
Nel sito dell’Inter, il cassetto “Squadre” è vuoto. C’è solo un avviso – “Presto online tutti i team della stagione 2023/2024” – che un po’ ti attizza (presto? Presto??? Davvero? Wow!), un po’ ti rincuora (presto o tardi non importa, ma anche quest’anno troveremo on-line la rosa della squadra, la nostra squadra) (sospiro) e un po’ ti inquieta: presto quando? No, perchè è il 4 agosto e se non erro (controllo) (no, non erro) il 19 parte il campionato e non abbiamo niente da metterci.
(ok, ora sto esagerando, d’altronde tutti noi tifosotti abbiamo un sottofondo uterino. Non è che non abbiamo proprio niente da metterci. Ecco, diciamo che l’outfit è un po’ incompleto. Abbiamo i pantaloni ma non le mutande, un calzino sì e uno no, alla giacca – che era da imbastire – manca una manica. Ok, possiamo sempre dire che è la moda, “quest’anno va la monomanica, non lo sapevi? Tzè, boomer”. Ma dopo un po’ se ne accorgerebbero tutti)
E poi: le rose saranno on line il 19 agosto o il 2 settembre? Inizieremo il campionato un po’ provvisori ma abbastanza completi (tipo, chessò, con un portiere professionista), oppure per la vera Inter dovremo attendere la terza giornata, a mercato concluso? Vabbe’, io mi accontenterei di fare clic su “squadre” dopo pranzo il 19 e, mentre mi sorseggio un Istanbul (ne avevo comprate sei o sette stecche, maledette scaramanzie di merda), vedere apparire l’Inter 2023-24. Magari non definitiva ma già definita. La giacca con due maniche. Calzini spaiati? Calmi, è la moda (forse).
Il tempo che stringe ci riporta alle ansie normali. Peccato, perché sarebbe stato bello continuare con le questioni etico-morali che hanno finora colorato il mercato. Il tradimento (ordinario, squallido) di Skriniar, poi quello (clamoroso, imperdonabile, psicopatologico) di Lukaku. Il breve commiato a Brozo, nemmeno il tempo di organizzare una bicchierata. Il non-rinnovo a gente come Handa e D’Ambrosio, consunti ma fedeli. La dolorosa rinuncia a Onana sul solito altare del vorrei ma non posso. L’ingaggio di Cuadrado, uno dei tre-quattro giocatori più odiati nell’universo conosciuto. Un mercato romanzesco. E mica solo il nostro, con tutto questo fuggi-fuggi verso l’Arabia e con Mbappè che si sta modellando addosso l’affare del millennio.
In tutto questo, tra calzini fallati e giacche smanicate, io continuo a essere pervaso da un innaturale ma inequivocabile senso di curiosità. Come se fossi intimamente sicuro di un lieto fine che, nella realtà, non è per nulla assicurato. Comunque vada, sarà un’Inter molto rinnovata. E se anche fosse un’Inter imperfetta, sarei curioso di vedere come intenderà cavarsela nel gestire le imperfezioni. Anche se oggi, 4 agosto, a 15 giorni dall’inizio del campionato, ci mancano due portieri e Correa è la terza punta: in bilico sul precipizio sono qui che fischietto, e un po’ mi piace. Del resto, con Lukaku che vuole andare alla Juve e Cuadrado che solca la fascia destra con la nostra maglia, non mi vorrete mica dire che il calcio è una cosa così seria?