, drammaticamente cambierà la formula della Champions League (quasi una Superleague mascherata ma voluta dalla UEFA e allora va bene). Un supercampionato europeo che si aggiunge a quelli nazionali e poi chissà quali altri “shitcup” si inventeranno per vendere (e non vedere) calcio.

  6. grigio47 scrive:

    …Macejo…che ricordi… e che smarronamento infimo.
    E per il resto, concordo.
    In pieno (lo so che non te ne po’ ffregà de meno, ma ‘nzomma)

  7. TOTO scrive:

    Mi associo al pensiero di Settore; la Coppa Davis era un’altra cosa.
    La vedevamo tutti, in famiglia (tipo domenica scorsa in tante case italiane)
    Uno dei miei peggiori traumi adolescenziali fu non poter vedere la diretta del doppio decisivo in quel di Santiago del Cile.
    Mi pare (non sono sicuro, c’ho un’età) di aver visto la prima giornata, nottetempo è ovvio, ma che non ci fu il collegamento per la seconda giornata.
    Forse qualcuno di voi giovanotti potrebbe confermare o meno questo particolare.
    E, comunque, anch’io ho una certa inclinazione verso lo sport tennistico, grazie a 35 anni di pratica, 12 anni di pausa e una cauta ripresa da un anno.
    Sarà per questo che………odio il Padel! 🤣🤣
    Attendo riscontri anche su questo sentimento 😉😉

  8. Militus scrive:

    Grande Settore, che ricordi nella Davis vera. Due flash mi sono tornati in mente. Adriano Panatta che viene costretto ad andare in campo da Pietrangeli nell’ultimo match di Spagna-Italia nel 1977 (eravamo sul 3-1 per noi, quindi il match era ininfluente), perde 6-1 6-0 perché non gli andava di giocare e si scatena una rissa sugli spalti con i tifosi spagnoli che lo insultano e tirano cuscini. Adriano, ovviamente, partecipa al parapiglia. Poi le estenuanti partite di Corrado Barazzutti che era capace di stare ore ed ore incollato alla riga di fondo per ridurre l’avversario allo sfinimento.

    • Geppetto57 scrive:

      Barazzutti, il soldatino astigmatico, come lo chiamava Clerici, me lo ricordo uscire pazzo da una partita con Nastase che gli fece millemila smorzate a rete.

  9. GuS scrive:

    Ma si, va bene i tempi andati, il torneo lungo, le sfide epiche, le racchette di legno…eccheppalle!!
    Questo è il torneo che si doveva vincere e questo i ragazzi hanno vinto, alla faccia di Pietrangeli.
    Spero anch’io che si possa riportare alla Davis una formula più accattivante, ma dove la incastri una competizione lunga e faticosa in mezzo a questo calendario ed ai ritmi con cui si gioca oggi. E parliamoci chiaro, di cui sostanzialmente frega poco alla maggior parte della gente. Poi, televisivamente parlando, confronti di 5 ore tra un 35 e un 50 del mondo chi li regge? Mica è sempre Sinner Djokovic…
    Il tennis dopo il calcio è il mio sport preferito; a differenza del calcio lo pratico tutt’ora e al netto di gomiti e ginocchia, spero di continuare a praticarlo a lungo.
    Le soddisfazioni che ho provato domenica le inseguivo da quando a Gaudenzi partì una spalla sul più bello. Thanks guys, è sempre la bellissima insalatiera.

    • Geppetto57 scrive:

      Ovviamente il prodotto deve essere “adattato” alle nuove necessità di mercato. A noi vecchi, che ricordiamo con piacere anche le telecronache di Nicolò Carosio, certo “vintage” risveglia emozioni sopite.

  10. Lothar scrive:

    Solo ora posso leggerti:
    IMMENSO SETTORE
    Semplicemente perfetto!
    La Davis in un giorno,
    no,
    un pomeriggio,
    fa schifo.
    Punto.
    Ed é davvero un insulto al tennis,
    alla sua storia, alla sua magia,

    punto.

  11. Geppetto57 scrive:

    Avvio pirotecnico dei bilanelli …

  12. Cristiano scrive:

    Io tornerei anche alle racchette in legno, con corde di budello e palle gialle 😂

  13. Lothar scrive:

    Più piccole e meno veloci!

  14. Lothar scrive:

    Rossoneri culattoni,
    sbagliano un rigore e pareggiano su autogol, tedeschi un pò ingenui hanno avuto diverse potenziali situazioni per lo 0 – 2

  15. neroazzurro-rosso scrive:

    Sono d’accordo con Gus, malgrado i miei ricordi mi portino ad un altro tipo di gioco del tennis: questa è, ormai, la Coppa Davis e l’Italia, 47 anni dopo, se l’è portata a casa con merito.

    Speriamo di bissare l’anno prossimo, i presupposti ci sono tutti.

  16. Lothar scrive:

    Ops…

  17. Lothar scrive:

    Ed ora il telecronista tifoso di canale 5 cosa si inventerò per sostenere il bilan??!

  18. GuS scrive:

    Per restare in tema, poteva finire con uno score tennistico.
    Milan preso a pallate. Non restava che provare a mettere l’amico Jannik…

  19. TOTO scrive:

    …che l’ha preso nel culo anche lui!

    Son soddisfazioni!

  20. Lothar scrive:

    Ma buongiorno a tutti!😁😁😁

  21. Pablo scrive:

    …Spiace…🤣🤣🤣

  22. TOTO scrive:

    Tanto! 😁😁

  23. Alex scrive:

    Buongiorno a tutti.
    Eh, Sector ha risvegliato ricordi della nostra adolescenza. Lo guardavo con mia zia il tennis, soprattutto la Davis, la stessa zia che mi “iniziò” da piccolissimo al calcio (7 anni, finale di Coppa Campioni Inter – Celtic, ahimè). Oltre a quelli citati nel post e nei commenti ricordo anche una tragica finale in Cecoslovacchia (allora si chiamava così) con un arbitraggio che al miglior Abisso avrebbe fatto una pippa. Certo, la Davis di allora era un’altra cosa: ma i tempi cambiano, c’è poco da fare, e concordo con Gus che incastrare un torneo come era allora in mezzo a tutti quelli che si giocano adesso, sarebbe praticamente impossibile. Comunque, complimenti ai ragazzi e soprattutto a Sinner che è riuscito ad annullare 3 match point al nr.1 mondiale in una partita che, se avesse perso, ci avrebbe mandato direttamente a casa. Visto poi che siamo usciti dal seminato, vorrei sommessamente spezzare una lancia a favore della F1: è vero che è completamente cambiata anche quella dai tempi di Lauda, Hunt, Regazzoni (lì c’è di anche di mezzo il progresso tecnologico delle auto), ma il problema della noia è la superiorità clamorosa prima del duo Mercedes-Hamilton, ora di quello Red Bull- Verstappen. L’anno in cui c’è stata sostanziale parità (2021) abbiamo assistito forse al più bel mondiale della storia della F1. Con i nuovi assetti (DRS in primis), le nuove macchine e i nuovi carichi aerodinamici è molto più facile superare in pista piuttosto che ai box, dove tutti ormai cambiano i pneumatici in 2,5 secondi. Chiudo col Bilan: una squadra di medio/buon livello (buono se gli girano bene quei 3/4 giocatori) che ultimamente è abbastanza massacrata dagli infortuni. Risulato: vince una gara non sanno meno loro come con la Viola e viene “arata” dal Dortmund.

  24. Javier + scrive:

    A me il tennis fa schifo.
    Preferirei guardare Dumfries che palleggia in un negozio di cristalli.

  25. Scetticonerazzurro scrive:

    Tutti questi “laudatores temporis acti” a me , vecchio di quasi novant’anni , suscitano un vago senso di sgomenta meraviglia, anzi di tenerezza. Sveglia! Siamo alla vigilia di un’ ennesima rivoluzione , quella dell’Intelligenza Artificiale che cambierà radicalmente il nostro modo di pensare e di vivere e ancora ci si attarda a rimpiangere , come un’età dell’oro, il tempo in cui si giocava a tennis con la racchetta di legno e le corde di budella. Inutile dire che condivido totalmente le opinioni espresse da @GuS: che il tennis di oggi sia radicalmente diverso da quello di ieri è una constatazione banale, e guai se non fosse tale, tenuto conto soltanto di quanto sia diverso lo strumento con cui oggi si pratica. E mi associo anche al parere di Sector: andrebbe cambiato il nome della competizione, anche per rispetto di quello che essa era una volta e che oggi non è più. Tenuto conto però di tutte le diversità del tennis di ieri rispetto al tennis di oggi, più o meno gradite a seconda dei gusti di ciascuno di noi praticanti o solo spettatori, la domanda da porsi è: lo spettacolo offerto , per esempio, dalle due ultime competizioni, quella di Torino e di Malaga, vi è piaciuto o no? Io, lo confesso, mi sono molto divertito, a volte anche entusiasmato, con emozioni a non finire, a volte quasi insopportabili per le mie coronarie, come raramente mi capita guardando le partite di calcio , anche quelle della mia squadra, partite che per la noia e la sonnolenza che mi provocano, a volte mi spingono a cambiar canale ( come mi è capitato anche ieri sera: uno spettacolo indegno di una Champions, vinto da chi ha giocato meno peggio dell’altro…). Vorrei anche nel calcio una rivoluzione analoga a quella avvenuta nel tennis , che lo renda altrettanto spettacolare, altrimenti credo inevitabile il suo declino . Intanto spero che questa sera lo spettacolo sia più decoroso di quello di ieri, indipendentemente dal risultato…
    Felice giornata e felice partita per questa sera.

    • GuS scrive:

      Quando si dice che non è l’età ma lo sguardo sulle cose a definire la gioventù…
      Sul cambio di nome è anche vero che lasciare quello vecchio può fissare una continuità storica, un rimando, quando tutto il resto è cambiato. Ricordarsi da dove si era partiti.
      Nel calcio sono convinto succederà lo stesso. Anzi, se pensiamo ai tanti cambiamenti (ne cito uno su tutti, il retropassaggio al portiere) sta già succedendo. Si arriverà al tempo effettivo di 30 minuti per frazione, alle espulsioni a tempo (che a quanto ho letto verranno a breve sperimentate in Premier e dovrebbero scoraggiare il fallo tattico)…
      Ci sarà chi sospirerà sul tempo andato, chi invece troverà benzina per rinnovare il fuoco della passione.

      • Chun-li Chung scrive:

        tipo lui?

        www . youtube.com / watch?v=oe2jGUzb14s

      • Scetticonerazzurro scrive:

        @GuS, ne abbiamo discusso anche in passato. Io sono sempre più convinto che l’evoluzione più probabile del gioco del calcio sia nella direzione della sostituzione dell’umano con l’androide. Già una ventina di anni fa scrissi un epigramma che immaginava una simile evoluzione:
        CALCIO DUEMILA
        Come in un videogioco
        ventidue automi in uno stadio vuoto:
        agli scommettitori importa poco
        se quello fu del mondo il più bel gioco.
        Io certamente non ci sarò a constatarlo. E non me ne rammarico. Intanto godiamoci quello ancora oggi ci viene ammannito.
        Buona partita.

  26. mare scrive:

    Il calcio ogni anno perde pubblico ed è poco attrattivo verso le nuove generazioni abituate ad un consumo mediatico veloce.
    Preferiscono gli highlights ai novanta lunghissimi e noiosi minuti di una partita.

    Le cose cambiano,bisogna adeguarsi e anche il calcio prima o poi dovrà adeguarsi a cambiamenti, inevitabile.

    “Non è la più forte specie che sopravvive, né la più intelligente, ma quella che si adatta meglio al cambiamento” cit.

  27. gg65 scrive:

    Tutto tremendamente vero, Settore. Complimenti ancora una volta per aver saputo esprimere il pensiero di tanti.

  28. Francesco 70 scrive:

    Ok, sono riserve. Ok importa il giusto.

    Ma perderemo col Benfica. Ovviamente.

    No, magari eravate distratti.

  29. GuS scrive:

    Turn over moderato…
    Basta non prendere imbarcate.

  30. mare scrive:

    Ho appena visto i gol del Galatasaray contro il Manchester e che dire su Onana, imbarazzante sul primo gol e spiace dirlo, direi ridicolo sul secondo.

  31. mare scrive:

    Su stasera stracondivido questo turn over, anche dovesse finire male male

    Siamo stati spremuti come nessun altro club, quella di stasera non conta nulla e Domenica abbiamo una partita importantissima

  32. giardinero9cruz scrive:

    Scusate… esiste qualche link per Benfica Inter in streaming?

  33. Geppetto57 scrive:

    AGGHIAGGIANDE : La vendetta di Joao Mario. PS : Non è che avanziamo dei soldi e cerchiamo di aumentare il valore? Una specie di inside trading?

  34. Dawide scrive:

    Oggi ho evitato di fare commenti sarcastici con i milanisti perchè presagivo che la nostra serata non sarebbe stata molto diversa.
    Va bene mettere la squadra B, pero’ dai: un po’ di criterio.
    C’è comunque sempre la faccia da salvare. Se fai fare 3 gol a Joao Mario in mezz’ora tanto valeva stare a milano tranquilli e dargli il 3a1 a tavolino.

  35. giardinero9cruz scrive:

    3 gol da Joao Mario, anche no!

    C’è modo e modo di perdere…

  36. Von scrive:

    Se Mou e Conte insistevano sempre piú o meno con gli stessi titolari un motivo ci deve essere. E se lo sceicco in panca anche lui nel suo infinitamente piccolo insiste sempre con gli stessi un motivo deve esserci. Accontentati quelli che si chiedono perchè alcuni vedono poco il campo
    Questo al netto di tre gol di cui due subiti per “caso” (fondoschiena docet).
    A posto cosí ma la CL si onora se vogliamo restare tra le “grandi* (immeritatamente).
    Bon , si torna sul pianeta terra, anzi si comincia a scavare

  37. Pastorius scrive:

    Primo tempo grottesco. 3 gol di Ciao Mario!!! Non c’è altro da dire.

  38. gianfba scrive:

    coraggio, non è ancora finita

  39. giardinero9cruz scrive:

    Questo 1′ tempo in risposta a coloro che sostengono che l’Inter abbia 2 squadre, una rosa lunghissima, obbligata a vincere tutto… bla bla bla

  40. Francesco 70 scrive:

    Va bene così. L’importante è non prenderne altri 3. Molto più importante la sfida col Napoli.

    E, mi raccomando, non facciamo entrare i big alla fine. Riposo assoluto.

    Oggi doveva andare così, siam stati bravi noi prima. Non dimentichiamocelo.

  41. mare scrive:

    C’è poco da dire.
    Partita anche strana,in fondo non è che hanno creato 10 palle gol, il nostro portiere non ha mai toccato palla, 3 tiri 3 gol.

    Chiaro che difficile per tutti stasera ma posso dire che Asslani nettamente il peggiore, lentissimo fisicamente e mentalmente, come visto altre volte, buono per 15 minuti che ha quel b el lancio , ma improponibile davanti alla difesa, nel ruolo chiave di una squadra.

    E altra cosa…basta con la cazzata che abbiamo 2 squadre,22 titolari e quelle stupidate li

    E.cmq sta partita non conta un cazzo.

  42. gianfba scrive:

    malgrado stiamo giocando male, il nostro portiere non ha toccato una palla

  43. mare scrive:

    Ma che cazzo dite, abbiamo 22 titolari
    🙂 🙂 🙂 🙂

  44. mare scrive:

    Addirittura un pareggio che lascia rimpianti 🙂
    Incredibile

  45. Enzo scrive:

    Stasera Asslani una sciagura!

  46. Dawide scrive:

    Rettifico:
    Grande risposta della squadra B che porta a casa un meritatissimo pareggio.
    Hanno mantenuto alto il livello della nostra immagine e reso onore al blasone.
    Sempre Forza INTER in tutto il mondo.

  47. gianfba scrive:

    l’avevo detto: coraggio, non è ancora finita.
    Ma io volevo ironizzare, questi mi hanno veramente preso in parola.
    Ed abbiamo pure mancato vittoria e primo posto nel girone

  48. TOTO scrive:

    Klaassen molto peggio, secondo me.

  49. TOTO scrive:

    Rispetto ad Asslani, intendo.

  50. Dawide scrive:

    Adesso posso fare del sarcasmo sul milan

  51. giardinero9cruz scrive:

    Partita pazza, di cui ho visto solo il 2′ tempo, da 3-0 a 3-3!

    Nella ripresa mi è parsa un Inter equilibrata con un Benfica in netto calo, incapace di rendersi pericoloso, specie dopo l’inferiorita’ numerica. Con un po più di convinzione si poteva pure ribaltarla…

    Per quanto riguarda il primo tempo, credo abbiano sbagliato approccio; cambiare 8/9 giocatori può portare a qualche difficoltà d’intesa.

    Comunque sia, ci giocheremo il primo posto nell’ultima partita a San Siro contro la Real Sociedad…

    • GuS scrive:

      Su quale sito l’hai vista alla fine? Io avevo lo stream che si piantava ogni minuto…

      • giardinero9cruz scrive:

        Su sportlive grazie a Dawide.

        Commento in rumeno, ma fa niente… quando si rimonta da 3-0 a 3-3 va bene tutto 🤣

    • TOTO scrive:

      Non credo sia mancata la convinzione.
      Il tempo rimasto non era tanto ed un palo o traversa sta ancora tremando.

  52. Francesco 70 scrive:

    Bene, anzi benissimo così. Spiace per klassen, l’ho preso come scommessa al fantacalcio. Ora capisco perchè il campo non lo veda mai. 🙂

    Buona prova della seconda squadra, ma la testa deve essere tutta sul Napoli.
    Si perderà, sicuro, ma arriviamoci concentrati.

  53. GuS scrive:

    Si dovevano salvare onore e caviglie, missione raggiunta. Con il surplus di una rimonta tipo “vabeh dai, adesso mettiamoci a giocare”. Pratica archiviata, ora subito testa a Napoli.

  54. gianfba scrive:

    il nostro colombiano (non lo nomino, tanto avete capito di chi parlo) ha un rapporto cartellini gialli/minuti giocati quasi da record.
    Forse è diventato più falloso venendo da noi?

  55. neroazzurro-rosso scrive:

    @gianfba

    Direi che da quando indossa la nostra maglia glieli fischiano.
    Deve ancora capire che con questi colori non li evita più, deve cambiare registro.

    Però, diciamocelo almeno tra di noi, nel primo tempo, tre occasioni della minchia e tre gol altrettanto della minchia e poi più niente da parte loro.

    Noi ancora meno, fino alla strigliata negli spogliatoi e poi la musica è cambiata.

    AMALA.

  56. Alex scrive:

    Buongiorno a tutti. Classica partita da “pazza Inter”; evidentemente un inspiegabile DNA che non riusciamo a scrollarci da dosso nonostante cambino Presidenti, dirigenti, allenatore, giocatori, medici, magazzinieri etc. Inzaghi ha rischiato moltissimo, perchè io stesso avevo auspicato turn-over, ma lui ne ha cambiati addirittura 8, e a uno ha cambiato di ruolo rispetto a quello dove gioca da ormai un anno (Darmian). E’ chiaro che così metti la squadra in difficoltà: non c’era un’idea di gioco e un minimo rispetto delle distanze. Ma il grande merito del Mister è stato quello di tornare in campo con gli stessi 11, rischiando due volte, di bruciarsi cioè quasi definitivamente almeno 5/6 rincalzi. I cambi operati successivamente c’entrano poco, perchè la partita se la sono ripresa dal 3-0 al 3-2 gli stessi che avevano giocato un primo tempo disastroso, sotto la soglia della decenza. Segno quindi che non era solo una questione di amalgama o di valore assoluto dei singoli, ma che si era soprattutto scesi in campo con un approccio completamente sbagliato. Alla fine la si poteva tranquillamente anche vincere, soprattutto su quel magnifico sinistro al volo di Barella, che poco prima non so come abbia fatto a uscire indenne da un’entrata assassina di uno dei portoghesi, evidentemente frustrato e incazzato per come stava andando la partita. L’unico a non riscattarsi è stato Klassen: fino a che è stato in campo abbiamo giocato in dieci più una statua equestre contro la quale giocare ogni tanto a “muretto”. Adesso sappiamo che sulle seconde linee, rinfrancate da questa rimonta, possiamo contarci; magari non su tutte quante contemporaneamente e con un paio di dubbi (Asllani più moderato, Klassen assolutamente enorme). Peccato perchè il Salisburgo ha inaspettatamente retto a S.Sebastian e quindi a Milano sarà indispensabile vincere per evitare uno scontro titanico già agli ottavi di finale.

    • mare scrive:

      Klaassen e Assalni sono stati i più deludenti, ma parliamo di 2 situazioni ben diverse.

      Klassen è figlio dell’enorme confusione post Lukaku/Samardzic dove dell’intenzione di fare un grande investimento su un attaccante/trequartista siamo finiti a spendere quei soldi su un terzino.
      Eravamo in confusione totale e all’ultimo abbiamo buttato dentro a costo zero questo olandese.
      Arrivato all’ultimo secondo utile,se ne andrà al primo secondo utile

      Una meteora

    • GuS scrive:

      Klassen non lo considero.
      Invece: come si sa, Asslani a me piace. Un errore in uscita, di assoluta sufficienza, come quello che ci è costato il gol è da matita rossa. Male.

  57. mare scrive:

    Di Assalni si parla invece come di colui che prenderà in mano nel prossimo futuro il nostro centrocanpo
    Ci sono grandi aspettative su di lui da parte di molti tifosi così come sembra anche la società

    Io mi sono fatto l’idea del giocatore da “circo”.

    Da fermo o quando non mercato con quel piedino la palla la mette dove vuole.
    Quel lancio contro la Roma da 50 metri(squadra avversaria chiusa in area che ti lascia giocare) ti fa dire WOW!
    Se gli metti un tizio a 50 metri con una mela in testa , probabilmente colpisce la mela senza spettinarlo e dici Wow,wow! 🙂

    Poi lo metti 90 minuti in mezzo ad un centrocampo che corre e pressa lo vedi starnazzare e ti fa dire ma cosa ci fa quel paperotto in mezzo al campo.
    Avete notato quando rincorre un avversario, ha le movenze di un papero.

    Che io manco giudico il suo primo tempo dove eravamo tutti in difficoltà, che una palla velenosa persa ogni tanto capitava pure a sua maestà Brozovic, figuriamoci.

    È allarmante il suo secondo tempo, in balia di tutti, non ha filtrato una palla, difensivamente un disastro e quando impostava da pressato era lentissimo e toccava la palla troppe volte

    Lori anche in 10 arrivavano in area perché in mezzo avevano il vuoto a contrastarli

    Io non capisco come potrà mai prendere in mano una squadra di livello, può andare bene,grazie alla sua enorme tecnica, in contesti meno ambiziosi del nostro

    Ma essendo uno che ogni tanto ti fare dire wow, sarà uno che dividerà i commenti su di lui

  58. Giorgio scrive:

    Buongiorno.
    Sapete che …non sono d’accordo (“..e ‘sti klaassen !”, risponderà qualcuno…) ?
    Ieri sera (UNICA occasione in cui ha giocato un po’ di più) Inzaghino ha buttato un po’ di giocatori in campo senza curarsi di assegnar loro posizioni troppo precise e còmpiti minuziosi.
    Il risultato si è visto 🙁
    Asslani messo davanti alla difesa e Klaassen messo a centrocampo (più sulla sx…) è esattamente l’errore più grosso (e taccio su Darmian…).
    Klaassen io lo vedrei come il classico centrocampista/mediano (una specie di G. Marini, se quest’ultimo non si offende), mentre Asslani (quando si deciderà a giocare senza fare lo splendido incompreso) dovrebbe stare più avanti, un vero n.8, per capirci.
    E ora torno a valutare alcune proposte di allenare squadre top… 🙂

  59. Dawide scrive:

    Quindi, riassumendo cio’ che scrivono in giro:
    1) l’Inter ha poco da essere contenta che il milan rischi l’eliminazione, perchè a questo punto il milan punta dritto allo scudetto
    2) e comunque per arrivare prima l’Inter deve battere la real sociedad, percio’ c’è poco da fare i fenomeni
    3) il milan sarebbe potuto arrivare ( i giornalisti pero’ scrivono “poteva arrivare” ) primo nel suo girone: sarebbe bastato non fallire 4 partite su 5.
    4) il milan eliminato sarebbe un peccato per tutto il calcio italiano, in evidente crescita
    5) attenzione: il calcio italiano è in crescita ma la finale raggiunta dall’Inter rappresenta comunque un caso più fortuito che altro.

  60. Dawide scrive:

    Per quanto riguarda l’altra finale raggiunta… e chisselà ricorda!

  61. Lothar scrive:

    Chi mi sa dire da quanto tempo non prendevamo 3 goals?
    Grazie

  62. Lothar scrive:

    Intendevo, in generale

  63. Lothar scrive:

    Grazie👍

  64. daniele fc scrive:

    Partita che si stava trasformando in qualcosa di surreale con 3 gol di Turtle Joao Mario nei primi 30 minuti , ad un certo punto ho temuto fosse una sorta di punizione divina ( per averlo fischiato e non so quante volte imprecato contro di lui ) e che potesse finire 6-0 a con sestupletta di Joao , in area nostra vedevo 5 o 6 Joao ad ogni cross .

    ma i ragazzi sono stati bravissimi , spiace per la leggerezza di Assla che poi tralaltro lo ha costretto a giocare con un pò di sicurezze in meno , Klaassen non pensavo si potesse giocare cosi male ad un certo punto rassegnato ha passato la palla a loro

    Bisteccone si è ripreso dopo un primo tempo da 3° categoria , ed ha lasciato intravedere che c’è qualcosa di buono su cui poter lavorare

    • daniele fc scrive:

      purtroppo però confermato che è necessario comprare una punta a gennaio

      • mare scrive:

        Condivido.
        L’attacco è il reparto che ad oggi più mi preoccupa.

        Poi andranno verificati li a sinistra Pavard(speriamo da Gennaio sia ok per tutto il resto della stagione, a mio avviso i fortunio molto rognoso il suo) e Cuadrado, altrimenti diventerebbe la priorità trovare uno in quella zona del campo.

  65. Alex scrive:

    A Klassen non è che sia stata sbagliata la posizione più di tanto: nell’Ajax giocava dietro le punte, per cui mediano davanti alla difesa mi sembrerebbe un’azzardo. Se è questo (forse Inzaghi ha voluto verificarlo del tutto), allora molto meglio Sensi; poi, se si rompe, amen. Qualche “fenomeno” della carta stampata, o del video, ha cominciato ad accorgersi che sì, forse, non abbiamo proprio due squadre di titolari. E ‘sti cazzi !!!
    Che abbiamo un problema di rincalzi, soprattutto in avanti, era chiaro fin dall’inizio, anche se ieri i due attaccanti di scorta hanno segnato entrambi. Vincere lo scudo con quattro punte così, non dico sarebbe un miracolo, ma meno, molto meno facile di quanto continuino a strombazzare questi signori. Anche Asllani, come vice Chala, dovrebbe cominciare a darsi una svegliata, oppure tocca dare ragione a Mare.

  66. GuS scrive:

    Non credo a Gennaio si muoverà qualcosa (magari Taremi, ma mi sembra impensabile). Se resteremo, come probabile, corti davanti fino a quest’estate non resterà che toccare ferro e sperare che forma e salute accompagnino Lautaro e Thuram tutta la stagione. Arnautovic e l’evanescente Sanchez possono dare una mano nelle gare meno ostiche, ma sempre nell’ipotesi del subentro a partita in corsa dei due titolari.
    Su Asslani, per quel che vale, la vedo proprio diversamente da @mare: a me non sembra uno che “ruba l’occhio” con la giocata per poi sparire. A me sembra potenzialmente un metronomo che non si nota particolarmente, con un gran bel lancio lungo e buon tiro. Da Inter però solo se trova l’intensità fisica che attualmente gli difetta. Le sciocchezze come quella di ieri sera le imputo alla generale “leggerezza” del primo tempo. Da dimenticare (o meglio da ricordare, come immagino abbia provveduto a fare il mister, come esempio di quello che un centrocampista NON deve fare in uscita). Nel secondo non l’ho visto così male (al netto dello shitstream con cui ero alle prese ieri sera).

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